Purgatorio - Canto III - Parafrasi + commento + figure retoriche PDF

Title Purgatorio - Canto III - Parafrasi + commento + figure retoriche
Author Kevin Miolli
Course Lettere moderne
Institution Università degli Studi di Bari Aldo Moro
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Summary

Parafrasi + commento + figure retoriche...


Description

DANTE: LA “DIVINA COMMEDIA” PURGATORIO (CANTO III) Analisi e commento Dopo l'incontro con Catone!e poi con!Casella, prosegue!l'avvicinamento di Dante e!Virgilio!al!monte del Purgatorio, che dirige verso il!Paradiso; nel terzo canto, Dante incontra le!anime scomunicate!che si sono pentite in ritardo della loro condotta terrena e devono attendere trenta volte il tempo che vissero in stato di scomunica prima di iniziare la purgazione. Tra coloro che espiano la pena c'è anche!Manfredi!di Sicilia, figlio dell'imperatore Federico II di Svevia (assunse la reggenza dei possedimenti del padre dal 1250 e si fece incoronare re di Napoli e di Sicilia nel 1258) e acerrimo oppositore del potere papale di Innocenzo IV (essendo Ghibellino). Con lui iniziò!lotta che si protrasse con i suoi successori. Solo con l’intervento di Carlo d’Angiò, fratello del re di Francia,!Manfredi!venne!sconfitto nel 1266, nella!battaglia di Benevento, in cui morì. Il suo corpo fu dissepolto e disperso (secondo la versione ripresa da Dante) dal vescovo di Cosenza." La figura è utile per presentare un quadro dei conflitti tra!potere temporale!e!" potere spirituale!nel Medioevo, e per tratteggiare la differenza tra gli odi umani e l'infinita compassione divina." Siamo sempre nell’Antipurgatorio (la parte bassa della montagna, che comprende la spiaggia e la prima fascia, i primi tre balzi della costa. Qui i penitenti cominciano ad espiare dovendo attendere un determinato periodo di tempo prima di poter salire alle vere cornici del Purgatorio dove purgare con pene fisiche i propri peccati), precisamente nel primo ripiano e!Dante!e!Virgilio!continuano a salire, arrivando in un punto in cui però la strada è troppo erta per poter proseguire; incontrano!un gruppo di anime!a cui chiedono la via migliore per poter continuare il loro cammino, quella che risponde è l’anima di!Manfredi, con cui Dante ha un colloquio prima di procedere nel suo cammino. L’atteggiamento di umiltà dei penitenti è caratterizzato anche da timore e insicurezza (vv. 79-93)." Nel!canto precedente!Dante!e!Virgilio!sono stati ripresi da Catone, custode del Purgatorio, per essersi fermati ad ascoltare il musico!Casella, amico del poeta fiorentino. Il canto III si apre con la ripresa del cammino dei due protagonisti. Nei primi versi!Virgilio appare pieno di rimorso per il rimprovero (vv. 7-9). Rallentando il passo, Dante osserva il monte e, riabbassando lo sguardo, nota una sola ombra, la sua, e pensa allora che sia scomparsa la sua guida. Virgilio, dopo aver rassicurato il poeta, spiega che!nell’oltretomba le anime!si presentano con l’aspetto dei corpi in vita, ma!non sono materiali e lasciano passare i raggi, tuttavia possono soffrire i tormenti; così è stato stabilito dalla Grazia divina"

