Letteratura Greca - Renzo Tosi. Appunti lezioni del suo corso monografico sull\'Antigone di Sofocle PDF

Title Letteratura Greca - Renzo Tosi. Appunti lezioni del suo corso monografico sull\'Antigone di Sofocle
Author Sofia Novello
Course Letteratura greca
Institution Università di Bologna
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Renzo Tosi. Appunti lezioni del suo corso monografico sull'Antigone di Sofocle...


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LETTERATURA GRECA 04.02.2019 Antonio Piccolo, drammaturgo - lunedì 11 febbraio alle 16 in Aula II. Influenzati da Brecht si continua a considerare l’Antigone come eroina della resistenza e Creonte come Hitler – nota invece le costrizioni del potere e i tentativi di trovare un compromesso di Creonte che ora è al potere MA in sedia a rotelle, costretto. Classici non parlano solo al loro tempo ma alle generazioni successive. Ogni opera si scontra con un orizzonte d’attesa (Jauss). L’impatto cambia in base a questo. Primo approccio per comprendere la struttura particelle poiché inizialmente scrittura continua senza spazi e punteggiatura. Importanza sensibilità per il testo. Piè che avvio alla traduzione, avvio alla comprensione -> Capire il greco . Non chiederà traduzione ma inizialmente di fare un analisi e mostrarne il processo. Traduzione è necessaria ed impossibile poiché la lingua si struttura in un certo modo conseguentemente a un certo modo di pensare. Differenza tra lettura di un testo teatrale e ascoltarlo nella messa in scena vedi ad es. illogicità primi versi dell’Antigone. Traduzione di Marzullo di Aristofane ottima per trasposizione teatrale ma con alcune incoerenze filolofiche. Tempesta di Giorgione

Esempio tipo di domande riguardo linee di letteratura greca: chi era Gorgia? Cosa sono le Rane di Aristofane? Prologo di Callimaco? Parlami di Stesicoro (fino a cinquant’anni fa mezzo sconosciuti, nuovi materiali scoperti recentemente, è nello di congiunzione tra lirica corale e teatro tragico). 05.02.2019 Tradizione può essere diretta o indiretta, non limitata a documenti scritti ma a tutto il patrimonio orale. Non abbiamo opere originali ma ciò che i secoli ci hanno tramandato. Pavese riufiuta tradizione proponendo termine ‘trasmissione’. Tradizione da tradeo. Tradizione diretta tramanda i testi con l’intenzione esplicita di tramandare quel testo. In quelli medievali i copisti scrivono il codice per trasmetterlo ai posteri – definizione Aristotele, per lui infatti fare una definizione per genus proximum et deferentia specificam. Parlando invece di tradizione indiretta si parla delle citazioni, richiami dei grammatici e le traduzioni in altre lingue (dovrbbero essere tradizione diretta ma posizionate tra quelle indirette perché convenzionalmente per tradizione diretta si intendono i manoscritti medievali e i papiri. Parecchi testi greci sono comunque pervenuti solo per tradizione indiretta fino agli inizi

