Morfologia Interna - cuore PDF

Title Morfologia Interna - cuore
Course Anatomia umana
Institution Università degli Studi di Firenze
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Morfologia cuore...


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MORFOLOGIA INTERNA Internamente il cuore risulta suddiviso in 4 camere: atrio sinistro, atrio destro, ventricolo sinistro e ventricolo destro. La superficie interna degli atri superficie liscia vicino agli sbocchi, trabeato nel resto principalmente a livello delle auricole. Di forma globosa, nel pavimento presentano un orifizio (l’orifizio atrioventricolare) con valvola. I due atri risultano separati dal setto interatriale, sulla faccia destra presenta la fossa ovale, residuo del forame di Botallo. Atrio destro Ha uno sviluppo prevalentemente verticale e si prolunga lateralmente nell’auricola destra. La porzione a superficie liscia (seno venoso o delle vene cave ) è separata dalla porzione trabecolata dalla cresta terminale (esternamente solco terminale). Dalla cresta terminale originano i muscoli pettinati che si spingono verso l’auricola. Nel seno venoso→ sbocchi delle vene cave superiore (tetto) e inferiore (parete posteriore) e del seno coronario . Il seno coronario (vasi che portano sangue refluo) sbocca a sx e davanti della cava inferiore. Lo sbocco della vena cava inferiore ovvero la valvola della vena cava inferiore o di Eustachio e il seno coronario di Tebesio (impedisce il reflusso). Le due valvole sono vicine tra di loro, dalla commessura origina un cordoncino fibroso (tendine di Todaro ) che si interseca con il lembo della valvola tricuspide → formando il triangolo di Koch (il vertice punto di repere per il nodo atrioventricolare). Nelle pareti degli atri sono presenti degli sbocchi dati dalle vene minime (di Tebesio). Atrio sinistro Ha uno sviluppo prevalentemente trasversale, ed è collocato più posteriormente. Il tetto è rappresentato dalla porzione atriale compresa tra gli sbocchi (privi di valvole) delle 4 vene polmonari, mentre il pavimento corrisponde nell’orifizio atrioventricolare (valvola mitrale). La parete anteriore prosegue nell’auricola sinistra (decorso ad S). Nell’atrio sinistro non esiste un limite netto tra la porzione a superficie liscia e quella trabecolata (trabecole meno pronunciate). Ventricoli I due ventricoli invece hanno forma conica, setto interventricolare (per la maggior parte muscolare, però nella parte superiore è membranosa, esternamente ai solchi interventricolari anteriori e posteriori) Sulla parte dx del setto, c’è la trabecola di Da Vinci, dove passa la branca dx. Presentano una superficie interna irregolare, caratterizzata da rilievi, dovuti all’invaginazione di fibre miocardiche, detti trabecole carnee.  Le trabecole di 3° ordine aderiscono per tutta la loro estensione alla parete del ventricolo;  Le trabecole di 2° ordine sono fissate alla parete solo con le loro estremità e sono libere centralmente, a guisa di ponte;  Le trabecole di 1° ordine (muscoli papillari) sono adese alla parete ventricolare per una sola estremità, mentre l’altra è libera (si dipartono le corde tendinee che si inseriscono sui lembi delle valvole atrioventricolari). Muscoli papillari + corde tendinee →apparato di ancoraggio, impediscono il ribaltamento verso la cavità atriale (specialmente durante sistole ventricolare) La base di ciascun ventricolo presenta due orifizi forniti di valvole: uno posteriore (orifizio atrioventricolare), e uno anteriore (orifizio arterioso polmonare a destra e aortico a sinistra). La base comunica con l’atrio (porzione di afflusso) e con l’arteria (porzione di efflusso). Queste due regioni comunicano attraverso una terza, che costituisce la porzione trasecolata, in quanto in essa le trabecole carnee hanno il loro massimo sviluppo. Ventricolo destro Ha forma piramidale, con base triangolare rivolta postero superiormente e apice rivolto Antero inferiormente. La sua faccia anteriore corrisponde alla maggior parte della faccia sterno costale del cuore, mentre la sua faccia posteroinferiore costituisce la parte destra, cavità a forma di semiluna, molte trabecole nella parte centrale, porzione di efflusso è liscia e corrisponde al cono arterioso.