(vv. 34-36); in altre parole: è inutile cercare di decifrare l’intento di Dio. Nei versi successivi Virgilio appare per la prima volta in difficoltà sulla strada da prendere, poiché egli non è un’anima del!Purgatorio, ma dell’Inferno, e non conosce quindi questi luoghi. I due protagonisti sono costretti a chiedere la direzione ad alcune anime (vv. 46-102). Queste rimangono stupite alla vista di un uomo ancora vivo, notando la sua ombra, ed esitano a rispondere, Virgilio interviene, rivelando che!la presenza di Dante è voluta da Dio." Manfredi è l’esempio per eccellenza delle virtù cavalleresche, quelle che Dante considera ormai perdute nella maggior parte delle corti italiane e straniere. In questo senso, è assai significativo,!che la descrizione di Manfredi si appoggi su un!modello letterario!assai noto al tempo. Si noti infatti il parallelismo con la Chanson de Roland!con la descrizione ed elogio del paladino Orlando (v. 107)" Dante vuole dimostrare, con la storia di Manfredi, che il volere di Papi e vescovi non corrisponde sempre a quello divino, e che!la bontà di Dio può intervenire e salvare un’anima pentita, nonostante una scomunica (vv. 121-122). Manfredi, infine, prega Dante di riferire alla!figlia Costanza, che si trova nel Purgatorio, e che, quindi, non è dannato. " L’allusione alla ferita che deturpa il bel viso di Manfredi (vv. 108-111) è già una spia della posizione che Dante assume in questo canto: il poeta, attraverso la figura del sovrano svevo, tesse infatti la sua!polemica contro gli odi politici!(sullo sfondo c’è l’aspra contesa tra Papato e Impero nel corso del XIII secolo), che spingono gli uomini alle azioni più moralmente aberranti. Più grave della scomunica di Manfredi (che anzi, convertendosi in punto di morte può guadagnarsi la possibilità della beatitudine celeste) è!l’uso per fini temporali del potere religioso. Più grave delle colpe di Manfredi, che il personaggio stesso ammette (v. 121), è allora il comportamento del vescovo di Cosenza, che pretende di anteporre le scelte di potere umane all’imperscrutabilità dei disegni divini, o del papa stesso che, nella contesa contro le forze ghibelline, non si preoccupa del bene delle anime dei fedeli ma del proprio potere personale. " Per Dante, quindi, Manfredi diventa una figura utilissima sia per ribadire tra le righe il suo!disegno politico!(in accordo con la!teoria medievale dei “due soli”, ovvero l’autorità papale e quella imperiale di pari dignità) che per riflettere sul!destino delle anime dopo la morte.!"

Figure retoriche v. 8: apostrofe (“o dignitosa coscienza e netta” sta per o nobile e pura coscienza)." v. 13: similitudine (“lo ‘ntento… come vaga” cioè si allargò come desiderosa…)." v. 14: sineddoche (il tutto per la parte, il viso anziché lo sguardo)." vv. 19-20: enjambement." v. 22: perifrasi (“e ‘l mio conforto” per indicare Virgilio)." v. 24: ellissi (omissione di termini sottintesi “cioè non credi tu che io sia con te”)." vv. 25-26: enjambement." v. 44: sineddoche (“chinò la fronte” la parte per i tutto, la fronte anziché il capo)." v. 46: metafora (“piè del monte” cioè l’inizio della salita della montagna)." v. 50: antitesi (“la più… scala” cioè la roccia più impervia a confronto è una scala)." v. 55: sineddoche (“viso” il tutto per la parte, viso anziché sguardo)." v. 56: anastrofe (“del cammin la mente” sta per nella mente riflettevo del cammino)." v. 57: metafora (“io mirava… sasso” cioè in alto intorno alla parete rocciosa)." vv. 58-59: enjambement." vv. 70-71: enjambement." vv. 71-72: similitudine (“stetter… stassi” sta per rimasero fermi lì, proprio come…)." vv. 79-86: similitudine (“come… fortunata allotta” sta per “come le pecorelle…)." v. 86: metafora (“di quella… allotta” cioè anime muoversi in maniera disordinata)." v. 87: chiasmo (“pudica…onesta” cioè pudiche in aspetto e dignitose in movimenti)" vv. 88-89: enjambement." vv. 103-104: enjambement." v. 107: anastrofe (“biondo era” cioè era biondo)." v. 107: enumerazione (“biondo era… aspetto”)." v. 107: metonimia (“di gentile aspetto” cioè l’effetto (gentile) per la causa (nobile)." v. 109-110: enjambement. " v. 110: anastrofe (“visto mai” cioè mai visto)." vv. 115-116: enjambement." v. 120: perifrasi (“a quei… perdona” cioè colui che volentieri perdona, ovvero Dio)." v. 121: anastrofe (“li peccati miei” cioè i miei peccati)." v. 124-125: enjambement. " v. 127-128: enjambement (cioè “sarebbero ancora all’estremità del ponte”). " v. 129: latinismo (“de la grave mora” cioè grave nel senso di “pesante”)." v. 136: metafora (“mentre… del verde” cioè finché c’è ancora un po’ di speranza)." v. 136-137: enjambement."

