Riassunto \"Dallo statuto albertino alla costituzione repubblicana\", libro \"Diritto costituzionale e pubblico\", di Paolo Caretti, Ugo De Siervo PDF

Title Riassunto \"Dallo statuto albertino alla costituzione repubblicana\", libro \"Diritto costituzionale e pubblico\", di Paolo Caretti, Ugo De Siervo
Course Diritto costituzionale generale
Institution Università degli Studi di Firenze
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4 Capitolo “ le trasformazioni delle istituzioni pubbliche , dallo statuto Albertino alla costituzione repubblicana” Lo statuto Albertino fu concesso nel 1848 da Carlo Alberto re di Sardegna, divenuto poi costituzione del regno d'Italia nel 1861 e ci rimase fino alla proclamazione della costituzione repubblicana. Lo statuto Albertino era una monarchia costituzionale ed quindi il potere era di tipo dualista ,cioè diviso tra sovrano e parlamento, il primo era titolare del potere esecutivo , nomina e revoca dei ministri e dei più alti funzionari statali, comandava le forze armate e divideva il potere legislativo con il parlamento che era diviso in camera elettiva e senato di nomina regia. Una particolare caratteristica dello statuto è la sua flessibilità , cioè la costituzione non era tutelata da procedimenti aggravati scaturiti da una sua modifica da parte del legislatore ordinario, ma essa poteva ogni qualvolta essere modificata da qualsiasi altra fonte normativa. La forma di governo designata dalla statuto trova ben presto la sua inadeguatezza rispetto alle trasformazioni politiche e sociali avvenute, cosi si passa da una monarchia costituzionale ad una forma di governo parlamentare , basata su un potere dualista tra governo e parlamento , erosione di diversi poteri del sovrano e l'istituzione del principio della fiducia parlamentare dell'esecutivo. Quest'ultimo doveva presentare il proprio programma politico in parlamento e ottenere la fiducia ovvero la maggioranza parlamentare. Il parlamento però poteva revocare la fiducia al governo a causa di mancato rispetto del programma o per altri motivi , tramite la mozione di sfiducia. In parallelo al cambiamento della forma di governo , si assiste alla progressiva affermazione del ruolo del presidente del consiglio dei ministri, organo di giunzione tra la volontà regia e di indirizzo politico maggioritario in parlamento e del governo. Si capi subito che bisognava disciplinare i poteri dell'uno e dell'altro organo, cosi dopo una serie di decreti regi , si arrivo al decreto durante il governo Zanardelli , il quale disciplinava i poteri e prevedeva che il presidente del consiglio dei ministri ricoprisse un ruolo di primato rispetto al resto dei ministri e al governo vennero affidate funzioni precedentemente spettanti al sovrano , cioè la politica estera , nomina dei senatori e delle più alte cariche statuali. La legislazione elettorale cambia notevolmente nel corso degli anni , alla legge approvata nel 1848 parteciparono soltanto il 2% della popolazione (ceti notabili), il vero cambiamento comincio a manifestarsi dal 1877 quando la possibilità di voto fu allargata al sesso maschile , cioè a coloro che avessero compiuto la maggiore età e avessero svolto l'obbligo scolastico; Nel 1912 -1919 si introdusse il suffragio universale maschile e cosi si passo al 23% della popolazione questo cambiamento fu scaturito dalla nascita di diversi partiti e movimenti di massa (partito popolare italiano, movimenti cattolici) fino ad arrivare al 1945 quando fu introdotto il suffragio universale con la possibilità di voto anche per le donne. “gli sviluppi dell'organizzazione dello stato” durante il periodo pre - unità, l'Italia era un paese con un'organizzazione del potere simile al modello francese, ovvero un potere accentrato. Al centro del potere c'erano i ministeri i quali rappresentavano il governo ed erano affiancati sul piano locale dai governatori delle province (denominati poi prefetti) che avevano il compito di amministrare le province e i sindaci anch'essi nominati dal governo. Dopo l'unità questo modello fu affidato anche a tutti gli altri stati , cosi che fu abbandonata l'ipotesi dell'istituzione delle regioni. In questo periodo nacque un nuovo sistema di giustizia amministrativa , volta a tutelare la posizione del singolo rispetto all'amministrazione davanti al legislatore ordinario. Oltre all'introduzione del nuovo sistema di giustizia amministrativa si vide il progressivo affermarsi dell'autonomia locali , infatti il governatore delle province e i sindaci non erano più di nomina governativa ma organi elettivi. Sempre in questo periodo per far fronte alle svariate funzioni a capo dello stato , quest'ultimo decise di smistare tutte queste serie di funzioni, attraverso l'istituzione dei primi enti pubblici statali, dotati di una propria autonomia

