Le entrate pubbliche - Riassunto unità 2 - modulo 2 - Economia e finanza pubblica PDF

Title Le entrate pubbliche - Riassunto unità 2 - modulo 2 - Economia e finanza pubblica
Author Letizia Torelli
Course Economia Politica
Institution Liceo (Italia)
Pages 3
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Riassunto unità 2 - modulo 2...


Description

Unità 2 | Modulo 2

Le entrate pubbliche Economia politica

1. Il sistema delle entrate pubbliche Le entrate pubbliche sono costituite dai mezzi finanziari che affluiscono alle Amministrazioni pubbliche per il conseguimento di fini di pubblico interesse. Le entrate pubbliche sono costituite da: •

Tributi: prelievo coattivo di ricchezza a carico dei cittadini



Prezzi: proventi derivanti dall’attività dei beni patrimoniali o delle aziende pubbliche (es. biglietto della metropolitana)



Prestiti pubblici: vengono contratti quando le entrate non sono sufficienti a coprire le spese pubbliche tramite l’emissione di titoli del debito pubblico

2. Classificazione delle entrate Le entrate pubbliche si classificano in: • •

Entrate finali: acquisite in via definitiva (tributi, redditi derivanti dal patrimonio, proventi derivanti dall’alienazione) Entrate per accensione di prestiti: acquisite in via provvisoria perchè le somme andranno rimborsate, aumentando anche la spesa pubblica per il pagamento egli interessi

In relazione alla loro fonte: o o

Entrate originarie: provengono dal patrimonio (redditi dei beni, ricavato delle alienazioni) Entrate derivate: provengono dal settore privato (tributi, prestiti)

In base all’incidenza economica: §

Entrate correnti: alimentate anno per anno

§

Entrate in conto capitale: incidono sulla consistenza del patrimonio (proventi delle alienazioni)

Secondo il loro regime giuridico: v Entrate coattive: sono acquisite mediante l’utilizzo di poteri autoritativi dettati dalla legge (tributi) v Entrate contrattuali: hanno origine dagli scambi e dalla produzione dei privati (utili, fitti) Sotto il profilo amministrativo: Ø

Entrate ordinarie: si ripetono periodicamente (tributi, redditi derivanti dai beni patrimoniali)

Ø

Entrate straordinarie: sono ottenute una tantum (alienazione)

3. I prezzi I prezzi sono entrate di tipo contrattuale (derivano da un rapporto di scambio) e originarie (provengono dalla gestione di beni o aziende pubbliche). A seconda del modo in cui si formano i prezzi possono essere: •

Privati: ha come unico scopo il conseguimento di un utile (vendita di beni agricoli)



Quasi privati: ha lo scopo di realizzare un fine di interesse pubblico (vendita del legname)



Pubblici: è un prezzo regolamentato, ovvero fissato dal Governo senza possibilità di contrattazione sulla base di criteri economici (equilibrio tra costi e ricavi) e criteri sociali (diffusione del servizio). Sono ad esempio le tariffe per il trasporto pubblico urbano, ferroviario, telefonico o postale, per la raccolta dei rifiuti o per la distribuzione del gas e dell’energia elettrica.



Politici: è un prezzo regolamentato determinato in modo che il ricavo complessivo sia inferiore ai costi totali. Sono prezzi fissati per i beni di merito allo scopo di renderli accessibili a tutti (case popolari, mensa scolastica). La perdita che ne risulta è posta a carico della collettività e coperta con il prelievo fiscale.

4. I tributi Il tributo è una prestazione obbligatoria in denaro, imposta dallo Stato o da un altro ente pubblico nei casi e nei modi previsti dalla legge. I tributi sono entrate derivate di tipo coattivo e si distinguono in: •

Tasse: prestazione obbligatoria dovuta a chi richiede ad un ufficio publico un servizio che soddisfa sia l’interesse individuale sia l’interesse collettivo. Maggiore è l’utilità pubblica, minore è l’ammontare della tassa a carico dell’utente richiedente. A seconda del servizio erogato, si distinguono in: o Amministrative:

o

§

Servizi dello stato civile (atti di nascita, di morte, di matrimonio)

§ § §

Istruzione pubblica (tasse scolastiche, universitarie) Svolgimento di attività economiche (autorizzazioni di fiere o mercati) Esercizio di particolari diritti (passaporto, brevetti, porto d’armi)

Giudiziarie: §

Processi civili, amministrativi o tributari: le tasse sono completamente a carico della parte che perde la causa

§ o •

Atti di volontaria giurisdizione (provvedimenti del giudice tutelare)

Industriali § Servizi di carattere tecnico (garantire le caratteristiche di metalli preziosi)

Contributi: prestazione obbligatoria a carico di coloro che traggono un vantaggio personale dalle opere pubbliche indivisibili. o

Il contributo fa aggravare una parte del costo del servizio su coloro che se ne avvantaggiano ma non presuppone una domanda individuale perchè l’ente pubblico effettua l’opera di propria iniziativa.

o

Diversi sono i contributi posti a carico del lavoratore per finanziare le forme di tutela previste dal sistema di previdenza sociale.



Imposte: prestazione obbligatoria posta a carico della collettività per far fronte a fini di interesse generale. L’imposta ha il massimo grado di coattività, ovvero che viene pagata anche se il servizio non viene utilizzato dall’individuo. Il tributo colpisce le manifestazioni di ricchezza sia dirette (reddito e patrimonio) che indirette (consumi). L’imposta, oltre che un’entrata, è un fondamentale strumento di politica economica e sociale.

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5. La pressione tributaria Con il termine pressione tributaria si intende l’incidenza del prelievo fiscale sul sistema economico nazionale. La pressione tributaria (P) viene misurata mettendo in relazione l’entità del prelievo dei tributi (T) con l’entità del PIL (Y): P= T. Y In linea generale si può dire che un aumento della pressione tributaria ha come conseguenza la contrazione della domanda globale, in quanto diminuisce il potere d’acquisto delle famiglie e di conseguenza la propensione al consumo. Nelle fasi di espansione sarebbe bene aumentare la pressione affinché regoli l’inflazione. Nei periodi di recessione, invece, sarebbe opportuno diminuirla per aumentare il potere d’acquisto delle famiglie. In ogni caso, una pressione tributaria molto accentuata produce conseguenze negative perchè determina alcune reazioni da parte degli operatori economici: le imprese aumenteranno i prezzi dei prodotti e le famiglie chiederanno un aumento dei salari. In conseguenza di questi comportamenti si determinerebbe l’inflazione da costi. Quando il peso dei tributi incide eccessivamente sui redditi familiari, la propensione al risparmio tende a diminuire perché le famiglie non sono disposte a ridurre il loro tenore di vita e preferiscono spendere i propri risparmi. Gli organi della finanza pubblica devono perciò saper individuare qual è il punto critico oltre il quale l’aumento della pressione tributaria produce effetti negativi. È inoltre opportuno considerare a quale tipo di spese lo Stato destina il prelievo in quanto le conseguenze dell’una possono essere bilanciate dalle conseguenze dell’altro.

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