Parafrasi Benché (Avvegna che) la fuga improvvisa (subitana)" disperdesse (dispergesse) per la pianura le anime (color)," in direzione (rivolti) del monte verso il quale la giustizia divina (ragion) ci stimola (fruga),% 3" io mi accostai (ristrinsi) alla fidata compagnia (fida compagna):" e come avrei potuto correre (sare’ … corso) senza di lui?" chi mi avrebbe condotto (m’avria tratto) su per la montagna?%

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6"

Egli mi pareva assalito da un personale (sé stesso) rimorso:" o nobile e pura coscienza," quanto amaro pentimento ti provoca un piccolo errore (picciol fallo)!%

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9"

Quando i suoi passi rallentarono (allentar) la corsa," che sminuisce (dismaga) il decoro (l’onestade) di ogni atto," la mia mente, che prima era concentrata (sul rimprovero di Catone),%

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12"

allargò di nuovo la sua attenzione (’ntento) come desiderosa (vaga)," e rivolsi il mio sguardo al monte (poggio) che," più alto di tutti, emerge dall’acqua (dislaga) e si innalza verso il cielo.%

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15"

Il sole, che fiammeggiava rosso (roggio) dietro di noi," si interrompeva davanti alla mia persona (figura)," perché trovava in me ostacolo (l’appoggio) ai suoi raggi.% %

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18"

Io mi girai da un lato (dallato) per la paura" di essere abbandonato, quando vidi" l’ombra (la terra oscura) solo davanti a me;% %

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21"

e il mio conforto (Virgilio), rivolgendosi a me con tutta la persona," cominciò a dirmi: «Perché diffidi ancora (pur)?" non credi che stia con te (teco) e che continui a guidarti?% % %

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24"

È già l’ora del vespero là dov’è sepolto" il corpo dentro al quale io facevo ombra:" si trova a Napoli e vi fu trasportato (è tolto) da Brindisi.%

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27"

Adesso, se davanti a me non si forma nessuna ombra (nulla s’aombra)," non devi stupirti più di quanto non ti stupiscano i cieli," che non ostacolano (ingombra) il passaggio dei raggi luminosi dall’uno all’altro.% %

30"

Il potere (Virtù) di Dio predispone i corpi simili" al mio a soffrire (sofferir) tormenti fisici, caldo e gelo,% e non vuole che si sveli a noi come opera.% % %

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33"

È folle chi spera che la nostra ragione umana" possa seguire tutta (trascorrer) l’infinita via" che l’essenza di Dio, una e trina, percorre.% %

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36"

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39"

e voi vedeste desiderare (disïar) senza risultati (frutto) uomini tali," che avrebbero potuto appagare (quetato) il loro desiderio," il quale invece è trasformato in eterna (etternalmente) pena (lutto) per loro:%

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42"

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O gente umana, siate paghi (State contenti) di conoscere il fatto (quia);" perché se aveste potuto conoscere (veder) tutto," non sarebbe stato necessario (mestier non era) che Maria partorisse;%

io parlo di Aristotele e di Platone," e di molti altri»; e a questo punto chinò il capo" e tacque (più non disse), e rimase turbato.% % % % % % % % " Noi arrivammo (divenimmo) intanto ai piedi della montagna;" qui trovammo la costa (roccia) così ripida," che l’avrebbero tentata invano anche le gambe più desiderose (pronte) di salire. % %

45"

48"

Il più solitario (diserta), il più impervio (rotta) burrone (ruina)" fra Lerici e Turbia è, a paragone (verso) di quella," una scala comoda e ampia (agevole e aperta).% % %

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51"

«Ora, chissà da che parte la costa si abbassa (cala)»," disse il mio maestro interrompendo il cammino (passo)," «in modo che vi possa salire anche chi non ha le ali?».%

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54"

E mentre egli, tenendo gli occhi fissi al suolo," rifletteva (essaminava) sul cammino da prendere," e io guardavo in alto (suso), tutto intorno alla parete rocciosa (sasso),%

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57"

mi apparve dalla parte sinistra una moltitudine (gente)" di anime, che camminavano verso di noi," ma non sembrava (si muovessero), tanto procedevano lente.%

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60"

Io dissi: «Maestro, solleva il tuo sguardo:" ecco venire da questa parte chi potrà consigliarci," se tu non riesci a ricavarlo da te stesso».% % %

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63"

Egli allora guardò, e con spigliatezza (libero piglio)" rispose: «Andiamo in quella direzione, poiché essi procedono lentamente;" e tu, dolce figliuolo, rinsalda (ferma) la speranza».% % % % %

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66"

Quella gente era ancora lontana," dopo aver noi fatto circa mille passi," quanto riuscirebbe a lanciare (trarria) con la mano un valente tiratore (gittator),%

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69"

quando si accostarono (strinser) tutte alla parete rocciosa" dell’alto monte (ripa), e si fermarono stringendosi fra loro," come chi, mentre cammina, si arresta (stassi) dubbioso (debbiando) a guardare.% %

73"

Virgilio cominciò: «O spiriti morti in grazia di Dio (ben finiti)," o già destinati al Paradiso (eletti), in nome di quella beatitudine (pace)" che io credo sia attesa da tutti,% % % % % %