del 900. In quegli anni scoperte papiracee Queste amplificano conoscenza non solo dei testi ma anche del periodo storico. Prima scoperta papiracee è Callimaco ma non quello degli Aitia bensì quello degli Inni e degli epigrammi poiché uniche cose conosciute. Di epoca arcaica quasi tutti gli autori conosciuti per tradizione indiretta ad esempio Saffo e Alceo conosciuti solo per singoli versi, per citazioni. Saffo scrive in dialetto eolico e parecchi grammatici citano versi di Saffo perché sono esempi di lingua eolica. Cosa ha comportato questo? Che i frammenti erano delle falsità. Con scoperte papiracee ci siamo resi conto che questi versi erano stati estrapolati. Ad es. il verso per cui una donna è simile a un melograno molto alto che gli uomini non sono riusciti a raccogliere appartiene ad un lungo epitalamio di Saffo scoperto nel 1930. Dal primo 800 in avanti con il fenomeno culturale del cosiddetto preromanticismo questi frammenti hanno influenzato la poetica della forma breve che diventa importante all’inizio del 900 – l’idea che un verso solo possa essere più profondo di un intero componimento avviene per influenza di questo errore della tradizione. Nota di conseguenza la cultura aforistica emersa nel 900. Esiste ancora periodo pre-arcaico privo di papiri dove ci basiamo su tradizione indiretta. Nell’ambito filosofico presocratico non abbiamo documenti di Eraclito. Le piccole citazioni che abbiamo di lui sono estremamente affascinanti poiché diverse l’una dall’altra proprio perché mediate dalle filosofie successive come gli epicurei e gli stoici. Introduzione all’opera di Parmenide è unico documento lungo della tradizione diretta. A riguardo bisogna accordarsi su cosa significa filosofia. Cosa significa filosofia in greco? Antropologicamente: cos’è la φιλια? cos’è φιλος? Solita traduzione di amore è postuma ma inizialmente indica più genericamente un legame profondo infatti indica anche amore coniugale quindi un legame istituzionalizzato. φιλοτες è diverso dall’eros nella cultura greca poiché filotes è istituzionaizzato e regola secondo certe regole, può avvenire tra persone anche non sposate ma un legame. Filos indica dunque colui che si interessa, si occupa attivamente impegnandosi in un certo ambito. La sofia è la conoscenza, il sapere dovuto alla conoscenza quindi a un impegno molto forte. Concetto di filosofi presocratici è in verità ambiguo poiché loro sono più simili a scienziati , il concetto di filosofo si sviluppa da Platone in avanti quindi dovrebbe essere chiamato così solo da Platone in avanti. Nel 900 questi filosofi- scienziati di età presocratica influenzano molto il pensiero scientifico. Il più grande raccoglitore di filosofi presocratici è Diels, legato ad Einstein. Altro autore che rilegge i frammenti di Eraclito in ottica scientifica è Popper che scrive grande libro su Eraclito e Parmenide. Suddivisione tra cultura umanistica e scientifica nella seconda metà del 900 è un preconcetto errato. Ad es. la matematica scolastico è tentativo di dare forma simbolica alla filosofia aristotelica. Lingua greca mostra una certa mentalità che si trova sia a livello scientifico sia nelle grandi opere. In questa mentalità è insita la fusione tra i vari ambiti di conoscenza, questo emerge nella lingua. Noi latini in ogni azioni necessitiamo di sapere innanzitutto se questa è passata presente e futuro. Il latino in ciò è parossistico poiché la consecutio temporum esclude possibilità che qualsiasi azione avvenga senza essere in rapporto temporale con le altre. In greco questo non accade, il tempo è un elemento successivo alla comprensione di come è fatta la stessa azione. Questo emerge dalla lingua stessa. In greco scegli un’azione a cui dare maggiore importanza e la mette all’imperfetto poiché, se importante, è certamente continua. E le altre azioni? Al participio aoristo. Tutto ciò che ricordiamo a una certa durata, all’imperfetto. Al contrario una fotografia, immobile, simboleggia l’aoristo poiché è un momento preciso, non la realtà intera ma uno o più flash all’interno di un’azione duratura. Anche se nella mentalità greca vi è concetto di insieme mentre, dato che nella nostra mentalità latina è così importante il concetto temporale, è invitabile usare delle coordinate per indicare successione temporale. Passaggio dunque da mentalità

