psico cognitiva affordance PDF

Title psico cognitiva affordance
Author Elena Turrini
Course Psicologia cognitiva
Institution Università di Bologna
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Summary

appunti...


Description

13 02 14 Psicologia Cognitiva TEORIA PERCEZIONE GIBSON • • • • •

ambiente varia nell'ambiente c'è un mezzo (atmosfera) che ci permette di spostarci e di percepire sostanze sostanze (rocce animali piante minerali ecc) superfici riflettono luce – forma e tessitura variano

GIBSON - FLUSSO OTTICO e MOVIMENTO DELL'OSSERVATORE • importanti le superfici e il movimento • quando ci muoviamo in 1 ambiente statico la luce entra nell'occhio in movimento subendo modificazioni continue e sistematiche – flusso ottico dinamico • nel movimento ci sono degli aspetti che restano invarianti GIBSON FLUSSO OTTIVO E INVARIANTI • • • • •

mondo terrestre = superfici che si modificano. Flusso ottico luce riflessa delle superfici confluisce a occhi in un fascio di raggi che variano in funzione di distanza tessitura superfici e oggetti il sistema percettivo analizza le scene visive in termii di superfici e oggetti non costitunti elementari (pixel contorni geoni ecc) le invarianti sono colte dall'osservatore

QUINDI a seconda della tessitura ecc riusciamo a percepire che ci sono degli oggetti prima cogliamo l'insieme e sulla base delle info che abbiamo dall'insieme cogliamo i particolari GIBSON E LE ILLUSIONI OTTICHE CONCETTO DI AFFORDANCE: deriva da afford → offrire • •

è in pratica gli inviti e info che l'ambiente ci fornisce\offre l'ambiente si rende disponibile al soggetto

è come se cio che ci circonda ci invitasse o meno a compiere delle azioni (tipo c'è un pulsante che ci invita a spingerlo) • • • •

percepire le affordance non implica accedere al significato (se troviamo un pulsante mi viene da premerlo senza necessariamente capire di che si tratta. Mi viene semplicemente da compiere 1 azione) informazione nella luce dell'ambiente spiecifica le affordance le affordance sono variabili e soggettive - dipende dalle dimensioni del nostro corpo non è qlcs di astratto ma lgato a nostre caratteristiche, variabile

AFFORDANCE – non è solo azione, ma legame tra PERCEZIONE E AZIONE AFFORDANCES E MICRO AFFORDANCES ricerca recente: ripresa della nozione di affordance (ellis e tucker, 2000)

micro affordances → attivo specifiche azioni in relazione a 1 particolare oggetto – esse differiscono in funzione dell'oggetto che ho davanti. Quindi DEVO RICONOSCERE se ho davanti un chiodo o una mela • • •

attivazione conoscenza su 1 specifico oggetto attivazione specifici componenti di azione cervello = pattern di associazioni tra azioni e oggetti

con l'esperienza certe nozioni nel nostro cervello si fortificano – –

applicazione nozione di affordance: ergonomia cognitiva → es ellettrodomestici e altri artefatti progettazione che facilita uso

TEORIE PERCEZIONE 1. DIRETTA – gestalt e gibson riusciamo a percepire cose i modo piu adeguato. È inevitabile, innata veloce e immediata l'info che raccogliamo è sufficiente x consentirci di percepire non servono mediazioni integrazione tra conoscenze e info ambientale: BOTTOM UP: da basso a alto ambiente ci offre gia tutte le info quindi a noi basta catturarle TOPDOWN: parte da alto - dobbiamo fare delle inferenze, combinare quel che sappiamo e quel che vediamo – le aspettative influenzano quando mi accosto all'ambiente e confermo\disconfermo le aspettative 2. INDIRETTA TEORIA COGNITIVISTA – percepiamo grazie a un attivita inferenziale inconsapevole msg sensoriali che arrivano al cervello. Ricostruiamo le parti mancanti dello stimolo percezione avviene a STADI : 1) individuo componenti 2) li ricompongo e percepisco oggetto si parte dai componenti x arrivare a unita PERCEZIONE E RICONOSCIMENTO OGGETTI secondo percezione diretta: riconoscere =categorizzare per riconoscere = info viene confrontata con info di mia memoria

TEORIA MARR 1982

4 LIVELLI RAPPRESENTAZIONE 1. immagine 2. sketch primario - schizzo\abbozzo 3. sketch a 2D ½ - abbozzo + elaborato 4. modello a 3D TEORIA BIEDERMANN – 1987-92 noi rappresentiamo oggetti su base di componenti teoria basata su features – geoni 3 fasi decomposizione in elementi semplici - categorizzazione in 36 geoni o ioni geometrici combinazione e ricooscimento geoni = primitivi svantaggi bedermann: non è in grado di rappresentare alcune differenze di forma riconoscimento dipende da punto di vista RICONOSCIMENTO VOLTI non li identifichiamo immediatamente se rovesciati ci sono meccanismi distinti x riconoscere i volti (nel cervello ci sono aree specifiche x riconoscere i volti. Diverso dal riconoscimento di oggetti)...


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