I sicari della pace- Luca Bellocchio PDF

Title I sicari della pace- Luca Bellocchio
Author gattorosso71S .
Course Geopolitica
Institution Università degli Studi di Milano
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Summary

Sintesi del libro "I sicari della pace" di Luca Bellocchio....


Description

I SICARI DELLA PACE L’Irlanda del Nord e lo spettro di una nuova guerra civile

INTRODUZIONE Il libro tenta di rispondere a due domande: 1) Quali sono le ragioni dell’ennesimo collasso dell’esecutivo nell’Irlanda del Nord? 2) Perché lo spettro della guerra tra cattolici e protestanti (o tra nazionalisti e unionisti) nordirlandesi è uno scenario oggi più che plausibile (a prescindere dall’esito della Brexit)? Altro obiettivo: provare a inquadrare il problema in una cornice strategica più allargata (non solo all’interno dei confini del Regno Unito). Analizzare il problema nell’ambito del sistema internazionale, ovvero nell’ambito delle “potenze dominanti” che spesso sono coloro che impediscono il raggiungimento di una pace duratura. Il testo è articolato in due parti: - La prima parte si domanda perché non è ancora stata raggiunta una pace. - La seconda parte si domanda che cosa renderà possibile la ricomparsa di una guerra civile.

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CAPITOLO 1: COSA E’ ANDATO STORTO?

In Irlanda del Nord tutto è andato storto. La “questione nord-irlandese” inizia alla fine della prima guerra mondiale, in particolare con la decisione di Londra di effettuare la “partition”: la divisione dell’isola d’Irlanda in due parti, 26 contee a sud e 6 a nord dominate da una maggioranza di protestanti (con l’obiettivo di indebolire la controparte cattolica). Da quel momento la convivenza tra protestanti e cattolici divenne insostenibile.

Paragrafi cap.1 1- Genealogia remota di un conflitto o ve ne impongo alcuni e vi comando

2- Genealogia antica di un conflitto o vi divido e vi comando (attraverso i protestanti)

3- Genealogia recente di un conflitto o convivete e io non vi comando

4- Genealogia recentissima di un conflitto o vi separo e vi comando o vi separate e ve ne andate

5- Schegge recentissime

6- L’importante è uscire: brexit o “sempre e solo Anglosfera” 2

1- Genealogia remota di un conflitto o ve ne impongo alcuni e vi comando Il male che affligge l’Irlanda del Nord è innanzitutto di tipo storico. Secoli di ingiustizie che hanno provocato odio e risentimento nella popolazione cattolica. - Nel 1169 ebbe inizio la penetrazione inglese nell’isola irlandese. - Tra il 1500 e il 1600 ebbe inizio la così detta “plantation”, ovvero l’invio sull’isola di scozzesi protestanti e inglesi per occupare le terre confiscate. - Poi arrivò la rivoluzione industriale, la quale trasformò l’Irlanda del Nord (a maggioranza protestante) in una zona ricca e florida e mise in luce l’arretratezza della zona guidata dai cattolici. - Tra il 1845 e il 1849 si ha la grande carestia irlandese (“the great famine”), in parte dovuta alla politica economica britannica. - Stordita da questa situazione, la popolazione cattolica irlandese decise di richiedere l’autonomia (“home rule”), andando a scontrarsi con l’opposizione forte della minoranza protestante che viveva nell’Ulster. Fu così chel’opposizione cattolici-protestanti assunse un nuovo carattere: da una parte gli “unionisti” (protestanti del nord), dall’altra i “nazionalisti” (cattolici). La Partition (1920). - Tutto ciò condusse Londra, nel 1920, a procedere con la “partition”. L’isola di Irlanda è divisa in due parti: - Stato libero d’Irlanda, con 26 delle 32 contee. - Irlanda del Nord: con 6 contee (su 9) dell’Ulster, una certa autonomia da Londra, e un parlamento con sede a Belfast in cui la maggioranza protestante è eletta con astuzie elettoralistiche. Con la divisione Londra manteneva una posizione strategica nell’isola e manteneva per sé la parte più produttiva e florida.

