La via della seta - Riassunto PDF

Title La via della seta - Riassunto
Author Hobo Stove
Course Geografia storica
Institution Università degli Studi di Milano
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Summary

Riassunto de "La via della seta. Una storia millenaria tra Oriente e Occidente" di Cardini e Vanoli ...


Description

La via della seta – Riassunto Introduzione ↳ egemonia occidentale è relativamente recente → solo gli ultimi 500 anni - in passato a farla da padrona era l’Asia ↳ Cina era dominatrice dell’economia mondiale e l’Asia il cuore della civiltà → ciò motiva i frequenti viaggi verso Oriente → via della seta (Seidenstrasse), espressione coniata da Ferdinand von Richthofen - “strada” che non esiste in realtà ↳ comprendeva una complessa rete di itinerari → espressione usata per convenzione - indicava le rotte commerciali che si estendevano dalla Cina fino all’Europa - la sua storia inizia migliaia di anni fa giungendo fino ad oggi → ha collegato e segnato lo sviluppo e la storia sia di asiatici sia di europei Cap. 1 – Gli ambienti e gli uomini 1.1 – Sfondi e ambienti - coinvolge l’Eurasia, non essendoci reali divisioni tra Europa e Asia ↳ l’unica divisione potrebbe essere culturale e politica, ma non una geologica o geografica - Asia è la parte più vasta del macro-continente - mentre l’Europa la più piccola - spazi immensi ↝ valli, montagne, altipiani; coste, isole, fiumi, laghi e oceani - caratteristiche fisiche dell’Eurasia - mari e oceani - Mediterraneo, bacino circondato da catene montuose ↳ ciò caratterizza il suo caratteristico clima → correnti atlantiche da ovest e venti del Sahara dal sud si incontrano creando contrasti climatici intensissimi - modificando sia il paesaggio, con inondazioni e periodi di secca, sia abitudini e stili di vita - ma influendo anche sui commerci e gli scambi al suo interno ↝ venti e correnti stagionali che hanno portato a una navigazione svolta per cabotaggio, facendo sì che venissero fondati diversi porti a pochi giorni di navigazione l’uno dall’altro per tutto il Mediterraneo - Oceano Indiano, immensa distesa d’acqua estesa dall’Equatore all’Antartide ↳ diviso in due dall’India - a ovest la parte del Mar Arabico - a est la parte del golfo del Bengala → caratterizzato da due sistemi di correnti - quello meridionale dall’Australia settentrionale al Madagascar - quello settentrionale influenzato dai monsoni ↳ monsone appare in forme simili in più lingue della regione - da novembre a gennaio, alta pressione e venti secchi dalla Cina verso il sudest asiatico e dall’Arabia e dall’India occidentale verso il Corno d’Africa

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da aprile a agosto, piogge violente e venti in direzione opposta → la conoscenza di tali correnti fu il segreto per la navigazione di questo oceano, favorendo lo sviluppo dei commerci montagne e catene montuose → ossatura che collega l’Europa all’Asia - arco alpino europeo che giunge quasi ininterrotto di catena in catena fino all’Himalaya e al Tian Shan ↳ in cui sono inglobati altipiani e deserti - altipiani ↝ Anatolia, Armenia, Iran, Tibet - deserti ↝ Karakum, Taklamakan, Gobi ↳ deserti all’interno dei quali vi sono oasi, che saranno importanti centri di sosta e commercio per la via della seta geografia fisica della Cina → divisa in due dai fiumi Han e Huai - Cina settentrionale » clima secco, ma terre rese fertili dalle alluvioni del fiume Giallo ↝ produzione di cereali, grano e miglio in terrazzamenti - Cina meridionale » clima monsonico e forti piogge ↝ risaie ↳ nella storia divisione climatica della Cina spesso tradotta in frattura politica fascia della steppa che si estende dall’Ungheria fino in Mongolia ↳ qui si stanzieranno le popolazioni nomadi di cacciatori e pastori - nomadi che per primi alleveranno bovini, yak e pecore non potendo contare sull’agricoltura essendo la steppa inadatta alla coltivazione - ma la steppa è soprattutto spazio dei cavalli fascia della taiga « tajga, dal russo “foresta di conifere” → termine presente anche nel mongolo e nel turco » taiga = foresta fitta o profonda - rappresenta il confine settentrionale, partendo dal Nord Europa fino alla Siberia

