Fondamenti DI Glottodidattica CAP 5 PDF

Title Fondamenti DI Glottodidattica CAP 5
Course Didattica delle lingue moderne
Institution Università degli Studi della Tuscia
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Riassunto del quinto capitolo di "Fondamenti di Glottodidattica". ...


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CAPITOLO 5 ACCERTAMENTO DELLE COMPETENZE.

Insegnare vuol dire aiutare ad apprendere, e le verifiche hanno conseguenze notevoli sulla carriera scolastica. Per questo motivo, il Language Testing non può sempre garantire procedure eque e completamente corrette. Ciò sarebbe possibile se si potesse delegare questa operazione ad un computer per la valutazione, ma questo comporterebbe un problema legato fatto che la macchina dovrebbe contenere tutte le possibili variabili dello studente che sta eseguendo il test, quindi ciò non sarebbe possibile, anche perché nella valutazione di un test bisogna saper interpretare i risultati e quindi c'è bisogno di competenze psicopedagogiche e anche di una certa sensibilità educativa da parte dell'insegnante, in questa sede si parla di competenza riferite alle capacità non alle competenze. Chomsky faceva riferimento al parlante e ascoltatore ideale, mentre la competenza nel campo del Language Testing è riferita ad un rapporto con parlanti e ascoltatori reali. Bisogna comunque ricordare che nei test ciò che va controllato è la performance, questa in molti casi è modificata in base agli stati emotivi e di ansia. Controllo e verifica sono usati come sinonimi di accertamento del profitto in L2, mentre per valutazione si intende l'analisi dei dati ottenuti dalle verifiche, ed alla loro interpretazione. Il termine misurazione è controverso, in quanto il voto in decimi non è un'unità di misura corretta: ad esempio basti pensare al fatto che fra i voti 2 e 3 la distanza è quasi inesistente, mentre fra 5 e 6 la distanza enorme in quanto si passa dalla non sufficienza alla sufficienza, quindi di regola basterebbero 5 voti: dal 4 all'8 per coprire una situazione sia ottima che non, agli altri voti viene data la funzione di punizione oppure di elogio. Questa è la sostanziale differenza fra i voti e i punteggi, infatti i punteggi dei test fanno riferimento l'esecuzione della prova in termine di risposte esatte. Le verifiche sono condotte in modi diversi: possono essere colloqui o interrogazioni, quindi prove orali e scritte, temi relazionali per cui si preferisce il testing ossia prove strutturate. Ogni strumento utilizzato può essere valido se adeguato all'accertamento che si vuole compiere. L'adeguatezza è data dai contenuti delle prove, e dall'attendibilità di risultati che questa produce, quindi un testo si può dire valido se come prova si ha il prodotto di tutte queste adeguatezze. I test oggettivi sono poco usati, però, se ben costruiti, hanno la particolarità di portare lo stesso punteggio chiunque lo calcoli. Difficilmente si trova qualcuno che è al pari livello in qualunque tipo di prova, comunque si possono intendere, sia batterie di test costituite di formati diversi di test complementari con altre tecniche di accertamento. Esistono poi testi di padronanza detti anche specifici, test di livello. I primi fanno riferimento a una precisa situazione didattica e sono calibrati sulla materia, mentre le prove di livello fanno riferimento a un certo grado di competenza nella lingua, a prescindere dal percorso didattico e fanno riferimento al Quadro Comune Europeo