Riassunti capitoli 1, 2, 3,4,5,7,8 PDF

Title Riassunti capitoli 1, 2, 3,4,5,7,8
Author Cla nave
Course Antropologia culturale
Institution Sapienza - Università di Roma
Pages 5
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Summary

L’EVOLUZIONISMO. CAPITOLO 1.La teoria dell’evoluzione della specie fu formulata da Charles Darwin (1809-1882).Nato in una famiglia di intellettuali, grazie al suo prof di Cambridge parte come naturalista in una spedizione in America Latina a bordo della Beagle. Il viaggio dura 5 anni e lo impression...


Description

L’EVOLUZIONISMO. CAPITOLO 1. La teoria dell’evoluzione della specie fu formulata da Charles Darwin (1809-1882). Nato in una famiglia di intellettuali, grazie al suo prof di Cambridge parte come naturalista in una spedizione in America Latina a bordo della Beagle. Il viaggio dura 5 anni e lo impressiona particolarmente l’arcipelago delle Galapagos, su queste isole si trovano specie animali che esistono sul continente sudamericano, ma si differenziano dalle specie continentali per alcune caratteristiche:   

Il cormorano uccello di fiume dal becco lungo del brasile Galapagos ha ali piccole e non è in grado di volare Le tartarughe nelle Galapagos sono giganti e si distinguono per alcuni dettagli da un’isola all’altra. La diversità è data dal tipo di ambiente abitato da questi animali.

Queste osservazioni fanno pensare a DARWIN che le specie animale non sono fisse, ma in continua trasformazione. Fu così che nel 1859 pubblica “l’origine delle specie”. Darwin compie quindi una rivoluzione affermando che le specie non sono immutabili. Darwin e Wallace (naturalista inglese) scoprirono il principio della selezione naturale spiegando il come della trasformazione della specie. A dare sistematicità a questa teoria fu Darwin con la stesura di “l’origine della specie”. Per lui la teoria dell’evoluzione è un processo attraverso cui organismi capaci di riprodursi e sopravvivere in un dato ambiente, lo fanno a spese di altri che non sono possiedono tale capacità. L’ambiente muta e ne consegue che gli organismi devono saper adattarsi. Per farlo hanno bisogno di certe qualità e nel corso delle generazioni quella che era una peculiarità diventa caratteristica dell’intero gruppo (sopravvivenza del più adatto). Dunque, le forme più adattate sono migliori delle precedenti, si passa da forme più semplici a forme più complesse. Tutto l’universo evolve, passando per forme sempre meglio adattate verso una certa perfezione. Il progresso è inevitabile, gli organismi muoiono o si migliorano. Darwin inserisce l’uomo nel meccanismo generale di evoluzione e nel 1971 pubblica “L’origine dell’uomo”. La scoperta dell’uomo di Neanderthal nel 56 e dell’uomo di CroMagnon nel 1868, confortavano le convinzioni di Darwin, che potè affermare che l’uomo discendeva da un mammifero provvisto di coda e orecchie a punta che probabilmente viveva sugli alberi del vecchio mondo. Per il teorico evoluzionista la società vittoriana era la più avanzata. Con sguardo etnocentrico le società occidentali erano considerate le più evolute, e così anche le istituzioni quali:    

Famiglia Stato Religione Matrimonio etc.

Si riteneva, di conseguenza, che stadi precedenti fossero caratterizzati da anarchia, promiscuità sessuale, politeismo ecc. Si distinguevano popoli superiori da popoli inferiori. Scopo di ogni studioso è quello di ricostruire schemi evolutivi, sistemare i popoli e le istituzioni in sequenze evolutive è rintracciare le origini delle istituzioni moderne considerate come punto di arrivo del progresso umano.

