Filologia Germanica - Appunti su Edda in Prosa e Edda Poetica PDF

Title Filologia Germanica - Appunti su Edda in Prosa e Edda Poetica
Course Filologia Germanica
Institution Università degli Studi di Padova
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Appunti su Edda in Prosa e Edda Poetica...


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FILOLOGIA GERMANICA Cofanetto Franks ci mostra che il mondo della Northumbria VIII sec non è chiuso: elementi romani, germanici, cristiani, aperto a tante culture. Carme di VOLUNDR (fabbro/orafo, quasi semidivinità) all’interno di un testo fatto di 29 carmi -> è il punto focale della letteratura norrena (norvegese ed islandese) antica -> Carmi dell’Edda. Storia: in Norvegia il re Harald Harfagr voleva diventare re di tutta la Norvegia. Porta via la terra ai proprietari terrieri della parte sud-occidentale (quella più ricca). La presa dell’Islanda è dovuta allo spostamento dei nobili norvegesi a seguito di questa cosa. Vanno in Islanda a partire dall’870,periodo vichingo, con l’intento di mantenere le tradizioni e le forme linguistiche (volutamente conservativo) e le tradizioni giuridiche (assemblee thing). In Islanda ogni gruppo aveva le sue riunioni almeno una volta l’anno finchè il numero di immigrati crebbe tanto da far istituire una Allthing, generale e tribunale(che si riunisce una volta all’anno a Thingvellir). A Thingvellir c’è una montagna, Logberg, dove il LOG SOGU MADR, il personaggio più importante dell’Allthing, ogni 3 anni eletto, recita ogni anno un terzo delle leggi -> importanza dell’oralità, non ci sono codici scritti, molta responsabilità al LOG SOGU MADR perché doveva recitarle, codice vivente. Tramite votazione dell’Allthing viene cristianizzata l’Islanda nell’anno 1000. Fu superficiale: alcuni convintamente cristiani, altri dovevano aderire per politica, credendo privatamente in quello che volevano. Mantenute le tradizioni: esporre i neonati e mangiare carne di cavallo (rito pagano). [Nella saga di Erik il Rosso (1300) c’è un indovina sciamana che viene chiamata a causa di una carestia in Groenlandia e le viene chiesto aiuto per delle formule magiche, donna si rifiuta perché cristiana. Alla fine accetta per mescolanza -> superficie]. Con la cristianizzazione arrivano i libri e l’inizio della tradizione scrittoria non più runica, perché viene portata da sacerdoti e monaci. La Norvegia viene cristianizzata in parte dai norvegesi che vivevano in Inghilterra. Due re fondamentali: Olafr Triggvason (convintamente cristianizzato in Inghilterra, imporrà la cristianizzazione dell’Islanda, e vi porterà la scrittura) e Olafr il Santo. Patrimonio letterario NORDICO: Edda Poetica (29 carmi, fra cui Volundr) / Edda in prosa (Snorri) manuale per scadi che contiene nella prima parte qualcosa che c’è nell’Edda Poetica / Poesia Scaldica: scritte da poeti di professione che erano anche guerrieri / Saghe in prosa, racconti orali / Landnamabok (libro dell’insediamento) e Islendingabok (libro degli islandesi). Snorri Sturluson, due volte log sogu madr, scrive Edda in prosa attorno al 1220 (ms più antico circa 1300) famiglia molto ricca che aveva circa i 2/3 del territorio islandese. Muore facendo la sauna (no armi) ucciso da dei sicari del re di Norvegia a causa del suo schierarsi a favore del tutore reale (reo di litigare con il re). Fu Scaldo (poeta che canta personaggi, storie, non miti) Codex Upsaliensis ci dice che il testo si chiama Edda ed è stato scritto da Snorri, unica documentazione di attestazione. Codex Arnamagneanus riporta alcuni dei canti dell’Edda poetica Edda: parola che potrebbe voler dire “ava”, collegata anche a “furia” (sia poetica che guerresca, sia di Odino, sia del poeta sia del guerriero), forse da “edo” rendere nota la conoscenza mitologica. Scuole: SKALAHOLT -> la più antica, dove insegnerà il primo vescovo islandese. HANKDALR -> seconda per anzianità. Vi ha studiato Ari Tborgisson, quello che scrive l’Islendingabok e probabilmente uno di quelli che ha scritto il Landnamabok ODDI -> una delle prime, centri di scrittura, aperta anche a chi non era religioso, laica. EDDA IN PROSA: contiene nella sua prima parte la Gylfaginning, racconta gli inganni di Gylfi verso gli dei, non riesce ed inganna solo se stesso. Cerca di ingannarli facendosi raccontare i loro stessi miti, grande patrimonio culturale che riguarda gli dei Asi, Vani, Volundr. Seconda parte è la Skaldskaparmal (il discorso dell’arte poetica). La terza è la Hattatal (discorso sulla metrica).

