Dorothea E. Orem - Riassunto Scienze infermieristiche 2 PDF

Title Dorothea E. Orem - Riassunto Scienze infermieristiche 2
Author Camilla Spaziano
Course Scienze infermieristiche 2
Institution Università degli Studi di Roma Tor Vergata
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Summary

teoria infermieristica...


Description

Insegnamento: ORGANIZZAZIONE DELLA PROFESSIONE INFERMIERISTICA Modulo: MODELLI TEORICI INFERMIERISTICI LA TEORIA DEL SISTEMA DI NURSING

Indice Indice……………………………………………….. pag 2 Capitolo 1 “note biografiche della teoria” ….……… pag 3-4 Capitolo 2 “concetti fondamentali della teoria” ………. pag 4-9 Capitolo 3 “collegamenti con altre teorie”…………… pag 9-11 Capitolo 4 “presentazione del caso ed applicazione della teoria”………………………….. Pag 11-15 Capitolo 5 “descrizione del Meta-Paradigma” ………… pag 16-18 Conclusioni ………………….. .…………………… pag 18-19 Bibliografia……………………………………… … pag 19

 Note biografiche della Teorica

Dorothea E. Orem nasce nel 1914 a Baltimora (USA). Ha iniziato la sua formazione infermieristica al Providence Hospital School of Nursing in Washington, si diploma nel 1937; dopo il diploma ha conseguito nel 1939 il Bachelor in scienze nell’educazione e nel 1945 il Master nella stessa disciplina alla Catholic University of America. Nel 1958, in qualità di consulente dell’ufficio di educazione sanitaria partecipa ad un progetto per migliorare l’esercizio professionale dell’infermiere. Dorothea E. Orem formulò il concetto infermieristico di autoassistenza, il quale stabilisce che quando possono, gli individui si assistono da soli e che, soltanto se non sono in grado di farlo, subentra l’azione dell’infermiere. Nel 1959 fu pubblicato per la prima volta il concetto di Cura di Sè. Nel 1965 insieme ad alcuni membri della Catholic University of America la Orem formò il direttivo di un Comitato Infermieristico. Nel 1968, con una parte di tale direttivo continuò il suo lavoro nella conferenza del Gruppo di Sviluppo del Nursing che aveva lo scopo di elaborare un modello concettuale del Nursing e stabilire i principi della disciplina infermieristica. A partire dal 1970 la Orem ha svolto la sua attività come consulente e come professoressa di Nursing nell’istituzione

“Orem and Shields” a Chevy Chase Md. Nel 1971 pubblicò Nursing: Concetti per la Pratica che ebbe due successive edizioni nel 1980 e nel 1985. La prima edizione(1971) mette in risalto l’individuo, la seconda(1980) estende la sua analisi alle unità multipersonali (famiglie, gruppi, comunità), la terza edizione(1985), la più completa, presenta la sua teoria generale di Nursing che è costituita da 3 concetti basilari connessi tra loro: 1. La teoria della Cura Di Sé 2. Il concetto del deficit di Cura di Sè 3. Il concetto dei sistemi di Nursing Dorothea, inoltre, ha ricevuto alcune onorificenze nazionali fra le quali un dottorato ad honorem in scienze dalla università di Georgetown (Whashington D.C.) nel 1976, ed ha ottenuto il premio “America’s Alumni Achievement Award” per l’elaborazione della sua teoria di Nursing nel 1980. Il 22 giugno del 2007 Dorothea E. Orem muore a Savannah.

 “concetti fondamentali della teoria”

La Orem presenta la sua teoria generale di Nursing composta di tre concetti interconnessi, Cura Di Sé, deficit della Cura Di Sè e sistemi di Nursing. Nell’ambito di questi concetti vi sono i requisiti universali, di sviluppo e quelli della Cura Di Sé per problemi di salute. Il concetto del deficit

