Quarta scheda libro- Dieci principi per una terapia di coppia efficace PDF

Title Quarta scheda libro- Dieci principi per una terapia di coppia efficace
Author Matteo
Course Tecnologie Alimentari 1
Institution Università degli Studi di Parma
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Ferruccio Bogetti Anno 2017-2018 Primo anno del CORSO DI Sessuologia Clinica Scheda Libro 20 gennaio 2018 del Terzo Seminario

Scheda libro: DIECI PRINCIPI PER UNA TERAPIA DI COPPIA EFFICACE di Julie Schwartz Gottman, John M. Gottman

Titolo: Dieci principi per una terapia di coppia efficace Autore: Julie Schwartz Gottman, Jhon M. Gottman Paese: Italia (lingua originale: inglese) Genere: Saggistica Aree tematiche: Psicologia Editore:Raffaello Cortina Editore, Milano 2017 Numero pagine: 293 Prezzo: 24,00 euro

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NOTIZIE SULL’AUTORE. Julie Schwartz Gottman è una psicologa clinica e cofondatrice e presidente del Gottman Istitute di Seattle. E’ considerata esperta in materia di matrimonio, violenza domestica, adozione da parte di coppie gay e lesbiche, ho un matrimonio ma sessuali e questioni legate alla genitorialità. Jhon Gottman è professore di psicologia all’Università di Washington ed è del noto per i suoi studi sulla stabilità matrimoniale.

CONTENUTO. Il volume è composto da dieci capitoli sulla base dei 10 principi esposti per la terapia di coppia. Vi è un’introduzione e una conclusione finale che preparano e riassumono il contenuto del libro.

Molto interessante l’introduzione che spiega la sfida nel trattare l’argomento della terapia di coppia. Come già detto, John Gottman prepara gli studenti di psicologia dell’Università di Washington e, proprio nell’introduzione, spiega che la terapia di coppia non è molto ambita tra gli studenti della facoltà. Molti la trovano una disciplina difficile in quanto molto ampia e ritengono che all’università sia difficile anche fare esperienza in questo campo. Da qui nasce l’idea per i due autori di spiegare alcuni principi utili per gestire la terapia di coppia dato che, secondo le statistiche attuali, le coppie risultano essere sempre più in crisi e con problemi a volte risultanti insuperabili. Ecco perché sono sempre più necessari dei terapeuti in grado di aiutare le coppie a superare momenti difficili. I 10 principi che analizza il volume sono: 1. Nella terapia di coppia utilizzare metodi basati sulla ricerca (Da pagina 5 a pagina 24) 2. Effettuare una valutazione prima di decidere il tipo di trattamento (Da pagina 25 a pagina 36) 3. Comprendere il mondo interno di ciascun partner (Da pagina 37 a pagina 52) 4. Tracciare la rotta della trattamento (Da pagina 53 a pagina 66) 5. Calmarsi, quindi intervenire (Da pagina 67 a pagina 78) 6. Elaborare gli eventi spiacevoli del passato (Da pagina 79 a pagina 102) 7. Sostituire i quattro cavalieri con garbata abilità di gestione dei conflitti (Da pagina 103 a pagina 124)

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8. Rafforzare l’amicizia e l’intimità (Da pagina 125 a pagina 136) 9. Sospendere il giudizio morale quanto si affronta il tradimento (Da pagina 137 a pagina 154) 10.

Andare in profondità per cercare significati condivisi. (Da pagina 155 a

pagina 171) Analizziamo in breve cosa consigliano i due psicologi nei vari principi.

PRIM O PRINCIPIO. NELLA TERAPIA DI COPPIA UTILIZZARE METODI BASATI SULLA RICERCA . Il capitolo mostra come la scienza consente di distinguere ciò che è vero da ciò che è falso, ed in campo psicologico vale lo stesso principio: è necessario analizzare la situazione attraverso metodi basati sulla ricerca cercando di distinguere la realtà dei fatti da ciò che i pazienti raccontando esasperano. Gli autori partono dal presupposto che “ogni matrimonio è un errore. Ciò che conta e come lo si affronta”. Ovvero, in tutte le coppie vi sono problemi perpetui e irresolubili, ma ciò che conta e imparare a convivere con essi. Per comprendere quale fosse il modo giusto per osservare le coppie John, insieme ad un suo studente dell’università, decise di invitare a confrontarsi per 15 minuti delle coppie di studenti universitari su una questione ritenuta problematica tra i partner. Nel frattempo egli registrava e codificava le interazioni utilizzando un sistema chiamato Couples’ Interaction Scoring System. In seguito costruì un tavolo del dialogo con un quadrante di valutazione che andava dal positivo al negativo. Attraverso questo metodo ebbe la possibilità di studiare l’atteggiamento e il modo in cui dialogavano le coppie. Così scoprì che esistono quattro principali fattori predittivi della fine di una relazione che chiamò i quattro cavalieri dell’Apocalisse dal nome dei biblici annunciatori di morte e rovina: 1. Il primo cavaliere è rappresentato dalle critiche; 2. Il secondo cavaliere è il disprezzo; 3. Il terzo cavaliere è ritirarsi sulla difensiva; 4. Il quarto cavaliere è l’ostruzionismo. Secondo le ricerche dei due psicologi, le coppie che fanno ricorso a questi quattro cavalieri divorziano in media cinque o sei anni dopo il matrimonio. D’altronde è normale ogni tanto fare ricorso a questi metodi di comunicazione, ma ciò che

