Progetto Educativo Esame PDF

Title Progetto Educativo Esame
Author Arianna Podda
Course Scienze Psicologiche e Pedagogiche
Institution Università degli Studi di Cagliari
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Summary

prova finale per l'esame di educazione degli adulti...


Description

Università degli studi di Cagliari Facoltà di Studi Umanistici Corso di Laurea Magistrale in Gestione e Programmazione dei Servizi Educativi (LM-50)

PER UNA GENITORIALITA’ CONSAPEVOLE

Relatore:

Progetto di:

Prof.ssa Claudia Secci

Arianna Podda, matricola 30/44/65362 Sara Pontis, matricola 30/44/65361

Toutor: Dott. Andrea Spano Dott.ssa Antonella Foddis

TITOLO DEL PROGETTO: Progetto Educativo Genitoriale DURATA DEL PROGETTO: 4 mesi PREMESSA: In seguito alla segnalazione del dirigente scolastico della scuola secondaria di primo grado “Lao Silesu”, la Dott.ssa Silvia Conti in rappresentanza dei servizi sociali e assistenza sociale territoriale di Quartu Sant’Elena, situato in Via Cilea 19 (CA), richiede un intervento educativo genitoriale della sottoscritta Laura Cocco in qualità di Pedagogista. Tale intervento, si svilupperà in diversi contesti (domicilio, scolastico, familiare o centri di aggregazione) pensato a contestualizzare l’azione educativa da svolgersi. CRITICITA’ EMERSE NEL PRIMO COLLOQUIO CONOSCITIVO CON IL CORPO DOCENTE: Durante il primo colloquio, il corpo docente descrive la minore, Veronica Podda, come un’alunna iperattiva, insofferente alle regole, con comportamenti spesso provocatori, oppositivi e aggressivi nei confronti dei suoi compagni e dei docenti. Il tutto è accompagnato da una forte sensibilità alla frustrazione e una scarsa motivazione allo studio che inciderebbe negativamente a livello scolastico a tal punto da preoccupare i docenti, i quali temono per il suo insuccesso scolastico. Questi suoi atteggiamenti, ovviamente, condizionerebbero negativamente il clima della classe, portando i suoi compagni a reazioni di evitamento. Tali atteggiamenti, sembrano costituire una sorta di ribellione nei confronti del suo vissuto e verrebbero potenziati maggiormente dalla madre della minore, la quale spesso accusa la scuola, di non tutelare abbastanza la figlia. CRITICITA’ EMERSE NEL PRIMO COLLOQUIO CONOSCITIVO CON I GENITORI: Durante il primo colloquio avvenuto con la sig.ra Piras e il sig. Podda, emerge una comunicazione/relazione conflittuale a seguito del divorzio avvenuto nel 2009, a causa del sig. Podda, il quale al culmine della sua carriera lavorativa, abbandona la moglie e la figlia, non adempiendo più ai suoi doveri di padre. Detto ciò la sig.ra Piras Carla, ritrovandosi sola, ha condotto una vita da madre single. Negli atteggiamenti della madre emergono spesso comportamenti di alienazione parentale, tesa a incrementare nella figlia sentimenti di avversione nei confronti del padre, il quale cerca il ricongiungimento e riconoscimento del suo ruolo genitoriale. Da ciò emerge che a pagarne le spese, non sarà solo la figura paterna, ma anche la figlia stessa. Difatti vengono evidenziati spesso alcuni episodi aggressivi da parte della ragazza nei confronti dei genitori, con l’utilizzo di un linguaggio verbale inadeguato. Da quanto raccontato dalla madre, la ragazza manifesterebbe tali comportamenti sin dall’infanzia, prevalentemente a scuola nei confronti dei compagni e dei docenti, non permettendole una buona socializzazione con i suoi pari, probabilmente legata alla mancanza della figura paterna. A tal proposito, la sottoscritta Laura Cocco in qualità di pedagogista, ritiene opportuno un sostegno pedagogico, affinché i genitori possano essere supportati individualmente nel loro ruolo genitoriale.

FINALITA’ DEL PROGETTO EDUCATIVO GENITORIALE: Il progetto vuole accompagnare i genitori verso un percorso riflessivo volto alla responsabilità dei loro doveri genitoriali, valorizzando le loro qualità educative, affinché si crei un clima di responsabilità e rispetto reciproco. Dunque le finalità principali saranno quelle di:  Individuare una soluzione ai problemi educativi che quotidianamente i genitori sono chiamati ad affrontare.  Dare consapevolezza ai genitori affinché possano stringere tra loro un patto di alleanza e corresponsabilità educativa, al fine di ridurre al minimo eventuali conflittualità sulle decisioni riguardanti la figlia.  Attivare sinergie anche nel tessuto sociale, nelle interazioni tra pubblico e privato, valorizzando e potenziando tutte quelle risorse, presenti sul territorio, che possono offrire sostegno alla genitorialità: esperienze di automutuo aiuto, attivazioni di Scuole dei genitori, interventi di sostegno alle famiglie di tipo anche materiale e sociale o accoglienza e integrazione delle famiglie in difficoltà.