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2- Genealogia antica di un conflitto o vi divido e vi comando (attraverso i protestanti) Approvazione del Common Travel Area (CTA, 1923). La partizione non fece altro che fissare una separazione che, fno a quel momento, era stata solo economica e sociale. L’approvazione del Common Travel Area attenuò questa situazione: i cittadini del Regno Unito , dell’irlanda, dell’isola di Man e delle isole del Canale potevano circolare liberamente entro questi territori. Per oltre 50 anni governa la maggioranza protestante. Londra si occupa poco delle sei contee, distratta da eventi di enome portata (ascesa del nazismo e seconda guerra mondiale, crollo del proprio impero multietnico, processo d’integrazione europea). Per tali ragioni in Irlanda del Nord la maggioranza protestante governa per oltre 50 anni. Questo determina sin da subito i problemi per i cattolici: discriminazioni nel pubblico impiego, nella sicurezza sociale, nella politica degli alloggi. Marce del 1968. Con l’avvento del 1968 una nuova generazione di cattolici cominciarono a protestare per le strade, chiedendo il rispetto dei loro diritti. I protestanti interpretarono le proteste come un tentativo di mettere in discussione il loro dominio (un Anschluss a rovescio). Alle marce le forze protestanti reagirono tramite l’utilizzo degli apparati paramilitari aiutati dalle forze britanniche, a sua volta fomentando la reazioni delle forze repubblicane che volevano scacciare l’invasore inglese dal suolo irlandese (IRA). La volontà era di vendicarsi dei tre torti subiti: plantation,partition e persecution. “Troubles”. Dal 1968 al 1998 (ratifica del GFA) l’Irlanda è segnata da un conflitto a bassa intensità i cui effetti si allargano all’Inghilterra e all’Irlanda causando circa 3000 morti. Vengono coinvolti attori statali (EIRE vs UK) e non statali (IRA vs UVF e UUF). Esito dei Troubles: drammatico e surreale. - Drammatico: fine dell’autonomia delle 6 contee e amministrazione diretta da parte di Londra. Crescendo di violenza nelle strade, tra forze lealiste e repubblicane. - Surreale: nel contempo passi avanti verso la riconciliazione: -- 12/73 Accordi di Sunningdale (suddìvisione dei poteri tra il governo nordiralndese e quello del Consiglio d’Irlanda, però mai effettivamente attuati). -- 11/85: Anglo- Irish agreement (Dublino viene inclusa nella governance delle sei contee abbandonando il ruolo meramente consultivo). Conseguenze geostrategiche dei Troubles. Londra è costretta a chiudere o convertire tutte le basi Nato in Irlanda del Nord.

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Bovarismo geopolitico dell’UK: Per evitare il declassamento di potenza venne accelerato il processo di integrazione europea, entrando nella Cee (tentativo di riavviare un’economia stagnante e di contenere l’ascesa irtresistibile della Germania). Fine della guerra fredda: Con la fine della guerra fredda e della contrapposizione bipolare, gli Stati Uniti divennero il centro del sistema internazionale. Il sistema internazionale cambia notevolmente, inizia l’era dell’incertezza. - Era delle infatuazioni strategiche: passaggio repentino da uno stato dìinimicizia tra stati a uno di allineamento strategico. - Era della poligamia strategica: rovesciamento improvviso degli allineamenti e fine delle alleanze per l’eternità. Tutti contro tutti. Aumenta il tasso di natalià statuale e il numero di potenze dominanti. Cresce l’incomunicabilità tra stati e la “maleducazione strategica media” (B.Biancheri): stile meno formale e maggiore fretta diplomatica. Il saccheggio di risorse diviene il nuovo ritornello delle relazioni internazionali. La politica internazionale risulta “momentizzata”. Iirrompono giganti dell’Hi-Tech in grado di concentrare una ricchezza economica mai vista in precedenza, che sfidano le centralità delle grandi potenze. Gli Usa vedono la loro supremazia scricchiolare, per i costi di mantenimento delle avventure mediorientali e per la velocissima acesa dei rivali. Doppia risposta degli stati. - Reattiva: per episodi. - Intellettuale: spasmodica produzione di NSS, cioè dottrine per la sicurezza nazionale aventi lo scopo di evitare i rischi dell’episodicità della politica estera. Doppia risposta del Regno Unito. - Proseguimento della strategia di bandwagoning nei confronti degli Stati Uniti. - Decisione che l’Irlanda del Nord diventi terra tranquilla e si avvii un processo di pacificazione tra cattolici e protestanti.