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75"

diteci da che parte la montagna è meno ripida (giace)," in modo tale che sia possibile salir;" perché a nessuno più del saggio (più sa) dispiace perdere tempo».%

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78"

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Come le pecorelle escono dal recinto (chiuso)" a una, a due, a tre per volta, e le altre stanno" ferme un po’ timide (timidette) con gli occhi e il muso rivolto verso terra (atterrando);%

81"

e quello che fa la prima, lo fanno anche le altre," andandole addosso (addossandosi), se essa si ferma," semplici e quiete, e non conoscono il motivo (’mperché) del loro comportamento;%

84"

così io vidi allora (allotta) muovere per avvicinarsi la prima parte (testa)" di quel gregge fortunato,"

modesto (pudica) nel volto e dignitoso (onesta) nei movimenti.

87"

Appena (Come) quelli che stavano davanti videro," dal mio lato (canto) destro, la luce del sole interrotta (rotta) sulla terra," così che l’ombra si proiettava (era) da me verso la rupe,% % %

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90"

si arrestarono, e indietreggiarono un poco," e tutti gli altri che venivano dietro," pur non conoscendo il motivo, fecero (fenno) altrettanto.% %

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93"

«Senza che voi me lo chiediate, io vi dichiaro (confesso)" che questo che voi vedete è un corpo umano;" per questo la luce del sole si interrompe (è fesso) per terra.%

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96"

Non meravigliatevi, ma state certi" che egli non cerca di superare (soverchiar) questa parete di roccia" senza un potere (virtù) che provenga dal cielo».% % % %

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99"

Così il maestro; e quella gente degna disse:" «Tornate indietro, procedete (intrate) dunque davanti a noi»," facendo segno (insegna) con il dorso delle mani.% % %

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102"

E uno di loro cominciò: «Chiunque tu sia," pur continuando a camminare così, volgi lo sguardo:" pensa se mi vedesti mai (unque) nel mondo dei vivi».%

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105"

Io mi rivolsi verso di lui e lo fissai (guardail fiso);" era biondo e bello e di nobile aspetto," ma un colpo gli aveva spaccato un sopracciglio.%

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108"

Quando io cortesemente (umilmente) dissi" di non averlo mai visto, egli disse: «Ora guarda»;" e mi mostrò una ferita nella parte alta del petto.%

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111"

Poi sorridendo disse: «Io sono Manfredi," nipote dell’imperatrice Costanza;" per cui io ti prego che, quando tornerai di là (riedi),% %

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114"

tu vada dalla mia bella figlia, madre dei re (de l’onor)" di Sicilia (Cecilia) e di Aragona," per dire a lei la verità, se si dice diversamente.% %

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117"

Dopo che il mio corpo fu trafitto (ebbi rotta)" da due ferite (punte) mortali, io mi rivolsi (rendei)," pentito (piangendo), a colui che perdona liberamente (Dio).%%

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120"

I miei peccati furono orribili," ma l’infinita bontà ha delle braccia così ampie" da accogliere tutti quelli che si rivolgono a lei.%

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123"

Se il vescovo (pastor) di Cosenza, che fu mandato" da Clemente IV a perseguitarmi (a la caccia)," avesse allora inteso bene questo aspetto (faccia) della bontà di Dio,%

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126"

le mie spoglie mortali sarebbero (sarieno) ancora" all’estremità (co’) del ponte, presso Benevento," sotto la custodia di pesanti pietre (mora).% % %

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129"

Ora la pioggia le bagna e il vento le scuote (move),"

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fuori dal regno, quasi sulle rive del Verde,% " dove egli le fece trasferire (trasmutò) con i ceri spenti.%

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Per le loro scomuniche (maladizion) non si perde" la grazia eterna di Dio, tanto che non possa tornare," finché (mentre che) la speranza ha ancora un poco di verde.%

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132"

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135"

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138"

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141"

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144"

Vero è che chiunque muore scomunicato (in contumacia … di Santa Chiesa)," anche se si è pentito in punto di morte," deve (convien) stare ai margini di questo monte del Purgatorio,% % % trenta volte il tempo in cui è rimasto in questa ostinata ribellione (presunzïon)," a meno che il tempo decretato (decreto)" non sia abbreviato dalle preghiere (prieghi) dei buoni.% % % % % " Vedi oramai (oggimai) se puoi accontentarmi," rivelando alla mia buona Costanza in quale condizione" mi hai visto, e anche questo (esto) divieto;% % % % % %

perché qui, per mezzo delle preghiere dei vivi (quei di là), si progredisce (s’avanza) molto»....


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