Generación del ’98 - Appunti di lezione 1-18 PDF

Title Generación del ’98 - Appunti di lezione 1-18
Course Letteratura Spagnola I
Institution Università degli Studi di Parma
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parte historica...


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Con Generación del ’98 ci si riferisce a un gruppo di scrittori, saggisti e poeti spagnoli che furono particolarmente colpiti, coinvolti dalla crisi morale, politica e sociale spagnola in seguito alla sconfitta militare durante la guerra hispano-statunitense e la cosiddetta perdita di Porto Rico, di Guam, di Cuba e delle Filippine1898. Tutti gli autori che appartengono a questa generazione nascono tra il 1864 e il 1876. La generazione del ’98 è composta da romanzieri, saggisti, giornalisti (soprattutto giornalisti che pubblicano periodicamente su stampa quindi su quotidiani) e drammaturghi, ne consegue che i poeti sono veramente pochi. I loro saggi e romanzi spesso si incontrano, vi è un’ibridazione tra i testi: da un lato vi è il romanzo e dall'altro il saggio che si incontrano dentro lo stesso testo e vengono definiti NIVOLAS  neologismo introdotto dal filosofo Miguel de Unamuno per riferirsi alle proprie creazioni di finzione narrativa. Le NIVOLAS riflettono la realtà della vita e quindi facilitano l'invio del messaggio comprometido = engagé(impegnato) e regeneracionista. Il regeneracionismo è un movimento intellettuale che nasce in Spagna fra la fine del XIX secolo e le soglie del xx secolo. Questo movimento si occupa di riflettere sulle cause della crisi, della decadenza della Spagna vista come nazione. Il termine nazione durante l’800 ha avuto fortuna insieme ad altri termini: stato, stato-nazione, patria, razza e cultura. Nell'800 nasce l'antropologia come scienza che studia l'essere umano antropos e logos. L’antropologia nasce grazie alle mogli degli antropologi perché erano loro che entravano in contatto diretto con le popolazioni del luogo e quindi approfondivano il discorso antropologico e aiutavano i mariti nel proprio lavoro che altrimenti sarebbe rimasto abbastanza rudimentale. Ne consegue che la poesia in questo movimento non è una poesia distaccata dalla vita sociale, è una poesia impegnata anch’essa, engagé, quindi come diceva Antonio Machado è una poesia politca, impegnata politicamente. Machado diceva comprometida politicamente.Gli intellettuali si preoccupano per i conflitti sociali per rigenerare una Spagna che soffre di uno stato empovrecido (impoverito) ed è anche atrazada (arettrata). Le soluzioni che si propongono a questa crisi sono soprattutto di natura filosofica= si cerca l’essenza, la storia de lo español. Ecco che nascono gli interessi per i vecchi borghi, per il paesaggio kafkiano, per la lingua e per il glorioso passato di Castiglia. Vi è un certo interesse per l'esistenzialismo cioè per l’essenza dell'essere umano, che senso ha la vita? perché viviamo? Vi è un interesse anche per il futuro e il destino dell’essere umano. Anche la letteratura avrà delle conseguenze si mette da parte tutta l’estetica tipica della prima metà dell’800 si cerca la natura vera della parola letteraria, la letteratura deve farsi quotidiana deve riguardare il popolo. Si allontanano da un certo preziosismo e si focalizzano su ciò che è autentico, essenziale e ideologico. Ne consegue che Generación del ’98 si pone in maniera opposta ai modernisti. I Modernisti prediligevano la forma, la metrica pomposa, le immagini pompose, Invece alla Generación del ’98 cerca l’essenziale non gli interessa lavorare il testo a livello formale ma il contenuto che deve essere essenziale e autentico. Quindi si allontanano da quel mondo immaginario che si erano creati i modernisti (modernisti e membri della Generación sono contemporanei). Per i critici letterari è difficile studiare il Modernismo a prescindere dalla Generazione del ’98 e viceversa sono due generazioni che vanno studiate insieme. È vero che sarà Rubén Darío a portare il Modernismo in Spagna però è anche vero che sarà lui a portare la crisi della generazione del ’98 in Ispano-Americac’è un confronto reciproco, non è un’azione dispregiativa verso un altro tipo di letteratura, anzi apprezzano molto la letteratura Modernista e anche la Generación del ’98 è che non riconoscono queste forme elaborate e finte del modernismo ma hanno comunque pieno rispetto per L’Ispano-America. L' opera che può dare onore alla patria è il Don Quijote Alonso Quijano , il Quijote per gli spagnoli di quel periodo

