Psicologia Dinamica PDF

Title Psicologia Dinamica
Author Giulia Polizzi
Course Psicologia dinamica
Institution Università degli Studi dell'Aquila
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SIGMUND FREUD INTRODUZIONE Da piccolo si trasferì con i genitori a Vienna, i suoi genitori erano ebrei ma lui era ateo ma quando la Germania invase l’Austria i suoi libri furono bruciati e dovette scappare con la famiglia a Londra. Si laureò in medicina e si specializzò in psichiatria. Freud cominciò a seguire i casi delle donne isteriche, Isteria da una parola greca "hystera" che vuol dire "utero" poichè nell'antica Grecia si pensava le donne avevano questi attacchi dovuti a un'agitazione del loro utero. Era un avvenimento che capitava quasi esclusivamente a donne dell'alta società ed erano attacchi nevrotici gravissimi in cui non vedevano più le cose, talmente erano in preda alla furia e potevano anche farsi del male. Grazie allo studio delle “donne isteriche” che Freud arriva alla sua teoria della psicoanalisi, un caso reso famoso da Freud che si chiama Anna O., una paziente trattata con l'ipnosi e che questa donna che aveva attacchi isterici e molti problemi: aveva anche paura dell'acqua (era idrofoba). Con l'ipnosi le fa raccontare un episodio dell'infanzia > da bambina aveva una governante con cui non andava d'accordo e che aveva un cane; un giorno aveva visto il cane bere da un bicchiere per esseri umani e ciò le aveva fatto talmente schifo che aveva iniziato a provare disgusto per l'acqua ma aveva rimosso questo ricordo = averne parlato attraverso l'ipnosi, supera la paura dell'acqua. Freud capisce che nella nostra mente sono in azione delle forze che non controlliamo (agiscono al di là della nostra volontà) e che sono in conflitto tra di loro - una parte della mente ha talmente disgusto di quel ricordo che gliel'ha fatto dimenticare, ma c'è un’altra parte della mente che continua a tirar fuori i ricordi.

L’ICEBERG Per spiegare la struttura della nostra mente Freud usò l'iceberg per spiegare che la parte che emerge dall'acqua corrisponde alla parte coscia, mentre la parte sommersa più grande rappresenta l'inconscio. I metodi validi per affiorare qualcosa ad un livello più conscio sono rappresentati delle associazioni libere, tecnica in cui viene chiesto al paziente di riferire tutte le idee e le parole che gli si presentano nella mente senza controllarle in modo cosciente.

LA PRIMA TOPICA: CONSCIO, PRECONSCIO e INCONSCIO l'apparato psichico è costituito da sistemi: 1. L'estremità percettiva che percepisce gli stimoli esterni o interni 2. I ricordi delle percezioni 3. Gli stimoli percepiti si trovano nell'inconscio 4. Gli stimoli inconsci per diventare coscienti devono passare attraverso il preconscio 5. Infine gli stimoli diventano consci e si scaricano verso l'estremità motoria dando luogo ad azioni e parole

IL SOGNO 1. contenuto manifesto la scena onirica così come viene vissuta 2. pensieri onirici latenti l'insieme dei pensieri che hanno dato luogo alla scena 3. lavoro onirico avviene durante il sonno ed è quando i pensieri onirici latenti si trasformano nel contenuto manifesto (nel sogno) 4. lavoro di interpretazione si esegue analizzando il contenuto manifesto del sogno per risalire ai pensieri onirici latenti La funzione del sogno è quella di proteggere il sonno del soggetto cioè permettendogli di continuare a dormire, gli stimoli che possono disturbare il sonno sono: 1. stimoli di natura esterna = sete, dolore, suoni… 2. stimoli di natura interna = pensieri onirici latenti formati da o residui di diurni (pensieri coscienti come preoccupazioni che rimangono attivi durante la notte) o desideri inconsci che la coscienza ha rifiutato o respinto, infatti F. afferma che ogni sogno è l’appagamento di un desiderio rimosso cioè il sogno diventa un mascheramento del desiderio rifiutato dando luogo al lavoro onirico. I meccanismi del lavoro onirico sono quattro: 1. Condensazione; è il processo per cui si condensano in un unico contenuto manifesto un certo numero di pensieri latenti 2. Spostamento; il sognatore sposta gli affetti da un pensiero all’altro 3. Rappresentazione plastica; il sogno è costituito da immagini e impressioni visive che in quel momento il sognatore percepisce come reali. 4. Elaborazione secondaria; quando da svegli ricordiamo il sogno tendiamo a dare una logicità e coerenza tramite connessioni e colmando delle lacune, questo processo di razionalizzazione spesso può causare fraintendimenti. Il lavoro di interpretazione dei sogni Si esegue analizzando il contenuto manifesto del sogno per risalire ai pensieri onirici latenti, ciò è possibile tramite la tecnica associativa che F. sintetizza in tre regole: 1. Non bisogna cercare di capire cosa vuole dirci il sogno perché non è questo il materiale inconscio che stiamo cercando 2. Associare ogni elemento del sogno a delle idee senza riflettere troppo, esaminarle o preoccuparci troppo 3. Bisogna aspettare che il materiale inconscio si presenti da sé