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3- Genealogia recente di un conflitto o convivete e io non vi comando Una serie di elementi concomitanti portarono Londra a effettuare un’accelerazione notevole per la pacificazione in Irlanda del Nord (soprattutto sotto la spinta di Tony Blair). Mutamenti internazionali: - Fine della guerra fredda e primo momento unipolare nella storia dell’umanità. - Irruzione di un sistema internazionale sempre più interconnesso, multipolare, frammentato, interstatale, eterogeneo e asimmetrico. - Percezione di una crescente vulnerabilità politica (attentato al WTC nel 1993; strage di Oklahoma City nel 1995; strage nella metropolitana di Tokyo nel 1995; attentato di Parigi nel 1995; attentato di Baku nel 1995). - Reazione scomposta della Cina ai fatti di Tien An Men. - Guerra nei Balcani - Ecatombe in Rwanda - Fine dell’apartheid in Sudafrica - Accordi di Oslo e riconoscimento dell’OLP - Aperture della Russia al capitalismo Mutamenti entro il quadro irlandese. - Stanchezza britannica, per decenni di guerra civile e secoli di incomprensione tra le comunità. - Diffidenza degli unionisti, sia verso Londra che verso Dublino (il cui coinvolgimento nelle faccende neoirlandesi è previsto dagli accordi anglo-irlandesi). - Convinzione dell’IRA che la lotta armata non avrebbe portato risultati sognificativi. - Cooperazione tra UK e Irlanda, avviata con gli accordi del 1985 e incoraggiata dalla coimune appartenenza alla CEE. Si arriva al GFA. Il 10 aprile del 1998 venne firmato il Good Friday Agreement (GFA). Subito dopo l’accordo è confermato da 2 referendum tenutisi nelle due sezioni d’Irlanda. Regno Unito ed Irlanda disegnarono l’accordo con l’obiettivo di far convivere le due parti contrapposte al potere. Nelle intenzioni di Londa l’accordo avrebbe dovuto essere una soluzione definitiva: le istituzioni erano state disegnate per proteggere i diritti della minoranza cattolica, per costringere con le buone i due blocchi a governare insieme sotto la tutela di Londra, Irlanda e Stati Uniti. Rispsta al GFA: attentato di Omagh. Le cose andarono diversamente: il 15 agosto 1998 a Omagh una bomba piazzata da dissidenti dell’IRA fece 29 morti e numerosi feriti, un avvertimento che l’accordo non avrebbe funzionato.

Accordo del Venerdì Santo Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

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L'accordo del Venerdì Santo (Good Friday Agreement) – conosciuto anche come Belfast Agreement (in lingua irlandese: Comhaontú Bhéal Feirste), o come Accordo di Stormont – è uno dei più importanti sviluppi del processo di pace in Irlanda del Nord. Si tratta di: 1. un accordo tra la maggior parte dei partiti dell'Irlanda del Nord (accordo multilaterale); 2. un accordo internazionale tra il governo del Regno Unito e quello della Repubblica d'Irlanda (accordo britannico-irlandese).

Contenuti L'accordo stabilisce una serie complessa di disposizioni, relative a una varietà di settori, tra cui: • Lo status e il sistema di governo dell'Irlanda del Nord nel Regno Unito. (Parte 1) • La relazione tra l'Irlanda del Nord e la Repubblica d'Irlanda. (Parte 2) • La relazione tra la Repubblica d'Irlanda e il Regno Unito. (Parte 3) Le questioni relative alla sovranità, ai diritti civili e culturali, allo smantellamento degli armamenti, alla smilitarizzazione, alla giustizia e alla polizia erano centrali nell'accordo.

Storia L'accordo è stato firmato a Belfast il 10 aprile 1998 (giorno di Venerdì santo) dal governo del Regno Unito e da quello irlandese, con l'approvazione dalla maggior parte dei partiti politici nordirlandesi, con l'eccezione del Partito Unionista Democratico (DUP). Il 23 maggio 1998 l'accordo è stato sottoposto a un referendum che ne ha sancito l'approvazione popolare da parte dei votanti nordirlandesi. Nello stesso giorno, gli elettori della Repubblica d'Irlanda hanno votato per cambiare la loro costituzione, in linea con l'accordo: approvando il Diciannovesimo emendamento alla Costituzione, è stato infatti possibile cambiare il testo degli originari articoli 2 e 3 (che rivendicavano l'unità dell'isola sotto il governo di Dublino) in una dichiarazione recante l'aspirazione ad un'Irlanda unita con mezzi pacifici. Il DUP (Partito Democratico Unionista) è stato l'unico grande partito a opporsi all'accordo, che è entrato comunque in vigore il 2 dicembre 1999.