rappresenterà uno spirito nazionale.( Lope de Vega sarà ripreso in Spagna durante il Romanticismo). Le tematiche della Generación del ‘98 saranno: il paesaggio di Castilla ma non solo e ciò è dovuto al fatto che gli intellettuali viaggiano e descrivono. Vi è dunque una sorta di ricreazione della propria nazione attraverso il paesaggio. Vi è il concetto di storia: lungi dall’interessarsi alla questione storica delle grandi battaglie, della grande storia con la S maiuscola accanto alla quale vi è una storia con la s minuscola di cui il campo di studi si chiama Neostoricismo americano. I neo-storicisti americani della scuola di Berkley si occupano di studiare la storia con la s minuscola. Ad esempio ne I Promessi Sposi, in Pinocchio di Collodi, La presidentessa di Clarín si racconta una storia con la S maiuscola con dei fatti che accadono e che noi conosciamo con dei documenti scritti. Conosciamo la rivoluzione francese perché qualcuno l’ha scritta e passata di secolo in secolo e noi la studiamo nel libro di storia. È esistito Robespierre, Gesù Cristo (la figura storica), però il neo-storicismo si chiede come, ad esempio, il macellaio del 1800 contribuiva alla storia dell’800 poiché c’era anche lui, e si chiede che fine abbia fatto; si chiede che cosa facevano le casalinghe dell’800, che testimonianze hanno lasciato? Perché Collodi ha scritto su un falegname? Per capirlo si cerca la storia dei falegnami della Toscana dell’800 per capire perché Collodi ha fatto questa scelta, si vede che c’è un motivo. Quindi sono andati a cercare i personaggi della storia con la s minuscola che non hanno influito nel corso della grande narrazioneil termine grande narrazione è importante perché le grandi narrazioni vanno in crisi dopo il 1950 con il periodo del post-moderno. Prima del 1950 e quindi fino agli –ismi: Surrealismo, Dadaismo ecc., esistevano ancora le grandi narrazioni (storia con S maiuscola) mentre con il finire dell’800 o e l’inizio del ‘900 vanno scemando e nascono nuovi filoni di ricerca, tra questi vi è il neo-storicismo che si occupa non più delle grandi narrazioni, cioè della storia ufficiale ma della storia con la s minuscola quindi quella di tutti i giorni di milioni e milioni di essere umani che hanno fatto la storia dell’umanità è questo ciò che interessa ai neo-storici ed è anche questo che interessa agli intellettuali spagnoli di fine ‘800, non interessa loro la storia della Castiglia ma la storia del popolo, vogliono sapere cosa hanno fatto coloro che morivano di fame e di peste durante quel periodo, gli interessa il perché erano importanti per il paese. Quindi vengono riscoperti documenti storici ( il termine giusto sarebbe “record” in inglese). Per quanto riguarda la letteratura gli autori del ’98 si interesseranno al primo manifesto epico della letteratura spagnola poema: “El cantar de mio Cid” per ricostruire la propria storia. Dopo si interesseranno al primo poeta della letteratura spagnola ovvero Gonzalo de Berceo. Mentre il primo poeta moderno è Garcilaso de la Vega. Quindi si interesseranno a Jorge Manrique, a Fray Luís de León, a Cervantes e Góngora. La Generación del 98 inizialmente si costituisce con il cosiddetto grupo del los trés formato da: 1. Pío Baroja nato nel 1872 e morto nel 1956, 2. Azorín che nasce nel 1873 e muore nel 1967, 3. Ramiro de Maeztu che nasce nel 1975 e muore nel 1936 Tra i più celebri di questa generazione ricordiamo:    

Miguel de Unamuno. Nasce nel 1864 e muore nel 1936 (non vedranno la dittatura di Franco, la guerra civile). Antonio Machado nasce nel 1875 e muore nel 1939. Ricardo Baroja, fratello di Pío Baroja che nasce nel 1871 e muore nel 1953. Ramón María del Valleinclán (1866-1936),



Ramón Menendez Pidal che nasce nel 1869 e muore nel 1968. È passato alla storia per essere un bravo filologo.

