La crisi del 29, Roosevelt e il New Deal PDF

Title La crisi del 29, Roosevelt e il New Deal
Course Storia
Institution Liceo (Italia)
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La crisi del 29, Roosevelt e il New Deal...


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Gli Stati Uniti e la crisi del ‘29 La politica isolazionista degli Stati Uniti Dopo la Prima Guerra Mondiale, il presidente americano Wilson voleva fondare una politica basata sulla difesa della libertà, della democrazia e dell’autonomia di tutti i popoli, contro i nazionalismi. Tuttavia alle elezioni del 1920 il suo piano fu respinto e prevalse una linea conservatrice con l’elezione del presidente americano Harding. Egli adottò una politica isolazionista, per questo gli Stati Uniti non parteciparono alla Società delle Nazioni. All’isolazionismo politico si accompagnò un isolazionismo economico, infatti adottò misure protezionistiche in difesa dei prodotti nazionali. Conseguenze reazionarie e razziste L’isolamento politico fu causa di una chiusura economica e di una serie di provvedimenti contro l’immigrazione straniera, portando ad un clima di ostilità e violenza xenofoba e razzista. Furono gli anni del “terrore rosso”, caratterizzati anche dal processo contro due immigrati italiani di tendenze anarchiche, Sacco e Vanzetti accusati ingiustamente di rapina e omicidio. Nel 1919 fu emanata una legge sul proibizionismo, che vietava la produzione e la vendita di alcolici e che finì invece per favorirne il traffico illegale. I “ruggenti” anni Venti La politica conservatrice di Harding fu proseguita da Coolidge, che favorì esportazioni in Europa per contrastare la sovrapproduzione. Per far sì che l’Europa fosse in grado di pagare i debiti di guerra, viene creato il Piano Dawes, un piano di aiuti economici ai paesi vinti. I capitali così ottenuti favorirono un vero e proprio boom economico e un generale miglioramento del tenore di vita degli americani. Gli anni Venti furono quindi definiti gli “anni ruggenti”, in cui nasceva l’American way of life, caratterizzato da forti consumi, dalla ricerca di svaghi e divertimenti per il tempo libero, come radio, cinema, sport, ballo e musica. L’emblema degli anni ruggenti fu l’automobile, perché la maggioranza degli americani poteva permettersi di acquistarla. Queste novità riguardavano prevalentemente la popolazione bianca, mentre ne restò esclusa la popolazione nera. La crisi del ‘29 Il benessere crescente e l’incontrollata produzione, crearono negli Stati Uniti una crisi di sovrapproduzione, per cui iniziarono ad esportare i prodotti americani in Europa, ma questo comportò una saturazione del mercato europeo, con una serie di conseguenze a catena. La Borsa di Wall Street crollò (1929), le fabbriche e le banche fallirono e la produzione industriale ebbe un enorme calo, mentre ci fu una crescita di disoccupazione e povertà. La crisi degli Stati Uniti ebbe forti ripercussioni in tutto il mondo, soprattutto in Europa, dove il ritiro dei capitali americani e l’arrivo dei prodotti americani venduti a prezzi bassissimi sui mercati provocò il tracollo della produzione.

Roosevelt e il “New Deal” Ad avviare una risoluzione della crisi del ‘29 fu il presidente democratico Roosevelt, che adottò il “New Deal”, un piano che mirava a passare da un’economia libera a un’economia guidata, in cui lo Stato poteva intervenire per porre limiti alla crescita produttiva e controllare la libertà di iniziativa privata. Roosevelt adottò un sistema di inflazione controllata, svalutando il dollaro per rialzare i prezzi e controllando le banche e le borse; questo provocò una diminuzione della disoccupazione. Sul piano sociale difese i salari minimi, i contratti di lavoro e la riduzione dell’orario. Realizzò lavori pubblici per combattere la disoccupazione e concesse aiuti alle aziende per favorire la ripresa dell’industria. Per procurarsi i mezzi per applicare tali iniziative, applicò un’elevata tassazione verso le classi privilegiate e ciò suscitò la loro opposizione alla sua linea di governo. Con Roosevelt la grande depressione fu superata e nel 1936 venne eletto per la seconda volta, confermando il pieno consenso delle masse popolari e delle organizzazioni sindacali....


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