La globalizzazione - A scuola di diritto e di economia. Volume unico. Con espansione online. Per le Scuole superiori PDF

Title La globalizzazione - A scuola di diritto e di economia. Volume unico. Con espansione online. Per le Scuole superiori
Author Giulia Zeppellini
Course Diritto ed economia
Institution Liceo (Italia)
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Summary

Riassunto completo sui due capitoli dedicati alla globalizzazione....


Description

1. Bilancia dei pagamenti L’operatore economico che comprende tutti i paesi al di fuori di quello preso in considerazione è detto “resto del mondo”. Per bilancio dei pagamenti si intende il conto che registra tutte le transazioni dei residenti di un paese che danno luogo a pagamenti o incassi con il resto del mondo. Un primo tipo di relazioni che un paese intrattiene con il resto del mondo riguarda l’acquisto o la vendita di beni e servizi. L’estero, dal punto di vista delle funzioni economiche nei confronti del nostro paese, può essere considerato: ● come fornitore di beni (importazioni=M) ● acquirente dei nostri beni (esportazioni=X)  Inoltre cedendo all’estero fattori di produzione (lavoro o capitale) si ottengono in cambio dei redditi, mentre utilizzando i fattori esteri si pagano dei redditi.  La bilancia di parte corrente ( o conto corrente) registra pagamenti ed incassi riferiti al commercio internazionale (bilancia commerciale), ai redditi e ai trasferimenti. Il saldo di tale bilancio è indicato con NX. Si ricordi però che quando entrano capitali in Italia nei movimenti di capitali si avrà un aumento delle entrate ma nelle partite correnti si avrà anche un’uscita per il pagamento di interessi e utili. Quindi: NX (saldo) = esportazioni (X) - importazioni (M) + redditi netti dall’estero (RNE) che sono la differenza tra i redditi che entrano e quelli che escono in 1 anno.

 1a. Conto finanziario Il conto finanziario registra il saldo dei pagamenti e incassi per acquisti e vendite di beni capitali e titoli finanziari da e per l’estero.

 2.Mercato dei beni Nel mercato di Borsa oltre ai titoli vengono negoziate anche le valute straniere (ossia la moneta di circolazione di un Paese straniero). E come per i titolo ci sono operatori che domandano e che offrono valuta. In questo caso sono le Banche commerciali che operano come istanze di compensazione per domande ed offerte che emergono dagli scambi con l’estero da parte dei residenti di un paese.

Nel caso in cui però la domanda di valuta straniera superi le sue entrate totali allora il prezzo a cui le valute vengono scambiate dovrà variare al fine di riequilibrare le quantità totali mandate e offerte. Se un simile aggiustamento dei tassi di cambio* non fosse possibile allora le banche commerciali dovrebbero ricorrere ad un prestito nei confronti della Banca Centrale che agirebbe come il prestatore di ultima istanza. *Per tasso di cambio (o cambio) si intende il prezzo di una moneta nei termini di un’altra moneta.  Anche la valuta ha un prezzo determinato da cause che riguardano le transazioni registrate nella bilancia dei pagamenti, date dalle domande e dalle offerte di valuta tra un paese e il resto del mondo, le quali a loro volta dipendono dalle stesse cause che originano cambiamenti nella bilancia dei pagamenti. 

3.Le teorie del commercio internazionale Se il commercio internazionale ha luogo significa che in ogni sistema economico le imprese si specializzano in alcune produzioni.  Per sostenere la specializzazione dei paesi ci ha pensato la teoria dei costi comparati di D. Ricardo, elaborata nell’800 afferma che per effetto dello scambio internazionale, la specializzazione di due paesi che si specializzano in due beni diversi nei quali hanno un maggior vantaggio in termini di costo comparato, provoca un aumento complessivo della produzione dei due paesi e un vantaggio in termini di accrescimento dell’efficienza del sistema produttivo mondiale. La convenienza però è da valutare in termini relativi e non assoluti e si calcola facendo il rapporto tra i costi dei due paesi per entrambi i beni. Questa teoria presenta però dei limiti perché non fornisce spiegazioni: ● sulla differenza di produttività tra i paesi ● dell’esistenza dei vantaggi comparati ● dei cambiamenti di salari e interessi con l’apertura degli scambi con l’estero Per spiegare la differenza di produttività è stata elaborata la teoria conosciuta come modello di Heckscher-Ohlin (H-O) che si basa sulla omonima teoria: un paese esporta il bene la cui produzione richiede un maggior uso del fattore abbondante e meno costoso sul mercato interno e importa il bene la cui produzione richiede un maggior uso del fattore relativamente scarso e più costoso sul mercato interno. 