della Cura Di Sé indica quando è necessario il Nursing o meglio quando le richieste di autoassistenza sono maggiori rispetto alla capacità di prendersi cura di se stesso. Secondo la Orem il concetto di sistemi di Nursing, una volta stabilita la necessità dell’intervento infermieristico, viene delineato dall’infermiere. I tre sistemi e cioè, quello totalmente compensatorio, quello parzialmente compensatorio e quello istruttivo e di supporto, determinano i ruoli sia dell’infermiere che del paziente. Il concetto della Cura Di Sé ha un applicazione pragmatica nella pratica infermieristica; include attività relative al mantenimento della vita, attività di tipo terapeutico nonché la capacità di autoassistersi, la cura di sé è la pratica di attività che gli individui compiono per proprio conto al fine di conservare la vita, la salute e il benessere. La capacità dell’individuo ad impegnarsi nella propria assistenza è condizionata dall’età, dallo stato di sviluppo, dall’esperienza di vita, dall’orientamento socio culturale, dalla salute e dai mezzi disponibili. La Orem presenta tre categorie di fattori di autoassistenza; 1) Fattori universali: sono associati con i processi vitali ed il mantenimento dell’integrità e del funzionamento della struttura umana. Essi sono comuni in tutti gli esseri umani in qualsiasi stadio del ciclo vitale e devono essere considerati come elementi correlati e strettamente dipendenti l’uno dall’altro.

2) Fattori evolutivi: sono espressioni particolari dei fattori universali dell’autoassistenza, resi specifici in seguito a processi evolutivi, oppure sono nuovi elementi derivati da una condizione o associati ad un evento. 3) Fattori derivanti dai problemi di salute: sono richiesti in condizione di malattie, ferite, infermità o possono risultare in seguito ad interventi medici che diagnostichino o correggano lo stato patologico e/o funzionale esistente. Il concetto del Deficit della Cura Di Sé, è il cuore della teoria generale di Dorothea E. Orem, poiché stabilisce quando il Nursing deve entrare in azione e cioè : 1) Quando un individuo è totalmente o parzialmente incapace di prendersi cura di se stesso in maniera continua ed efficace; 2) Quando le capacità individuali sono minori di quelle richieste per soddisfare una determinata esigenza di auto-assistenza oppure quando non si può escludere un futuro squilibrio tra la capacità potenziale ed il bisogno, poiché, anche se nel momento considerato la capacità di un individuo è ritenuta sufficiente o superiore all’esigenza di auto-assistenza, può sopravenire un evento, causato da prevedibile diminuzione delle capacità di assistere se stesso, oppure da crescita quantitativa o qualitativa del bisogno di assistenza o dalla coesistenza di entrambi i fattori; 3) Quando esiste la necessità di mettere in atto nuove e complesse tecniche di auto-assistenza che richiedono specifiche conoscenze scientifiche e

abilità che si acquisiscono solo con l’addestramento e l’esperienza; oppure quando l’individuo ha bisogno di aiuto per guarire dalla malattia o da una lesione o per far fronte agli effetti di tali eventi. La Orem identifica 5 metodi di aiuto 1. Agire o fare per gli altri 2. Guidare gli altri 3. Sostenere fisicamente o psicologicamente gli altri 4. Creare un ambiente che promuove lo sviluppo personale e renda l’individuo capace di far fronte alla domanda di azione presente e futura. 5. Insegnare agli altri. L’infermiere può aiutare l’individuo assistendolo e mettendo in pratica uno o tutti gli interventi sopra elencati. Secondo il rapporto esistente tra i concetti della teoria della orem in un determinato momento un individuo può avere specifiche capacità di auto assistenza per far fronte al bisogno di autoassistenza terapeutica. La Orem ha identificato cinque aree di attività per la pratica del Nursing: 1.Stabilire e mantenere un rapporto infermiere-paziente con individui, famiglie o gruppi, fino a che i pazienti posssano essere legittimamente dispensati dalle cure infermieristiche. 2. Determinare se e come i pazienti possano essere aiutati dal nursing.