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distingue le coppie felici dalle coppie infelici è che le prime sono capaci di riparare, le seconde invece no.

S ECONDO

PRINCIPIO.

EFFETTUARE

UNA VALUTAZIONE PRIMA DI DECIDERE IL TIPO DI

TRATTAMENTO. In questo caso gli psicologi dicono che la loro intenzione è esattamente

l’intenzione che utilizza un medico quando deve curare un paziente. Come prima cosa bisogna effettuare una valutazione chiara. Per fare questo gli psicologi ritenevano importante valutare se durante il colloquio con la coppia ed il racconto della loro storia, utilizzano il pronome noi piuttosto che il pronome io, o viceversa. Importante è anche dare una valutazione attraverso l’osservazione di una discussione monitorata da uno apposito strumento per la misurazione del battito cardiaco, su un argomento tipico di discussione per la coppia. Risulta visibile come, nonostante all’inizio la coppia cerchi di comportarsi nel modo migliore possibile, in seguito sfocia in una feroce discussione. Da questa è facile comprendere quale siano i problemi della coppia, nonchè i problemi di comunicazione. E’ utile inoltre chiedere a ciascun partner di compilare dei questionari riguardanti l’amicizia all’interno della coppia, l’intimità, la gestione dei conflitti e i valori condivisi. Sulla base dei risultati si potrà scegliere l’intervento terapeutico necessario.

T ERZO

PRINCIPIO .

COMPRENDERE

IL MONDO INTERIORE DI CIASCUN PARTNER . In questo

caso è essenziale comprendere due aspetti: se uno dei due coniugi è vittima di violenza domestica, e l’eventuale consumazione di droga e/o alcol. In questi due casi non deve essere condotta una terapia di coppia ma, soprattutto nel caso in cui vi sia violenza domestica, è necessario aiutare la vittima a sviluppiate un piano per garantire la propria sicurezza.

Q UARTO

PRINCIPIO.

T RACCIARE

LA ROTTA DEL TRATTAMENTO. Interessante di questo

capitolo è il checklist clinico per la valutazione della relazione. Lo psicologo durante i colloqui che ha fatto con la coppia sarà in grado di rispondere alle seguenti domande e questo sarà utile per tracciare la rotta del trattamento. Una volta stabilito tutto, potrà spiegare alla coppia i risultati della valutazione e come affrontare la situazione

Q UINTO

PRINCIPIO.

CALMARSI ,

QUINDI INTERVENIRE. Gli psicologi mostrano come nella

maggior parte dei casi, vi sono coppie che sfociano in discussioni molto violente che potrebbero portare anche lo psicologo della coppia ad alterare il suo stato d’animo.

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Questo è un errore molto grave in quanto se anche lo psicologo non riesce ad essere calmo e freddo nel valutare la situazione, non riuscirà ad aiutare la coppia a rilassarsi. Ecco perché il libro consiglia di monitorare attentamente la nostra personale risposta fisiologica al nervosismo ed all’agitazione situazione non riuscirà a ad aiutare la coppia a rilassarsi. È utile inoltre sperimentare metodi personali della riacquisizione della calma e cercare quello che può esserci più utile, come per esempio pensare alla nostra canzone preferita, al nostro piatto preferito etc. Solo nel momento giusto poi potrà intervenire affinché possa fermare la discussione della coppia, ma sempre in modo calmo e con un piccolo intervento ma efficace.

S ESTO

PRINCIPIO.

