Mosse Riassunto (Manuale) PDF

Title Mosse Riassunto (Manuale)
Course Storia greca
Institution Università degli Studi di Catania
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Riassunto Storia dei greci di Claude Mossé e Annie Schnapp-Gourbeillon Storia Università degli Studi di Cagliari 48 pag.

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Storia dei Greci Conosciamo la Grecia soprattutto attraverso il pensiero politico e filosofico, grazie ad Omero, Euripide, Platone, Aristotele ecc… il resto, per quanto ancora molto oscuro e misterioso, viene ricostruito solo nel XIX sec, attraverso le scoperte dell’archeologia, cioè quando lo scavo viene reputato indispensabile per la conoscenza delle civiltà scomparse. A H. Schliemann si devono scoperte come , le fortezze di e di nel Peloponneso, a lui si devono anche i primi archivi ragionati sull’epoca “micenea”. A J. Evans, “inventore” di Cnosso, si deve il fatto che ha fatto entrare Creta dell’età del bronzo in un continum storico. Comunque le informazioni che si posseggono – letterarie e archeologiche – non sempre sono rivelatrici della società antiche, in quanto il materiale (templi, acropoli statue ecc…) difetta perché mancano informazioni su particolari più minuti (precisa ubicazione dei ritrovamenti, materiali minori …), l’interesse si sposta così verso gli abitati, come capanne, fattorie isolate ecc… che mettono in luce la vita quotidiana degli antichi Greci. aperti e chiusi; nei siti aperti (giacimenti, abitati) la disposizione degli oggetti è spesso casuale; nei siti chiusi (tombe, sepolture, luoghi sacri) al contrario la disposizione degli oggetti è intenzionale. Anche le fonti letterarie pongono non pochi problemi, molte sono state distrutte, spesso sono il risultato di palinsesti e molta cultura popolare veniva trasmessa solo oralmente. Alcuni storici antichi ci hanno comunque trasmesso importantissime notizie per la costruzione della storia dell’antichità. Il primo “vero” storico può essere considerato Erodoto, con la sua Historìa (inchiesta) (Alicarnasso 485-425 a.C.); egli ; scrisse soprattutto delle guerre persiane, cercando di capire le cause studiando in modo oggettivo i popoli che vi hanno preso parte. Per lui i greci vinsero perché avevano orrore della schiavitù ed obbediscono solo alla legge, mentre i barbari perdono perché non riescono a divenire culturalmente dei greci. Tucidide (Atene 460-398 a.C.), è lo storico della terribile , raggruppata in una coalizione capeggiata da Sparta. Inizialmente stratego, viene mandato , sino ala disfatta di Atene (404), la sua opera “la Guerra del Peloponneso” , è una vera , poiché per lui nulla di ciò che lo precede è verificabile. Egli vede la per lui la , era l’inevitabile scontro tra due potenze destinate ad ingrandirsi l’una sull’altra.

Civiltà micenea Nell’età del Bronzo si trovano le tracce dei primi tempi della Grecia, ma essendo in questo periodo (Lineare B. A. le quali testimoniano una sola parte degli aspetti della la ricostruzione della storia della Grecia è alquanto problematica. Lo studio verte quindi su fonti e materiali rinvenuti grazie all’archeologia (vasi, oggetti vari, architett…ecc.), i quali però pongono problemi di sintesi critica. Le tradizioni mitiche parlano di eroi stranieri che arrivano sul suolo greco (Danao ), una mescolanza di elementi migratori e popolazioni autoctone. Noi, in base ai dati linguistici e archeologici, diciamo che sono arrivati occid. nel Queste prime popolazione indoeuropee ( la più antica delle 4 stirpi che hanno dato origine al popolo greco, prima dei dori) si stanziarono nell’Attica (Peloponneso).

