La scuola di francoforte PDF

Title La scuola di francoforte
Author Anastasia Santo
Course Sociologia dei processi culturali
Institution Università di Bologna
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la scuola di francoforte appunti ...


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LA TEORIA CRITICA E LA ‘ SCUOLA DI FRANCOFORTE’ 1923 : un gruppo di studiosi marxisti ed ebrei fonda a Francoforte l’istituto per la ricerca sociale , sono poi costretti all’esilio fino ad arrivare in America Gruppo interdisciplinare : giuristi , filosofi , politologi , economisti etc…  L’obiettivo è elaborare nel proprio specifico ambito di ricerca una riflessione filosofica e sociale che riprenda il concetto di critica proprio del pensiero di marx e disperso nelle forme sia della socialdemocrazia che dell’ortodossia comunista sovietica. La cultura non si limita a descrivere la realtà sociale , ma hanno anche il compito di essere un’azione sociale, la cultura non è solo una riflessione ma sempre un’azione sulla realtà , un’azione critica. Si ricollegano a Marx, ma sentono che nel corso del tempo sono arrivati ad un vicolo cieco : 1.

da una parte vi è l’affermazione dell’ortodossia comunista sovietica ( utilizza il modello sociale di marx per farne un ‘ideologia’ ) e questa scelta non è accettabile , non è stata soddisfacente : ha portato ad un irrigidimento della cultura , a una perdita della dimensione Critica, nel momento in cui si istituzionalizza il marxismo in strutture ferree e immutabili diventa conservatore , tende a confermare l’esistente, a mantenere l’asssetto politico vigente ; 2. Inoltre anche la socialdemocrazia occidentale , tradiione di alcuni principi del marxismo, perde l’anima più massimalista del marxismo. Quest’atteggiamento critico si rivolge a 360°, va anche verso il modello liberal-capitalistico occidentale ( società dei consumi ) Ripresa della dimensione critica del marxismo - vogliono andare contro quel marx che è stato propagandato dopo marx e contro se stesso; intendono ritornare a marx e allo stesso tempo superarlo, perché in un atteggiamento critico non è possibile solo un ritorno al passato , ad una dottrina definita una volta per tutte, abbiamo di fronte una realtà sociale diversa rispetto a quella che marx aveva davanti ai suoi occhi . Quindi volevano affrontare le nuove questioni che la società pone cercando di portare marx fin dove non era potuto arrivare . L’atteggiamento critico dei francofortisti emerge come : -

Ritorno alle origini : il vero marx è un critico sociale, le interpretazioni marxiste successive hanno tradito la sua vocazione più autentica Superamento di marx : trovare un modo innovativo di essere marxisti significa elaborare una teoria sociale che affronti le nuove questioni che marx non poteva prevedere . Contro ogni forma di dogmatismo che tende a cristallizzare ogni tipo di dottrina.

Marx non è l’unico punto di riferimento , è il più importante ma ce n’è un altro che ha rappresentato una base molto forte : MAX WEBER. cercano di coniugare questi due autori , capostipiti di due tradizioni diverse ; essi ritengono che si possa riscrivere, riprendere e approfondire il concetto di alienazione di marx coniugandolo con il concetto di razionalizzazione di weber . L’alienazione è presente nella società contemporanea , ma dicono che essa è trasversale ( anche nelle società sovietiche è presente ) e dicono che soprattutto nell’occidente assume la forma della razionalizzazone : le nostre vite sono governate da principi di razionalizzazione , e ciò non riguarda solo l’economia , ma secondo i francofortesi è in atto un’universalizzazione del principio di razionalizzazione, vediamo sempre più ambiti della nostra vita governati dalla logica di razionalizzazione tipica del capitalismo e dei suoi sviluppi . Questa logica performativa riguarda sempre più ambiti della vita , tende a propagarsi in

tutte le nostre vite , vediamo i nostri rapporti con gli altri come quelli economici . Habermass prosegue la scuola di francoforte e descrive questo processo come ‘ colonizzazione del mondo della vita ‘ : le logiche sistemiche , utilitaristiche proprie del mercato colonizzano le relazioni umane. Di weber non accettano l’avalutatività , ne rimangono lontanissimi da weber, riprendono la razionalizzazione , la gabbia d’acciaio , la burocratizzazione universale .