aspettuale a mentalità temporale. Questo è importante per differenza ancora sussistente tra lingue temporali e aspettuali (ad es. tutte le lingue slave come il russo dove il passato è solo un aggettivo). AORISTO è essenziale per comprendere mentalità greca. Indica tutto ciò che non è misurabile. Quindi l’indeterminato ad esempio nei nostri proverbi dove si parla di una situazione ipotetica. Aoristo indica anche azione anche puntuale poiché questo è altrettanto indeterminato (anche in geometria per l’appunto). Concetto di non misurabilità permette di comprendere l’ossessione della scienza greca di misurare, misurare con precisione con riga e compasso facendosi problemi con situazioni irrisolvibili in maniera precisa vedi l’Inno a Zeus dell’Agamennone – coro che ricorda il sacrificio di Efigenia, si rivolge a Zeus dicendo ‘ouk exo proseikasai’ io non ho la possibilità di trovare dei parametri, di parametri cioè avere un’unità di misura con cui confrontarmi , questo implica l’incomprensione, non capisco poiché non ho mezzi per capire. Non riuscire a misurare = non riuscire a capire. Solo tu, o Zeus, puoi darmi questi parametri. Ad es. come è definito il manus, l’indovino nella religione greca. In Omero viene definito come colui che sa il passato il presente e il futuro, quindi è come l’aoristo che non rientra nelle misure precise poiché sta al di sopra e riconosce tutto. Ad es. a livello sintattico la differenza tra kronos e kairos e aion . Kronos è il tempo indeterminato che non is può misurare, una porzione reale di tempo necessita il plurale, kronoi infatti in greco il plurale degli astratti indica sempre le loro espressioni concrete. In greco moderno corrisponde kronia sono gli anni e anche in greco antico per dire che uno ha tanti anni si utilizza stesso termine. Kairos indica un evento. La statua di Lisippo che rappresenta il kairos poiché ha un ciuffo davanti poiché il kairos tu lo devi cogliere al volo. Aioon è tempo determinato, una porzione che puoi misurare (attenzione non significa tempo divino – significato assunto in epoca cristiana). In epoca classica diviene il tempo dell’eternità, divino poiché il cristianesimo indica un’eternità differente dal concetto indeterminato greco. Vita eterna è un ossimòro poiché nella concezione cristiana è una vita che ha misura (quindi non indeterminata) nell’eterno. Per i greci esiste discorso della misura precisa ma già nel mondo greco del V secolo vi è esplicitazione anche nella tragedia di concetto che è alla base del metodo tucidideo. Cosa possiamo raggiungere? La nostra è una verità assoluta? Possiamo andare a fondo ma questa è verità precisa, misurabile oppure no? Questo elemento viene messo in crisi con cultura scientifica novecentistica. Con calcolo delle probabilità di tende a dare misura alla verità relativa quindi al massimo di verità raggiungibile. Nel novecento le scoperte papiracee hanno aumentato conoscenza della cultura arcaica. Parallelamente la nuova scienza si è forma da metà 800 in avanti, qua si entra a far parlare di antropologia. La distinzione tra c ultura antropologica e quella legata allo studio dei testi è un’altra falsità. Antropologia deve basarsi sullo studio scientifico di cò che abbiamo, dei testi. Non può limitarsi a un discorso astratto. Antropologia unità alla conoscenza dei testi arcaici è servito a mettere da parte la grande illusione della grecità, cioè la visione iniziata con la riforma protestante del nord Europa venuta a galla alla fine del 700 e per tutto l’800 cioè l’idea che la grecità fosse un mondo assolutamente razionale. La coscienza che nella grecità era essenziale il raggiungimento di una misura precisa è esatto ma non si limita certamente a questo. Questa idea era stata portata avanti per la prima volta a fine 700 da Vinkelman, aveva studiato le statue in Italia poi era andato a Trieste dove è stato ammazzato. Neoclassicismo di Vinkelman basato su idea razionalità greca e poi portato avanti dalla cultura filologica tedesca che è intimamente legata alla grande arte tedesca. In quest’ambito abbiamo Goethe che vede la grecità nell’arte come modello di perfezione. Con scoperte papiracee si sono trovati elementi in comune con culture cosiddette primitive. Inizi 900 Frazer scrive Enciclopedia antropologica Ramo d’Oro la cui forma originale erano dodici volumi (superata poiché cerca di considerare tutto in chiave agraria come ritualità per la fertilità dei campi ma fuori da ciò dimostra come le istituzioni greche hanno corrispondenze con istituzioni di popoli fino ad allora definiti primitivi. C’è in seguito che ribalta il concetto di razionalismo. Antigone ad es. viene citata da Hegel e la base di questo filosofo è che tutto ciò che è razionale è reale, cultura idealistica. Al contrario c’è che porta avanti l’irrazionalismo, ad es.

Nietzsche che dice che la grecità era quella nuova realtà acaica che si veniva via via scoprendo caratterizzata da equilibrio da irrazionale e razionale che, da Platone in poi di era disequilibrata verso razionalismo. Questo concetto di grecità solo razionale imperversa nel tempo. Questo porta a idea che la cultura nasca nel mondo greco in modo separato rispetto ai mondi precedenti, un fiore nel deserto. Questa illusione della cultura tedesca dell’Ottocento è destinata a crollare con la scoperta dei legami profondi con le culture orientali. Essenziale riconoscere che l’idea dell’Europa divisa dall’Asia nasce e inizia a propagarsi con le Guerre Persiani.