3. Rispondere al bisogno che i pazienti hanno di assistenza e di contatti con l’infermiere secondo le loro necessità. 4. Definire, dispensare e dosare l’assistenza infermieristica diretta da dare ai pazienti ed ai loro familiari. 5. Coordinare ed integrare l’attività infermieristica nella vita quotidiana del paziente, con le altre cure sanitarie in programma o già in atto con le attività sociali ed educative necessarie o in corso. I sistemi di Nursing da mettere in atto vengono stabiliti dall’infermiere, secondo i bisogni di autoassistenza e le capacità dell’individuo di farvi fronte. La Orem ha identificato tre categorie di sistemi di nursing per soddisfare il bisogno di self care del paziente. Tali sistemi sono: totalmente compensatorio, parzialmente compensatorio ed il sistema educativo e di sostegno. Il sistema infermieristico totalmente compensatorio è rappresentato da una situazione nella quale un individuo è incapace di compiere azioni di autoassistenza, di conseguenza è dipendete dagli altri per il proprio benessere, l’infermiere in questo caso deve sostituirlo totalmente compensando così l’incapacità dell’assistito. Il sistema infermieristico Parzialmente compensatorio il soggetto può soddisfare alcuni requisiti di autoassistenza ma necessità dell’infermiere per soddisfarne altri, infatti in questo caso l’infermiere deve compensare le limitazioni del paziente ed assisterlo.

Nel sistema infermieristico educativo e di sostegno, il paziente è in grado di compiere tutte le azioni di autoassistenza; le richieste da parte sua riguardano soltanto l’aiuto nelle decisioni da prendere, nel controllo del comportamento e nell’acquisizione di conoscenze e capacità. Il ruolo dell’infermiere è, pertanto, quello di fare in modo che l’assistito sia fautore della propria assistenza.

La sua teoria offre una visione originale del Nursing e il suo lavoro Contribuisce significativamente allo sviluppo delle teorie infermieristiche.

 “collegamenti concettuali con altre teorie/modelli” Hildegard Peplau, è nata nel 1909 a Reading, Pennsylvania. Si diploma a Pottstown Pennsylvania in Registered Nurse nel 1931. Nel 1947 ottenne un master in Nursing Psichiatrico alla Columbia University di New York. L’esperienza infermieristica della Dottoressa Peplau include attività privata ed ospedaliera, due anni di ricerca infermieristica presso l’esercito USA, nonché la pratica privata parttime in qualità di infermiera psichiatrica. Ha insegnato Nursing psichiatrico a livello universitario per molti anni ed è Professore emerito della Rutgers University. Il primo programma di Infermieristica Universitaria nell’Europa centrale è stato da lei

patrocinato in Belgio. Nel 1952 Hildegard Peplau pubblicò il libro “Interpersonal Relations in Nursing”. Peplau ha collaborato con molte organizzazioni sanitarie, come, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, Istituto Nazionale della Salute Mentale e con il corpo militare Infermieristico. Hildegard Peplau morì il 17 Marzo 1999 a Los Angeles. La Peplau sviluppa una delle prime vere teorie del Nursing, lei stessa la definisce come “una struttura concettuale di riferimento”; e se Dorothea E. Orem definiva i ruoli di infermiere ed assistito come complementari in quanto entrambi i soggetti devono cooperare; anche Peplau afferma che l’infermieristica può essere considerata un processo interpersonale perché coinvolge l’interazione tra due o più individui che hanno uno scopo comune (es: per la Orem è la cura di sé) , questo scopo comune costituisce l’incentivo al processo terapeutico nel quale l’infermiere e il paziente si rispettano reciprocamente, come individui, mentre entrambi imparano e sviluppano le proprie potenzialità grazie all’interazione. La Peplau identifica quattro fasi consequenziali nei rapporti interpersonali; 1) Orientamento, 2) Identificazione, 3) Utilizzazione e 4) Risoluzione. Ognuna di queste fasi si sovrappone e si interseca, mentre il processo va verso una soluzione. Durante le varie fasi si potranno assumere diversi ruoli infermieristici:

 Estraneo: il paziente incontra un’altra persona (infermiere) ad essa estranea, con la volontà e la disponibilità a farsi conoscere e a conoscere l’altro, pronto a raccogliere la volontà della persona assistita ad intraprendere una relazione a due.  Insegnante: ovvero, che trasmette una conoscenza in rapporto ad un bisogno o un interesse.  Esperto: fornisce una specifica informazione che aiuti la comprensione di un problema o di una nuova situazione.  Leader: porta avanti il processo di inizio e di raggiungimento degli scopi attraverso l’interazione.  Sostituto: le figure di sostituto prendono forma nella mente dell’assistito, quando egli è in una situazione che riattiva sensazioni generate in precedenza (es. figura materna). In queste situazioni l’infermiere decide se e come giocare il ruolo affidatogli, magari dando risposte diverse a situazioni analoghe del passato.  Consulente: colui che mediante determinate abilità o azioni aiuta un’altra persona a riconoscere, affrontare, accettare e risolvere i problemi che impediscono la possibilità di vivere felicemente.  Presentazione del caso Clinico