ELABORARE

GLI EVENTI SPIACEVOLI DEL PASSATO. Questo capitolo

fornisce uno schema su come affrontare le conseguenze di una lite o di un evento spiacevole. Vi sono cinque fasi: 1. Sentimenti: la coppia deve dirsi reciprocamente reciprocamente come si sente, per ora senza rivelarne il motivo; 2. Realtà: a turno la coppia descrive le sue percezioni, la loro realtà rispetto a quello che è accaduto. Questo è importante in quanto in ogni conflitto ci sono sempre due punti di vista ed entrambi sono veri; 3. Cause scatenanti: la coppia deve dirsi reciprocamente che cosa ha influito negativamente sull’interazione, facendola degenerare. Tornando in dietro nel tempo con i ricordi, ogni partner deve cercare l’evento scatenante ed esporlo al proprio partner; 4. Responsabilità: il partner deve dire all’altro che cosa li ha spinti verso il conflitto in quanto, in condizioni ideali, le cose sarebbero potute andare meglio; 5. Progetti costruttivi: ogni partner deve dire all’altra una cosa che può fare affinché una discussione su questo argomento possa rivelarsi migliore la prossima volta. Affinché questo tipo di trattamento sia funzionale ogni partner deve mantenere la calma e non rivolgere critiche all’altro.

S ETTIMO

PRINCIPIO.

S OSTITUIRE

QUATTRO CAVALIERI CON GARBATE ABILITÀ DI GESTIONE

DEI CONFLITTI . Lo psicologo deve insegnare alle coppie come effettuare una pausa

durante la discussione conflittuale, quando vengono colte da rabbia. È inoltre importante fornire un un’alternativa ad i toni sgarbati: un avvio garbato della

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discussione stessa. Un altro aspetto importante è l’assunzione di almeno parte della responsabilità di un determinato problema in quanto comprendere il punto di vista dell’altro è già parte di della riuscita per il superamento dell’ostacolo.

O TTAVO

PRINCIPIO.

RAFFORZARE L’AMICIZIA

E L’INTIMITÀ . Secondo gli studi le coppie

felici sono coppie che parlano molto e si raccontano ogni cosa. Ecco perché, affinché un legame si possa ricostruire, è necessario anche rafforzare l’amicizia e l’intimità della coppia. Per fare questo può essere utile, durante una seduta, fare una semplice gioco: ad entrambi i partner vengono mostrati dei cartellini con delle domande riguardanti l’altro partner. Se conoscono la risposta dimostrano di conoscere qualcosa riguardante la sfera personale dell’altro, altrimenti verrà data loro la risposta sempre in modo gentile. Una solida amicizia favorisce anche la passione e una buona intesa sessuale.

NONO

PRINCIPIO.

S OSPENDERE

IL

GIUDIZIO

MORALE

QUANDO

SI

AFFRONTA

IL

TRATTAMENTO. Molti terapeuti sono spesso restii a prendere in carico una copia

gravata da tradimento in quanto tendono a dare loro giudizi morali. Ecco perché è importante sospendere ogni giudizio morale ed evitare di far si che il tradimento sia nascosto, fecendo del problema argomento di conversazione durante le terapie. Tuttavia la terapia sarà accettata per la coppia solamente però dopo la fine della relazione extraconiugale. È importante inoltre spiegare che un tradimento può modificare una relazione di coppia in quanto il partner tradito può soffrire di PTSD (stress da post tradimento). Affinché sia possibile riparare la relazione di coppia, è necessaria trasparenza assoluta da partner che ha tradito.

DECIMO

PRINCIPIO.

A NDARE

IN PROFONDITÀ PER CREARE SIGNIFICATI CONDIVISI . Ogni

persona ha una propria filosofia di vita, sogni nel cassetto. Ecco perché è importante che in una coppia vi siano condivisione, significati condivisi. Questo può unificare molto una coppia. Non solo però è importante cercare significati condivisi, ma anche sostenere reciprocamente i sogni di vita dell’altro. Affinché si possano scoprire i valori condivisi ed i sogni della coppia, il terapeuta deve porre loro giuste domande ed interpretare sogni campione che possono aiutare a

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comprenderli. Molto interessante è la scheda in cui vengono riportate le domande campione per l’acchiappasogni (l’ascoltatore) ed i sogni campione per chi parla del sogno. Il manuale usa un linguaggio semplice, accessibile a tutti. Ho trovato interessante di questo volume in particolar modo le varie schede pratiche che vengono riportate in alcuni dei capitoli. Queste in modo molto pratico danno dei consigli per il terapeuta. Ho trovato inoltre molto interessante l’intero volume per la sua struttura semplice e molto chiara: ogni capitolo analizza la sfida che deve affrontare il terapeuta ed un modo semplice ma pratico per superarlo. Anche i casi di coppie che gli autori hanno aiutato sono molto interessanti perché mettono il lettore di fronte a casi non semplici, ma potenzialmente risolvibili. UTILITÀ PER LA SESSUOLOGIA CLINICA. Può essere molto utile per il sessuologo clinico perché questo materiali riesce a sintetizzare ogni sfida che un terapeuta può incontrare nel trattare i casi di coppie in crisi, ma fornisce metodi pratici per arrivare all’obiettivo finale.

Ferruccio Bogetti

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