Molti di questi autori vivranno la guerra civile alcuni andranno in esilio, altri invece verranno censurati. L’esilio più noto e più triste è quello di Antonio Machado scappa con la madre molto anziana e muoiono l’uno a pochi giorni dall’altra in un paesino ai confini tra la Catalogna e la Francia, moriranno all’acqua e al vento. Differenze modernismo e generazione del ‘98: Modernismo nasce in Ispano-America, la generazione del ’98 è tipica della Spagna. Nel Modernismo avremo un interesse soprattutto per la poesia, per la prosa (che ancora è tutta da scoprire in realtà). La letteratura spagnola avrà interesse per la narrativa, romanzi, saggi (con Miguel de Unamuno). I modernisti ricercano la bellezza del linguaggio i membri della generazione del ’98 invece sono alla ricerca della verità, della soluzione e della chiave. I temi del Modernismo sono l’esotismo, la fantasia, l’ immaginazione, la sensualità, giapponeserie. I temi della generazione del ’98 sono: il paesaggio Spagna, il popolo, i borghi, la letteratura rurale e nazionale. Il simbolo del Modernismo è il cigno; il simbolo della generación del ‘98 è il Quijote. Caratteristiche comuni: Le tertulias spazio destinato alla conversazione, cenacolo per noi. La più importante Tertulia è quella di Parigi, Madrid è la seconda. A partire dalla metà dell’800 fino alla metà del ‘900 Parigi diventa il centro della letteratura, un mito, il mito pariginodiventa la lumière ville (=città luce). Tutti gli intellettuali ispanoamericani e spagnoli visiteranno Parigi. L’interesse per stili, estetiche, idee provenienti dall’Europa. Entrambi criticheranno i tentativi politici dei regimi della restaurazione, la restaurazione sarà mal vista sia dagli spagnoli che dagli ispanoamericani. Nascono le prime collaborazioni editoriali, l’exploit si avrà poi con la letteratura del boom del ‘900 dell’Ispano-America la narrativa più importante, di massa (letta da un pubblico di massa, da molti lettori) viene dall’Ispano-America per la prima volta nella storia. Gabriel García Márquez fa parte del boom della letteratura ispanoamericana. Quindi gli autori di questo boom sono stati a livello editoriale molto venduti grazie ad una collaborazione intensa tra le case editrici ispanoamericane con quelle spagnolo, per questo in Europa li conosciamo così tanto. È stata una scelta editoriale, da ricordare che in Spagna c’era la dittatura di Francisco Franco quindi era più facile far venire da fuori qualcuno, i grandi autori erano anche andati in Ispano-America (durante la guerra civile spagnola molti scappano in Messico) e iniziarono a pubblicare da lì. -I grandi narratori saranno: José Donoso- El lugar sin lÍmites, Carlos Fuentes, Pedro Páramo, Marío Vargas Llosa, María Luisa Bombal- La amortajada= avvolta nel sudario riguarda una donna morta, durante la veglia funebre ascolta tutto ciò che gli altri pensano su di lei, Cortázar, Benedetti (è un grande poeta)- Inventario;(Isabel Allende fa parte del post-boom). Il più giovane di questi autori è Marío Vargas Llosa che è ancora vivo. La Generación del ‘98 farà propria la filosofia di Nietzsche da cui prenderanno: il concetto della morte di Dio, il concetto dell’eterno ritorno e del Superuomo.

MIGUEL DE UNAMUNO Nasce a Bilbao nel 1864 e vive la guerra Carlista. Studia filosofia e lettere a Madrid e dopo varie sconfitte professionali vince la cattedra di greco nel 1891 presso l’Università di Salamanca , in fatti ancora oggi il suo nome viene associato all’Università di Salamanca. Nel 1901 è eletto rettore della medesima. Unamuno ha un bagaglio culturale molto ampio, conosce sia la cultura antica che quella moderna, è un bravissimo filologo e critico non solo letterario ma anche dei vari regimi politici che attanagliano la sua Spagna. Si oppone alla dittatura di Primo de Rivera e viene mandato in esilio siamo tra il 1924 e 1930. Prima va a Fuerteventura e poi in Francia. Dopo della caduta del generale Primo de Rivera ritorna in Spagna e viene eletto deputato della repubblica. Miguel ha un atteggiamento mutevole riguardo alla politica di Francisco Franco: accorda alcuni atteggiamenti ma ne respinge altri. Celebre è la frase che Unamuno rivolge a Franco: "venceréis pero no convenceréis"= vincerete ma non riuscirete a convincere. Questa frase gli costò un altro esilio, questa volta fu messo ai domiciliari e morì il 31 dicembre del 1936. Fu un uomo inquieto, ribelle contraddittorio, individualista e fiero della propria personalità. Fu un lottatore accanito anche contro se stesso, era un perfezionista, metteva sempre in discussione se stesso e non riusciva mai a trovare la pace visse nel perenne dubbio fra la propria fede e esistenza. Per questo motivo fu molto amato dai filosofi. Fu un simpatizzante del partito socialista; in seguito perde anche la fede politica (ateo politico). Dal punto di vista letterario coltiva tutti i generi, teatro, poesia, saggio e prosa. Tutti questi generi erano sempre caratterizzati da due questioni cruciali: da un lato il problema della Spagna e dall’altro il senso della vita, dell’esistenzaTemi che affronta. Tant’è vero che viene definito uno dei primi esistenzialisti moderni. Fu partitario del Rinnovamento spagnolo, quindi sosteneva in maniera accesa questa innovazione che doveva arrivare in Spagna ma che non arrivò fino alla sua. È autore di un taccuino, diario di viaggio in cui descrive i paesaggi e i vari popoli della Spagna in particolare i castigliani e la Castiglia. Diceva: ”Me duele españa, soy español, español de nacimiento, de educación ,de cuerpo de espíritu ,de lengua y hasta de profesión y oficio, español sobre todo y ante todo”. Questa preoccupazione per la Spagna e per tutto ciò che è spagnolo, in Unamuno lo vediamo in diverse sue opere:  