Il commercio internazionale provoca il pareggiamento delle remunerazioni relative e assolute dei fattori della produzione tra paesi. Per effetto del commercio internazionale di conseguenza ● il salario tende a diminuire nei paesi dove è maggiore la dotazione di capitale e viceversa. ● aumenta l’efficacia ma provoca anche una redistribuzione del reddito a vantaggio dei proprietari dei fattori più abbondanti nel paese. Si può così comprendere il motivo del perchè con la liberalizzazione del commercio internazionale si è contrapposta la richiesta di barriere al commercio stesso (come dazi o limiti alle quantità importate) attuando pratiche protezionistiche.  Seconda parte 

Le relazioni economiche tra i paesi Per misurare l’importanza degli scambi internazionali all’interno di un sistema economico si utilizza l’indice statistico chiamato “grado di apertura” di un sistema ec. al commercio mondiale e si misura rapportando le importazioni e le esportazioni effettuate da un paese in un anno al PIL dello stesso anno. Da questo indice si può notare come il commercio internazionale sia cresciuto dagli anni Ottanta tanto da pensare alla nascita di un mercato globale dato dalla globalizzazione. Essa riguarda: 1. l’incremento degli scambi commerciali 2. aumento dei movimenti di capitali 3. flussi finanziari: in passato gli stati nazionali riuscivano a mantenerci un certo controllo consentendo alle autorità monetarie di godere di una certa autonomia sul piano delle scelte della politica monetaria. Oggi vantiamo numerose innovazioni: -nuovi strumenti finanziari,grazie alle attività finanziarie derivate, rendendo l’attività finanziaria ancora più interessante da indurre sempre più persone a comprare titoli (come i fondi comuni d'investimento, rappresentativi di un pacchetto finanziario gestito dagli investitori istituzionali). - deregolamentazione dei flussi internazionale dei capitali derivante da una serie di accordi internazionali agli inizi degli anni 90 che hanno portato al totale abbattimento dei vincoli posti alla circolazione internazionale dei capitali. - rivoluzione telematica che han reso possibile una comunicazione istantanea degli ordini di acquisto e di vendita.

4. investimenti diretti all’estero (Ide): investimenti fatti all’estero da imprese che conservano il controllo del processo produttivo pur avendo la propria sede in un paese diverso da quello da cui viene fatto l’investimento; è da questo che nasce l’impresa globale come evoluzione dell’impresa multinazionale, realizzata attraverso la delocalizzazione ovvero il trasferimento all’estero di alcune fasi del ciclo produttivo di un’impresa, soprattutto nei paesi in cui la risorsa fondamentale costa meno. 

