Leggi fascistissime PDF

Title Leggi fascistissime
Course Storia contemporanea
Institution Università degli Studi Gabriele d'Annunzio - Chieti e Pescara
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Leggi fascistissime...


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Le “leggi fascistissime”

Le “leggi fascistissime” che caratterizzano il biennio 1925-1926 hanno così molti obiettivi, primo fra tutti la progressiva sovrapposizione e fusione tra il Fascismo e lo Stato italiano. In tal senso, il Presidente del Consiglio diventa un effettivo Capo del Governo, con più ampi poteri (anche di veto), mentre il potere legislativo e quello esecutivo sono ricondotti al Consiglio dei Ministri, svuotando il Parlamento della sua reale funzione. Sciolti i consigli comunali e provinciali, viene creata la figura del podestà, di nomina governativa, mentre sono estese le attività di controllo del dissenso attraverso prefetti e forze dell’ordine (l’OVRA, la polizia segreta fascista, viene appositamente creata nel 1930). La censura su quotidiani e mezzi di informazione conosce poi un’ulteriore stretta dopo i falliti attentati a Benito Mussolini tra 1925 e 1926; nel novembre di quello stesso anno, il cerchio si chiude con l’istituzione del Tribunale speciale per la difesa dello Stato, lo scioglimento di organizzazioni politico-sindacali “sovversive” o sospettate di antifascismo, l’istituzione del “confino” per i colpevoli di reati politici (tra cui molti comunisti, come Antonio Gramsci), cui non resta che darsi all’attività clandestina.

Passo finale della fascistizzazione della nazione è la trasformazione del Gran Consiglio del Fascismo nell’organo supremo dello Stato (9 dicembre 1928), che emana subito una nuova legge elettorale, abolendo ogni restante illusione di democrazia e di suffragio universale. Le elezioni plebiscitarie del 1929 (in cui è possibile solo approvare o rifiutare la lista nazionale di 409 candidati emanata dal Gran Consiglio, e senza nessuna tutela sulla segretezza del voto) diventano allora uno strumento di propaganda per l’affermazione della dittatura di Benito Mussolini....


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