MORGAN 1818 - 1881 Tra i principali antropologi evoluzionisti vi è anche Morgan. È un antropologo da tavolino, descrive la società degli irochesi. Con il suo “La società antica” attira l’attenzione di Marx e Engels, i quali resero popolare l’opera in cui vedevano una conferma alla loro teoria. Si opponeva alla teoria della creazione separata delle razze da parte di Dio, riteneva che gli uomini appartenevano alla stessa razza e trovava mostruosa la distinzione tra uomo civilizzato e schiavo. Morgan divide la storia dell’umanità in 3 stadi:  Selvatichezza  Barbarie Questi primi due stadi sono divisi in: Inferiore -> uomo si nutre di frutta e noci, sopravvive grazie alla raccolta. Si sviluppa linguaggio articolato, non esistono società viventi che possano testimoniare questo stadio che termina con la scoperta del fuoco e della pesca. - Medio -> fuoco e pesca, l’umanità si diffonde in regioni più vaste. Esempi viventi Aborigeni e Polinesiani. - Superiore -> invenzione arco e frecce e lavorazione del ferro. Esempi società indiane America del nord.  Civiltà -

L’evoluzione di Morgan è materialista, basata sul miglioramento dei modi di sussistenza e sulle invenzioni. Morgan nota che non ci sono termini diversi per disegnare zii e zii, nipoti maschi ne femmine. Zii e zie sono chiamati “padre” e “madre”. Secondo Morgan questa confusione terminologica è una sopravvivenza del tempo in cui fratello e sorella si sposavano tra loro nello stesso gruppo. Perciò postula che all’origine dell’umanità la famiglia consanguinea rappresenta una prima tappa nello sviluppo della famiglia. Con Morgan si ebbero le basi per lo studio della parentela, dando un buon contributo. EDWARD TYLOR 1832-1917 Fu un antropologo britannico. A 23 anni intraprese un viaggio negli stati uniti e nel Messico, qui vide strane usanze, come l’autoflagellazione che gli ricordavano riti dell’antico Egitto. Queste osservazioni ispirarono la “teoria delle sopravvivenze”. Tylor fu il primo a pensare una scienza che include tutti gli aspetti dell’uomo e fu lui stesso a chiamarla antropologia. Egli evidenzia per primo l’unità psichica del genere umano, osservando che la mente umana funzioni in modo pressoché analogo in tutte le società. Esistono delle differenze tra gli esseri umani, ma queste sono dovute al grado di evoluzione e si distingue così dai “razzialisti” che consideravano le differenze insuperabili, per Tylor gli uomini sono simili e si distinguono per grado non per natura.

Inoltre, i tratti di una stessa cultura, non evolvono tutti alla stessa velocità e possono sussistere tratti del passato. Le sopravvivenze sono per Tyler fonte di studio importante, piene di informazioni e popolazioni selvagge che rappresentano degli stadi anteriori della società. Tylor procede con “metodo comparativo” che mette in relazione dati provenienti da ambienti diversi per trarne conclusioni generali. In uno studio sulle relazioni tra generi e suoceri, da un’impronta di tipo funzionalista. Evidenzia 3 tipi di relazione. 1. Quando la donna vive nella residenza della famiglia del marito è lei ad avere atteggiamenti di evitazione con i suoceri. 2. Quando è il marito a vivere nella residenza della famiglia della moglie è lui ad avere comportamenti evitanti. 3. Quando gli sposi vivono in una nuova residenza separata da quella di origine, non ci sono particolari regole. TECNONIMIA -> in certe società gli sposi non si chiamano con i loro nomi ma con i nomi dei figli Nello studio sulle religioni Tylor elabora il concetto di animismo, le società primitive per lui non conoscono divinità supreme, queste appaiono in seguito all’evoluzione. Tylor definisce la religione come la “credenza in esseri spirituali”, e la considera un fenomeno universale. L’ANIMISMO È IL PUNTO ZERO DELLA RELIGIONE, LA FORMA ELEMENTARE . La forma più semplice di religione nasce dalla riflessione del primitivo sull’esperienza del sogno e sulla morte, il concetto di anima slegata dal corpo poteva essere una soluzione ai suoi interrogativi. L’uomo primitivo ha una visione dualista dell’universo, tutte le creature hanno un corpo e uno spirito. Non ci sono divinità, ma spiriti, che sfuggono al controllo dell’uomo, per cui nasce il culto degli antenati, e successivamente queste anime si incarnano negli essere viventi e si passa dall’animismo al feticismo. Questi spiriti vengono divinizzati prima come elementi naturali, poi come dei della pace, del sole (politeismo), a termine di questo processo c’è il monoteismo, la credenza dei popoli civilizzati. Anche la religione passa da forme elementari a più complesse, verso il progresso. Tylor pensa che la religione poggi su idee false, e se in passato la ragione ha condotto l’uomo verso la religione, ora la stessa deve allontanarlo per far posto alla scienza. Sono state mosse critiche, da E.Pritchard: il monoteismo è diffuso in società anche primitive. Tylor pubblica primo manuale di antropologia (anthropology), ampio spazio dedicato allo studio delle razze. La mente e il corpo degli uomini sono simili, nonostante altre differenze. Razze diverse possono accoppiarsi, gli uomini appartengono alla stessa specie ma differiscono per il grado di evoluzione. Compito dell’antropologia è ricostruire il cammino verso il progresso. JAMES FRAZER 1854 - 1941 Antropologo da tavolino per eccellenza. Scrisse “Il ramo d’oro”, un’opera di 13 volumi, al tempo dell’impero romano, a Nemi sorgeva il santuario della dea Diana e del suo consorte Virbio. La regola voleva che chiunque potesse diventare sacerdote e assumere il titolo di re della foresta, ma per farlo doveva prendere per primo una fronda dall’albero sacro (il ramo d’oro) e uccidere il sacerdote in carica. Una tale barbarie contrastava con i principi della civiltà romana e non c’erano precedenti nell’antichità classica, perciò Frazer iniziò a cercare spiegazioni all’esterno del mondo antico.