Riguardo il saggio chiede la propria critica personale, ciò che ne pensiamo. 07.02.2019 Cultura classica dell’800 basata sulla cultura idealista tedesca. Così facendo si protrae l’idea di un’affinità elettiva tra cultura greca e cultura tedesca come se unici portatori di questa fossero in nord Europa. Affinità ideale che nei primi anni dell’800 nasce da un discorso empirico. Cioè dopo le guerre napoleoniche la Germania che era estremamente divisa, trova modello nella Grecia che era geo politicamente separata ma unificata nella cultura. Si contrapponeva così questo mito alla cultura francese del 700. (nota questo non contiene WInckelmann che vede nel mondo greco un mondo ideale ma lui ha idea che questa ripresa greca consista nella rinascita europea (quindi no affinità elettiva di un popolo bensì dell’intera europea). Humboldt è pensatore, studioso tedesco. Mito greco con la sua perfetta razionalità si contrappone alle civiltà precedenti, in particolare le città della Mesopotamia. A riguardo vi è il saggio ‘Da Omero ai Magi’ di studioso svizzero Burket in cui nota collegamenti molto stretti tra cultura arcaica geca e quella precedente, in particolare della Mesopotamia. Fondamentale la constatazione fin dagli anni 30 di una somiglianza tra alcune sentenze della Grecia arcaica in particolare di Esiodo e alcuni proverbi dell’antico testamento. Questa scoperta insieme a quella di testi Egiziani e Canadei. Il primo a mettere insieme queste scoperte quindi il fatto che la Grecia è conseguenza e insieme di tutte le culture di quest’area è Dornserff che insegnava a Lipsia. Qual è la visione attualmente più accreditata? Grande koiné comune del 2 millennio a.C. (quindi precedente a emergere greco) che è comune a Grecia e paesi semitici = koine sapienziale. Sapienziale indica un tipo di cultura che procede attraverso sentenze – vedi proverbi nella bibbia e le opere e i giorni di Esiodo. Nota la storia di Ahiqar che è divisa in due parti , in parte favolosa che arriverà fino in India (storia Basile). Uno degli elementi più tradizionali che si torva è il problema di fare un castello nell’aria (alla base degli Uccelli di Aristofane). Raccolta di sentenza attraverso cui Ahiqar cerca di istruire un giovane che alla fine si rivelerà un essere infido. Questa comunanza deve essere considerata sia nel campo letterario sia in quello scientifico. Testi antichi venivano letti come se fossero letteratura contemporanea quindi non veniva considerata la funzione di questi tesi e di questi autori. >Fino a seconda metà del novecento le opere non venivano contestualizzata. Da allora viene attribuita importanza dei mezzi di comunicazione – libro che ha cambiato il mondo della cultura McLuhon che scrive La Galassia Gutenberg che mostra come la cultura cambia in base a mezzo di comunicazione. Che dimostra che non possiamo studiare i fatti culturali se non studiamo come venivano fruiti,. Da questo studio nasce un approccio differente alla grecità arcaica. Questi studi si innestano all’interno della problematica della Questione Omerica che, partendo da una domanda precisa si è modellata su una visione più ampia.Studioso di nome Lord va in Jugoslavia nei Balcani e si rende conto dell’epica che ancora allora era fruibile oralmente e si rende conto di come quest’oralità modificava iltesto. Quando i testi vegono scritti? Con Pisistrato ma quale Omero c’era nell’epoca di Pisistrato?

