L\'Astrée, romanzo pastorale, Honoré d\'Urfé PDF

Title L\'Astrée, romanzo pastorale, Honoré d\'Urfé
Course Letteratura Francese 1
Institution Università degli Studi di Napoli L'Orientale
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Summary

Dettagli del romanzo, trama, la forma, il tema e l'ambientazione storica...


Description

L'Astrée dettagli, trama, la forma, il tema, ambientazione storica

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Il 600 Esonero

L'Astrée L'ambientazione pastorale sarà usata da Honoré D'urfé in quest'opera. E' lungo 5 mila pagine, con 5 parti, ciascuna con 12 capitoli, ma incompleta. Verrà pubblicata tra il 1607 al 1627, un anno dopo appariranno le prime conclusioni scritte da altri autori che continueranno l'opera anche dopo la morte dell'autore.

Si tratta di un romanzo pastorale che ha come protagonisti Céladon e Astrée, entrambi innamorati, ma al tempo stesso legati da un amore infelice, perché le loro famiglie si odiano. Astrée costringerà al suo amato di corteggiare altre donne, ma ad un certo punto lei pensa veramente che lui le stia corteggiando, infatti gli impedirà di vederla. Céladon, a questo punto, per la disperazione si getterà in un fiume dove verrà salvato da tre ninfe. Astrée crederà che lui sia morto, si pentirà di averlo accusato ingiustamente, ma Céladon non accetterà di ripresentarsi a lei per non disobbedire al suo ordine. Si rassegna così a vivere da selvaggio nella foresta e innalza un tempio dedicato al culto dell'amata. La storia continuerà con Astrée chem pentita, lo ritroverà ma non lo riconoscerà e, alla fine non sarà Honoré a narrare il finale felice ma i suoi continuatori. Per quanto riguarda la forma, le principali caratteristiche sono: Lunghezza: chiamiamo il romanzo con l'aggettivo fiume perchè tende a non finire mai.

Digressioni: sono due elementi collegati visto che la lunghezza è anche dovuta al fatto che ci sono molte interruzioni del racconto principale con l'inserimento di avventure che possono anche essere totalmente estranee al filo conduttore principale. Si alternano le relazioni amorose e gli eventi bellici o politici, narrati da personaggi del mondo esterno. Questa ripetizione, però, non è rigida, infatti i due universi sono strettamente correlati e non è possibile distinguere il versante politico da quello pastorale. Queste digressioni contribuiscono ad un'altra caratteristica: Alternanza tra il mondo pastorale e mondo esterno; Allo stesso tempo, è come se i due mondi non si possano distinguere. Questa caratteristica verrà ripresa nel romanzo eroico galante del 700. Per quanto riguarda il tema: Ambientazione pastorale: La visione della natura è idilliaca, quasi romantica. E' amica dei due innamorati. Un esempio che ce lo fa capire è quando Céladon non muore al suo tentativo di suicidio nel fiume, ma viene salvato. La funzione letteraria dei pastori ritrae gentiluomini di campagna dell'epoca. E' come se i pastori venissero usati per raccontare i piaceri della vita di società e i problemi sentimentali. In questo modo l'autore evita di parlare dei temi politici, permettendogli maggiore autonomia. Le passioni sono analizzate e classificate minuziosamente: quella più importante è l'amore, un po' particolare definito infatti amitiè honneteté. Questo è uno dei concetti principali del 600 e riguarda tutti gli aspetti dell'onore dell'individuo. L'aristocratico si differenzia dagli altri per questo motivo, rispetta questo codice di comportamento a tutti i costi. L'espressione a cui abbiamo fatto riferimento prima aggiunge all'honneteté qualcos'altro, perchè riguarda l'amore come dono di sé. Ovvero, l'amante si dona all'amata senza l'obiettivo della soddisfazione personale, ma con quello del dono di sé. Infatti il protagonista Céladon è un pastore libertino che non crede nella costanza dell'amore e viene rappresentato come vile, un antieroe. C'è la volontà di mostrare due mondi morali che si contraddistinguono. Ambientazione storica: è ambientato nella Gallia del V secolo d.C. nella regione del Forez, dove l'autore è cresciuto, bagnata dal fiume Lignon. E' una regione descritta come regione idilliaca non interessata alle invasioni, un luogo protetto. Questo porterà all'autore di non rispettare alcuna

veridicità. Ma anzi, userà questo secolo e questa regione come se fossero un'epoca senza tempo, in cui ambientare questa storia immaginaria. In questo modo trasmette quei valori dell'aristocrazia seicentesca e ne proietta un'immagine ideale. E' un processo opposto a quello che farà Richelieu con l'assolutismo, soprattutto con il teatro. Il romanzo, infatti, si sottrae a quest'opera politica. Corradi definisce questo romanzo come matrice, visto che i romanzi successivi si confrontano sempre con questo, sia per prenderlo come modello sia quando se ne distaccavano. I personaggi sono numerosi e ciascuno di loro è portatore di una diversa visione dell'amore. La concezione dominante è quella spiritualistica, di origine neoplatonica, che vede questo sentimento come attrazione inevitabile tra due anime ed ostenta disprezzo, odio per il corpo. Il perfetto amante si perde in essa fino a perdere la propria identità individuale. Un esempio sono Céladon e Sylvandre, che più si avvicinano a questo modello, si sottomettono totalmente alla volontà della donna. L'aspetto carnale e sensuale dell'amore non è nascosto dal romanzo, anzi ci sono personaggi come Hylas, che praticano l'incostanza e la giustificano ideologicamente. Anche loro fanno parte del mondo pastorale e sono accettati dai compagni, anche se non condividono dei loro atteggiamenti....


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