2. Gli effetti della globalizzazione a. Globalizzazione ed efficienza: gli scambi di merci L’analisi del rapporto tra globalizzazione ed efficienza riguarda lo studio degli effetti sulla crescita economica dell’apertura agli scambi con l’estero. A riguardo sono già state elaborate le due teorie (dei costi comparati e di H-O) portando alla conclusione secondo cui il libero scambio aumenta il reddito complessivo e di conseguenza l’efficienza dei paesi. Queste teorie però non permettono di stabilire il modo in cui il vantaggio della specializzazione si divide tra i paesi poiché può distribuirsi anche in modo ineguale, dipendendo dal livello dei prezzi dei beni scambiati. Infatti può accadere che alcuni paesi vendano i beni da loro prodotti soltanto a un altro paese, verificando una situazione di monopolio dal lato della domanda; così il vantaggio della specializzazione si sposta da un sola parte come l’aumento del reddito. Un altro fattore non considerato sono le esternalità poiché queste ipotesi si basano su un’assenza di esternalità; nel caso in cui queste siano negative (inquinamento) i vantaggi della specializzazione possono essere annullati. Ne segue che l’apertura agli scambi internazionali necessita prima un sistema di regole giuridiche che tenda a far ricadere i danni ambientali sui soggetti che li provocano. Infine queste considerazioni sono confermate dai dati statistici per cui esiste un rapporto tra crescita economica e apertura degli scambi commerciali e un rapporto tra apertura degli scambi internazionali e crescita del reddito nazionale. Queste condizioni però non comportano automaticamente a un processo interno di sviluppo economico ma oltre che all’apertura al commercio nazionale è necessario che prima siano presenti delle precondizioni che necessitano una buona quantità di risparmi: -buon sistema sanitario -sistema efficiente di educazione -decente dotazione di infrastrutture

-apparato produttivo abbastanza solido e moderno Queste sono anche le caratteristiche del circolo vizioso di povertà per cui se prima non viene spezzato, i paesi sottosviluppati non riusciranno a trarre vantaggio dall’apertura al commercio internazionale.

b. Globalizzazione ed efficienza: gli scambi di capitali Riguardo all’opportunità o meno dei controlli sui capitali vi sono due teorie: 1. Keynes: non è opportuno che i capitali circolino liberamente da un paese all’altro, perché tanto è maggiore la libertà di circolazione del capitale, tanto è maggiore lo spazio per gli speculatori (nel breve periodo) e ciò finisce per provocare forti oscillazioni del tasso di cambio mentre nel lungo periodo invece prevalgono gli imprenditori intraprendenti. 2. neoclassici: sono contrari ad ogni forma di limitazione della circolazione dei capitali e la loro conclusione si fonda sull’idea che una maggiore libertà dei capitali comporti maggiore concorrenza, costi più basse e maggior reddito. Nonostante ciò in presenza di mercati finanziari fortemente integrati attraverso gli strumenti telematici, i controlli amministrativi sono impossibili da realizzare. Secondo la Tobin Tax per disincentivare la speculazione bisognerebbe far pagare una piccola tassa (1,2%) sul valore di ogni operazione finanziaria che comporti il cambio di valuta. Se fosse però applicata solo da alcuni paesi, tutti gli operatori economici opererebbero negli altri. La tassa dovrebbe così essere applicata da tutti i paesi del mondo. 

c. Globalizzazione ed equità Una distribuzione non perfettamente egualitaria del reddito crea una distinzione tra Paesi ricchi e paesi poveri. L’apertura al commercio internazionale ha portato una riduzione della povertà assoluta ma non in modo uniforme nel mondo data anche dal fatto che la crescita del reddito pro-capite ha riguardato solo alcuni paesi, escludendo l’Africa (dove la povertà assoluta è cresciuta.) La mancata crescita del reddito in Africa è però principalmente imputabile a cause: 1. geografiche: isolamento dei mercati = costo maggiore trasporti aridità dei terreni = bassa resa agricola malattie 2. politiche: belligeranza tre le popolazioni

regimi autoritari e corrotti Diversamente invece la povertà relativa è aumentata in quanto la globalizzazione ha favorito la crescita dei soli paesi che avevano accumulato maggior capitale ma non ha toccato i paesi più poveri. La globalizzazione quindi non è la causa dell’aumento delle disuguaglianze, ma è colpa del mancato sviluppo economico dei paesi più poveri dato anche da una sbagliata gestione degli aiuti finanziari. Un’altro problema legato all’equità si presenta nel momento in cui il reddito cresce fortemente perché alcuni settori vengono abbandonati e si crea sovrabbondanza di lavoro e di capitale mentre negli altri settori che crescono rapidamente si crea una strozzatura perchè serve più tempo affinchè vi sia capitale e lavoro. Quindi la globalizzazione ha costi molto elevati per alcune categorie sociali. 