1.2 – Nomadi e sedentari - diventando dipendenti dagli erbivori, i popoli delle praterie erano obbligati a spostarsi spesso - nel 6000 a.C. → addomesticazione dei bovini - nel 4000 a.C. → addomesticazione dei cavalli ↳ presto i cavalli divennero il principale mezzo di trasporto, anche in ambito militare - inoltre il cavallo per la sua mobilità era più che utile per popolazioni nomadi - spostamenti rapidi - potevano trasportare tende e merci ↳ ciò favorì scambi sia di utensili sia commerciali con le regioni circostanti, sia per gli spostamenti costanti sia per gli scambi con le popolazioni vicine → in questa fase scontro tra: - popolazioni nomadi a nord, allevatrici di cavalli e cacciatrici - popolazioni sedentarie a sud, allevatrici di bovini e agricoltrici - a partire dal II millennio a.C. il cavallo entra nelle comunità sedentarie meridionali

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utile per contrastare la temuta mobilità dei nomadi, che spesso razziavano i villaggi ↳ nella difesa dai nomadi ha le origini il mito di Gog e Magog intrappolati ai confini del mondo da Alessandro ⇒ scontro secolare tra nomadi e sedentari - porte di ferro di Gog e Magog sono leggenda - Muraglia cinese, limes e valla romani sono invece la prova storica di questo rapporto tra nomadi e sedentari non fu solo legato al timore di una guerra o invasione ↳ in questo periodo si sviluppa un incremento di uso dei cavalli da tiro per arare tra i sedentari - questo causa una crescente richiesta di bestiame che veniva acquista presso i nomadi → perciò intenso rapporto di scambi, scontri e commerci tra nomadi e sedentari

1.3 – Le origini delle più antiche strade euroasiatiche - inizialmente contatti tramite complesse reti di brevi tratte ↳ grazie poi alla mobilità dei pastori nomadi la rete fu ampia e vivace → frequenti comunicazioni tra tribù e scambi ripetuti - ciò è testimoniato anche dalla somiglianza reciproca tra le comunità dell’area tra Kazakistan orientale e Mongolia, ad esempio per lingua, cultura e tecnologia ↳ diffusione del cavallo favorì la diffusione di lingue indoeuropee nell’area dal Ponto allo Xinjiang, mentre dal 1000 a.C. grazie a correnti migratorie si diffusero nelle steppe delle lingue turche - è noto che già in antichità vi fossero numerosi scambi tra Cina e Asia centrale per la giada, come anche tra Cina e Roma, legate da una via del vetro - ma anche altre merci, come gusci di conchiglie, spezie, perle, preziosi, ma anche attrezzi, bestiame, metalli, etc. ⇒ storia millenaria della via della seta, favorita anche dallo sviluppo di importanti civiltà e imperi lungo le sue sponde: persiani, seleucidi, partici, romani e cinesi 1.4 – Le grandi civiltà - nel Mediterraneo il perno era rappresentato dai Greci → nella loro cultura disprezzo per il caos e la mancanza di civiltà degli stranieri, barbari ↳ contrasto tra occidente (democrazia, civiltà) e oriente (sudditi, caos) dettato dal pregiudizio - a nord di essi: Illiri, Traci e Macedoni - a oriente: Impero persiano degli Achemenidi, esteso dalla Mesopotamia fino all’Indo - oltre la Persia, a sudest, l’India - più a oriente: civiltà urbane e repubbliche tribali - a nordest le tribù delle steppe in espansione verso la Cina settentrionale - infine la Cina, che però in quel momento era divisa politicamente e in guerra civile ↳ proprio in questo periodo di crisi per la Cina si verifica una fase di fioritura culturale