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Studi sulla lingua delle tavolette di , scritte in miceneo (greco antico), hanno rivelato che erano già presenti nel mondo miceneo. Il linguaggio delle tavolette, chiamato “acheo” (dagli achei di Omero), era unitario e si estendeva da Creta a Micene, da Tebe a Pilo. Ci sono : Il , da cui Il come , postulando una ( )e ); dall’acheo deriverebbe lo ionico e da esso l’attico. Così si può dire che la fase della diversificazione dei dialetti avviene dopo la fine del mondo miceneo, e che i greci, come gruppo che parlava una lingua omogenea, arrivano non prima dell’inizio dell’età del bronzo. Età del Bronzo La popolazione in questo periodo è raggruppata in e in posizione dominate. Gli abitati erano di pietra, legno o mattoni crudi, a pianta irregolare e circondate da oltre a (strade, cisterne, canalizzazioni), l’abitato è suddiviso in (un ambiente) e (più ambienti). (2800-2100 a.C. ?) appaiono costruzioni monumentali come la “Casa delle Tegole”, nell’Argolide, questi vengono chiamati da essi si desume la presenza di . Il sembra relativamente nell’insieme della Grecia, l’agricoltura è diversificata, vengono praticati anche caccia e pesca; le ciò attesta una ripartizione spaziale dei luoghi della vita sociale. Il rito funerario è quello dell in tombe a semplice o a ). portano alla , la delle tegole, Asine, . Inizia così una serie di che aprono un nuovo periodo detto Elladico Medio (bronzo medio); fanno pensare all’arrivo di , mentre al contempo come le forme ceramiche: salsiere, askoi, idoletti di marmo ritrovati in tombe cicladiche, ecc…nella ceramica, la (vasellame austero, monocromo) sostituisce lo stile precedente di decorazione ad incisione; viene introdotta una nuova tecnica di lavorazione, il (orig. dell’anatolica); si trova anche una I di questo periodo sono , e si diffonde una di tipo un po’ ovunque. vi sono , inesistenti il tracciato urbano, pozzi, cisterne ecc… le case vengono disposte anarchicamente. Nei riti funerari si ritorna a ). Nel compare un nuovo tipo di sepoltura, la (di forma circolare, interamente costruita e con più ambienti funerari). Così testimonia un ); ci sono : conquistatori, guerre, conflitti interni, epidemie, variazioni climatiche, eventuali infiltrazioni di piccoli gruppi nomadi. è vero che vi sono stati (greci o proto greci) questi si sono Diciamo quindi che il luogo d’origine dei greci è misterioso quanto quello degli etruschi. Un (prospettiva storica non archeologica) fa risalire i della ). Entro questa visione i micenei sarebbero diversi dai loro : identificati per la prima volta come tali nel dei due di tombe di qui si presentano come (invincibili grazie alla tecnica del carro da guerra) arrivarti a sopraffare le popolazioni della fine dell’Elladico Medio, (il materiale delle tombe pare sia tesoro di guerra), essi si insediano nel Peloponneso (incrocio tra varie vie di comunicazione, nord – Balcani, Grecia settentrionale. – sud – Creta ed Egitto - ed est Cicladi Vicino Oriente), per fondare il loro impero. Arrivati per mare , branca di quei popoli guerrieri di … Questa ipotesi è un po’ debole, sia per la funzione del (non vi sono prove che dimostrino una funzione diversa da quella cerimoniale, oltre alla complicata immagine di un esercito di carri che attraversano il territorio sconnesso della Grecia senza problemi), che per la scarsa attenzione all’innegabile continuità culturale tra la cultura dell’Elladico M. con il periodo successivo e la 2