PAZIENTE AFFETTA DA CARCINOMA INFILTRANTE DELLA MAMMELLA SX DATI-ESAME CLINICOBISOGNI

DESCRIZIONE

DATI – ESAME CLINICO

Sig.ra Giovanna - anni 60 – alta 165 cm – Kg.105 Temperatura Corporea (T°) 36,2° Frequenza Respiratoria (FR) 18 atti al minuto Pressione Arteriosa 135/90 mmHg Cute normale e priva di arrossamenti e lesioni. Assenza di edemi (gonfiore) arti inferiori. Lieve prurito agli arti inferiori. Non lesioni o arrossamenti nel cavo orale. Pupille isocoriche e reattive alla luce. Occhi non arrossati. Muscolatura ipotonica e debolezza agli arti inferiori.

Terapia domiciliare in corso/al dì

Diuretici, Tranquillanti Antipertensivo.

Allergie / Intolleranze

Non riferisce allergie o intolleranze.

Ricoverato presso l'U.O.

Chirurgia Generale Oncologica.

Motivo del ricovero ASPETTO COGNITIVOCOMUNICAZION E

Mastectomia radicale sx (asportazione completa della mammella) Cosciente, orientata nel tempo e nello spazio, comprende correttamente quanto richiesto. Stato emotivo: agitato. Livello comunicativo integro. Non portatrice di protesi acustiche. Indossa gli occhiali solo per lettura.

BISOGNO ALIMENTAZION E

Autosufficiente. Non segue una dieta appropriata. Alimentazione troppo ricca di carboidrati. Paziente portatrice di protesi dentaria mobile arcata superiore.

BISOGNO DI ELIMINAZIONE

Autosufficiente. Evacua quotidianamente, feci normocoliche e

minori,

normocromiche, lieve incontinenza urinaria (soprattutto dopo sforzo fisico – tosse), urina spesso ogni 4-5 ore in quanto assume antipertensivi. Non portatore di ausili sanitari. BISOGNO DI SONNO-RIPOSO

Sonno irregolare ed indotto con terapia farmacologica. Riposa circa un'ora nel pomeriggio (soprattutto dopo pranzo).

BISOGNO DI MOVIMENTO

Autosufficiente. Stile estremamente sedentaria.

BISOGNO DI IGIENE

Autosufficiente. personale totale.

BISOGNO DI VESTIZIONE BISOGNO DI SESSUALITA'/RI PRO.

Autosufficiente.

BISOGNO LIBERTA' DAL DOLORE

Riferisce dolore all'emitorace irradiato alla spalla sx e fianco sx.

BISOGNO DI RUOLORELAZIONI

Sposata da 35 anni, coniuge vivente ed in apparenti buone condizioni di salute. Casalinga. Le figlie sempre presenti sono di supporto alle necessità dei genitori. Tutti vivono nello stesso stabile.

BISOGNO DI VALORICREDENZE

Cristiana restrizione).

PIANO DI DIMISSIONE

Non vive da sola, i familiari sono disponibili per il rientro al proprio domicilio.

Discreta

di

vita igiene

Madre di due figlie, in apparenti buone condizioni di salute.

cattolica

sx,

(nessuna

Dati Fattori di persona autoassistenza li universali

Fattori di Problemi autoassisten di perdita za di salute evolutiva

Età:60 anni Sesso:F Altezza :165 cm. Peso: 105 kg Origine :Italian a Stato civile: Sposata Religio ne: Cattoli ca

Carcinoma infiltrante della mammella sx e lieve incontinenz a urinaria

Pasti: ricchi di carboidrati Riposo: irregolare, indotto con terapia farmacologica Attività: nessun esercizio fisico Interazione sociale: sposata da 35 anni con 2 figlie Rischi per la salute: dieta ipercalorica, ignoranza dei fattori di rischio e del funzionamento cardiovascolare. PA: 135/90 TC:36,2 FR: 18 atti al minuto

Potenziale per malattie cardiache in rapporto all’obesità , mancanza di esercizio fisico.