Risultati dei referendum I risultati dei due referendum simultanei sono riportati in basso:

Affluenza Irlanda del Nord

81%

Repubblica d'Irlanda 56%

Si

No

Totale

676,966 (71%)

274,879 (29%)

951,845 (100%)

1,442,583 (94%)

85,748 (6%)

1,528,331 (100%)

4- Genealogia recentissima di un conflitto o vi separo e vi comando o vi separate e ve ne andate 7

Inventi l’accordo? Inventi il disaccordo. (“Inventi la nave? Inventi il naufragio”, Paul Virilio) Anni successivi all’accordo: crisi e accelerazione. Gli anni successivi all’approvazione dell’accordo furono tumultuosi, segnati da succedersi di crisi politiche, dal consolidamento dei partiti più oltranzisti e da un crescente malcontento popolare. Ma essi furono anche anni di accelerazioni importanti: - Irlanda: Modifica della Costituzione nel 1999 (artt. 2 e 3): veniva tolta ogni rivendicazione della Repubblica irlandese sulle sei contee (riconoscimento). - Londra: Riconoscimento della “dimensione irlandese”: viene sancito che solo la popolazione irlandese ha diritto a decidere del suo futuro (indipendenza da Londra). Elezione della prima Assemblea di Stormont (1998). Nel giugno 1998 viene eletta la prima Assemblea di Stormont (parlamento devoluto dell’Irlanda del Nord), che potè iniziare i lavori solo nel 1999 quando la devoluzione dei poteri da Londra venne compiuta. Da allora funzionò a singhiozzo, a causa di questioni legate allo smantellamento dell’arsenale dell’IRA, a causa di presunte collusioni di politici con l’IRA o a causa di scandali. Principali rappresentanti: David Trumble (UUP): primo ministro; John Hume (SDLP): vice primo ministro. Elezioni del 2003. Con le elezioni del 2003 il DUP (partito unionista) diventa il primo partito nord-irlandese, lo Sinn Fein (partito nazionalista cattolico, arto politica della Provisional Ira) divenne il secondo. Iniziarono subito delle pressioni da parte degli esponenti dello Sinn Fein affinchè l’Ira consegnasse tutto il suo arsenale e abbandonasse definitivamente la lotta armata. Questi sforzi vennero premiati: l’Ira cominciò il disarmo. Pressioni americane sull’Irlanda del Nord e firma del St. Andrews Agreement . Bush nel 2006, alla ricerca di successi internazionali con cui distrarre l’opinione pubblica dal pantano afghano e iracheno, cominciò a fare pressioni sugli esponenti nord-irlandesi. Nel 2006 venne firmato il “St. Andrews Agreement”, che prevedeva: --lo Sinn Fein accettava il pieno ripristino dell’Assemble di Stormont e riconosceva legittimità alla polizia nordirlandese. --il DUP si impegnava a governare in un esecutivo di power-sharing con lo Sinn Fein una volta che si fossero concluse le elezioni. Elezioni del 2007. Le elezioni del marzo 2007 videro la vittoria di questi due partiti e la nomina a primo ministro e vice del reverendo Paisley (leader del Dup) e di McGuiness (leader dello Sinn Fein). La coesistenza ebbe vita breve, Paisley fu costretto a dimettersi. Il sodalizio tra i due si rivelò un involontario “sicario della pace”. 8

Elezioni del 2011. Le elezioni del 5 maggio 2011 videro il crollo dello UUP e affermazione dello AP (Alliance Party, l’unico partito non confessionale). Peter Robinson (Dup) e Martin McGuinnes (Sinn Fein) vengono rieletti primo ministro e vice. Firma dello Stormont Agreement (2014) Nel 2014 venne firmato lo “Stormont Agreement” tra Londra, Dublino e i partiti presenti nell’Assemblea di Stormont. L’accordo prevedeva: - un miglioramento della gestione finanziaria delle 6 contee, - miglioramento delle politiche di welfare, - incentivi alla promozione della lingua irlandese, - regole alle attività delle organizzazioni paramilitari. Limiti dello Stormont Agreement. Le questioni più spinose, però, non vennero risolte. Una su tutte: quali regole fissare per chiudere definitivamente la guerra civile iniziata negli anni 70 (ad esempio i risarcimenti per le vittime)? La questione non venne risolta perché mancava un accordo su quelle che erano state le cause scatenanti il conflitto. L’interpretazione del passato è il più terribile “sicario della pace”. Irlanda del Nord senza governo. Dopo di ciò fu tempo di record: dal gennaio 2017 l’irlanda del nord non ha più un governo. Causa: scandalo sulle energie rinnovabili che portò alle dimissioni di McGuiness in segno di protesta (però c’è anche il sospetto che si sia dimesso per la reticenza unionista a garantire la promozione e la diffusione della lingua nordirlandese; il bilinguismo nella segnaletica stradale, negli ospedali e nelle scuole sarebbe stato un importante segnale di distensione tra i due gruppi nazionali).