LA TEORIA DELLE PULSIONI La pulsione è una spinta che aiuta l'organismo a raggiungere una meta, le sue caratteristiche sono: 1. la fonte cioè la zona corporea dove ha luogo l'eccitamento 2. la spinta cioè la somma delle forze 3. l'oggetto cioè il mezzo con cui viene raggiunta la meta 4. la meta c'è il soddisfacimento

Freud introduce il concetto di energia psichica chiamata libido, cioè energia generata dalla pulsione sessuale. Di questo concetto sono state date diverse interpretazioni infatti fu proprio su questo punto che Freud e Young diedero inizio al loro contrasto. Per Freud l'energia psichica ha un carattere sessuale mentre per Young no. Freud scrive i tre saggi sulla sessualità e ci descrive come avviene lo sviluppo affettivo del bambino e lo divide in diverse fasi che più tardi la Klain chiamerà stadi. Nello sviluppo sessuale o libidico dobbiamo distinguere 1. l'organizzazione pregenitale di cui ne fanno parte la fase orale e la fase anale 2. l'organizzazione genitale infantile 3. l'organizzazione genitale adulta

ORGANIZZAZIONE PREGENITALE Freud introduce il concetto di zona erogena, cioè zona che se stimolata è capace di produrre piacere ed eccitazione sessuale, d’altra parte è anche fonte di vita e nutrimento nei primi mesi di vita, la bocca. 1. FASE ORALE Rappresenta la prima fase dello sviluppo della libido dai primi mesi al secondo anno di età. La bocca quindi è una zona erogena ed in questa fase il nutrimento e l'eccitazione sessuale (succhiando) sono sovrapposti e hanno lo stesso oggetto: il seno. All'inizio infatti le pulsioni sessuali si sovrappongono alle funzioni vitali successivamente possiamo notare un soddisfacimento autoerotico dove il bisogno del soddisfacimento sessuale viene diviso dal bisogno dell'assunzione di cibo, questa scissione avviene quando spuntano i denti e il cibo viene masticato, così il bambino per succhiare utilizza una parte del suo stesso corpo come il dito o il piede. 2. FASE ANALE Rappresenta la seconda fase dello sviluppo della libido dai due anni ai quattro anni. È il momento dello sviluppo infantile in cui il bambino ha un’evacuazione e una ritenzione controllate. ( NB. Il non controllo sfinterico può essere associata una difficoltà psicologica del bambino e si manifesta il fenomeno della regressione, ovvero il tornare a modalità comportamentali delle fasi di sviluppo precedenti). Il bambino comincia ad usare le feci per dimostrare amore, rabbia, felicità, nervosismo, aggressività…

ORGANIZZAZIONE GENITALE INFANTILE NARCISISMO Freud fa una distinzione tra l'organizzazione genitale infantile e quella adulta che parte dalla pubertà. Ciò che differenzia queste due organizzazioni è il fatto che in quella infantile per entrambi i sessi c'è solo un genitale preso in considerazione, quello maschile. Lui parla di fallo come simbolo di fertilità, cioè che dà vita… in questa fase abbiamo il narcisismo primario del bambino e avviene quindi dopo la fase autoerotica. Il bambino ha quattro anni pensa di essere al centro delle attenzioni di tutto e di tutti e non tiene in considerazione bisogni altrui.