Problemi e piano clinico

Deficit di autoassistenza

Dignosi di: Carcinoma infiltrante della mammella sx, Trattamento: masectomia radicale sinistra successiva chemioterapi a, monitaggio dei parametri vitali, monitoraggio diuresi.

Discrepanze tra la base di conoscenza della signora Giovanna e il suo stile di vita.

Diagnosi Infermieristica

Piano

Messa in atto

Valutazione dei risultati

Ansia correlata a: minaccia percepita alla propria integrità biologica,

Scopo dell’assistenza: eliminazione dell’ansia. Obiettivo:

La signora Giovanna esprimerà e condividerà le preoccupazioni

La signora Giovanna esegue regolarmente i trattamenti? La signora

secondaria all’incertezza rispetto agli esiti e alla possibilità di guarigione. Insufficienti conoscenze sul cancro e ai trattamenti.

eseguire regolarmente i trattamenti, parlare della malattia. Sistema infermieristico: educativo e di sostegno. Metodi di aiuto: guida, sostegno e insegnamento

 Il Meta-Paradigma

relative alla diagnosi di cancro, ai cambiamenti che percepisce imminenti. Esprimerà i significati per la sua vita e le paure associate alla diagnosi, ai trattamenti e ai possibili esiti sul futuro.

Giovanna avrà sufficienti conoscenze sul cancro e i sui trattamenti? E’ riuscita a controllare l’ansia? E’ diminuito il deficit della cura di sé? E’ stato importante il sistema di sostegno per una migliore cura di sé?

La Orem crede che l’essere umano abbia il potenziale necessario per apprendere ed evolversi. Il modo in cui l’individuo soddisfa i suoi bisogni di auto-assistenza non è istintivo, si tratta di un comportamento appreso che è influenzato dall’età, dalla capacità mentale, dalla cultura, dalla società e dallo stato emotivo dell’individuo stesso. Se l’individuo non è in grado di acquisire nozioni di auto-assistenza altri devono provvedere ad assisterlo. Per quanto riguarda il concetto di ambiente secondo la Orem, le persone non sono mai isolate dal loro ambiente, infatti esistono in esso e con esso interagiscono. Dorothea E. Orem si è riferita all’ambiente attraverso i termini di fattori ambientali e condizioni ambientali. I fattori ambientali non sono definiti, ma sono stati interpretati come esterni alla persona. Le condizioni ambientali si riferiscono all’ambiente psicosociale esterno e all’ambiente di sviluppo circostante della persona. Queste possono interferire in modo positivo o negativo nella vita, nella salute e nel benessere di individui, famiglie e comunità. Per quanto riguarda il concetto di salute, Dorothea E. Orem fa propria la definizione dell’Organizzazione Mondiale della Salute (OMS) e cioè, uno stato di benessere fisico, mentale e sociale e non semplicemente l’assenza di malattie o infermità. Ella inoltre afferma che “gli aspetti fisici, psicologici, interpersonali e sociali della salute sono inseparabili dall’individuo.” Ed inoltre, presenta la salute in base

ad un concetto di assistenza sanitaria preventiva, la quale racchiude in sé la promozione ed il mantenimento della salute (prevenzione primaria), il trattamento di malattie e/o ferite subito dopo la loro insorgenza (prevenzione secondaria) e la prevenzione delle complicanze attraverso la riabilitazione ed il trattamento (prevenzione terziaria), nel contesto della prevenzione terziaria si fonda l’educazione terapeutica, come attività infermieristica, che permette ai pazienti di acquisire e conservare le capacità e le competenze che li aiutano a vivere in maniera ottimale la loro vita con la malattia. Inoltre, definisce l’assistenza infermieristica come un insieme di prestazioni sanitarie specializzate umane e sociali, poiché soddisfa determinate necessità che si presentano nella vita quotidiana di uomini, donne e bambini. Il concetto di nursing è infatti definito da lei stessa come “Uno sforzo creativo di un essere umano per aiutare un altro essere umano”. L’assistenza infermieristica è necessaria quando le ...


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