LA Crisi DELL\' Islam - nbnnnnn - Storia della storia dell\'arte PDF

Title LA Crisi DELL\' Islam - nbnnnnn - Storia della storia dell\'arte
Author Chiara Belli
Course Mediazione Linguistica
Institution LIMEC Scuola Superiore per Mediatori Linguistici
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LA CRISI DELL’ISLAM L’Islam che nei secoli scorsi era stato all’avanguardia nelle scienze e tecniche militari, quell’Islam tollerante cessa di esistere quando a seguito della prima guerra mondiale con l’accordo Sykes-Picot questi paesi vengono trasformati in protettorati inglesi francesi ed italiani perché questo li pone in una situazione di arretratezza e povertà. Dopo la fine della seconda guerra si liberarono e tentarono di modernizzarsi fondando stati laici e varando riforme economiche che però fallirono lasciando la popolazione in miseria. IL FONDAMENTALISMO Durante il periodo della guerra fredda nell’Islam i problemi economici e sociali divennero ancor più forti, quella che fino ad allora era stata una minoranza cominciò a prendere piede, i Fondamentalisti, che negli anni 80/90 cominciarono ad essere maggioranza. Essi vogliono imporre la sharia, cioè la legge del Corano e fare la Jihad, cioè la guerra santa contro gli occidentali e i musulmani moderati. DALL’OLOCAUSTO A ISRAELE Una delle ragioni che alimentano il fondamentalismo che si contrappone all0occidente attraverso il terrorismo lo troviamo nella questione palestinese, problema sorto nel 1948 ed ancora non risolto. La Palestina è una strisci di terra grande quanto la Puglia, abitata dai palestinesi, un popolo arabo di religione musulmana, ma esistevano anche colonie agricole ebraiche, i Kibbutz in quanto da quella terra il popolo ebraico aveva avuto inizio. Alla fine della seconda guerra mondiale molti ebrei che erano in giro per il mondo decisero di fare ritorno nella terra delle loro origini, tutto ciò ovviamente non fù gradito dai palestinesi. L’ONU nel 1948 preso dal senso di colpa per non aver impedito l’olocausto decide di fondare lo stato di Israele, dando così una patria agli ebrei ma sottraendo parte ai palestinesi GUERRE ARABO ISRAELIANE Secondo l’Onu la Palestina doveva essere divisa in 2 parti, una ai palestinesi ed una agli israeliani. Pochi giorni dopo la sua creazione però la Lega Araba attacco Israele con intenzione di distruggerlo, ma fallì; seguirono numerose altre guerre sempre vinte da Israele che aveva il sostegno degli Stati Uniti, mentre la Palestina quello dell’Urss. L’Europa cercava di rimanere equidistante anche perché dipendeva dagli stati arabi per le forniture di petrolio. Nel 1973 Egitto e Siria attaccarono nuovamente Israele durante una festa religiosa da cui prese il nome di “guerra del Kippur“ che ancora una volta vinse, così gli stati

arabi decisero per rappresaglia di aumentare moltissimo il prezzo del petrolio causando una grave crisi economica in Europa. Con il fallimento della guerra del Kippur gli stati arabi cambiarono strategia ed invece di dichiarare guerra ad Israele direttamente decisero di finanziare i palestinesi perché combattessero dall’interno attraverso l’ OLP (organizzazione per la liberazione della Palestina) guidata da Yasser Arafat il cui obiettivo era che ai palestinesi venissero restituiti i territori occupati ma anche lasciarne una parte agli ebrei. Nel 1987 i palestinesi che avevano perso tutto e vivevano ammassati in campi profughi diedero vita alla Prima Intifada (prima rivolta) anche chiamata intifada delle pietre perche vide centinaia di ragazzini armati solo di pietre trovati per strada scagliarsi contro i carri armati israeliani. Questa rivolta avrebbe dovuto terminare nel 1993 con gli accordi di Oslo firmati da Arafat e dal primo ministro israeliano Rabin ma così non fu perchè nessuna delle due parti li rispettò. Nel 2000 scoppiò una seconda Intifada provocata dal primo ministro israeliano Sharon che a spregio delle religione islamica una mattina passeggiò sulla Spianata delle Moschee nel centro di Gerusalemme TERORISMO PALESTINESE E PROVOCAZIONI ISRAELIANE Sotto la guida di Arafat per 40 anni i palestinesi si mossero tra azioni terroristiche e trattative diplomatiche, nel 2004 Arafat muore e la guida del movimento palestinese passa nelle mani di Hamas, un gruppo di fondamentalisti che vuole l’annientamento di Israele attraverso nuove forme di lotta, cioè il lancio di missili sulle città israeliane e l’uso di Kamikaze che si facevano esplodere compiendo stragi di civili. Israele rispose a ciò con la creazione di un muro fortificato che impediva la circolazione imprigionando i villaggi palestinesi e con la creazione di nuove colonie al di fuori dei territori che le sarebbero spettati. Questa purtroppo è ancora oggi la situazione che impedisce una pacifica convivenza tra i due popoli ed essendo geograficamente Israele circondata da stati islamici rende la situazione internazionale sempre in bilico.

