Madame bovary riassunto PDF

Title Madame bovary riassunto
Course Letteratura Francese 1
Institution Università degli Studi di Napoli L'Orientale
Pages 12
File Size 309.8 KB
File Type PDF
Total Downloads 40
Total Views 145

Summary

riassunto del libro madame bovary...


Description

Madame Bovary è il libro principale e più conosciuto non solo di Flaubert, ma di tutta la stagione realista del romanzo francese. La stagione realista era iniziata prima, Flaubert nasce come romantico, ma la sua scrittura romanica non prendeva (ne avevano fatto parte anche autori come Victor Hugo) e infatti in 30 anni il Romanticismo tramonta. Prima di Flaubert il realismo fu inaugurato da Balzac che scrisse "Comedie humaine"; un ciclo di più di 90 romanzi. Era un nuovo modo di fare letteratura, non più filtrata dall'io del narratore. In poesia l'avventura romantica si descrive con il fatto che l'io lirico (soggetto di coscienza a partire dal quale si racconta qualcosa) e l'io empirico (colui di cui si racconta) coincidono. In letteratura non sempre è così tranne per l'autobiografia. Con il realismo l'io lirico non coincide con l'io empirico: l'obiettivo del realismo è dare una fotografia quanto più somigliante alla realtà; ma la cosa importante è che il narratore parla in maniera oggettiva senza dare la sua interpretazione dei fatti. Un autore deve essere oggettivo, ma già il fatto che scelga determinati personaggi è una sorta di soggettivismo, per cui l'essere oggettivo nei romanzi non si realizza mai al 100%. Lo stesso Flaubert dirà "Madame Bovary c'est moi". La critica ha sempre confuso questa frase con una sorta di identificazione nel personaggio, ma ciò non è possibile perché Flaubert è un uomo colto mentre Emma è una rappresentante della mediocrità. Quella frase negli anni 60 del XX secolo ha iniziato ad essere compresa: il discorso letterario è polifonico e soggettivo. Quindi possiamo usare la prospettiva del personaggio invece di quella del narratore. Non è il narratore che racconta, o meglio racconta, ma fa in modo che il lettore legga i fatti dalla prospettiva di chi li ha vissuti. Flaubert con quella frase voleva dire che per essere oggettivo bisogna lasciar parlare il personaggio, con strategie linguistiche diverse. Tutto ciò fu iniziato da Balzac. la Comedie humaine è un ciclo di 90 romanzi divisi in 3 grandi sezioni: gli studi analitici, gli studi dei costumi, gli studi filosofici. All'interno di tutti i romanzi di Balzac l'obiettivo è quello di prendere un personaggio che incarna tutte le caratteristiche tipiche di una certa personalità e descriverli per come loro appaiono e non per ciò che sono. Flaubert è considerato colui che ha dato le regole del realismo. Madame Bovary fece scandalo perché si pensò che fosse il resoconto di una storia vera. Ci sono delle fonti nel libro, si vogliono descrivere i costumi della provincia e della classe medioborghese. Due studiosi sostengono che nel 1851 Flaubert sia stato influenzato da un fatto di cronaca avvenuto nel 1848, che è il caso della morte della seconda moglie di un ufficiale sanitario. Essa era adultera e si uccise, avvenne in un paesino della Normandia. Questo avvenne davvero, ma è una fonte parziale, è lo spunto, anche perché sui giornali Flaubert non avrebbe mai trovato tutti i dettagli della vicenda. Madame Bovary è frutto della finzione letteraria, è la verosimiglianza che l'autore persegue. Il romanzo si compone di 3 parti fondamentali, divise in 35 capitoli perché la prima parte è divisa in 9 capitoli, la seconda in 15 e la terza in 11. Già il primo capitolo è sui generis e lo potremmo intitolare "La presentazione di Charles Bovary". È sui generis perché in una storia in cui il personaggio principale è Emma Bovary ci si aspetta che nel primo capitolo ci sia la sua presentazione, mentre invece sarà introdotta dalla prospettiva di Charles. Questo si discosta un po’ anche dallo stesso realismo poiché nel primo capitolo non si descrive né il personaggio principale né il luogo dove avviene la vicenda (questo lo troviamo ad esempio in Le rouge et le noir di Stendhal in cui il primo capitolo è dedicato alla descrizione del paese di Verrières, cittadina della Franca contea, quindi l'autore ci vuole dire che sarà sincero e trasparente come il vetro). Madame Bovary (il libro) inizia con la descrizione della gioventù di Charles. Emma nel romanzo sarà sempre identificata con il cognome del marito e mai con il suo, anche se lo apprendiamo nel secondo capitolo. Questo sta a rappresentare che lei ed il marito saranno sempre legati, non tanto dal punto di vista sentimentale, ma come rappresentanti della mediocrità borghese. Nell'opera Madame Bovary troviamo tre principali modalità di scrittura: il primo il modello con il narratore onnisciente, il narratore che parla, che conosce tutto e racconta dalla sua prospettiva. Il narratore dà una sua personalità all'opera, sceglie di narrare un fatto invece che un altro. La seconda modalità è quella con narratore esterno. Quando vengono presentati dei personaggi per la prima volta, difficilmente il narratore si assume la responsabilità di dire qualcosa su di loro, c'è la volontà di fare una riflessione oggettiva. La terza modalità è quella con narratore