3. FASE FALLICA E’ la terza fase e va dai quattro ai sette anni, indica la scoperta del proprio organo genitale e la sua diversità da quello della sorella o del fratello. In questa fase possiamo ritrovare: 1. il complesso di castrazione cioè la paura del maschietto di perdere il proprio organo poiché dopo aver notato l'assenza del pene nella femminuccia, pensa che un tempo lei aveva questo organo e che adesso lo ha perso per punizione e il bambino teme che questo possa accadere anche a lui. 2. l’invidia del pene nella femmina che si rende conto di non avere il pene rimprovera la madre di questa mancanza 3. complesso di Edipo nei maschi dove il padre è il rivale con cui competere per ottenere l'amore della madre 4. complesso di Elettra nelle femmine dove la madre è la rivale con cui competere per ottenere l’amore del padre, ma tende a dissolversi subito perché è più forte l’identificazione materna.

Il complesso di Edipo Il nome deriva da una tragedia greca dove un indovino predisse a Laio e Giocasta che loro figlio finirà per ucciderli, così decisero di abbandonarlo. Edipo che non sapeva di essere figlio di Laio ucciderà quest'ultimo per uno screzio e giacerà con Giocasta, sua madre. Quando saprà che ha ucciso il padre ed è andata a letto con la madre, si accecherà per punirsi. L’EDIPO SEMPLICE → in un primo momento il bambino di sesso maschile si identifica nel padre fino a quando si rende conto che il padre impedisce la realizzazione di desideri sessuali che lui stesso (il bambino) ha nei confronti della madre e qui nasce il complesso di Edipo, dove il bambino non vuole più identificarsi nel padre, ma vuole proprio prendere il suo posto. LA FORMA NEGATIVA DEL COMPLESSO DI EDIPO → avviene quando succede tutto al contrario ed è la base della scelta omosessuale, cioè il bambino si identifica con la madre ma vuole l’amore del padre e la bambina si identifica con il padre ma vuole l’amore della madre. L’EDIPO COMPLETO → Freud vuole comunicarci che il maschietto non manifesta soltanto un'impostazione ambivalente verso il padre e una scelta oggettivamente affettuosa verso la madre, ma si comporta contemporaneamente anche come una bimba, rivelando una impostazione di femminile tenerezza rivolta al padre e di gelosia verso la madre. Quindi è come se ci fosse un complesso edipico più completo che può essere contemporaneamente positivo e negativo. 4. FASE DI LATENZA Questa fase va dai 6 agli 11 anni, nel bambino scompaiono gli istinti sessuali ed è attirato dalla socializzazione del gruppo dei pari con scontri maschi contro femmine e l'identificazione con il proprio genere. In questa fase si istaurano il disgusto, il senso del pudore, ideali estetici e morali, l'amnesia infantile che ci impedisce di ricordare gli eventi della nostra infanzia…

ORGANIZZAZIONE GENITALE ADULTA 5. FASE PRE-ADOLESCENZA e ADOLESCENZA Va dai 12 ai 14 anni e si andrà verso l'adolescenza con l'esplosione ormonale che comporterà la maturazione sessuale e ci porterà a incontrare l'altro in profonda intimità. In questa fase l’apparato sessuale è messo in moto da tre tipi di stimoli: 1. stimoli provenienti dal mondo esterno che eccitano le zone erogene 2. stimoli provenienti da se stessi 3. stimoli provenienti dalla vita psichica Queste tre vie provocano un’eccitazione sessuale che si manifesta tramite sintomi psichici e somatici. In questa fase abbiamo la risoluzione del complesso di Edipo sia perchè i ragazzi si distaccano dai genitori sia perché entra in gioco il complesso di castrazione. E’ proprio questo che spinge il ragazzo ad uscire dal complesso di Edipo, mentre la femmina rimarrà in modo indefinito nel complesso in quanto 1. abbandonerà l’amore per la madre perché si renderà conto che è stata lei a non averla dotata del pene e ne resterà delusa (invidia del pene); 2. Si renderà conto di non poter avere un bambino dal padre. RIASSUMENDO>Mentre nel maschio il complesso di castrazione serve ad uscire dal complesso edipico, nella femmina il complesso di castrazione è l’entrata nel complesso edipico e ne rimane in tempo indefinito.