En torno al casticismo 1895, importante come opera perché Unamuno riflette sul concetto di intra-storia; Vida del Don Quijote y Sancho 1905 è una delle opere critiche principali per chi si occupa del Quijote dà la propria interpretazione al romanzo di Cervantes che vede come espressione pura dell'anima spagnola.

Dal concetto di europeizzare la Spagna lui con tanto di pretesa propone il concetto di spagnolizzare l'Europa. Questo interesse per la spagna è presente in altre opere:  

Por tierras de Portugal y España (1911) in cui ci da uno spaccato del paesaggio perché si tratta delle sue avventure in questi paesi; Andanzas y visiones españolas (1922) Unamuno si preoccupa per l’essere umano in carne ed ossa, tutto l’essere umano; si preoccupa delle angosce che attanagliano l’essere umano, i problemi, el sentido trágico de la vida. Riflette sul carattere dell'essere umano che secondo lui non può cambiare (chi nasce tondo muore tondo, chi nasce quadrato muore

quadrato). Si preoccupa del problema (che deriva da Nietzsche tra l’essere e il non essere inteso come la Nada (il nulla). Un altro elemento che lo consuma è il voler sapere il senso della vita (chiaramente non lo saprà mai), l’esistenza di Dio e sapere se la vita continua dopo la morte dell’essere umano e in che modo continua. Stile: è molto sobrio, riflette il suo carattere, è sobrio però contempo è molto espressivo, vivo. Talvolta riprende vecchie retoriche (perché è filosofo). Tuttavia non disdegna il linguaggio popolare, utilizza infatti molti termini colloquiali. Voleva portare nella pagina scritta la parlata popolare, orale. La stessa cosa la vedremo poi in Ramón Jiménez. Unamumo gioca con la lingua; lo fa andando alla radice del primo significato logico della parola, portandolo fuori; prende la parola e la sfoglia dei vari significati. Ecco perché ama il paraddosso, ama l’antitesi, le varie esclamazioni. È autore di diverse raccolte poetiche; per molto tempo è stata messa in dubbio la sua abilità poetica, è stata riscoperta dopo. Tra le raccolte ricordiamo:      

Poesías (1907), Rosario de sonetos líricos (1911), El Cristo de Velazquez (1920), El romancero del destierro (1928), Cancioniero postumo Diario poético (1953) che raccoglie poesie scritte tra il 1928 e il 1936.

Romanzi: La prima opera è del 1897 Paz en la guerra è un’opera che riguarda l’ultima guerra carlista. Niebla che è uno dei suoi capolavori del 1914 in cui inizia quello che lui chiamerà Nivola. Di fronte al romanzo tradizionale introduce un nuovo romanzo fatto di anima o di anime e di passione umana; è un romanzo sfoglio di paesaggi, non ci sono paesaggi, non ci sono ambienti e non ci sono costumi. Il problema che lui presenta in Niebla è quello dell'esistenza e della personalità. Il protagonista si chiama Augusto Pérez e si ribella contro il proprio Unamuno cioè contro il proprio autore e si ribella perché si rende conto di essere un personaggio fittizio e non reale che deve dipendere da ciò che l’autore vuole. Augusto Pérez dice ad Unamuno: “è vero che dipendo da te ,autore, ma ricordati che anche tu ( Unamuno) dipendi da un altro autore che è Dio”. Tra i romanzi ricordiamo anche:  

Abel Sánchez (1917), La tía tula (1921)

Il suo teatro manca di azione, per questo motivo non è molto famoso. Tra le opere drammatiche ricordiamo:   

Fedra (1910) El otro (1926) che ha avuto un pochino più successo perché tratta del tema del doble El hermano juan (1934)...


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