THEORES ADORNO , più di Horkheimer è il teorico della scuola di francoforte ( i più conosciuti sono loro e Marcuse ) Si laurea in filosofia , costretto all’esilio per motivi razziali , si rifugiò negli stati uniti in cui continuò la sua collaorazione con horkheimer con cui ha scritto la dialettica dell’illuminismo ( 44 ) ; torna dopo la guerra a francoforte e diventa docente di sociologia e filosofia; dialettica negativa. CRITICA DEL METODO : 1. Adorno critica sia il metodo di durkheim che quello di weber poiché ritiene erroneo porre l’alternativa tra l’autonomia della società e l’individualità del soggetto ; bisogna andare oltre i due paradigmi poiché è erroneo porre in contrapposizione la soggettività ( ciò che c’è di specifico nei soggetti ) e la società ; nell’organicismo c’è una priorità della società sugli individui , assume una sua logica , che va aldilà di quella degli individui. In un approccio individualista invece non si tengono in conto le relazioni tra gli individui. 2. Critica la tradizione sociologica presente ,la sociologia è ideologica in quanto tale , produce un sapere falso , che separa individuo e società ; 3. Afferma allora che la società è sia un prodotto dell’individuo ( weber ) che una realtà autonoma ( durk ) . Solo in questa situazione in cui non esiste più scarto tra singolo e totalità il sapere potrà dirsi oggettivo . 4. Ogni visione del mondo , ogni filosofia che si presenta come capace di darci una spiegazione che riconduce ad unità la totalità di ciò che esiste fa una violenza , la realtà è troppa grande per essere ricondotta in una totalità , secondo questi autori tutte le sociologie corrono questo rischio di porsi come detentrici di un sapere della totalità  in quanto finirà per imprigionare i gruppi sociali dentro le maglie strette costruite dall’ideologie e dal pensiero ; dopo questi autori hannah arendt utilizzerà questa tematica della riconduzione alla totalità e all’unità del mondo per leggere il totalitarismo – bisogna guardarsi da coloro che spingono tutto in direzione dell’uno ; le vicende umane sono segnate dalla pluralità, ogni essere è diverso dall’altro , e ricondurre il tutto all’unità può essere arbitrario e pericoloso dal punto di vista sociale e politico. LA RAGIONE E’ DIALETTICA L’illuminismo nasce come un pensiero critico , che intende liberare l’uomo dalle falsità del mito , dalle superstizioni alla magia , da un sapere dogmatico : mette in guardia dalle carie assolutizzazioni del sapere , della magia e della religione. Però partito con questo intento emancipatorio nel corso del tempo corre il rischio di assolutizzarsi a sua volta : dalla critica delle assolutizzazioni finisce per assolutizzare se stesso , la ragione, la razionalità umana , finisce per coltivare l’idolo della ragione ( bacone ) DIALETTICA DELL’ILLUMINISMO DI ADORNO E HORKHEIMER : l’illuminismo , che è in via di principio opposto al dominio imposto dall’esterno, in virtù di qualche assoluto crea invece nuove forme di dominio incarnate nella società di massa : il mondo borghese capitalista è espressione di una razionalizzazione che diventa tecnica , muta sui fini e molto esperta sui mezzi , dove l’importante è produrre , accrescere la ricchezza , perfezionare certi mezzi e tecniche per l’accumulo della ricchezza.