5- Schegge recentissime Elezioni del marzo 2017. - Altissima affluenza (circa 65%; nel 2016 circa 55%), per la febbre politica causata dallo scandalo delle energie rinnovabili e dal referendum del 2016. - Affermazione del Dup (pro-Brexit): 28/90 seggi. - Trionfo dello Sinn Fein (pro-Remain): 27/90 seggi, e riduzione da 10 a 1 dei seggi di scarto con il 9

DUP.. Per la prima volta nell’Assemblea di Stormont il blocco unionista non aveva la maggioranza dei seggi. Organizzazioni paramilitari che si battono per l’indipendenza dell’Irlanda del Nord. Malgrado Belfast a 20 anni di distanza dal GFA sia un florido centro turistico (compreso il “turismo del conflitto”) e gli omicidi siano quasi spariti, alcune organizzazioni continuano a battersi per l’indipendenza dell’isola. - NEW IRA Organizzazione paramilitare nata nel 2012 da una costola dell’IRA. - RAAD (Republican Action Against Drugs) Scopo: combattere i trafficanti di droga che si sono arricchiti sfruttando le sofferenze create dalla violenza della guerra civile e dalla disoccupazione conseguente alla crisi del 2008. - IRPWA (Irish Republican Prisoner Welfare Association) Associazione a difesa dei diritti dei detenuti repubblicani. - 32CSM (32 County Sovereignity Movement) Fondata nel 1997 da alcuni dissidenti dell’IRA. Si propone la cancellazione del GFA, la scarcerazione di tutti i detenuti repubblicani (in tutto il mondo), la promozione degli ideali rivoluzionari del movimento. - SAORADH (gaelico: Liberazione). Organizzazione (secondo l’Intelligence britannica) legata alla NEW IRA. Obiettivi: -- Indipendentismo nazionalista; -- Riunificazione dell’isola; -- Sganciamento dall’UE (imperialista come l’UK); -- Creazione di una repubblica socialista Nascita: 2016, per volontà di alcuni ex detenuti dell’IRA. Sede: Falls Road, ma presenza nelle due parti dell’isola. Strategia: semiclandestinità e astensionismo. Leader: primo David Jordan, ora Brian Kenna. Figure di riferimento: James Connolly (sindacalista e teorico rivoluzionario, comandante della Brigata Dublino nel 1916); Bobby Sands (membro dell’IRA, morto nel 1981 nel carcere di Maze durante l’Hunger Strike). SAORADH ha molto successo tra i giovani disoccupati ed è protagonista di reciproche provocazioni con la polizia (a Derry la disoccupazione tra i cattolici arriva all’11%, risultando un ulteriore sicario della tregua). Uccisione di Lyra McKee (Derry, 18 arile 2019) Secondo alcune fonti per mano di un membro di Saoradh. La NEW IRA ha inviato le sue “piene e sincere scuse” per la “tragica fatalità nella lotta contro il nemico britannico”. 10

L’uccisione della giornalista è stata l’occasione per il primo ministro e il presidente d’Irlanda, per il segretario dell’irlanda del Nord (Karen Bradley) di chiedere l’immediato ripristino dell’esecutivo di power-sharing. Inoltre fu l’occasione per ricordare al mondo la presenza di gruppi oltranazisti che minano la sicurezza di questa terra, tra cui spicca Saoradh. Un nuovo sicario della pace. Ricetta per il disastro: Brexit e uccisione della giornalista McKee. - BREXIT: Saoradh accusa Londra di decidere del destino delle sei contee malgrado la maggioranza della popolazione...


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