LO SVILUPPO LIBIDICO: FISSAZIONE E REGRESSIONE -

La fissazione è quando alcune parti della pulsione sessuale possono arrestarsi, cioè appunto fissarsi ad uno stadio precedenti dello sviluppo libidico. La regressione è quando alcune parti della pulsione sessuale che sono già progredite possono regredire. La regressione è favorita dalla fissazione, cioè si regredisce ad uno stadio al quale ci si è fissati.

Come avviene la regressione? Nella fase genitale nell’adulto si originano delle pulsioni sessuali, queste pulsioni possono subire una frustrazione esterna (non ottengono soddisfacimento), allora la pulsione sessuale frustrata regredisce alle fissazioni infantili che vengono reinvestite. Così facendo si forma una pulsione sessuale regredita che andrà in conflitto con le pulsioni dell'io, subendo una frustrazione interna (un continuo non appagamento) e che infine verrà rimossa (la pulsione regredita). Da qui si origina la nevrosi che appaga e sostituisce penosamente la pulsione sessuale regredita e rimossa. Frustrazioni esterne o fantasmi primari: 1. Osservazione del rapporto sessuale tra i genitori 2. Seduzione da parte di una persona adulta 3. Minaccia di castrazione Vengono chiamati così perché non è detto che sono cose tangibili, anche solo il pensiero dell’atto sessuale tra i due genitori può essere una frustrazione esterna ad esempio.

LE NEVROSI P S I C O N E V R O S I

DI TRASLAZIONE

NEVROSI NARCISISTICHE

Nevrastenia → Scarica sessuale insufficienze (solo con masturbazione). Cefalea, costipazione… Nevrosi d’angoscia → Scarica sessuale mancante. Attacchi di angoscia, ansia cronica… Ipocondria → Per la paura della castrazione la libido si focalizza non su oggetti ma su organi del corpo con preoccupazione costante per la salute

LA TRASLAZIONE (TRANSFERT) E LA TERAPIA ANALITICA La terapia psicoanalitica funziona nelle nevrosi di traslazione che sono curabili dalla psicoanalisi, perché in esse la libido è traslata su oggetti, quindi durante la terapia è traslata nel medico. Freud faceva fare delle libere associazioni così che la gente tirava fuori l’inconscio: - alcuni pazienti, durante le libere associazioni, volevano compiacerlo → manipolano involontariamente la conversazione per compiacere e gratificare il medico! -altri pazienti invece boicottavano la terapia → affinché non esca niente e non si trovi nulla! ↳ chiama questo comportamento transfert e lo attribuisce al fatto che come da piccoli proviamo rapporti di amore e odio verso i genitori, cioè lo amiamo ma è anche quello che ci da le regole, il terapeuta suscita nel pz quelle stesse sensazioni: o vuoi la sua approvazione o sei ostile. Questa fase per lui è praticamente inevitabile (soprattutto l’amore’ verso il proprio terapeuta). Dopo le libere associazioni Freud trova altri canali per arrivare all’inconscio come gli atti mancati (lapsus e sogni).

ATTUALI

Melanconia (psicosi maniaco-depressiva) → depressione e autorimproveri che erano in realtà rivolti ad un’altra persona ma che noi stessi proteggiamo. Paranoia → Manie di grandezza - conseguenza del narcisismo Manie di persecuzione – angoscia e narcisismo. Schizofrenia → Dissociazione dalla realtà. Avviene una regressione fino all’autoerotismo infantile ma c’è anche un tentativo di ristabilire una relazione col mondo ma tramite allucinazioni e delirio.

NEVROSI

NEVROSI

Isteria → regressione della libido agli oggetti sessuali primari Nevrosi ossessiva → regressione della libido allo stadio della fase anale