Preface to Plato di Havelock – Cultura orale e civiltà della scrittura. Fino a 6 5 secolo vi è una cultura orale in cui il poeta è maestro di verità Nell’introduzione e la prima parte della Teogonia di Esiodo il poeta ha una conoscenza superiore e il suo compito è quello di propagare questa conoscenza. La poesia ha dunque uno scopo didattico  poeta è maestro di verità. Platone (e Tucidide x Tosi)si contrappone a questo modo di concepire i poeti. Per tucidide perché al posto di approfondire i poeti abbelliscono così da piacere e eperché c’è il mito che tiene in superficie. Per Platone chi ha una conoscenza di tipo intuitivo, venuta dagli dei, sostittuisce una conoscenza razionale proveniente dallo studio. Vedi anche come esmio l’Edipo Re di Sofocle in cui Tiresia che ha saputo le cose da Apollo ed è mediatore dice come stanno le cose ma Edipo non può credergli sia per ché è politico sia per nuova concezione di verità a cui è necessario giungere attraverso procedimento razionale. Bruno Gentiili, Poesia pubblica – mostra come i poeti arcaici hanno sempre in mente committente e fruitore. Non esiste l’idea di una poesia per la poesia. Parallelamente al cambiamento di quest’epoca si diffonde una scuola di tipo antropologico. Psicologia storica di Vernant e i suoi allievi. Questo studio è contrapposto al movimento della psicanalisi freudiana – complesso di Edipo traslato nelle signore di Vienna si basa con l’idea che i cittadini abbiamo gli stessi problemi del cittadino contemporaneo. In contrapposizione Vernant scrive Edipo senza complesso. Secondo psicologica storica la psicologia umana si evolve quindi bisogna tenere consapevolezza non solo della affinità ma anche delle differenze Elemento del poeta come maestro di verità ci permette di intuire come il lettore percepisse i racconti ad es. il modo di pensare al di sotto del mito. Questa scuola procede con metodo antichissimo portato alle estreme conseguenze: metodo scientifico che nel 900 è stato portato alle estreme conseguenze da Hegel poiché Aristotele è stato iplasmato sulla logica. La logica di Aristotele si basa sul principio di non contraddizione. Levi Staruss analizza i miti cercando delle contrapposizioni ma qualcun altro sicuramente ne troverà altre, molto soggettivismo che diminuisce nell’analisi dei miti indiani. Con opera culturale molto profonda come l’Edipo Re in cui sappiamo tanto ma non tutto questo discorso resta sempre un po’ aleatori. Discorso sulla musica greca che incentrata a Lesbo. Capitale della Grecia nel periodo arcaico è Sparta. Inventa nuovo tipo di strumento, tetracordo che viene modificato, ne vengano uniti due e si forma strumento con sette corde – la lira cetra ha tradizionalmente sette corse. Questa è innovazione di terpandro (?). La grande musica è essenzialmente musica di strumento a corda, di lira, cetra. Verso fine 5 secolo anche cambiamenti di gusto del pubblico. Platone è contrario a queste innovazioni poiché lui è molto conservatore, ci dà molte informazioni sulla musica in età arcaica. La musica è armonia – armonia viene da αρμοσω che non è concetto di adattarsi ma un po’ più di unire- unire in modo che ciò che risulta è un tutt’uno in cui non emergono le parti singole distinte. Questo è concetto profondo. Il grande mito alla base di ciò è quello delle mura di Tebe poiché fatte di tanti massi enormi. Qual è il mito della nascite delle mura di Tebe? Sorgono quando un fratello le costruisce e l’altro suona la cetra – si innalzano sotto questo strumento. Questo avviene durante la notte di nozze tra Cadmo (fondatore di Tebe) e Armònia. Altro mito interessante è Orfeo, grande citaredo, esecutore di musica che crea un miracolo: ripristinare l’armonia originale del mondo in cui uomini e divinità abitavano in sincronia. Infatti con il suo suono riesce ad ammansire le belve più feroci. Musica è dunque un elemento essenziale. Altro grande strumento nella poesia arcaica ma considerato di genere inferiore αθλος che NON è un flauto, assomiglia al nostro oboe oppure clarinetto. Assomiglia a certi strumenti di montagna con un suono cupo. Tutti i testi per αθλος sono cupi infatti il suono è detto παμπονος. Questo è strumento di serie B perché con la cetra puoi cantare E suonar mentre con uno strumento a fiato no. Atena mentre suona l’αθλος e vede il suo volto deformato – riempie le gote e questo è elemento negativo.  statua di Atena e Marsia di MIRONE (che ha fatto anche il Discobolo)

Terzo ed ultimo motivo è il fatto che le corde hanno delle misure precise (cultura greca ha ossessione della misura) quindi gli intervalli possono essere misurati con precisione mentre strumento ad aria è molto più variabile ed aleatori. Se la musica è legata ad armonia allora deve essere ...


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