- Confucio - Mozi - Yang Zhu, e molti altri → dei sette regni, i tre più a nord, Qin, Zhao e Yan, dovettero affrontare anche le razzie dei nomadi delle steppe - ciò portò alla costruzione di fortificazioni e difese sul confine ⇒ la fine della crisi però sarebbe giunta solo dopo secoli con l’unificazione Cap. 2 – Alessandria. Il Mediterraneo che guarda ad oriente 2.1 – A oriente del Mediterraneo - fino al V sec. stretto controllo persiano sulle rotte - dopo lo scontro con i greci, i commerci furono aperti ↳ nonostante la retorica greca anti-orientale e anti-barbarica, oriente e occidente si univano 2.2 – Alessandro Magno - celebrato e ricordato come colui che unì Oriente e Occidente - ricordato nella storia e tramandato nella letteratura - raccontato in più poemi dai cristiani - esaltato dai musulmani, che lo associano a Dhu al-Qarnayn, l’Uomo dalle due corna a cui Dio aveva dato il potere sulla Terra - sconfisse i Persiani e ne conquisto l’Impero - diede la caccia a Dario III per tutta l’Asia fino a trovarne il corpo, ucciso da un satrapo che lo aveva tradito - giunse fino all’Indo, per poi tornare indietro costretto dal suo esercito ormai stremato ↳ sarebbe andato anche oltre, ma non aveva più il supporto dei suoi uomini - la sua avanzata in Asia comunque lasciò il segno - città fondate, spesso col suo nome - leggende, storie su di lui in tutto il mondo conosciuto - stretta relazione tra coloni e locali → sincretismo ellenistico 2.3 – L’Asia dopo Alessandro - scontri per la successione e divisone dell’Impero tra i diadochi, i suoi generali - Regno di Grecia e Macedonia - Regno d’Egitto con i Tolomei - Regno di Persia e Asia Minore con i Seleucidi - più a est la Battriana e la Sogdiana, dove sorgerà il regno greco-battriano - Battriana = regione dell’Afghanistan, presso l’Oxus e i monti dell’Hindu Kush - Sogdiana = attuali Uzbekistan e Tagikistan ↳ erano le aree più a est dell’ellenismo, futuri tramiti per le civiltà asiatiche 2.4 – L’ellenismo e la Cina - Sogdiana era la regione più prossima alla Cina → i greco-battriani fecero numerose spedizioni fino a Kashgar e Urumqi nel Turkestan - spingendosi, secondo Strabone, fino alla terra dei Seri, ovvero i cinesi

↳ ciò renderebbe plausibile la tanto dibattuta influenza greca sulla civiltà cinese - testimoniata anche da somiglianze nell’arte tra le due culture - ad esempio l’importanza della scultura in Cina solo dopo la morte di Alessandro Magno, oltre che statuette e raffigurazioni di soldati greci - o il realismo e i dettagli delle statue dell’esercito di terracotta nella tomba di Qin Shi Huangdi 2.5 – L’ellenismo e l’India - a est della Battriana, l’Impero indiano Maurya di Chandragupta ↳ legato da accordi con i Seleucidi e quindi molto influenzato dal mondo greco → scambi reciproci e mescolanza di due culture diverse - vino, prodotti greci e filosofia provenienti da una parte - preziosi, perle e buddhismo dall’altra → infatti vi furono molti emissari buddhisti in Mediterraneo e di conseguenza anche delle conversioni al buddhismo in terra greca ↳ anche dopo il declino Maurya, continuarono gli scambi e le influenze reciproche - con la differenza che a beneficiarne furono i greco-battriani che approfittarono della frammentazione indiana 2.6 – I greco-battriani - alla fase Maurya subentrarono i greco-battriani → fase indo-greca ↳ in questo periodo proseguì lo scambio e il sincretismo tra cultura greca e indiana - fase di tolleranza e convivenza - fioritura del buddhismo e mescolanza culturale 2.7 – Alessandria d’Egitto - Alessandria = snodo fondamentale delle rotte - punto di arrivo e punto di partenza per le vie da e per l’Asia - città fiorente e ricca, gioiello del Mediterraneo - Faro, una delle sette meraviglie del mondo antico - Biblioteca, la più grande e fornita dell’antichità → città fondamentale per tutti gli imperi che l’hanno controllata - per i Seleucidi nella fase ellenistica - per i Romani dopo la conquista dell’Egitto, soprattutto per i commerci con l’Asia e per i rifornimenti di grano per Roma ⇒ snodo fondamentale per i commerci di terra e di mare 2.8 – Le vie commerciali romane verso oriente → abbiamo come fonti principali Plinio e l’anonimo del Periplo del Mar Eritreo - partenza da Alessandria → poi discesa via fiume Nilo fino a Luxor ↳ da lì carovana per il Mar Eritreo, oggi Mar Rosso - giungendo così in Arabia → commerci con africani e arabi - cinnamono, avorio, etc. - incenso e mirra → quindi si raggiungeva Petra e poi Palmira, da cui si snodavano le vie per l’Asia centrale o per le regioni himalayane