di Riferimento. I primi a ricevere questo tipo di attenzione furono i certificati di Cambridge del Syndicate. L'approccio tradizionaleI voti nelle scuole italiane sono calibrati in base agli studenti che frequentano quella classe in quel tipo di scuola, quindi hanno valore solo all'interno di quella specifica situazione scolastica. C'è un altro modo invece, detto approccio criteriale, perché mette in gioco situazioni di vita extrascolastica. In base alle risposte ad una domanda più generica della vita quotidiana, si può capire se il soggetto conosce effettivamente la lingua, e quindi se sa ripetere formulazioni delle regole oppure possiede la lingua in quanto strumento di comunicazione. La situazione scolastica non consente questo tipo di testing. Bisogna anche ricordare che dietro ogni alunno ci sono le attese della famiglia per cui imparare una lingua e studiarla significa imparare a servirsene nella vita quotidiana. Il testing si è voluto nel tempo, inizialmente il metodo era quello grammaticale traduttivo per cui gli esercizi non erano tali, ma erano prove di controllo. C'era un alternarsi continuo di applicazione delle regole ed eccezioni, che potevano indurre all'errore, quando in realtà bisognava stare attenti a chi era in difficoltà: una delle grandi conquiste fu proprio la differenziazione tra esercizi e test, la fase o anche detta unità o modulo, aveva al suo interno gli esercizi che si collocavano nella fase centrale mentre i test erano posti nella fase finale. L'obiettivo degli esercizi era quindi instaurare e consolidare l'apprendimento mentre per i test la finalità era la verifica di tali apprendimenti. Ovviamente tutto ciò che viene imparato dopo non deve far sì che ciò che viene imparato in precedenza venga dimenticato, quindi l'esigenza più importante è quella della stabilità di tutti i contenuti. Un errore infatti è proprio quello di sottoporre a verifica l'argomento del giorno, quando le verifiche dovrebbero abbracciare quanti più argomenti possibili, recuperando anche le unità precedenti. Tratto caratteristico del language testing è la parcellizzazione, cioè la suddivisione in piccole parti, spesso individuati sulla basse delle dissimmetrie tra L1 e L2, messe in luce attraverso un’analisi contrastiva, Gli studi degli errori, in particolare l'analisi di Salinger sulla genesi degli errori dell'interlingua è legata sia alla simmetria che alle strategie di apprendimento e di insegnamento oltre che di comunicazione. 1.4 TESTING PRAGMATICO Nasce verso la fine degli anni Settanta, ed è basato sulla dimensione testuale e sulla grammatica dell'attesa, per cui gli studi si basano sul saper padroneggiare una lingua e per farlo è necessario essere in grado di fare ipotesi plausibili su messaggi orali o scritti che stiamo ricevendo, il che comprende due operazioni significative: 1-il recupero del dettato come testo di comprensione orale, per cui grazie a Taylor viene introdotto il termine "cloze", da lì partono studi sulla leggibilità dei testi e sulla misura della comprensione, quindi nel percepire come si coglie prima l'insieme e poi i dettagli. Questi ultimi acquisteranno significato dopo, nell'ambito dell'unità maggiore, ma se qualcosa ostacola nostra percezione riusciamo comunque ricostruire l'oggetto intero. Per far ciò, ci serviamo della seconda operazione significativa ossia 2-l'esperienza quindi lo stimolo visivo uditivo o tattile che ci è familiare. Un testo linguistico a cui sono state tolte delle parole