interno, si racconta dal punto di vista dei personaggi. Quando viene introdotto un personaggio, ad esempio Emma, essa non è presentata né dal narratore onnisciente né da un punto di vista completamente esterno, ma è introdotta da un altro personaggio ed è una strategia tipica del realismo. Si possono utilizzare discorso indiretto libero, flusso di coscienza. Balzac è uno dei precursori del realismo e se leggiamo i suoi romanzi vediamo che all'inizio quasi sempre c'è la descrizione del personaggio principale o del luogo dove si svolgono i fatti. Un suo romanzo famoso è "Le père Goriot" che racconta di un uomo produttore di paga che ha un attaccamento morboso con le sue figlie e dilapida il suo patrimonio per loro, le quali non lo stimano e lo fanno morire da solo. Questa storia vuole descrivere una modalità di personaggio con caratteristiche comuni, ed inizia con una lunga descrizione del luogo dove l'uomo vive gli ultimi anni della sua vita. Madame Bovary non ha delle pagine consecutive in cui c'è la descrizione di Emma, ma è dispersa da un lato all'altro del romanzo. Nella sua descrizione c'è un aspetto fondamentale che serve a sottolineare sia la sua femminilità sia il suo stato d'animo, cioè i capelli. Lei vuole apparire, inseguire un ideale di persona che non è. Quando vuole sembrare saggia si pettina i capelli in due fasce che scendono ai lati del viso. I capelli che escono fuori l'ordine fanno notare la sua sensualità. Dopo che si è consumato l'incontro con il primo amante, Emma si annoia e si diverte a cambiare la sua pettinatura. L'autore vuole sottolineare che la noia la porta a voler cambiare, diventare un'altra. Anche quando incontra Rodolphe all'alba, il narratore si sofferma sul fatto che dopo l'incontro si pettina per sembrare ordinata agli occhi del marito. È ancora quando Emma e Léon si incontrano a Rouen dove lui lavora, ogni volta dopo gli incontri lei va dal parrucchiere per avere i capelli in ordine e tornare dal marito, come se volesse sembrare innocente. Quella dei capelli è una figura letteraria ricorrente, la troveremo anche nell'Immoraliste di Gide, in cui il personaggio taglierà la barba per fare l'immagine di un nuovo essere, è quasi metaforicamente come togliersi la maschera, e si farà crescere i capelli come simbolo di forza. Nell'ultimo capitolo Emma è morta e si parla di Charles che verrà trovato morto mentre stringe una ciocca di capelli neri che erano di Emma, a sottolineare che lui da mediocre e ingenuo ha veramente amato quella donna e gli restano solo dei capelli. PRIMO CAPITOLO: Serve da cornice per far capire che Charles è votato alla mediocrità già da piccolo, infatti si parla della sua infanzia. Si descrive l'effetto che lui fa alla classe, viene considerato " nouveau " da prendere in giro ed è più grande dei suoi compagni e non sa comportarsi. La prima parola con cui si apre il romanzo " nous" sembra che sia una cosa a cui fa ricorso il realismo soggettivo, invece non è il narratore a dirlo bensì i compagni di classe, è una soggettività interna. Nel secondo paragrafo con il discorso diretto ci immergiamo nella prospettiva del direttore di scuola. "Dans les grands" è scritto in corsivo perché nelle parole del direttore c'è la ripresa dello stato mentale dei bambini della classe. Viene fatta una descrizione dispregiativa, quindi già dall'inizio si introduce un contesto mediocre (la giacchetta di panno verde lo stringeva sotto le ascelle, polsi arrossati, pantaloni sostenuti con troppa energia dalle bretelle, scarpe mal lucidate, berretto descritto in maniera dispregiativa: una di quelle povere cose la cui bruttezza silenziosa ha la profondità d'espressione del viso di un idiota".) Molto spesso Flaubert ricorre a delle descrizioni tripartite, cioè usa 3 aggettivi o 3 piccole frasi (volontà di essere perfetti nella descrizione). Es: "Il se leva: sa casquette tomba. Toute la classe se mit à rire." Classifica il professore come homme d'esprit e senza dircelo sta dicendo che anche lui sta prendendo in giro Charles e ha riconosciuto la sua mediocrità. Viene descritto come "pauvre garçon" deriso dagli altri. Flaubert ci riporta la trascrizione fonetica di come lui pronuncia il suo nome, il professore lo manda al banco dei negligenti ma lui tiene una condotta esemplare per le seguenti due ore. Grazie al suo impegno non fu retrocesso a una classe inferiore, il curato del villaggio lo aveva iniziato allo studio del latino, i genitori per risparmiare lo avevano mandato al collegio il più tardi possibile. Il padre era un ex maggiore medico che sfruttando le sue attrattive fisiche per accaparrarsi una buona dote offertagli dalla figlia di un commerciante sperperò tutto il denaro. La moglie sopportava tutti i suoi vizi. Quando ebbe un figlio, la sua vita vuota fece sì che trasferisse tutte le sue ambizioni sul bambino. A 12 anni la madre gli fece iniziare gli studi tramite il curato ma le lezioni erano inutili e verso i 15 anni entrò in collegio. Ogni giovedì sera scriveva una lettera alla

