Esempio/prova d\'esame Settembre 2017, domande+risposte PDF

Title Esempio/prova d\'esame Settembre 2017, domande+risposte
Course Semiotica
Institution Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM
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analisi del testo...


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ANALISI DEL TESTO (un esempio da un compito dato in una sessione d’esame del 2016/2017) Analizza il brano con uno degli strumenti della semiotica greimasiana (quadrato semiotico, assiologie, attanti, modalità, schema narrativo canonico, temi, figure, isotopie, enunciazione, etc.): MOLINELLA (BOLOGNA) - A loro non interessa come si chiami realmente, né quanti falsi nomi abbia o da dove provenga. Per loro è Igor, Igor il russo e basta. Così lo identificano via radio: "C'è una traccia di Igor", "Segnalate impronte di Igor", "Igor è passato di qui". Sanno che è pericoloso e che va stanato. Sanno quel che serve: le sue abitudini, le armi che porta con sé e che è abile ad usare. Igor Vaclavic, Ezechiele Norberto Feher, o come diavolo si chiama, per loro è solo l'obiettivo e sono certi di riuscire a neutralizzarlo. Ormai da due giorni la caccia all'uomo che si sta sviluppando a cavallo tra le province di Bologna e Ferrara è affidata ai corpi speciali dei carabinieri. Il top che l'Arma può mettere in campo è tutta in quei 75 chilometri quadrati che gli investigatori hanno battezzato come la "zona rossa". Una striscia di terra lunga 10-12 chilometri e larga tra i 6 e gli 8, ormai completamente cinturata dai posti di blocco. Una gabbia certamente molto ampia, ma dentro la quale si muovono, coordinati da un'unica regia, i paracadutisti del Tuscania, i Cacciatori di Calabria e le Sos. Centocinquanta uomini a turno, giorno e notte, che stanno rastrellando palmo a palmo un territorio disomogeneo e per questo oggettivamente difficile. Lo hanno diviso in dodici zone che, una dopo l'altra, vengono passate al setaccio [Repubblica, 11 aprile 2017]. Segnaliamo solo gli strumenti che qui sono più pertinenti per l’analisi, ma ognuno è libero di declinarla anche secondo altri, diversi da quelli citati. Attanti: ci riferiamo al Modello Attanziale Soggetto Il Soggetto, ovvero “chi compie l’azione”, è espresso da un attore collettivo: il gruppo di corpi dell’Arma che sono coinvolti nella caccia all’uomo. I “corpi speciali dei Carabinieri”, “i paracadutisti del Tuscania”, “i Cacciatori di Calabria” e “le Sos” sono quindi gli attori a cui corrisponde l’attante Soggetto. Oggetto di valore L’Oggetto di valore non è né una persona né una “cosa”, ma è l’azione della cattura del fuggitivo.

Destinante Il ruolo del Destinante/mandante dell’azione (cioè del Programma Narrativo di base:

“catturare il fuggitivo”) è incarnato dall’attore “Arma”: vale a dire un corpo istituzionale il cui dovere è quello di proteggere la collettività. Da notare il passaggio del testo che esprime la gerarchia fra l’Arma e il Soggetto (i vari corpi che la compongono): “(una gabbia molto ampia dentro la quale si muovono) coordinati da un'unica regia, i paracadutisti del Tuscania ecc.”. A questo proposito sarebbe corretto -ma non obbligatorio- chiarire che l’Arma stessa è a sua volta Destinatario di un Mandato, emesso da un Destinante che il testo non esprime: lo Stato Italiano. L’Arma è infatti un apparato istituzionale che accoglie da parte dello Stato un incarico formale di protezione e sicurezza, riunendo e coordinando soggetti specializzati in diversi compiti (i corpi che compongono l’Arma). Destinatario I diversi corpi dell’Arma (i corpi speciali dei Carabinieri, i paracadutisti, i cacciatori di Calabria, le Sos) sono gli attori che incarnano al contempo i ruoli di Soggetto e di Destinatari dell’azione (sincretismo attanziale). Essi “accettano” il mandato del Destinante (l’Arma) e si impegnano per congiungersi con l’Oggetto di Valore (“cattura del fuggitivo”). Antisoggetto Per parte sua il fuggitivo ha un programma narrativo opposto e speculare a quello dell’Arma, ovvero non essere catturato. Per cui abbiamo un solo attore, un attore individuale (Igor il russo), che corrisponde all’attante Antisoggetto. Aiutante Diversi elementi del testo contribuiscono a favorire il Soggetto nel suo programma narrativo. I “posti di blocco”, “gli investigatori”, i “centocinquanta uomini” che lavorano “giorno e notte”, le “dodici zone” in cui il territorio è stato diviso, sono tutti attori che corrispondono all’attante Aiutante. Opponente Il territorio “disomogeneo e per questo oggettivamente difficile” è un attore a cui corrisponde la funzione attanziale di Opponente.

Schema narrativo canonico (Mandato, Competenza, Performanza, Sanzione) Quella descritta dall’articolo è una storia interamente basata sulla Competenza e sulla Performanza. Trattandosi di una Performanza descritta nel corso del suo svolgimento, non sappiamo come va a finire la caccia: quindi manca la Sanzione. Vale a dire che di questa storia non conosciamo il finale. In senso logico dobbiamo concepire un Mandato che sta a monte, che è venuto prima.

Questo mandato riguarda la pericolosità del ricercato e il dovere istituzionale da parte dell’Arma, e dei suoi delegati (i vari corpi speciali coinvolti) di proteggere la collettività. Il passaggio principale rispetto alla Competenza dei Corpi dell’Arma è espresso dalla frase “sanno quel che serve”, dove si descrivono le informazioni sul ricercato che sono necessarie al Soggetto che si avvia alla cattura: “le sue abitudini, le armi che porta con sé e che è abile ad usare”. Tutte le sequenze che descrivono le operazioni militari sono riferite alla Performanza vera e propria della caccia all’uomo.

Temi e figure: Ci sono tre temi molto ben delineati, che costituiscono tre isotopie coerenti e ricche di figure. Il primo tema è la “caccia”, di cui la caccia all’uomo è presentata come una tipologia particolare. Se il testo è così ‘avvincente’ è perché riesce a richiamare l’idea di una caccia a un animale, grazie alle figure della “tana” e della “gabbia”. Un secondo tema è quello dello “spazio”, espresso dalle figure dei “chilometri”, della “striscia”, della “lunghezza”, delle “zone”. Un terzo tema è legato alla “terra”, al fatto che si tratta di una situazione in cui gli elementi materiali, il suolo, la geografia fisica del territorio, sono determinanti. Le figure coinvolte sono il “rastrellare”, il “territorio”, il “setaccio”. Enunciazione: Lo stile enunciativo è quello del narratore onnisciente “sanno quel che serve”, “a loro non interessa”, “sono certi”. Il tono è abbastanza sbilanciato in favore dell’abilità e dell’organizzazione dei corpi dell’Arma: si tende a marcare il fatto che tutti i possibili strumenti siano stati predisposti e messi in atto per la cattura del fuggitivo. Gli incisi rappresentano dei debrayage interni - “c’è una traccia di Igor” etc. Mentre “o come diavolo si chiama” può essere considerato un embrayage: cioè un dispositivo attraverso cui l’enunciato attrae il lettore verso il piano dell’enunciazione....


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