Letterature Comparate De Cristofaro 9 PDF

Title Letterature Comparate De Cristofaro 9
Author francesca capitani
Course Letterature comparate
Institution Università degli Studi dell'Aquila
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Summary

Riassunto dettagliato del capitolo 9 del manulae di Letterature Comparate di F. De Cristofaro...


Description

9 LA DIMENSIONE CULTURALE DEI TESTI 9.1 IDEE DI CULTURA: LE FONDAMENTA DEGLI STUDI UMANISTICI

Bisogna ricordare che per definire il concetto di testo letterario bisogna valorizzare appieno le implicazioni culturali. Gli studiosi abbandonano la teoria della letteratura strutturalistica (che evidenziava tutti i meccanismi interni al testo), evidenziando la dimensione che si crea attraverso il legame tra il testo e l’extra-testo. Si pensa al significato culturale che l’opera esprime, si riflette sulla cultura dell’autore, gli elementi della sua formazione, in primis come uomo, e poi come artista. CULTURA: termine sottoposto a cambiamenti attraverso il tempo, T. Eagleton sottolinea che la parola sia una delle più complicate della lingua inglese (insieme alla parola natura). La definizione del termine ha subito diverse evoluzioni nel tempo. 9.2 CAMMINI (IN PARTE) COINCIDENTI: L’AVVENTO DEL POSTMODERNO

Con l’avvento del postmoderno il termine cultura subisce diverse variazioni. Dall’arte provengono nozioni come quella di pop art, mediante la quale iniziano ad essere poste in piena luce, negli studi sociologici, semiotici, espressioni confinate fino ad allora in settori come quelli del fumetto, della televisione e della moda. Oppure viene definito un modo comune a più linguaggi artistici, nato dalle arti omosessuali dell’800, e poi sempre più diffuso nella cultura di massa, il CAMP (gusto che si lega a elementi di teatralità, gioco e travestimento, gusto per il decorativo e lo smisurato, con effetti spesso provocatori). Per quanto diversi sono episodi particolarmente innovativi, che fanno entrare elementi della cultura popolare all’interno della cultura alta (o viceversa), promuovendo l’eliminazione della differenza tra alto/basso. 9.3 PERIMETRARE GLI STUDI CULTURALI

Abbiamo quindi capito che il postmoderno segna una svolta per i nuovi orientamenti critici, chiamati studi culturali. Nel secondo dopoguerra viene fondata la CCCS all’università di Birmingham, un nuovo indirizzo di ricerca che si concentrava sul fenomeno culturale. Con gli stimoli provenienti dal marxismo e dallo strutturalismo, dagli influssi della psicanalisi, si sviluppa un approfondimento della dimensione politica e interdisciplinare dei cultural studies. Con questi influssi gli studi culturali dissacrano le ideologie dominanti che agivano. Si sviluppa un movimento propenso a enfatizzare gli aspetti tipici della cultura inglese, i valori e i suoi significati, i suoi aspetti politici, sociali ed economici. Negli anni ‘70-‘80 i CCCS vedono un’espansione evidente nelle problematiche della razza e del gender, in questi anni vengono rappresentate le minoranze (etniche, sessuali e religiose) e vengono revisionati i canoni del sistema. In India, a partire dagli anni ‘80 si diffondono i SUBALTERN STUDIES, propensi a riformulare il racconto della storia del paese, questa ideologia rompe con quelle già consolidate, le quali esprimevano le ideologie dei colonizzatori britannici. 9.4 STUDI CULTURALI, STUDI LETTERALI

Queste innovazioni hanno colpito negli anni ‘90 il campo dello studio letterario. In alcuni luoghi vengono introdotte letture (orientali, afroamericane, latinoamericane) che si oppongono al canone letterario tradizionale composto da testi greci e latini e medievali; si levano però proteste di coloro a difesa della letteratura tradizionale, Harold Bloom, ad esempio, si rivolge contro i portavoce, nell’insegnamento, delle persone nere, femministe, gay e altri subalterni. La visione di Bloom è sicuramente

una visione anglo-centrica, preoccupata di fronte a quel che sta succedendo. Bloom è legato a un concetto di cultura alta, di un canone letterario immodificabile. 9.5 IPOTESI DI LETTURA