Ricorre al metodo comparativo, sezionando il mito romano e analizzando ogni elemento: 1. Il re Sacerote, è una figura conosciuta in Grecia, nell’Italia antica e in molte società primitive, ed è considerato re sacerdote e mago. 2. Per i selvaggi il mondo vegetale è animato, le piante ospitano uno spirito, nell’Europa contadina sono diffuse le feste dell’albero di Maggio.

3. L’uomo- dio deve essere ucciso appena manifesta segni di debolezza, per preservare la sua anima affinchè venga catturata dai suoi adepti (frequente in Cambogia). 4. Il mito di Balander, divinità scandinava associata al vischio, spiega il perché del taglio del ramo d’oro: la vita di Balander risiede nel vischio.

5. Il vischio viene raccolto nel solstizio d’estate e d’inverno e associato al culto del sole: per questo il ramo della leggenda è d’oro. 6. La divinità degli antichi Ariani era il dio del cielo e del temporale, l’associazione con la quercia è data dal fatto che questa è frequentemente bersaglio di fulmini. Il prete di Nemi simbolizza, in quanto sacerdote-divino, il grande dio latino del cielo, Giove, che si compiace di dimorare nel vischio delle querce. TEORIA DELLA RELIGIONE: la storia dell’umanità è divisa in 3 stadi: o

magia, religione e scienza.

Come Tylor, l’uomo primitivo non conosce divinità, e di fronte a fenomeni soprannaturali dispone della magia che poggia su una teoria della causazione, ovvero ad un evento naturale succede sempre un altro evento naturale. Si può dire che sia è una pseudo-scienza, poiché il mago vede nella natura un ordine e un’uniformità ed enuncia leggi. Il pensiero magico è dominato da 2 leggi: o “legge della similarità” o “legge del contagio o del contatto”: 1. Il simile produce il simile, il mago produce una cosa imitandola (per ferire un nemico, si ferisce l’immagine di quel nemico). 2. Le cose entrate in contatto tra loro continuano ad agire le une sulle altre anche dopo esser state separate. Il mago produce una magia su un oggetto e quella magia avrà effetti sulla persona che in precedenza è stata in contatto con quell’oggetto. Se il mondo procede senza riti magici è per opera di esseri soprannaturali. A poco a poco la religione viene rimpiazzata dalla scienza. Critica diffusionista: contestano il primato dell’invenzione. Per i diffusionisti è assurdo che ogni società passa da uno stadio all’altro attraverso le invenzioni.

Idea di fondo: idee e tratti culturali si trasmettono di continente in continente in seguito alle migrazioni, così come le invenzioni....


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