PARADOSSO DELL’ILLUMINISMO Esso non assolve al compito che si era prefissato : gli individui sono annullati nel sistema economico e politico in quanto ridotti a cose Invece che la liberazione si arriva all’estraniazione : il tanto decantato razionalismo dell’illuminismo si trasforma secondo adorno nel suo contrario : chiude gli uomini nella logica economica per la quale uomini e cose sono strumenti del profitto .tematica del dono : da moss ci sono scuole di pensiero che hanno cercato di mettere in luce come la vita sociale presuppone il dono :una società impostata su questi principi ci sono ambiti che senza la dimensione del dono non esisterebbero . MITO DELLA RAGIONE STRUMENTALE E DOMINO DELLA TECNICA : la razionalità del capitalismo sociale che dilaga dalle fabbriche a tutti i rapporti sociali : tutto diventa merce, tutto è scambiabile : vittoria dell’oggetto sul soggetto ( alienazione ) NON C’E’SALVEZZA SENZA ILLUMINISMO , da una parte e il suo sviluppo storico va criticato ma dall’altro bisogna liberarlo, elaborare un pensiero positivo dell’illuminismo che lo liberi dalle logiche del dominio , i francofortisti sono critici di certe logiche del marxismo ma questo non vuol dire abbandonare marx ma riprenderlo e andare al di là e analogamente si può dire per l’illuminismo . occorre una critica raxzionale alla ragione , ua critica illuminista all’illuminismo. L’illuminismo ha quindi prima illuso e poi tradito gli uomini ? LA DIALETTICA DELL’ILLUMINISMO ci deve aiutare a riprendere l’intento originario dell’illuminismo e a svilupparlo anche nella società contemporanea , occorre una critica razionale alla ragione moderna e cioè una critica illuministica all’illuminismo , non una critica anti-illuminismo . in breve una critica all’illuminismo che venga fatta a partire dai principi illuministici . C’è stata una fortissima polemica contro l’illuminismo fin da subito , c’è un filone di pensiero che critica radicalmente questo perché si ritenevano questi autori che l’illuminismo avrebbe portato tutta una serie di conseguenze negative per l’umano e questa critica era la critica CONSERVATORE-REAZIONARIA , con l’intento di ritornare a ciò che c’era prima ma questo non viene condiviso dai francofortesi. L’illuminismo contiene in sé la possibilità di criticare le sue degenerazioni , ha la possibilità di salvare se stesso e di correggersi, anche i totalitarismi rappresentano una forma di dialettica dell’illuminismo , in particolare questi autori criticano il totalitarismo e il nazismo ma criticano anche la società americanizzata.

CRITICA ALLA SOCIETA’ MODERNA : la logica di dominio che si dispiega nella modernità ha il suo culmine nel totalitarismo nazifascista , in questo caso la gabbia di acciaio è diventata reale , gli uomini sono ingabbiati in concetti che non ammettono repliche , che fanno diventare cose gli uomini : distinzione tra chi è ebreo e non , questa distinzione non ammette giustificazioni e repliche , non risponde ad una razionalità , è una distinzione mitologica. Un ruolo molto importante nello sviluppo del nazional socialismo lo ha avuto la tecnica che sono con l’ideologia sono due facce della stessa medaglia ; l’ideologia è ciò che fonda il regime , lo legittima, la tecnica è uno strumento che serve per renderlo operativo , per permeare l’intera società ( giornali , radio , cinema ,la propagada non sarebbe stata possibile se non ci fosse stato uno sviluppo impetuoso degli strumenti tecnini ). Nei sistemi totalitari essa rende possibile un controllo minuzioso sugli individui e capillare sulla società . non c’è nessuno spazio di libertà per gli individui , che diventano ingranaggi nel sistema . Qualcosa di più peculiare riguarda l’analisi della società americanizzata : in questo caso la razionalità e la tecnica formano nuove forme di dominio ; l’alienazione non riguarda solo la sfera politica ma tutta la vita umana , tutto il tessuto sociale : ogni cosa è trasformata in merce – supremazia dell’oggetto sul sooggetto che vengono in secondo piano , nesso molto stretto tra società dei consumi – società americanizzata-

