Proprietà di linguaggio PDF

Title Proprietà di linguaggio
Course Linguistica generale
Institution Università degli Studi di Milano-Bicocca
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Appunti linguistica ...


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venerdì 13 marzo 2020

LINGUISTICA PROPRIETA’ DEL LINGUAGGIO Caratteristiche del linguaggio  Il linguaggio verbale è articolato perché può essere scomposto in unità minime che sono combinabili tra loro in modi diversi. È fatto da tanti piccoli pezzetti.  Il linguaggio verbale è posizionale, non è rilevante solo il valore intrinseco degli elementi ma anche la loro posizione, a seconda della posizione la parola ha un valore piuttosto che un altro  Un'altra caratteristica fondamentale è la doppia articolazione. Es. scomponiamo la parola cane can+e can porta la maggior parte del significato della parola si chiama morfema, anche “e” è un morfema ma da un’informazione diversa ci dice che è un solo cane. Scomponendo il morfema che è l’unità minima di significato di prima articolazione si ottengono dei fonemi che unità minime di seconda articolazione. (possibile domanda di esame)  Un'altra caratteristica è che il linguaggio è un codice discreto, all’interno della parola posso trovare dei singoli pezzettini.  Un’altra caratteristica è la sequenzialità o linearità ovvero la proprietà dei segni linguistici, più precisamente dei loro significati, di essere prodotti o sviluppati in successione  Un’altra proprietà è la dipendenza dalla struttura. Le parole non intrattengono rapporti con gli elementi in continuità, ma obbediscono anche a dipendenze non lineari, instaurano relazioni a distanza. Es. il vaso che è sulla mensola in cucina è rosso, l’aggettivo rosso modifica il vaso ma non è continuo alla parola vaso.  Un'altra caratteristica molto importante è la ricorsività (!), possibilità di iterare uno stesso procedimento riapplicandolo al risultato della sua precedente applicazione per un numero teoricamente illimitato di volte (il cane che morse il gatto che si mangiò il topo che al mercato comprò) Proprietà semantiche  La lingua dal punto di vista semantico è un codice potenzialmente ambiguo, nel senso che posso parole sinonime quindi per uno stesso significato diversi significanti (postino e portalettere) oppure posso avere parole polisemiche es. riso che può indicare un sorriso, una risata o un cibo, il contesto è ciò che determina il significato della parola.  Equivocità  Vaghezza, il significato dei segni linguistici non è preciso e definito, non ha contenuti netti ma è aperto e flessibile. Es. tazza la tazza può essere quella classica oppure una a forma di ciotola o altri tipi di tazza  Onnipotenza semantica, possibilità di dare espressione a qualsiasi contenuto, posso parlare di cose che vedo o che sono così piccole da vedere a occhio nudo, di cose lontanissime o cose che non esistano.  Distanziamento, attraverso il linguaggio verbale si può far riferimento a cose che non sono fisicamente presenti nel tempo e nello spazio e che addirittura non esistono. Lingua, corpo, cognizione Embodimet “conoscenza incarnata” come umani concettualizziamo la realtà basandoci sulle nostre concezioni, è il modello in cui è posto in primo piano il ruolo giocato dalle caratteristiche morfologiche e dinamiche del corpo fisico nella genesi e nello sviluppo dei processi mentali. Neuroni specchio la percezione della proprietà fisiche di un oggetto manipolabile attiva un potenziale motorio di azione nell’osservatore-agente; la percezione del mondo che lo circonda e degli oggetti che ne fanno parte attiva, in parallelo, anche il set di atti motori che, in potenza, su di esso potrebbero compiere (non è una domanda di esame) LINGUISTICA  Studia un oggetto che ha una natura molto variabile e molto complesso. Per Saussure preso nella sua totalità, il linguaggio, è multiforme ed eteroclito, appartiene al dominio sociale e a quello individuale, non si lascia classificare in alcuna categoria di fatti umani  Ha natura non osservativa, bisogna decidere cosa diventa oggetto di analisi e cosa no  Le lingue si studiano con le lingue, per studiare il linguaggio bisogna farlo attraverso il linguaggio stesso, c’è una coincidenza tra oggetto e strumento di studio

venerdì 13 marzo 2020 Ogni livello di analisi ha una sua unità minima LIVELLO DI ANALISI Fonetica Fonologia Morfologia Sintassi Semantica Pragmatica

UNITA’ MINIMA Fono Fonema e sillaba Morfo e morfema Parola, sintagma, frase Lessema Enunciato

Segmentazione procedimento con cui la linguistica studia il linguaggio. Scompone gli elementi e li analizza. Economia e ricorrenza  con pochi mattoncini, con poche lettere dell’alfabeto produco un numero infinito di parole Dicotomie saussuriane (2 45min)  Sincronia e diacronia diverse prospettive attraverso le quali è possibile studiare linguistici in relazione alla categoria del tempo. Un approccio sincronico vuol dire considerare un evento, in questo caso una fase linguistica in un determinato momento. Es. studio dell’italiano nel 1400  Langue e parole langue astratto, parole concreto. Hejlmslev chiama langue sistema e parole uso, mentre Chomsky usa competenza ed esecuzione  Asse sintagmatico e asso paradigmatico (o associativo) posso combinare gli elementi secondo dei criteri. Le scelte che avrei potuto fare sono n rapporto paradigmatico (orizzontale) mentre gli elementi in verticale sono in livello sintagmatico. Il ragazzo studia in biblioteca La ragazza legge gli appunti Quei ragazzi ascolta la lezione...


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