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Altre interpretazioni accreditano a questi uomini- guerrieri qualità intellettuali e morali superiori alle popolazioni conquistate (catego. sovra interpretativa). Un , ci dice che di nella civiltà micenea è l’ultimo periodo presenza delle .). I proto greci, gruppo esiguo di guerrieri, si sarebbero imposti con la forza sulle altre popolazioni fondando la civiltà micenea. Questa è archeologicamente visto che non vi sono tracce di mutamento culturale tra il XIV e il XIII. Il in questione ( ), la quale si basa su dati recenti nell’arco di uno o due secoli) visto che non è possibile stabilire con certezza le origini dei greci al di là di una lontana appartenenza a una grande famiglia dalla diffusione sia orientale che nordica. Micene Omero chiamava la potente città “Micene ricca d’oro”. Nel si tributava un alle , l’oro trovato in queste tombe non era che una piccola parte delle ricchezze detenute dai signori di Micene, poiché esse sono state saccheggiate sin dall’antichità. La storia greca dell’Età del Bronzo non parla solo di Micene, il ) indica la .; ed anche perché si accorda con i ricordi omerici e con i dati archeologici. Generalmente , data delle famose ” di queste tombe rispecchiano un momento particolare della storia di Micene. Nelle (scoperte da Schliemann), si notano lusso, ricchezza e tesori inimmaginabili rispetto alla povertà del periodo precedente. Nelle (scoperte nel benché il materiale è più modesto, si intravede una gradazione tra le prime e le seconde sepolture. Mentre per quanto riguarda , l’unico che avrebbe potuto rivelare la ragione dei cambiamenti, , forse distrutto durante i lavori per la costruzione del palazzo – palazzi – sull’acropoli di Micene. Rimangono solo le tombe come testimonianza del tempo (l’arte ritrovata in questi siti testimonia I due circoli di Tombe si trovano al di sotto dell’Acropoli di Micene (lato occ.), poco distanti tra loro (esisteva già un’acropoli nella stessa zona all’iniz. dell’Ell. Medio e forse anche un’attività di culto). (il muro del circolo A. alle tombe ). Le tombe sono segnate da delle stele rettangolari, alcune sono scolpite con guerrieri, leoni e un carro da guerra. Anche i pavimenti di pietra segnalano la loro presenza. Circolo B Comprende 24 Tombe a fossa; è presente un’entrata, una camera funeraria con muri di mattoni in pietra, il soffitto è in legno a volte con lastre di pietra. All’inizio sono piuttosto piccole poi divengono sempre più grandi, elaborate e polifunzionali. Vengono , per ospitare diversi membri della famiglia (i resti vecchi, con il materiale funerario, vengono spostati sui lati), si tratta infatti di I corpi rivelano parentela, buono stato di salute e dimensioni alte. Uomini e donne godono della stessa attenzione, mentre i fanciulli hanno una sontuosa sepoltura. Stele e perimetri di pietra segnalano la presenza delle tombe. Il materiale archeologico è composto di (bronzo, oro argento), una (lega d’oro e d’argento), , numerosi , , , e , , . (il tutto è datato tra la circa tra il 1650 e il 1550). Circolo A Comprende 6 grandi T. a fossa, situate Anche queste tombe sono (1570-1500), circa In queste tombe si è scoperto un . Nella vi sono (3uomini e 2 3

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donne), ogni uomo possiede una