costituisce un problema analogo, quindi la conoscenza dell'argomento pregressa ci consente di reintegrarlo di conseguenza la ricostruzione si basa su elementi di coesione e coerenza. C'è comunque una sostanziale differenza fra questi test di grammatica e cloze test: i test di grammatica sono basati sulla tecnica e su regole ben precise: se in un testo invece togliamo sistematicamente le preposizioni, verranno utilizzate solo le norme di uso relative alle preposizioni, mentre la tecnica per poter realizzare un cloze test vario e valido, è semplice ma soprattutto meccanica: consiste nell'eliminare una parola ogni tot parole, quindi lascia intatta la prima parte del testo per fornire alcuni dati per la comprensione, il numero di parole che si lasciano tra un spazio ed un altro è compreso fra 5 e 10, in rapporto alla lunghezza del testo. Il test deve lasciare almeno 4 parole, anche se rende la prova molto più complessa, mentre lasciarne più di 9 abbassa la produttività di questo tipo di test. Per la correzione sono utilizzate poi due tecniche: La prima individua la parola esistente nel testo originale eliminando qualsiasi alternativa, mentre con la seconda l'esaminatore guarda tutte le soluzioni alternative e decide quali sono accettabili, quindi possono essere ritenute valide anche parole equivalenti o sinonimi che comunque sono compatibili col testo, quindi la buona riuscita di un test del genere è soggetta alle decisioni di chi corregge. Invece se si vuole avere un punteggio come dato indice, la prima procedura è più affidabile. Ovviamente non tutti i ricercatori concordano sulla validità di cloze test, in quanto non presentano comunque comunicazioni né tantomeno si tratta di un'azione interattiva, visto che la ricostruzione di un testo è un'attività artificiosa, e comunque si necessita di un vocabolario attivo per questo tipo di test. Ma comunque per molti rimane una delle più valide tra le tecniche di testing in quanto è semplice come costruzione somministrazione e correzione, i suoi risultati si correlano con quelli dei dettati di test strutturali, ma soprattutto crea un'atmosfera non competitiva. Esiste il cloze orale, la combinazione di dettato e cloze per cui c'è un brano da completare, chi ascolta la lettura integrale deve riempire gli spazi vuoti; la cloze facilitata dove vengono lasciate le lettere iniziali delle parole; il dettato parziale dove alcune parti del brano sono presenti mentre altre vanno ricostruite; il dettato composizione dove un brano viene letto diverse volte per poi doverlo riprodurre il più fedelmente possibile e il dettato di numeri. Da un lato la ricerca sul Language Testing, ha raccolto dati sulla parità di tecniche e procedure, infatti si è constatata l'inaffidabilità dei quesiti a scelta binaria, quindi il vero o falso, o giusto o sbagliato, mentre sono molto più produttivi il testo con scelta tripla. Inoltre, è bene ricordare che il Language Testing ha subito delle forti limitazioni in quanto ogni innovazione richiede del tempo, e soprattutto preoccupa molto l'abuso delle tecniche di testing nell'insegnamento quotidiano, in cui molti insegnanti trovano comodo fotocopiare o scaricare test già pronti per poi controllarli rapidamente. Questo non è un bene, in quanto molto spesso gli studenti trovano nei testi stessi degli indizi di varia natura esterni e si può notare ciò dal fatto che molto spesso gli alunni, non sanno poi tradurre effettivamente l'esercizio in italiano; di conseguenza è la prova del fatto che non è avvenuto un apprendimento effettivo. Il termine sperimentazione è stato spesso abusato per indicare iniziative di vario genere di carattere innovativo, mentre la sperimentazione vera e propria significa documentare che una certa innovazione ha portato dei vantaggi in determinati ambienti e su determinati sogget. Il metodo più classico di sperimentazione riunisce un gruppo sperimentale che si confronta con un gruppo di controllo, i risultati sono più attendibili quanti più sono i soggetti coinvolti, per questo motivo le sperimentazioni sono costose da realizzar. E’ anche difficile capire quanto ciò che si ricava da tali indagini possa essere generalizzabile, anche perché il continuo rimaneggiamento degli stessi dati può nascondere o confondere i risultati. Le certificazioni di competenza linguistica e didattica hanno l'obiettivo di descrivere il livello di competenza linguistico-comunicativa di un apprendente, le prove sono realizzate da enti esterni è proprio questa autonomia conferire validità e obiettività queste certificazioni. Avere un certificato di competenza significa possedere un certo livello di conoscenze in un preciso ambito, per cui l'utilità è sia professionale che personale. Per attestare i livelli di competenza le certificazioni sono suddivise in livelli, che vanno dall'A1 al C2, sono prove diversificate, esistono anche certificazioni mirate: ricordiamo per l'inglese L2 per esempio il KET e il PET comprendono prove di comprensione e produzione scritta ascolto e produzione orale, o anche ricordiamo il First certificate, mentre ad esempio per il francese come seconda lingua ricordiamo il DILF e il DELF. In tedesco invece l'ente erogatore delle certificazioni è il Goethe-Institut che si basa sempre sui livelli del Quadro. Per lo spagnolo ricordiamo il DELE, rilasciato dall'Istituto Cervantes, mentre per italiano come lingua seconda è il Ministero degli Affari Esteri a rilasciare i certificati che possono essere il CILS CELI....


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