1° carme: Re Gylfi governava le terre di Gylfia. L’inizio è un mito. Snorri racconta una storia antica e poi inserisce una strofa dello scaldo Brogi Boddason di 4 secoli prima: tramite un manoscritto del 1220 arriva un testo dell’800. Gylfi si meraviglia che il popolo degli Asi fosse cosi sapiente. Fa un viaggio, arriva davanti ad una casa in cui gli dei gli preparavano delle illusioni. Arriva ad Asgard (sede degli Asi, inventata da Odino (Allfodr) dopodichè inventa la FUCINA, il mondo del fabbro) per capire perché sapessero così tante cose. In una sala vede un uomo che gioca con 7 pugnali: Gangleri, è stanco per il cammino. Gylfi da un nome falso, chiede se può dormire li e di conoscere il loro re. Gangleri gli mostrò cose incredibili. 2° carme: Snorri cita un passo poetico che corrisponde ad una strofa dell’Edda poetica. Gylfi vede 3 uomini sedenti sui loro troni. Quello del trono più basso si chiamava Alto; quello del secondo si chiamava “Proprio come alto”, quello più in alto “il terzo”. Lui crede di prendere in giro gli dei facendo loro domande eccessive quando è il contrario. Sfida su chi conosceva meglio la mitologia. La sapienza consisteva nel conoscere la mitologia -> non essendo più sapiente, non può uscire vivo. Nel 1643 (400-500 anni dopo) Islanda e Norvegia sotto la Danimarca. Il re danese voleva mettere le mani sui testi antichi Islandesi. Brynjolfur (lupo con la corazza) Sveinsson, vescovo di Skalaholt è un umanista, uno che si interessa ai manoscritti antichi. Trova dei Carmi di Poesia in norreno, scopre che sono quei miti raccontati nella prima parte dell’Edda di Snorri. Pensa che sia un testo antico da cui Snorri ha preso ispirazione per la sua Gylfaginning. Pensa che questo testo sia ancora più antico dell’Edda in prosa. Propone di chiamarla Edda e la consegna al Re nel 1662. La sigla con due lettere LL (Lupus Loricatus). Ne fa una copia prima di consegnarla e fa scrivere “Edda Saemundri multiscii”, copia fatta viene attribuita a Saemundr Sigfusson detto Sigmund multiscius  CODEX REGIUS dell’EDDA (1270) G.K.S. 2365,4°. E’ presente una lacuna (SIGURDR che chiede insegnamenti ad una valchiria non più al servizio di Odino) Edda Poetica: contiene 29 carmi, i primi 10 sono carmi degli dei, l’11 fa da cerniera (difficile da attribuire, carme di Volundr) poi carmi degli eroi. Carmi diffusi oralmente, quasi tutti con lo stesso tipo di struttura (verso lungo con allitterazione) Nella parte finale dell’Edda Attila ed Ermanarico discutono insieme a Teodorico (muoiono tutti fra il 350 e il 526). Carmi scritti dopo il 526. La poesia eroica di solito nasce con i poeti di corte che cominciano a cantare per un signore morto. Abbiamo un compilatore che sceglie i testi. Nei Carmi degli Eroi si parla soprattutto di HELGI e SIGURDTR: tutti e due sono volsunghi -> tutto contenuto anche nella saga dei VOLSUNGHI (una prima parte non corrisponde all’Edda, la parte di Sigurdr si e anche il resto -> dove l’Edda poetica ha la lacuna è presente la saga dei Volsunghi per colmarla) Carme di Volundr: è rimasto solo nella Valle del Lupo dopo avervi trascorso 7 anni felici con due fratelli e 3 valchirie (coloro che scelgono i morti in battaglia, creature di Odino, rispondono ad Odino, decidono le sorti nelle battaglie e portano nel Valhalla chi merita) (arrivate sotto forma di cigni, dopo sette anni se ne vanno). I due fratelli le seguono, Volundr la aspetta. Torna dalla caccia e si siede su una pelle di orso (tutto simbolico) animali totemici del mondo germanico antico, soprattutto nordico (Ulfhednar e Berserkir, corazza di lupo e casacca d’orso, sacri ad Odino). Nel momento della furia si trasformano gli eroi. Volundr diventa famoso e viene fatto prigioniero da un re svedese viene accusato di aver rubato l’oro al re. Pericoloso in quanto selvatico, toglie la spada ad un uomo del nord, massima offesa. Regina decreta di tagliargli i tendini (come Efesto ed Edipo, figura del fabbro zoppo). Figli del re ridotti a gioielli e regalati alla famiglia reale. Si librò nell’aria grazie al fratello Egil che strappa penne agli uccelli per fargli le ali. Perché Bodhrildr (figlia del re) soffre la partenza dell’amante Volundr? E’ stata violentata? Fa si che il figlio di Volundr sia un principe della corte. Chi ha portato la birra sull’isola? L’ancella e la principessa? OPERE che parlano di Volundr: 1) Beowulf, poema eroico in antico inglese che parla del mondo nordico. Eroe nordico svedese va ad aiutare un re danese in territorio inglese. La reggia viene attaccata da un mostro, Grendel, nessuno riesce ad impedire che massacri la gente. Beowulf si offre di combatterlo, lo ucciderà. Arriverà la madre del mostro per recuperare il braccio del figlio morto, strappatogli da Beowulf: ricomposizione del cadavere, vuole dare al figlio una sepoltura completa e dignitosa. Uccide anche la