consumo di massa. La vita viene ricondotta alla volontà di acquisire più risorse possibili e utilizzarle , un organizzazione in cui il consumo diventa il perno della vita sociale. Ritroviamo una logica analoga a quella che aveva descritto tocqueville , quando parlava di tirannia della maggioranza di nuovo dispotismo presente nei paesi democratici in fiondo ci diceva qualcosa che ora questi autori ci ripetono , anche se i francofortesi sono molto più radicali e troppo massimalisti perché tutto sommato è meglio vivere in questo tipo di società in cui il dominio è reale . CONSUMO DI MASSA : vivere significa cquisire – è la logica alienante propria della razionalizzazione capitalista della solcietà dei consumi L’uomo moderno è subdolamente pensato come colui che vive per consumare e che è felice di consumare Consumare è la forma di gratificazione collettiva su cui si regge l’ordine sociale Il nuovo sistema coercitivo si basa sulle promesse 

I francofortisti sono troppo massimalisti , sarà pur vro che la società in cui vivmo è la socità del consumo , ma è meglio vivere in questo tipo di società rispetto a quelle totalitarie e a quelle del blocco sovietico , mettono sullo stesso piano realtà molto diverse tra di loro

CULTURA DI MASSA = INDUSTRIA CULTURALE La cultura di massa è il prodotto dell’industria culturale e viceversa : la cultura di massa è l’esempio più eclatante di come il sisteama produttivo possa trasformare ogni cosa in merce ( la cultura diventa consumabile , tutto ha valore in quanto si può consumare e scambiare, ma non ha più valore in sé , la cultura invece è ciò che ha valore in sé , cio che mette a tema cio che vale ma se anche la cultura diventa consumabile di fatto la cultura viene ridotta / ci torna in mente l’agire razionale e le 2 etiche di weber : ) in questo diventa la grande macchina che produce simboli –merce , valori funzionali che servono al mantenimento dell’ordine sociale esistente , da questo punto di vista l’industria cinematografica di hollywood diventa il simbolo dell’asservimento della cultura alla produzione di massa. Tutto ciò si ricollega a marx e weber e ci fa venire in mente le due forme dell’agire razionale , anche i due tipi di etiche di weber . Con weber gli autori della scuola di francoforte riprendono il concetto di razionalizzazione e ritengono che su questo weber ha ragione , è vero che la modernità manifesta il suo volto di razionalizzazione ma di weber critica il fatto che weber non vede che questo processo ha una base economica dietro , legano questo processo alle dinamiche economiche in quanto più vicino a marx. Alienazione = razionalizzazione . Di weber non accettano l’avalutatività in quanto appoggiano l’approccio critico di marx , il sapere deve essere un sapere che mira a trasformare la società e a migliorarla. 

Marcuse ha scritto” l’uomo a una dimensione” , in cui declina questi temi nell’analisi della società contemporanea, in cui ci mostra come l’umano si sia ridotto nella sua dimensione orizzontale consumistica e mercificatoria. In tutta questa analisi c’è qualcosa che rimane sullo sfondo la dimensione dell’individualità ma soprattutto un modello alternativo , Sono molto acuti nella critica , innovativi, ci dicono bene ciò che non va ma non riescono a formulare in positivo un modello di organizzazione sociale , modello di stato , e questo è un elemento che molti studiosi hanno messo in evidenza ; tant’è che una intervista a horkheimr si conclude in modo sorprendente , questa celebre intervista si intitolava ‘ la nostalgia del totalmente altro ‘ : al giornalista hork non risponde in modo politico ma risponde mettendo a tema una nostalgia per qualcosa che sia radicalmente altro rispetto al presente, richiamando e riaprendo una dimensione di trascendenza , anche religiosa. Questo non è casuale ,come gli altri autori benchè abbiano fatto un percorso intellettuale lontno da interessi di tipo religioso erano tutti di origine ebraica forse questa dimensione religiosa riaffiora in

lui come negli altri autori ; storicamente l’anarchismo da stirne è stato interpretato come una forma di religione ,...


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