OBIETTIVI GENERALI: Gli obiettivi generali del progetto saranno quelli di accompagnare i genitori nella costruzione di un ambiente educativo positivo.       

Migliorare la comunicazione tra adulti, fornendo il confronto tra genitori Incrementare la consapevolezza e la responsabilità del ruolo educativo genitoriale Affrontare l’impegno genitoriale con più consapevolezza e responsabilità Promuovere fattori educativi diversi basati su modelli positivi di comportamento Favorire un approfondimento del rapporto genitore/figlio Migliorare la consapevolezza dei bisogni di crescita della figlia Valorizzare le loro risorse e competenze genitoriali

ATTIVITA’: L’attività sarà indirizzata principalmente verso una relazione che attivi azioni educative “maieutiche” tendendo a sostenere attivamente i genitori nella ricerca delle personali necessità, promuovendo un approccio basato sulla responsabilità, sulla consapevolezza, sulla reciprocità, tramite:     

Consulenza genitoriale Gruppi di confronto e di auto-mutuo aiuto Consulenza educativa Colloquio con insegnanti Parent training

Alla luce del caso concreto, tra le attività appare opportuno inserire un laboratorio di:



“GRUPPI DI PAROLA PER GENITORI DIVORZIATI” Il laboratorio “Gruppo di parola per genitori divorziati” costituisce la sede più opportuna per raccontare la propria esperienza ed essere ascoltati. Consente, altresì, di condividere la propria condizione con altri genitori attraverso un percorso di scambio, condivisione e sostegno reciproco. Si propone di garantire una comunicazione idonea a ristabilire un nuovo equilibrio personale e con i figli, comunicazione che s’inserisce in un più ampio progetto che mette al centro i figli, come atto d’amore e di responsabilità. La filosofia del laboratorio rispecchia l’idea secondo la quale la responsabilità genitoriale permane nonostante la cessazione del vincolo coniugale. Ogni incontro è m  MATERIALE UTILE PER IL LABORATORIO Film o libri

TEMPI: 4 mesi      

5 ore settimanali di consulenza genitoriale 3 ore settimanali di consulenza educativa 2 incontri mensili con i docenti 3 incontri mensili con lo Psicologo 3 ore ogni due settimane da dedicare al laboratorio “Gruppi di Parola” per il primo mese e 2 ore al mese per gli ultimi 3 mesi 5 ore settimanali di tempo libero tra genitore e figlia

LUOGHI:  Domicilio  Centri di aggregazione  Luoghi di formazione genitoriale  Scuola  Spazi comunali ATTORI SOCIALI COINVOLTI  Corpo docente  Assistente sociale FIGURE PROFESSIONALI RICHIESTE:  Psicologo  Pedagogista  Educatore RISULTATO ATTESO:

Il risultato atteso da questo progetto riguarda la presa d’atto dei propri doveri derivanti dalla responsabilità genitoriale, migliorando la relazione tra genitore e figlia e sviluppando in quest’ultima l’accettazione della nuova condizione familiare. In tale ottica, i propositi principali attesi saranno quelli di:  Saper operare scelte educative adeguate  Saper prevenire e affrontare le singole problematiche del caso concreto avendo riguardo ai bisogni della figlia  Saper comprendere le proprie responsabilità genitoriali e favorendo atteggiamenti di rispetto tra gli ex coniugi

SPESE Psicologo € 80,00 a seduta * 12= € 960,00 Pedagogista € 1.200,00 + progettazione € 100,00 = € 1.300,00 Educatore € 1.000,00 (compreso di laboratorio) Totale spesa finale: € 3.260,00

REPORT DI FINE LAVORO

CRITICITA’: Le criticità che emergono sono:  Gli impegni dei genitori hanno ridotto il numero dei momenti strutturati per l’incontro con gli operatori (assistenti sociali, insegnanti, pedagogista, psicologo…), compromettendo il buon esito di tali attività.



Gli operatori hanno evidenziato la presenza di un malessere/disagio psicologico, il quale ha imposto la necessità di un adeguato intervento di sostegno.



Errata gestione dell’approccio genitore-figlio, la quale ha reso doveroso implementare i momenti di confronto e riflessione rispetto alle problematiche emerse a seguito della nuova situazione familiare.

INCONTRO CONCLUSIVO: Nell’ultimo incontro con la famiglia si riscontra una maggiore attenzione con riferimento alle scelte reciproche affrontate dai genitori, i quali hanno preso atto degli errori commessi in precedenza nei confronti della figlia. Si riscontra una maggiore consapevolezza nei confronti dei doveri genitoriali tra loro e la figlia, indubbiamente appresi durante il percorso educativo. Ad oggi dimostrano una propensione al dialogo e all’ascolto reciproco, sollecitando autostima e fiducia nei confronti della figlia. Il dialogo ha permesso di condividere perplessità e dubbi sull’indirizzo educativo da attuare nei riguardi della figlia....


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