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per raggiungere l’India, invece, si salpava a inizio estate col monsone a favore dal Mar Rosso, a Berenice → in India si acquistavano - spezie, come il bdellio, turchesi dal Khorasan, pellicce, gioielli - ma soprattutto perle, vera ossessione delle donne romane sebbene vi siano notizie di mercanti giunti in Cina, per la maggior parte dei romani, già la costa est dell’India era ignota e mal conosciuta

2.9 – Palmira - soprattutto in epoca romana, era il centro del mondo commerciale → da qui si snodavano le principali vie per l’Asia, sia per l’Asia centrale, sia per l’Himalaya - divenne anche dogana romana per la tassazione dei beni provenienti dall’oceano → punto di congiunzione e di sintesi del mondo occidentale e orientale 2.10 – Le conoscenze greche e romane sull’Estremo Oriente: il paese della seta - il mondo romano era molto più proteso verso oriente di quanto si pensi solitamente → importanti conoscenze geografiche acquisite con le conquiste di Augusto - ma anche informazioni provenienti dalle spedizioni di Alessandro Magno - a cui si aggiungeva Plinio, con il libro VI della Naturalis Historia, dedicato all’Asia ↳ i romani dunque conoscevano il Mar Caspio, nonostante lo considerassero aperto, come Alessandro, i fiumi Oxus, oggi Amu Darya, e Iaxarte, oggi Syr Darya - conoscevano anche Battriana e Sogdiana - ma anche oltre, conoscendo dell’esistenza del popolo dei Seri, i cinesi - Seri che a loro volta erano già noti ai greci - citati da Apollodoro di Artemita e da Strabone, nella sua Geografia → nome probabilmente derivato da ser, adattamento greco della parola cinese indicante la seta, si ↳ di lì a poco, infatti anche i latini avrebbero scoperto la pratica cinese della sericoltura → inizialmente con idee a dir poco confuse - Pausania descriverà per la prima volta molto vagamente il baco da seta, animaletto simile ai ragni allevato dai seri - come Solino che descriverà goffamente la seta nel III sec. d.C., pensando fosse della lanuggine vegetale caduta da certi alberi → ma ciò non esclude che vi fossero contatti diretti con i cinesi - leggenda della legione romana scomparsa, in cui si ipotizza che nel I sec. a.C. vi fosse stato uno scontro tra l’esercito cinese e un altro che si difendeva a scaglie di pesce, presumibilmente riferendosi alla testudo romana - forse la cronaca cinese si riferiva ai soldati di Marco Antonio nello scontro con i parti - o addirittura i sopravvissuti della campagna di Crasso contro i parti → storia suggestiva ma poco documentata

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mentre è molto documentata la presenza di ambascerie romane in Cina a partire dagli anni dell’impero di Marco Aurelio oppure la presenza di alcuni esemplari di solidus bizantino in Cina

Cap. 3 – Chang’an. Al principio della via della seta 3.1 – Un nuovo impero e la Grande Muraglia - dopo la fase degli stati combattenti, unificazione sotto i Qin, regnanti del nord → con Ying Zheng, che si proclama huangdi, corrispondente ad Augusto imperatore - primo imperatore dei Qin ↝ Qin Shi Huangdi ↳ fase di accentramento e di benessere - ciò li portava a doversi difendere dalle minacce dei nomadi del Nord ⇒ realizzazione della Grande Muraglia, Changchen - non ancora estesa come quella odierna, ma rappresentava il suo embrione fondamentale - nonostante ciò non riuscì mai ad arginare le minacce degli xiongnu, che avrebbero poi portato al collasso la breve dinastia Qin, segnando la fine del sogno di eternità di Qin Shi Huangdi ↳ ai Qin subentrarono dopo anni di scontri gli Han 3.2 – Gli xiongnu e gli yuezhi - xiongnu = abitanti delle terre del Nord - forse di origine turcica, ma è ancora dibattuto - organizzati in tribù, potrebbero essere imparentati con gli Unni ↳ rappresentavano la potenza principale nelle steppe dell’Asia centroorientale - yuezhi = abitanti delle steppe occidentali - occupavano l’attuale Xinjiang settentrionale - simili agli xiongnu per organizzazione → nomadi, arcieri e combattenti - ma lontanamente imparentati con i persiani, essendo indoeuropei ↝ rivali degli xiongnu, sarebbero stati gli alleati perfetti per gli Han per riuscire contrastare la minaccia nomade lungo i confini 3.3 – I primi viaggiatori e l’espansione cinese - l’alleanza con gli yuezhi era volta a ristabilire l’ordine ai confini - fu sfruttata la rivalità tra xiongnu e yuezhi, che erano stati costretti a migrare verso ovest proprio dai nomadi del nord ↳ allora l’imperatore decise di inviare un’ambasceria presso gli yuezhi per stringere un accordo di reciproca alleanza e protezione - il viaggio degli ambasciatori però si rivelò un disastro → infatti ben presto furono catturati dagli xiongnu - rimasero prigionieri per 10 anni e, quando riuscirono a fuggire, gli yuezhi non erano più disposti a vendicarsi degli xiongnu ↳ dunque del viaggio, risoltosi con un nulla di fatto, rimasero solo le utili informazioni geografiche, etnografiche e strategiche sulla regione - ciò favorì l’apertura delle relazioni commerciali con Occidente