madre chiudendola con tre suggelli. Alla fine della terza i genitori lo ritirarono per fargli studiare medicina. Il ragazzo non capiva nulla sui nomi dei corsi, ciononostante seguiva i corsi e prendeva appunti. "Assolveva il suo compito quotidiano come fa il cavallo della giostra, il quale gira in circolo con gli occhi bendati senza sapere a che serva la sua fatica". Troviamo poi due esclamazioni che ci fanno capire che è un discorso indiretto libero perché nel discorso indiretto non ci sono esclamazioni. Charles durante le sere estive guardava in lontananza la campagna e pensava "Come si deve star bene laggiù", "Che frescura, sotto i faggi". Iniziò trascurare gli studi, a frequentare le osterie. Era una specie di iniziazione alla vita, l'accesso ai piaceri proibiti. Non passò l'esame d'ufficiale sanitario, suo padre lo seppe solo 5 anni dopo. Quando passò l'esame, aprì uno studio medico a Tostes e la madre gli trovò moglie: la vedova Héloise Dubuc. Charles aveva intravisto nel matrimonio la possibilità di migliorare la propria situazione, immaginando maggiore libertà e di disporre a suo piacimento di sé e del proprio denaro, ma la padrona era la moglie. SECONDO CAPITOLO: potrebbe essere intitolato "Première rencontre entre Charles et Emma". Una sera a casa di Charles arriva un uomo che portava una lettera (momento segnato da “officer de santé”), era richiesto alla fattoria dei Bertaux per una gamba fratturata. La prima moglie era preoccupata perché Charles deve partire di notte per la fattoria di père Rouault. La famiglia di Emma era abbastanza ricca, il padre era un agricoltore, la madre era morta da due anni. Il corsivo serve a sottolineare un’espressione, a farci comprendere un'appartenenza locutoria a un altro personaggio. Charles viene accolto in casa Rouault da una giovane donna con un abito di lana blu con tre volanti. Emma fa entrare Charles in cucina e lui descrive la cucina molto dettagliatamente. C'è sempre questa dinamica nella descrizione di Flaubert, prende l'oggetto da lontano e poi usa una tecnica che è anche cinematografica, il training en avant (immagine della telecamera che si avvicina all'oggetto). Da un'immagine generale o un personaggio c'è un'accumulazione, un mettere vicino elementi della stessa categoria. In questo caso abbiamo l'immagine della cucina e poi pian piano si va a vedere la descrizione degli oggetti più piccoli. Questa tecnica è come se fosse la telecamera usata da Charles. Descrive prima la situazione generale (era sul fuoco la colazione della servitù) poi degli oggetti precisi come la paletta, la batteria da cucina. Sale poi a visitare père Rouault, era sotto le coperte. Emma inizia a cucire dei cuscinetti ma si punge più volte le dita, è vista dalla prospettiva di Charles poiché leggiamo «Charles fu sorpreso dal candore delle sue unghie». Qui siamo nel registro di un narratore che usa anche figure retoriche (unghie più brillanti degli avori). Charles pensa che la mano di Emma non sia proprio bella, era pulita ma pallida e troppo lunga e nodosa. Quello che gli piace sono gli occhi che sembravano neri a causa delle ciglia. Raramente troviamo pronomi di terza persona, ovvero "vous”, lo troviamo qui in “il suo sguardo arrivava a voi con ardore candido” perché è utilizzato dal narratore per spingere il lettore a mettersi nei personaggi. Come lo sguardo di Emma arriva ai presenti in quel momento, così arriverà ai lettori perché essi sono testimoni indiretti degli eventi. C’è poi il discorso tra Charles e il padre di Emma che lo invita a mangiare un boccone lì. C’è di nuovo un traning en avant, si descrive prima la sala a pianterreno con una tavola e due coperti, poi i sacchi di grano posti negli angoli in terra. Il numero tre è di nuovo ricorrente “il granaio al quale si accedeva per mezzo di tre gradini”. In mezzo alla parete c’era un disegno a matita di Minerva che Emma aveva fatto per il padre. Dalla descrizione fisica si passa ad una descrizione psicologica. Si sottolinea il modo di pensare di Emma. La modalità di scrittura presenta il discorso indiretto libero (deittico presente maintenant + tempo passato imperfetto ne se amusait guère, che è anche il punto dove inizia la descrizione psicologica di Emma, mentre quella fisica inizia a “son cou sortait”), il soggetto di coscienza è Emma. Da una parte psicologica si passa di nuovo ad una parte fisica, aggiungendo sempre dettagli. Le unghie e gli occhi sono descritti in poche parole, sui capelli ci si attarda di più. Si parla della pettinatura ordinata per sembrare saggia agli occhi di Charles. Dopo aver fatto questo zoom sulla capigliatura ci fa capire subito il pensiero di Charles. È come se nella descrizione Flaubert utilizzasse una sorta di tema-rema, infatti da un lato sottolinea la femminilità, la bellezza e dall’altro la contraddice dicendo: «come un uomo portava un occhialino di tartaruga tra i bottoni del suo corpetto». Dopo che Charles

