Newhall per la tesina sulla fotografa Lange PDF

Title Newhall per la tesina sulla fotografa Lange
Course Storia e teoria della fotografia narrativa
Institution Università degli Studi di Parma
Pages 2
File Size 84.5 KB
File Type PDF
Total Downloads 66
Total Views 157

Summary

Newhall per la tesina sulla fotografa Lange...


Description

Newhall, La fotografia-documento L'autenticità che caratterizzala fotografia le conferisce un valore particolare come testimonianza, come prova. Perciò la fotografia diventa documento. Qualsiasi fotografia può essere considerata un documento se contiene informazioni utili su un particolare soggetto che ci interessa. Quando negli anni '30 si abbatté sul mondo la Grande Depressione, si ebbero immediate reazioni fra gli artisti. Nel campo della pittura vi fu un deciso ritorno al realismo: alcuni pittori si proposero di educare il pubblico con le loro opere. Un gruppo di cineasti indipendenti avevano già cominciato a fare film che, contrariamente alle solite produzioni leggere, miranti soltanto a divertire, affondavano le radici in problemi veri, in situazioni reali, e ne erano attori le stesse persone che li vivevano. Al nuovo modo di fare cinematografo diedero il nome di "documentario". Mentre i cineasti cominciavano a parlare di documentario, taluni fotografi usavano i loro apparecchi in modo analogo e con lo stesso spirito. Nel 1935 il governo degli Stati Uniti chiese il loro aiuto per combattere la Grande Depressione. Uno dei molti enti creati per volontà del presidente Roosevelt fu la Rural Resettlement Administration, nata con il compito di dare aiuti finanziari alle migliaia di contadini che la sterilità degli Stati centrali o la concorrenza della meccanizzazione degli strumenti agricoli aveva cacciato dalle loro terre. A capo del nuovo ente fu posto Rexford G. Tugwell, sottosegretario per l'Agricoltura e già professore di economia alla Columbia University. Tugwell designò quale capo della sezione storica Roy E. Stryker e gli affidò l'incarico di organizzare un ampio reportage fotografico, che non soltanto documentasse le attività dell'ente, ma fornisse un'esauriente immagine della vita rurale americana. Nel 1937 la Rural Resettlement Administration diventò parte del Dipartimento dell'Agricoltura col nome di Farm Security Administration (FSA). Dorothea Lange, che nel 1935 entrò a far parte della sezione fotografica della Resettlement Administration, aveva uno studio di ritrattistica a San Francisco. Durante la Grande Depressione, si commosse nel vedere le file di affamati, di senza tetto, di disoccupati e si propose di fotografarli perchè anche altri partecipassero alla pietà che lei sentiva così profondamente. Paul S. Taylor, professore di economia all'Università della California, vide le sue fotografie e ne rimase così colpito che se ne servì per illustrare la relazione di una ricerca che stava compiendo sui problemi del lavoro agricolo nel suo Stato. Tugwell e Stryker, vista la relazione, invitarono Dorothea Lange a collaborare con loro. Le sue fotografie di lavoratori costretti a spostarsi da un paese all'altro con vecchie automobili sovraccariche, a vivere sotto le tende piantate nei campi o nei dormitori pubblici delle città o in accampamenti di fortuna, a lavorare duramente la terra, sono una testimonianza fedele e un accorato commento, perchè la Lange nutriva per loro profondi sentimenti di pietà e di rispetto. Una fotografia della Lange -una casa colonica deserta, abbandonata in mezzo ad acri di terra arata meccanicamente- rese in modo eloquente l'espressione "cacciati dal trattore", che era sulla bocca di centinaia di contadini strappati alla loro terra. Un'altra sua fotografia -una madre emigrante, pigiata in una tenda insieme ai suoi bambini- fu tra tutte le immagini della Farm Security Administration la più riprodotta. Ella scrisse: Il mio particolare modo di fotografare si basa su tre regole. Primo: non toccare! Qualunque cosa fotografi, non infastidisco, non altero, non accomodo. Secondo: il senso del luogo. Qualunque cosa fotografi, cerco di farla apparire come parte del suo ambiente, come radicata in esso. Terzo: il senso del tempo. Qualunque cosa fotografi, cerco di far vedere che è inserita nel passato o nel presente [citato in Daniel Dixon, Dorothea Lange, in "Modern Photography", vol. 10, dicembre 1952, pp. 68-77 e 138-41].

Il campo d'azione della Farm Security Administration e della sua sezione fotografica contemplava tutti gli aspetti della vita rurale americana. Le piccole città di provincia sono una parte così integrante del tessuto agricolo degli Stati Uniti che non era possibile trascurarle. Per sette anni, fino al momento in cui, durante la seconda guerra mondiale, tutte le sue risorse furono assorbite dall'Ufficio Informazioni Belliche, al programma della Fsa collaborarono anche altri grandi fotografi -come Evans e Shahn. Le loro opere, oggi depositate presso la Library of Congress a Washington, rivelano un'unità notevole, nonostante la forte personalità degli autori. Ciascun fotografo contribuì al programma comune; lavorando insieme, partecipando a problemi comuni, si aiutarono vicendevolmente. La portata e gli scopi generali della documentazione erano fissati e controllati da Stryker, che illustrava ai fotografi lo sfondo sociale ed economico della loro missione. Stryker, che non era fotografo, lasciava saggiamente che ogni singolo operatore risolvesse i propri problemi di scelta del materiale, di tecnica, di stile. Per quanto bella o rivelatrice, una fotografia documentaria non ha valore soltanto per se stessa. È un paradosso, ma perchè una fotografia possa essere accettata come documento, deve essere essa stessa "documentata", collocata nel tempo e nello spazio. Ciò può essere fatto nel contesto, unendo il familiare all'ignoto, in una sola immagine o in due immagini accoppiate. Ecco perchè una serie di fotografie, esposte in successione su una parete o nelle pagine di un libro, è più efficace della soma di quelle stesse fotografie prese individualmente. Dorothea Lange e Paul S. Taylor in An American Exodus (1939) puntarono su uno stretto rapporto fra immagine e parole e affiancarono alle fotografie stralci di conversazioni udite o colte al volo nel momento in cui veniva presa la fotografia: un approccio di un valore documentario assoluto. Ciò che più colpisce è l'indipendenza dell'elemento fotografico. Le fotografie non sono illustrazioni. Recano anch'esse un messaggio, come il testo. Il termine "documentario" nel significato in cui l'abbiamo descritto fu adottato per definire uno stile. Dopo la seconda guerra mondiale, il movimento perdette vigore sul piano organizzativo. I suoi principi sono stati assorbiti dal fotogiornalismo e ne sono divenuti elementi essenziali: se n'è appropriata soprattutto la televisione nelle trasmissioni dell'attualità....


Similar Free PDFs