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consolidamento dei confini e difesa dagli xiongnu esplorazione e espansione nell’Asia centrale prolungamento della Grande Muraglia

3.4 – La seta cinese - prodotta grazie al baco da seta, cioè il bombice del gelso ↳ l’unico in grado di produrre quel filo continuo dipanato cibandosi delle foglie del gelso - allevamento dei bachi e lavorazione della seta attribuite secondo il mito a Huangdi, l’Imperatore Giallo, e a sua moglie Leizu ↝ una pratica in cui si intrecciano mito e storia, che la fa risalire al III milllennio a.C. - produzione gestita sia da privati sia dallo Stato - fasi di produzione che la Cina mantenne segrete per secoli, ma ciò non impedì fughe di notizie e spionaggi industriali ↳ tant’è che la sericultura era nota anche ai Romani → ciò però non toglie l’importanza di questa produzione per la Cina - seta era simbolo di prestigio e rappresentava un’importante entrata economica per la Cina - oltre che un’importante merce di scambio, anche per le trattative diplomatiche con i nomadi delle steppe 3.5 – La nuova via commerciale - seta favorì la nascita di una fitta rete di scambi ↳ dalla Cina fino al Medio Oriente - passando per i grandi deserti dell’Asia centrale e per le sue oasi - delimitata a nord e a sud dalla cornice delle catene montuose dell’Asia - uno dei percorsi partiva dalla capitale Chang’an verso nord-ovest - fino a raggiungere il corridoio di Gansu, passando tra il Gobi e le montagne ↳ giungendo a Yumen, la Porta di Giada → da lì si diramavano più percorsi - a nordovest passando per il Tian Shan - a sudovest passando per il deserto del Taklamakan ↳ sfruttando in entrambi i casi le oasi presenti lungo entrambi i percorsi - mentre più a sud le vette del Pamir - più a ovest invece la valle di Fergana e, verso il mar Caspio, il Karakum ⇒ dunque, più che una vera e propria via, il tragitto si sviluppava su più percorsi alternativi che si sviluppavano tra montagne e altipiani - lungo questi percorsi vivevano numerose comunità di agricoltori, in cui i mercanti erano quasi una minoranza - queste vie commerciali favorirono inoltre la diffusione di svariate religioni: manicheismo, zoroastrismo, cristianesimo 3.6 – I sogdiani

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popolazione fondamentale per l’apertura verso occidente ↳ popolo di mercanti, monaci e pensatori, più che di guerrieri → Sogdiana che nel corso dei secoli è stata più volte sottomessa da altre potenza: invasioni nomadiche, occupazione di qualche decennio da parte degli yuezhi, dominio Kushana, etc. - in un clima di relativa pace, qui si diffusero cristianesimo, zoroastrismo e buddhismo - contemporaneamente coincise un periodo di sviluppo, testimoniato dallo splendore di Samarcanda, luogo ormai cardine delle tratte commerciali sulla via della seta ↳ ciò portò i mercanti sogdiani a essere ovunque lungo le vie commerciali e anche questo favorì una diffusione capillare delle religioni presenti in Sogdiana in tutta l’Asia

3.7 – Chang’an - città fulcro delle dinastie Han, Sui e Tang ↳ dalla storia antica, abitata già nel neolitico, quindi dall’immenso valore simbolico e politico - anche per questo fu capitale per almeno una decina di dinastie → sotto i Tang, col suo milione di abitanti, era la città più grande del mondo - abitata anche da una comunità straniera considerevole - famiglie di rivali politici sconfitti come ostaggi - sovrani in esilio rifugiati, come i discendenti dei sasanidi sconfitti in Iran dai musulmani - ma soprattutto commercianti e viaggiatori ↳ scambi...


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