d. Governo globale La globalizzazione è una condizione necessaria ma non sufficiente per lo sviluppo ec. e per governare è necessario l’intervento dei pubblici poteri che però vivono un grosso problema di governabilità. Per questo sta nascendo un diritto globale alla cui realizzazione concorrono: 1. soggetti pubblici (stati nazionali, le organizzazioni internazionali e quelle sovranazionali) 2. soggetti privati divisi in - profit: corporation (grandi società multinazionali) e le law-firm che con il loro aiuto ad altre imprese nello stipulare contratti e risolvere controversie determinano una nuova lex mercatoria. -non profit: organizzazioni non governative 

e. Crisi finanziaria del 2007 Nel 2007 l’intero pianeta è stato sconvolto da una crisi finanziaria per cui le cause derivano dai cambiamenti epocali avvenuti negli ultimi 20 anni come: 1.globalizzazione dei mercati (l’estensione del commercio internazionale) 2. diffusione degli investimenti diretti esteri che ha modificato la geografia economica del paese facendo emergere nuove potenze economiche 3.diffusione delle tecnologie informatiche che ha aumentato la produttività delle imprese

Tutto ciò ha portato ad un aumento dei capitali per finanziare l’espansione delle imprese e le banche per far fronte a questa richiesta hanno adottato le cartolarizzazioni, ovvero emissioni di obbligazioni il cui rimborso avviene con l’incasso periodico di cedole di altre obbligazioni oppure dal pagamento periodico delle rate di mutui immobiliari. Nonostante fossero state introdotte per ridurre la mancata restituzione del prestito hanno solo favorito una mancanza di trasparenza data dal fatto che gli amministratori delle società che gestiscono questi strumenti sono remunerati in base ai risultati ottenuti ovvero alla valutazione dei titoli, il cui aumento è reso più facile dalla scarsa trasparenza.

f. Crisi finanziaria dal 2010 Nel 2009 la crisi si è trasferita anche nella sfera produttiva poiché le difficoltà nel mercato del credito hanno finito per crearne anche alle imprese per il rifornimento di capitali. Negli Stati Uniti sono state varate politiche fiscali espansive, cioè l’aumento della spesa pubblica senza aumenti della tassazione. Questa manovra ha rilanciato la domanda aggregata e ha comportato un deficit del bilancio federale che nel giro di pochi anni ha alimentato un debito pubblico di elevate dimensioni.  In Germania invece hanno agito per tempo: hanno ristrutturato le loro imprese per essere più competitive sul piano internazionale e hanno finanziato questa ristrutturazione con la leva fiscale, ossia ha utilizzato la spesa pubblica in disavanzo che ha favorito le imprese ma ha provocato un elevato deficit di bilancio. Questa manovra però fatta prima della crisi ha permesso alla Germania di tenere bassi i prezzi dei beni e di avere un’inflazione molto più bassa degli altri paesi e un’alta competitività.  Altri paesi (Grecia, Spagna, Italia) pur contenendo il deficit di bilancio si trovano ad avere un rapporto debito pubblico-PIL crescente a causa della forte riduzione del PIL. I paesi mediterranei hanno infatti perso molto nel mercato internazionale a causa della dinamica dei prezzi della Germania; a questa riduzione della domanda estera si è aggiunta la riduzione della domanda interna a causa della crisi che ha portato alla diminuzione del PIL. Per tentare di saldare il debito pubblico hanno dovuto emettere titoli di debito pubblico e per collocarli nel mercato hanno pagato

interessi crescenti che hanno ulteriormente peggiorato la situazione. 

g. Nel 2011 gli investitori istituzionali operanti per paura che i paesi mediterranei non fossero più in grado di rimborsare i titoli, per acquistarli hanno iniziato a chiedere tassi di interesse crescenti per assumersi il rischio di mancato rimborso.  Con il termine spread si indica la differenza tra il tasso di interesse dei titoli del debito pubblico a scadenza decennale della Germania con quelli degli altri paesi. 

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