LA SECONDA TOPICA: IO, ES e SUPER-IO (1920) Dopo il 1920 Freud modificò la sua concezione dell'apparato psichico e lo suddivise in: 1. ES → psiche inconscia, oscura ed inaccessibile della nostra personalità, è paragonato al caos, poiché non contiene principi e valori ne bene ne male. La maggior parte dei nostri comportamenti e reazioni fanno parte dell’es, energia più potente della volontà e dell’io. 2. IO → la società per svilupparsi ha dovuto controllare gli istinti del comportamento tramite una funzione contenitiva che inibisce l’es e che moderi i divieti del super-io, il cosiddetto “io” che Freud definisce un mediatore psichico tra il mondo interno e il mondo esterno. Quando una persone è equilibrata? Quando tiene a bada l’inconscio pulsionale dell’es e l’inconscio sociale (le regole delle società) del super-io. Se l’io fallisce in questo compito genera l’angoscia, che può essere di tre tipi: angoscia reale (nei confronti del mondo esterno), angoscia morale (nei confronti del superio), angoscia nevrotica (nei confronti dell’Es) . 3. SUPER IO → è l'insieme di tutte le proibizioni che i genitori ci hanno inflitto, quando nasciamo rappresentiamo un problema per i nostri genitori che reagiscono mettendo in atto tutta una serie di divieti e limitazioni. Le loro regole sono in realtà delle proibizioni che all'inizio svolgono un ruolo di controllo ma man mano che progredisce lo sviluppo non sono più necessarie. Il compito della terapia psichica è quello di rafforzare l’Io: - Rendendolo più indipendente dal super-io - Ampliando il suo campo percettivo-cosciente - Congiungersi con l’Es

LA 1° TEORIA DELLE PULSIONI -

LA PULSIONE SESSESSUALE. l’amore è un suo derivato che serve per la procreazione ed è uno strumento della volontà di vivere e quindi a tramandare la specie LA PULSIONE AGGRESSIVA. L’odio è un suo derivato che serve per la difesa della prole sempre per tramandare la specie.

LA 2° TEORIA DELL PUSIONI 1920 Eros e Thanatos sono rispettivamente pulsione di vita e pulsione di morte e rappresentano gli impulsi creatori e distruttori del mondo. Eros → Desiderio, istinto vitale, energia, libido Thanatos → distruzione, istinto di morte La vita di tutti noi è un conflitto tra Eros e Thanatos. Per Freud l’uomo non è altro che un palcoscenico di un enorme conflitto tra ES e SUPER IO, dove l’IO deve mediare tra Eros e Thanatos. Quindi la nostra condizioni di vita è una sana infelicità.

MELANIE KLEIN e ANNA FREUD Nata a Vienna si trasferì a Londra dove si interessò alla psicanalisi infantile con teorie in opposizione ad Anna Freud. Prima degli anni ‘20 i bambini venivano analizzati con le stesse modalità degli adulti, la Klein introdusse la tecnica del gioco che le permise di abbattere l'ostacolo della verbalizzazione e delle libere associazioni, mezzi poco opportuni ai bambini e quindi rese analizzabili anche i bambini di due o tre anni. Nel gioco i bambini infatti riproducono simbolicamente fantasie, desideri, esperienze, quindi si focalizzo ad analizzare il simbolismo che c'è l'interno del gioco.

TEORIE CONTRASTANTI TRA LA KLEIN E ANNA FREUD Anna Freud sostiene che: 1. Le difficoltà del bambino sono spesso dovute a cause esterne, errori degli adulti e non necessariamente a una conflittualità interiore al bambino. 2. Non può costruirsi nell'analisi infantile una nevrosi poiché i genitori hanno ancora un ruolo predominante nella vita del bambino 3. Non è possibile alcuna analisi del complesso edipico 4. L'analisi infantile deve limitarsi a esercitare un'influenza educativa poiché è rischioso mettere il bambino di fronte a contenuti inconsci, per esempio una presa di coscienza troppo diretta delle proprie tendenze sessuali può portare il bambino ha una reazione psicotica in quanto l'io e il super-io sono ancora troppo deboli. 5. L'analista deve sforzarsi per conquistare la fiducia del bambino favorendo un transfert positivo ed evitando un trasfert negativo 6. Il gioco è un'attività naturale dell'infanzia e non sempre può essere interpretato La Klein sostiene che: 1. L’inconscio nei bambini è analizzabile con tecniche appropriate e queste analisi conducono al complesso Edipico 2. Il solo modo di alleviare l'angoscia non è l'intervento educativo, anzi l'intervento educativo rafforza il super-io, al contrario invece l'intervento analitico punta a indebolire il super-io infantile portatore di angoscia e di colpe 3. Non è giusto manipolare con manovre seduttive i bambini ai fini di ottenere per forza un transfert positivo, anzi è giusto analizzare le motivazioni che spingono il bambino a vedere l'analista buona o cattiva 4. Non è giusto dare troppa importanza all'influenza dei geni...


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