amministrativa e contabile ma comunque con l'obbligo di seguire le prerogative derivanti dallo stato. Lo statuto si occupa anche dei diritti di libertà ma solo attraverso la loro enunciazione , spetta dunque al legislatore ordinario la disciplina dei limiti al loro concreto esercizio. “l'avvento del fascismo e le caratteristiche del nuovo regime” la fine del primo conflitto mondiale mostra un forte indebolimento del paese e un sistema istituzionale incapace di far fronte ai problemi post conflitto. In questo periodo di malumori, si crea la strada per salire al potere il regime fascista, con la marcia su Roma , e dopo la quale il re nomino capo del governo Mussolini. Quest'ultimo con la legge acerbo , sistema elettorale di tipo maggioritario cerco in qualche modo di prendere la maggioranza in parlamento , intimando molti politici , tra cui Giacomo Matteotti che cerco di denunciare il fatto , cosi Mussolini lo fece uccidere. Sali al potere , con le leggi Fascistissime prevedeva un solo partito il PNF ,vengono istituite la camera dei fasci e le corporazioni con componenti del PNF, fu creato il gran consiglio del fascismo presieduto dagli organi dello stato e diretto dal capo dello stato, questa era una forma di governo dualista , cioè tra re e capo dello stato , ma soltanto il secondo aveva la supremazia sulla maggior parte dei poteri. Sempre in questo periodo il regime fascista approvò anche le leggi razziali , le quali toglievano moltissimi diritti e libertà agli ebrei , e stipularono i patti lateranensi con la chiesa per ottenere il loro appoggio. “la caduta del fascismo e la nascita della repubblica con la costituzione repubblicana” I disastrosi risultati bellici e l'accentramento del potere nelle mani di Mussolini aveva creato diversi malumori in campo popolare e politico. Cosi che il re dopo diverse consulte revocò l'incarico a Mussolini come capo del governo e nominò come suo successore il maresciallo Badoglio, coadiuvato da militari di sua fiducia , il quale riusce in breve tempo a eliminare il PNF, le corporazioni e le camere dei fasci. In campo militare però la mancata uscita dalla guerra, provoco molti problemi per il paese , cosi che ,si arrivò all'armistizio di Cassibile ,dopo il quale il sovrano , Badoglio e alcuni ministri si misero in fuga. Dopo l'armistizio l'Italia si divise in due : da una parte sotto il dominio delle forze armate tedesche , dall'altra si forma a brindisi un coalizione formata degli organi costituzionali restanti del regno d'Italia. E gran parte degli alleati riconoscono in quest'ultimo la legittima rappresentanza del paese, tanto da stipulare con questo un altro armistizio “di Malta”. Il vero problema però sul piano istituzionale era la non possibile conciliazione fra monarchia(al sud) e forze antifasciste(al nord). Cosi che per ovviare ai problemi interni del paese si arrivo a firmare il patto di Salerno , che prevedeva che il re doveva ritirarsi definitivamente dalla vita pubblica e nominare il figlio luogotenente del regno. Il patto ,trova la sua attuazione quando si formò la prima costituzione provvisoria, che prevedeva una tregua istituzionale in attesa della scelta tra monarchia o repubblica e la formazione dell'assemblea costituente in attesa della fine della guerra. La fine dello stato di guerra , pose le basi per la formazione della seconda costituzione provvisoria , che prevedeva che attraverso il referendum popolare , strumento di democrazia diretta , si potesse votare a favore della monarchia o della repubblica , e si votasse sempre per via elettiva anche l'assemblea costituente. In questo momento il re provò a disapplicare il patto di Salerno abdicando , ma il referendum concluse ugualmente la sua procedura , al termine della quale vinse con esito nettamente positivo la Repubblica il 2 giugno 1946, e l'assemblea costituente nominò primo presidente della repubblica Enrico De Nicola. Dopo l'elezione dell'assemblea costituente , quest'ultima si mise al lavoro per formare la costituzione. Siccome il lavoro risultava molto lungo e dileguato si penso che servisse una commissione ristretta che lavorasse per la presentazione di questo progetto ,la cosiddetta commissione dei 75 , prende il nome dal numero dei suoi componenti , poi ulteriormente divisa in altri sottocommissioni , ognuna delle quali lavorava su una determina materia. Il progetto fu

presentato anche se in ritardo rispetto al tempo previsto e fu approvato con il 90% dei voti a favore. La costituzione si occupava di aspetti opposti rispetto allo statuto Albertino ; essa nel primo articolo diceva : l' Italia è una repubblica fondata sul lavoro, nel 2 art cita : si occupa dei diritti inviolabili dell'uomo , nel art 3 cita: che ogni soggetto è uguale davanti alla legge senza distinzioni di sesso , razza o colore. Il testo costituzionale prevedeva la libertà di culto . In parallelo con le libertà e i diritti dell'uomo la costituzione prevede e si occupa anche degli organi costituzionali e della loro organizzazione. Infatti prevede che accanto ad un sistema centrale si prevedeva un sistema politici regionali e locali, per organizzare al meglio le funzioni amministrative dello stato , e per dare diretta iniziativa ai cittadini. Furono dichiarati come organi costituzionali il governo, presidente della repubblica, parlamento , corte costituzionale , e corpo elettorale. Fu affidato alla corte il compito di organo garante della costituzione , potere di giudicare la legittimità costituzionale di una legge , potere di giudicare e risolvere i conflitti di attribuzione tra i poteri dello stato o tra stato e regione, potere di eseguire procedimenti speciali nei confronti del presidente della repubblica , se quest'ultimo commette reati di alto tradimento o attentato alla costituzione. Fra governo e parlamento vige il principio dell'istituto della fiducia parlamentare, e della mozione di sfiducia. Il parlamento è composto da un sistema bicamerale paritario....


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