Parafrasi Corazzini PDF

Title Parafrasi Corazzini
Course Letteratura italiana
Institution Università per Stranieri di Siena
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Summary

Parafrasi di Sergio Corazzini delle poesie "Il mio cuore", "La finestra aperta sul mare" e "Delusione di un povero poeta sentimentale"...


Description

Parafrasi Corazzini

durante la notte e una cancellatura malinconica nel chiarore dell’alba.

Il mio cuore Il mio cuore è una rossa macchia di sangue dove bagno, senza fermarmi, la mia penna che si muove eternamente per scrivere versi.

Le sale antichissime erano desolate ed annoiate: soltanto l’eco della musica delle gavotte, ballate in un passato lontano da giovani civettuole truccate, le conforta un po’, e qualche gufo triste, col suo canto malinconico sembra incantare la notte priva di stelle.

E mentre la penna si muove, la carta diventa rossa dinanzi a passioni sempre nuove. Io so che arriverà un giorno in cui questo sangue all’improvviso non ci sarà più, che la mia penna avrà un cedimento acuto … e sarà allora che io morirò.

[…] Un giorno però anche le rondini emigrarono, abbandonando la finestra e i loro nidi caddero nel mare. Allora la torre, scossa da un turbamento, si incrinò e lentamente s’inabissò nel mare.

La finestra aperta sul mare Non ricordo. Vidi la finestra aperta sul mare, come un occhio che osserva, circondata da nidi di rondini. Non ricordo però dove e quando la vidi, oscura come i sentimenti di un usuraio e soave come l’anima di un ragazzo. Era la finestra di una torre in mezzo al mare, terribilmente solitaria al tramonto, spaventosa

Desolazione di un povero poeta sentimentale I Perché mi dai del “poeta”? Non lo sono. Non sono altro che un giovane ragazzo che piange. 1

Parafrasi Corazzini

Oh, non meravigliarti della mia tristezza! E non chiedermi nulla a riguardo, o Dio, non saprei risponderti se non con parole inutili, ma così inutili, che scoppierei a piangere come se stessi per morire. Le mie lacrime avrebbero l’aria di recitare un rosario di tristezza sette volte davanti alla mia anima dolente, ma non sarei un poeta, bensì semplicemente un ragazzo dolce e pensieroso che prega, così come canta e dorme.

Lo vedi: non ho altro da offrire al silenzio che le lacrime. Perché mi dai del “poeta”?

II I miei momenti tristi sono degli umili e normali momenti tristi. I miei momenti gioiosi furono così semplici, che arrossirei se te li dovessi confessare. Penso solo alla morte oggi.

III

V

Voglio morire solo perché sono stanco; solo perché gli angeli dipinti sulle vetrate delle cattedrali mi fanno tremare d’amore e d’angoscia; ormai sono rassegnato come un grande specchio malinconico. Vedi che non sono un poeta, bensì un ragazzo triste che vuole morire.

Ogni giorno ottengo la comunione come con il corpo di Cristo, ma con il silenzio, e gli officianti del silenzio sono i rumori, senza i quali io non avrei cercato e trovato Dio.

VI Stanotte ho dormito con le mani in croce, ho sognato di essere un piccolo e innocente ragazzo dimenticato da tutti, una povera e tenera preda, vittima del primo arrivato,

IV

2

Parafrasi Corazzini

desideravo essere venduto, umiliato e percosso per poter piangere disperatamente solo e triste in un angolo buio.

VII Amo la vita fatta di cose semplici, ma le passioni giovanili si sono spente a poco a poco per ogni cosa che perdevo. Ma tu non mi comprendi e sorridi, pensando che io sia malato.

VIII Oh, io sono realmente malato! Ogni giorno una piccola parte di me muore come le cose. Pertanto non sono un poeta. Per essere considerato tale, dovrei vivere ben altra vita. Non sono capace di fare altro che di morire. Amen.

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