saluta il padre, va nella sala e trova Emma in piedi con la fronte appoggiata alla finestra mentre guarda fuori. È una scena un po’ simbolica poiché ci fa capire che la finestra è una soglia ed attraverso essa riesce a vedere dall’altro lato, riesce a guardare al di fuori quella realtà a cui lei aspira e a cui non potrà mai arrivare. Il primo contatto fisico avviene quando, per recuperare il frustino di Charles caduto tra il muro e i sacchi, Emma si china sui sacchi di grano e Charles con il suo petto tocca la schiena di lei. L’effetto su Charles si manifesta nel fatto che invece di tornare alla fattoria dopo tre giorni ci ritorna il giorno dopo, poi due volte alla settimana. È lui che per primo nota Emma. Charles cerca di non chiedersi il motivo per il quale si reca tanto volentieri alla fattoria. C’è di nuovo una frase tripartita a proposito di Emma: “Elle était sur le seuil; elle alla chercher son ombrelle; elle l’ouvrit”. La moglie gli chiedeva del malato (dans les premiers temps) e aveva anche lasciato vuota una pagina del libro contabile, ma quando scopre che il malato aveva una figlia inizia a prendere informazioni. Inizia il monologo interiore della prima Madame Bovary (c’est donc pour cela), in cui ci sono i puntini sospensivi ad indicare che è un riassunto del pensiero, poiché i pensieri non solo lineari. La moglie inizia a fare allusioni ma Charles non capisce. Si chiede perché il marito vada ancora alla fattoria se il malato è guarito e gli fa promettere di non ritornarci. Lui obbedì, ma l’ardore dei suoi desideri contrastava con il servilismo del suo comportamento e ritenne che il divieto di vedere Emma gli desse il diritto di amarla (monologo interiore di Charles inizia con et). Successe che un notaio scappò con tutti i fondi che aveva in affido della signora Dubuc. La casa era piena di ipoteche e i fondi risultarono minori, allora il padre di Charles sfasciò una sedia e accusò la moglie di aver causato l’infelicità del figlio legandolo a quella donna. Otto giorno dopo Heloise (personaggio della nouvelle Heloise di Rousseau, romanzo epistolare) ebbe uno sbocco di sangue e il giorno dopo morì. Demoiselle è un appellativo usato da Rouault per chiamare Emma, e la chiamava così davanti agli altri, motivo per cui è scritto in corsivo: l’autore usa il corsivo per topicalizzare un’espressione, cioè per sottolineare quell’espressione e farci comprendere o una variazione diastratica o l’autore si serve di un’espressione usata da un’altra persona. La descrizione di Heloise è: alta, brutta, denti lunghi e portava uno scialle nero. Quando muore Heloise ci sono dei punti esclamativi, che indicano le parole di Charles, l’autore riproduce il sentimento di Charles in quel momento: da una parte il sogno (sogna qualcosa di bello, ossia