madre, diventa un re vecchio e saggio. Seconda parte vede lo scontro tra Beowulf e un drago (diverso da quello che vediamo nella saga dei Vichinghi) drago molto vicino a Beowulf stesso (due facce della stessa immagine). RIFERIMENTO a VOLUNDR: allo scontro con Grendel, Beowulf ha una spada fatta da Volundr. 2) DEOR: 6 strofe, le prime 5 con stessa modalità, verso di chiusura che è una specie di ritornello “Quello è passato, possa passare anche questo). Ogni strofa ha un personaggio, l’ultima parla del poeta DEOR, potrebbe voler dire “animale”. Lui era un poeta di corte ma il re gli ha tolto le terre e lo ha cacciato dandole a un nuovo poeta di corte. Qualcosa che è andato molto male ma alla fine c’è una sorta di consolazione. Nella prima strofa si parla di Volundr. Seconda strofa: soffre più per l’essere gravida che per la morte dei fratelli. 3) SAGA di TEODORICO: saga più lunga che ci sia, tutti i temi eroici inseriti in questa saga, non letteralmente bella. COFANETTO FRANKS. SAGHE: deriva da narrare/raccontare. Ci dice che siamo davanti ad una tradizione che parte oralmente, erano racconti orali. Molte saghe, soprattutto del XIII secolo vengono suddivise per argomento: del re, degli Islandesi, dei vescovi, dei tempi antichi (quest’ultime diverse, contengono elementi di maga, draghi, gnomi, contenuti mistico-eroici, saga dei Volsunghi). Non hanno paragoni con nessun’altra parte d’Europa, probabilmente danno l’origine ai romanzi. SAGA DEI VOLSUNGHI: NKS 18246,4°, nasce alla fine del XIII secolo ed è ambientato in Norvegia. Il manoscritto codice è stato scritto in Islanda. A monte c’era una struttura fatta da re HOKON IV il VECCHIO, storia interessante per la cultura norvegese antica: aveva corte a Bergen ed era interessato alla traduzione di testi antichi nordici e alla traduzione e copiatura di testi francesi: uomo colto, aperto, interessato che la Norvegia non fosse isolata. Diventa re, il padre muore prima che venga riconosciuto ma succede lo stesso (come Sigurdtr). Viene mandato a casa di un altro nobile norvegese: i figli di nobili vengono allevati da altre famiglie nobili, in questo caso non dal fratello della madre ma da un estraneo nobile: INGI BARDSSON, figlio del tutore del re Hokon -> morte di Snorri. Elementi che fanno si che la storia di Sigurdr sia simile a quella di Hakon -> dubbio se chi ha scritto la saga volesse fare un omaggio al re, raccontando la sua storia come il più grande eroe germanico....


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