erano tutti

ed ecc…

Nelle di è trovata . Nella vi è un completamente ….e così via. Escluso il tesoro, il corredo delle tombe attesta una continuità con gli stili e le tradizioni del periodo precedente (Ell. Medio). La ricchezza è notevole ma riguarda un gruppo limitato di individui, della gente comune non si possiede testimonianza nemmeno delle loro tombe. si sono trovate (Attica) e a Nelle tombe sono presenti Baltico, Egitto, Vicino Oriente, Creta. del materiale suggerisce la presenza di (artigianato di ), anche e la (motivi floreali e soggetti naturalistici). Quindi sembra che straniero più forte venga dal sud, da Creta . Così alla fine dell’Elladico Medio, le popolazioni riguadagnano il livello di vita di molti secoli prima (se si esclude l’arrivo di popolazioni straniere insediate a Micene, rimane inspiegabile l’aumento della ricchezza). Nell si trasformano in , con vere (preannunciazione dei ), a Tebe sin dall’Ell. Med. Il borgo comprende oltre due ettari chiusi da mura. Lentamente emerge una , la cui principale fu la il era sicuramente (testimoniato dai gruppi di famiglie ritrovati nelle Tombe A. e B.), piuttosto che quella di un re assoluto. La ricchezza di questo popolo si protrae per lungo tempo, ciò ipotizza una politica di , la , adatta a produrre eccedenze agricole, che si affacciano . L’Argolide ha una posizione geografica centrale che favorisce un sistema di tassazione dei prodotti e degli individui in transito; il permetteva il dominio sulle vie del mare nelle rotte nord-sud. Anche l’Attica e la Beozia rivelano un discreto arricchimento, esse avevano proprie vie d’accesso all’Eubea, alle Cicladi e al Vicino Oriente. L’ipotesi di scambi commerciali su scala internazionale sono testimoniati dalla presenza, nelle Tombe, di oggetti di lusso di varia origine e provenienza. Mentre la presenza di artigiani cretesi attesta l’esistenza di ). , gran parte dell’argento e del piombo veniva ), ciò prova l’esistenza di un I legami con Micene, più complessi da spiegare, potrebbero essere di forma clientelare (diffusione tra i barbari del gusto per il lusso), e l’esigenza di un controllo del territorio dell’Argolide ha intensificato le relazioni. Sembra che senza l’influenza di Creta la civiltà micenea sarebbe stata diversa. Creta tra il La grande civiltà minoica che si sviluppa nell’isola di Creta , non ha lasciato testi scritti – escluse le , quindi in assenza di fonti scritte le nostre conoscenze rendono grazie all’archeologia. Creta ha alle spalle una lunga e raffinata civiltà; essa grazie alla dell’isola, nodo essenziale Senza risalire fino al Neolitico, consideriamo tappa decisiva la datazione del . Si passò da una struttura di grossi villaggi, con economia basata sull’agricoltura e l’allevamento (silos che rilevano derrate agricole)ad una dotata di (rete stradale, fontane, strade spazi riservati), nel , come , si trovava un . Il palazzo era composto da un vasto e complesso insieme di costruiti e raggruppati intorno ad un di forma . Sviluppato su (uno o tre), accessibile tramite grandi scale in pietra. Le sono , vi sono , , illuminato, al pianterreno, dalla tecnica dei pozzi luce. Al zone adibite ad , sale di ricevimento… archivi, magazzini e botteghe di artigiani. Si tratta di una vera 4

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con un una struttura su vari su merci e altro. Vengono censiti beni e persone, vari servono per controllare l’uscita e l’entrate delle merci. Il palazzo ospita insieme agli artigiani anche le loro famiglie, vi è una divisione del lavoro abbastanza sofisticata. È un mondo che conosce la scrittura, dopo i sigilli dei vasai del Bronzo antico (proto scrittura), e documenti rimasti per via della lingua sconosciuta, è ipotizzabile che siano anche questi, come quelli scritti in greco miceneo ritrovati a Cnosso (L. B), documenti amministrativi e elenchi contabili. L’isola di è , delle politico vigente (esisteva un un sistema teocratico di ); di ciò, queste comunità per un che le portò a vivere in . I cretesi erano ), spinti alla avevano già visitato molti paesi vicini. L’isola di Citera, passaggio obbligato per il Peloponneso, viene colonizzata già dal Minoico Medio I. teste di ponte sulla costa della Laconia e dell’Attica, e . Contatti con il ), e l , rinvenibile nella Nel ca, vengono a causa di un anche , . Quasi in : inizia il ), dura fino al La

avvenuta in un clima sereno, mai più ritrovato, ha portato la civiltà minoica al suo . Creta diviene un’isola ricca, popolata e priva di tensioni interne rivelabili, ciò è attestato dal e delle varie abitazioni e anche dall di o tombe di guerrieri (presenti invece nel continente). C’è nell’isola un le merci vengono trasportate ovunque nell’Egeo (escluse le isole del nord). in e , , Iaso). Si i sia con e il , con la e la minoica e nell . L’economia è dominata dai (13.000m2), ), (costa ) e ). Fuori dei limiti dei palazzi si trovano ricche abitazioni urbane, grandi ville rurali o palazzi minori sparsi un po’ ovunque nelle campagne o periferia della città. Città e residenze di lusso sembrano vantare una certa autonomia è possibile l presenza evidente di un gruppo di artigiani specializzati, il mondo contadino è raffigurato in qualche raro caso nei vasi. Mancano strutture difensive a dimostrazione di un potere economico e politico sicuro. Del potere politico non si sa nulla, forse probabile presenza di una nobiltà cretese; anche , esistono di (affreschi a Cnosso e Tera), e , sicuramente era una religione con un , rivelato dall’arte cretese. Veneravano come fonti, grotte, monti ecc… in aria . Nel devastarono – si salva solo Cnosso – e le residenze di lusso, gli , );

culturalmente e politicamente vita – XVI – ad una civiltà inedita.