Gli insegnamenti nati dai cultural studies sono svariati, e di diversa natura: da un lato nella critica letteraria in tradizioni come quelle dei classicisti e degli italianisti si sono affermate linee di indagine di maggiore o minore radicalità, capaci di produrre i reception studies, o una prospettiva che valorizzi il ruolo delle donne nella letteratura. Alcuni testi che oggi consideriamo capostipiti dei cultural studies sono entrati nei canoni accademici, si tratta di scritture del ‘900 che compaiono a pieno diritto come oggetti di analisi di fianco ai classici della letteratura, come i testi di W. Benjamin o di Freud o di Pasolini. Il pioniere dei reception studies (studi sulla ricezione) è Charles Martindale. Questi studi sono stati inizialmente poco teorizzati ma intensamente praticati nell’accademia inglese per poi diffondersi nel resto del mondo. Alla base dei RECEPTION STUDIES c’è una modifica dei concetti tradizionali. Negli studi sulla ricezione dell’antico giocano un ruolo importante la fortuna e la tradizione, che stabiliscono la trasmissione dei testi e di conseguenza la possibilità di diventare o canonici. Lavorare sulla ricezione, sulla vita postuma degli autori e dei loro testi, comporta la consapevolezza di dare una nuova vita ai classici, attraverso un modo nuovo (nostro) di leggere, interpretare, insegnare questi testi. L’ampia rete di rapporti e allusioni mossa dalla lettura dei classici nel tempo richiede allo studioso, o al lettore una particolare sensibilità nei confronti del testo originale. Naturalmente gli studi sulla ricezione comportano la variazione di alcune parti di un testo, adattandolo e rimodellandolo in base alla soggettività dell’interprete e al suo situarsi in un'altra condizione, in un'altra società, in un altro luogo e tempo. Un esempio è il caso della figura di Medea. La sua è una delle storie più rappresentate a teatro, ma anche una tra le più riscritte. Tuttavia, ha avuto una minore centralità nella teorizzazione critica, interessando, ad esempio, in maniera solo trasversale la psicanalisi, a differenza di Elettra ed Edipo. Comunque, le motivazioni che hanno condotto gli scrittori antichi moderni a confrontarsi col mito di Medea sono: -

Il carattere sovrannaturale del personaggio,

-

Il conflitto tra civiltà occidentale e civiltà orientale,

-

La violenza del sentimento amoroso.

Sul tema del conflitto tra le civiltà si è rifatta la maggioranza delle riscritture recenti del mito, in particolare viene ricordata quella di Pasolini. BLACK STUDIES: nata dai movimenti di rivendicazione etnica degli anni ‘60 e ‘70,

incentrata sul problema dell’identità, e della disparità, etnica. A questa ideologia si aggiunge il confronto con lo studio culturale, inquadrando il problema della differenza etnica in una più vasta storia di squilibri tra potere dominante e soggetti emarginati; si parla di diversi temi: dall’esperienza della schiavitù alle sottoculture giovanili del rap. Un momento importante è la pubblicazione delle Anime del popolo nero di W.E.B. Du Bois nel 1903, egli nel suo testo analizza diversi oggetti, tra cui le condizioni delle scuole rurali e della povertà degli affittuari e dei contadini. Al suo testo si deve la promozione della cultura afroamericana in riviste culturali, nelle quali muoveranno i primi passi i protagonisti del Rinascimento di Harlem.

Si è parlato di rivendicazioni politiche da parte di alcune minoranze volte ad ottenere forme di riconoscimento; è il caso degli studi sul genere e la sessualità. Si tratta di rivendicare l’autorità di questi sottogruppi, di esprimere le loro voci minoritarie, storicamente represse, con la volontà di riscrivere le norme, i canoni, le gerarchie della cultura ufficiale, introducendo elementi nuovi. Da qui è nato il GENERD STUDIES. Con QUEER s’intende un sapere in buona parte creativo e immaginativo (queer è un insieme di temi e figure spesso provocatori) e produttivo: il queer modifica il modo di vivere e pensare e il modo di relazionarsi alla cultura e alla società. È un concetto complesso e in constante evoluzione, non a caso la parola è intraducibile in diverse nazioni. In tempi recenti queer viene usato per indicare la comunità LGBT, con una particolare riappropriazione in senso positivo del termine, dato che inizialmente era stato usato con un chiaro valore dispregiativo e omofobico. I QUEER STUDIES quindi usano simboli e temi propri dei soggetti e delle comunità LGBT, spostati in un piano più ampio. Questo spostamento comporta un’eliminazione delle identità fisse. Viene naturalmente proposta una letteratura fortemente interdisciplinare, basata sull’elaborazione di una teoria legata alla filosofia e alla psicanalisi; minore è stato il ricorso a fonti letterarie. Tuttavia abbiamo diverse modifiche provenienti dall’interpretazione queer della Commedia di Dante....


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