L’ATTACCO ALLE TORRI GEMELLE Alla fine degli anni 80 gli Stati Uniti erano l’unica superpotenza mondiale, ciò li rese il bersaglio di tutti coloro che individuavano nell’occidente e nel suo sistema di vita il nemico. Molti furono gli attacchi da parte dei terroristi islamici a basi militari, consolati alberghi americani. Il culmine terroristico si ebbe l’11 settembre 2001 quando un aereo passeggeri si schiantò sulle Twins Tover (torri gemelle) a New York e circa 15 minuti dopo quando tutto il mondo era in diretta ed ancora si pensava ad un incidente un secondo aereo colpì l’altra torre, poi un terzo su un’ala del Pentagono (sede dell’esercito) ed un quarto grazie alla ribellione dei passeggeri su una zona disabitata.

Le strutture delle 2 torri cedettero causando la morte di 2752 persone che rimasero intrappolate al loro interno. Poche ore dopo il presidente americano Bush diede la notizia che l’attentato era stato organizzato dallo sceicco Osama Bin Laden capo di Al Qaeda, la più temibile organizzazione terroristica islamica. L’occidente era inorridito da questo attacco mentre i paesi fondamentalisti islamici lo festeggiavano. LA CROCIATA CONTRO IL TERRORISMO Il presidente Bush reagi cercando di rassicurare la popolazione americana proclamando una nuova guerra mondiale tra il mondo del bene e il mondo del male dando il via alla guerra contro gli stati canaglia, quelli cioè ritenuti più pericolosi per l’occidente; varò anche il Patriot Act cioè una legge che dava poteri speciali all’FBI, ad esempio potevano intercettare tutte le telefonate o controllare i conti bancari, sospendendo così alcune libertà personali . Bin Laden contemporaneamente dichiarò la Guerra Santa contro l’America vista come il grande Satana. GUERRA IN AFGANISTAN Nello stesso 2001 iniziò la guerra in Afganistan, questo stato era dominato dai Talebani, gruppo di fondamentalisti islamici che negli anni 80 era stato armato dagli stessi Stati Uniti per contrastare gli invasori sovietici ma che ora aveva preso il potere con una sanguinosa guerra civile e avevano invaso la capitale Kabul, e presso i quali si era rifugiato Bin Laden. L’occupazione avvenne con l’approvazione dell’Onu e vi prese parte anche l’Italia, nell’arco di soli 2 mesi venne rovesciato il regime talebano ma non riuscirono a catturare Bin Laden. Tutta la popolazione occidentale vedeva con favore questa guerra perché certa che i talebani proteggessero Bin Laden e anche perché credevano in questo modo di dare un regime democratico agli afgani, soprattutto alle donne che vivevano in uno stato di sottomissione. In realtà l’Afganistan ha formato un governo apparentemente democratico ma è ancora sotto scacco dei talebani e del fondamentalismo religioso. Solo nel 2011 Bin Laden è stato individuato e ucciso. GUERRA IN IRAQ Bush ritirò le truppe dall’Afganistan e si concentrò su un altro bersaglio, l’Iraq, con la motivazione di abbattere la dittatura di Saddam Hussein e distruggere gli impianti di preparazione di “mezzi di distruzione di massa”.

Questa invasione però non accolse il favore di tutta la popolazione occidentale ed anche il Papa Giovanni Paolo II cercò in ogni modo di evitarla anche perché non vi erano prove che questi impianti esistessero veramente. Questa guerra iniziata nel 2003 abbattè Saddam Hussein ma dimostrò che gli impianti di distruzione di massa in realtà non esistevano , causò la morte di centinaia di migliaia di iracheni e migliaia di militari americani dando il via a lotte sanguinose tra sciiti e sunniti e favorendo altri attentata di Al Qaeda. Nel 2008 quando terminò il mandato di Bush era ormai chiaro a tutti che questa guerra aveva dato motivo alle masse islamiche di odiare ancor maggiormente l’occidente....


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