le due realtà si uniscono all’unisono per dar

Civiltà micenea La società micenea iniziò ad affermarsi, sotto l’influsso iniziale della cultura di palazzo minoica, tra il ., (A e B XVII XVI). Le che separano i circoli di Tombe dal vero apogeo di questa società sono alquanto e derivano soprattutto dall’archeologia (è possibile che lo sviluppo monumentale successivo abbia distrutto parte

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dei primi abitati), quindi gran parte dei provvengono i quali per vari motivi (saccheggiposizione sconosciuta ecc…) sono Documenti importanti – insieme alle tombe – sono le questi ci immergono nella e . Certo la prospettiva è visto che esse rappresentano di . La scarsità delle fonti impedisce uno schema cronologico preciso, imponendoci di trattare velocemente il periodo tra la fine delle Tombe a fossa (XVI) alla fine del XV. L’esame dei due gruppi di tavolette in ), rivelano una sia nello spazio che nel tempo, le differenze (scrittura, linguaggio- socioeconomico istituzionale) tra i due gruppi sono minime, malgrado la distanza temporale. Tavolette, tombe e società micenea Fu

a scoprire il ); egli dissotterrò e frammenti d’argilla iscritti, di piccole dimensioni, i quali devono la loro ad un , esse furono trovate infatti nei pressi dell Evans identificò – – ); sappiamo che , il geroglifico, prima della L.A., si situa tra il 1900-1600 a.C. Nel , rivelano , le con la rivelano uno stretto legame tra Creta e il continente in epoca micenea. emergono nel a ecc… gli il quale rivelarono nella Lineare B. una forma arcaica di greco antico, confermato dalla concordanza del di un tripode stilizzato sulla tavoletta stessa. Queste tavolette testimoniano la vita economica del palazzo miceneo, è quindi una ed è la logica continuazione della scrittura cretese L.A., anch’essa utilizzata per l’economica del palazzo, la quale è scritta in una lingua sconosciuta. La una la cui probabilmente già agli Essendo puramente amministrativa questa non era usata dal popolo, ma dalle anche Dopo i circoli di tombe a fossa (XVIII, XVI), che testimoniano già allora una e gerarchica, dopo tre sec quella ; nel le rivelano il potere dei . Sono delle e di grande perizia tecnica (tomba di Atreo di Micene), queste si trovano , fino al confine del Mondo Miceneo, ed erano, visto il costo che doveva richiedere, riservate a . L rappresenta la della che caratterizza la civiltà . I al contrario erano iniziarono ad essere circondati da mura, che , la proliferazione dei siti abitati (XV) ci informa sulla stabile della condizione indispensabile per l’espansione territoriale e culturale dei greci; nel XIII sec la pianura dell’Argolide centrale ma anche in Nauplia, Asine, Argo, Midea ecc…Messenia, Attica, Beozia…isole dell’Egeo… aumentarono anagraficamente. Pare che , uno stato che le ha permesso un notevole sviluppo (grande espansionismo esterno, annessione di Creta e dei possedimenti cretesi), , quel che traspare è una straordinaria omogeneità sia economica che culturale. Tra il ) compaiono di , le delimitano vaste zone al cui , nel punto più altro, è .A circondano un territorio di 38.500mq, 22.000mq, a Gla (Beozia) 235.000mq. che fanno pensare a un , le cinte murarie potevano infatti ospitare la popolazione limitrofa. Queste fortezze erano articolate in … .

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ci parla di alcuni re che guidarono la , in particolare di i parlano di un ). Ma , ma solo dell’unità culturale e del fatto che Micene fosse l’unica ad avere contatti con Cnosso e quindi l’unica ad insediarsi a Creta. Nel sono ), unità politiche ed economiche a forte , rette da un autocrate ed organizzate burocraticamente; regali nell’aspetto architettonico – vi era di tutto, il (grande sala di rappresentanza con colonne e altare centrale), principeschi, – circondati da un denso abitato urbano; essi so...


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