A livello del tetto della cavità sono aperti l’orifizio atrioventricolare destro con la relativa valvola tricuspide e l’or ifizio polmonare con la valvola semilunare polmonare. Tra i due orifizi è presente un rilievo muscolare, denominato cresta sopraventricolare, che continua nella trabecola di Da Vinci , separando la porzione di afflusso ed efflusso. Ventricolo sinistro Ha forma grossolanamente conoide, più spesso, cavità circolare, più sottile verso l’apice. A livello del tetto presenta due orifizi: l’orifizio aortico (più a destra e in avanti) → valvola semilunare, e l’orifizio atrioventricolare sinistro → valvola bicuspide o mitrale. Come nel ventricolo destro, anche nel sinistro si identificano tre porzioni: quella di afflusso (comprendente l’apparato tensionale della valvola mitrale), quella centroapicale (finemente trabecolata) e quella di efflusso (detta anche vestibolo aortico). Apparato valvolare Le valvole atrioventricolari sono dette valvole a lembi o cuspidi, essendo costituite da tre (a destra) o due (a sinistra) lamine di forma triangolare, che originando dai bordi dell’orifizio si portano nella cavità ventricolare. Ciascuna cuspide contiene al suo interno uno scheletro fibroso (lamina fibrosa), continuo con l’anello fibroso dell’orifizio e rivestito da endocardio. Le cuspidi non sono vascolarizzate, nutrite dal sangue delle camere cardiache. Durante la sistole atriale, il sangue fluisce senza difficoltà dall’atrio al ventricolo, attraverso l’orifizio atrioventricolare. Durante la sistole ventricolare però, le cuspidi si sollevano avvicinandosi l’una all’altra fino a determinare la chiusura del foro. Un loro ul teriore sollevamento è impedito dall’apparato di tensione costituito da muscoli papillari e corde tendinee, che si inseriscono sul loro margine libero. La valvola atrioventricolare DX prende il nome di valvola tricuspide , poiché costituita da tre lembi: uno anteriore, posteriore e mediale. Sul margine libero e sulla faccia parietale delle cuspidi prendono attacco le corde tendinee di specifici muscoli papillari: il muscolo papillare anteriore, posteriore e mediale. La valvola atrioventricolare SX, o valvola bicuspide o mitrale, è invece costituita da sole due cuspidi, una anteriore o aortica e una posteriore, collegate in corrispondenza del loro margine aderente da commessure. Sul margine libero di ambedue i lembi e sulla faccia parietale della cuspide posteriore si inseriscono corde tendinee provenienti da due muscoli papillari: il muscolo papillare anteriore e il muscolo papillare posteriore (in linea di massima ciascun muscolo papillare invia corde tendinee ad entrambe le cuspidi). Le valvole arteriose sono dette valvole semilunari o a nido di rondine, e hanno un’organizzazione più semplice rispetto alle precedenti. Sono costituite da tre pieghe membranose a tasca (dette semilune) situate tra l’origine dell’arteria e la porzione di efflusso del corrispettivo ventricolo, in corrispondenza dell’anello fibroso dell’orifizio. Ciascuna semiluna presenta un margine aderente, un margine libero, una faccia superiore e una faccia inferiore e strutturalmente si presenta come una lamina fibrosa rivestita ambo i lati da endocardio. Tale lamina fibrosa presenta un ispessimento nodulare in corrispondenza del punto di mezzo del margine libero di tutte e tre le semilune: viene chiamato nodulo di Morgagni per la valvola polmonare e nodulo di Aranzio per quella aortica, i noduli rendono la chiusura più salda. Non c’è sistema di ancoraggio (da avanti a dietro) Le valvole sono tutte sullo stesso piano – polmonare, aortica, atrioventricolare dx e sx.

AIA CARDIACA Viene definita aia cardiaca, la proiezione del cuore sulla faccia anteriore del torace. L’aia cardiaca ha sostanzialmente la forma di un trapezio in cui: La base maggiore = margine acuto del cuore, 5 spazio intercost sx – 6 cart costale dx Il margine destro = 6 cart costale dx- 3 cart cost dx Il margine sinistro = dalla punta del cuore fino al secondo spazio intercostale sx La base minore peduncolo vascolare; All’interno dell’aia cardiaca si possono collocare le quattro valvole cardiache che sostanzialmente sono allineate in maniera obliqua nel cosiddetto piano valvolare. La proiezione delle valvole sulla parete toracica sono definiti focolai anatomici SCHELETRO FIBROSO DEL CUORE Lo scheletro fibroso del cuore è rappresentato da un insieme di robuste formazioni connettivali, aventi il compito di dare attacco alla muscolatura cardiaca e di re alizzare un valido supporto per l’apparato valvolare. Composto da: quattro anelli fibrosi (atrio ventricolari, aortico e polmonare) posti in corrispondenza degli orifizi atrioventricolari e degli sbocchi arteriosi, due trigoni fibrosi (destro e sinistro), e la parte membranacea del setto interventricolare. Il trigono fibroso destro (corpo fibroso centrale) fra gli orifizi atrioventricolari (entrambi) e l’antistante orifizio aortico. Il trigono fibroso sinistro, meno sviluppato destro, si presenta come un cuneo fibroso collocato tra l’anello fibroso dell’orifizio atrioventricolare (sx) e quello aortico. L’unico anello fibroso a non entrare in contatto con i trigoni, e quindi ad assumere una posizione più dislocata, è quello dell’orifizio polmonare. Tuttavia dalla commessura tra le semilune posteriori dell’anello si diparte una sottile striscia fibrosa (tendine del cono) che si dirige obliquamente e indietro per prendere attacco sulla semiluna destra dell’anello aortico. MUSCOLATURA CARDIACA La componente muscolare del cuore (miocardio), è costituita da fibre muscolari striate (cardiomiociti o cardiociti) riunite in fasci di dimensioni variabili immersi in uno stroma largamente vascolarizzato, più sviluppato nei ventricoli, atriale e ventricolare sono indipendenti l ’unico collegamento è il fascio atrioventricolare. La muscolatura atriale: sottile  I fasci propri attorno allo sbocco delle vene, nell’atrio dx ci sono i muscoli pettinati (fascetti muscolari paralleli) e i fascetti limbici superiore e inferiore (che contornano la fossa ovale del setto interatriale);  I fasci comuni costituiscono un sistema trasversale e uno verticale La muscolatura ventricolare presenta una muscolatura propria e una comune:  I fasci propri attorno agli orifizi.  I fasci comuni invece formano due distinti sistemi, uno anteriore e uno posteriore + fibre suturali...


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