Emma), dall’altra il dolore. TERZO CAPITOLO: ‘’La demande de mariage’’. Papà Rouault porta a Charles l’onorario della frattura e inizia un discorso indiretto libero (lo notiamo dalle esclamazioni e dai puntini sospensivi) e lo invita alla fattoria dicendo che anche Emma parla spesso di lui. Charles vi fa ritorno dopo 5 mesi dall’ultima volta. Si sorprese a pensare alla moglie, ma dopo poco non vi pensò più. Un giorno entra in cucina, Emma cuciva tra il focolare e la finestra. Bevono del liquore insieme, poi Emma si lamentò del fatto che con il cambiamento della stagione provava stordimento, poi parlò del convento e di sua madre e lui del collegio. Le sarebbe piaciuto vivere in città, soprattutto in inverno. La sera, c’è il monologo interiore di Charles che pensa ad Emma e dice: “Se ti sposassi, però! Se ti sposassi!”. Père Rouault non sarebbe stato triste di sbarazzarsi di sua figlia che non le era utile in casa, ma la scusava ritenendola troppo intellettuale per la vita da campagna. Charles, dopo aver capito che père Rouault era a favore (anche se non era convinto, lo trovava rozzo) del matrimonio e dopo aver osservato Emma che vedeva in lui la possibilità di cambiare vita monotona di campagna, chiede in sposa la ragazza che accetta anche se lui non le piace ma vede in lui l’unica possibilità di fare un’ascesa sociale. “sans doute” sono le parole usate dal padre stesso per esprimere il suo pensiero. Dove c’è la richiesta di matrimonio, c’è una focalizzazione interna. Lo stile indiretto libero ammette gli avverbi valutativi, i quali non sono spesso ammessi nel discorso indiretto perché non c’è sempre lo stesso soggetto. Quando si parla della data del matrimonio abbiamo uno slittamento tra due focalizzazioni, da quella interna a quella mista del discorso diretto: prefazione e discorso. “Prossimo” è un deittico che ha origine deittica nell’oggi, nel presente, nel momento di enunciazione. “Seguente” ha origine deittica nel momento dell’evento di cui parlo. Flaubert scrive “prochaine”, l’origine è il momento in cui il padre pensa a quando i due si devono sposare. Anche con il termine “décemment” non è Flaubert che sta esprimendo un giudizio, ma père

Rouault. Emma avrebbe voluto sposarsi a mezzanotte con la luce delle fiaccole. Parteciparono 43 invitati che restarono 16 ore a tavola. Il QUARTO CAPITOLO è quello della descrizione delle nozze che avvengono in campagna, quindi mediocri, con lo sfarzo di chi vuole apparire e non essere. Il signor Bovary padre disprezzava tutta quella gente ed iniziò a fare il galante con una ragazza bionda. La sera Emma supplicò il padre perché non voleva che venissero fatti gli scherzi consueti e lui riuscì a impedire ad un cugino di soffiare acqua tramite la serratura della porta. Ma lui accus...


Similar Free PDFs