Riassunto \"Principi in tema di attività amministrativa\", libro \"Diritto costituzionale e pubblico\", di Paolo Caretti, Ugo De Siervo PDF

Title Riassunto \"Principi in tema di attività amministrativa\", libro \"Diritto costituzionale e pubblico\", di Paolo Caretti, Ugo De Siervo
Course Diritto costituzionale generale
Institution Università degli Studi di Firenze
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11 Capitolo Principi in tema di attività amministrativa L'attività amministrativa nel nostro sistema costituzionale è vincolata al rispetto delle leggi , rispetto ad un soggetto privato il quale può fare tutto ciò che vuole rispettando la legge , l'amministrazione pubblica deve muoversi nel rispetto dei principi e limiti fissati dal legislatore e della costituzione e non solo rispettando le leggi. Lo stato per raggiungere i suoi fini utilizza l'attività amministrativa che si valuta in base al suo andamento e alla sua efficacia. Gli atti della pubblica amministrazione , quelli fondamentali sono due: atti di tipo autoritativo , cioè quegli atti di competenza esclusiva della pubblica amministrazione (ad es espropriazione , concessione , questi atti sono tipici) e atti di diritto comune . Nell'ambito invece dei servizi della pubblica amministrazione, essi consistono in attività di servizio verso gli utenti(ad es pulizia stradale , trasporti pubblici ecc..). Una delle caratteristiche importanti della pubblica amministrazione è la cosiddetta discrezionalità amministrativa e la discrezionalità tecnica, nella prima l'autorità amministrativa deve concretizzare la volontà legislativa e quindi deve attuare il fine indicato dalla legge (fine pubblico), ogni soggetto deve agire nel nostro sistema costituzionale è dotato di una certa discrezionalità( ad es il giudice quando deve interpretare la legge ed applicarla al caso , cosi come il legislatore che è influenzato dalla costituzione che ne delimita e tutela l'esercizio. “il procedimento amministrativo” Il procedimento amministrativo viene diviso in tre fasi fondamentali: la fase preparatoria, la fase costitutiva e la fase di integrazione dell'efficacia. La prima fase mira a fornire all'autorità deliberante gli elementi necessari per la decisione;si inizia con l'atto di iniziativa che può essere disposto sia dall'amministrazione , si dal privato , sia da un organo o un soggetto pubblico,su questa base l'amministrazione può iniziare il procedimento e si passa alla fase istruttoria, nella quale gli organi competenti raccolgono tutte le informazioni necessarie (si possono avvalere anche di altri organi o soggetti privati),ed è in questa fase che può essere tirato in ballo il principio del contraddittorio fra soggetti privati e amministrazione, mediante udienze pubbliche con la presentazione di osservazioni o opposizioni. Seguita questa fase si passa alla fase di raccolta dei pareri di appositi organi amministrativi dotati di competenza al riguardo , e questi pareri possono essere facoltativi (si richiede un parere facoltativo) , obbligatori (se non vengono seguiti , c'è l'obbligo di motivare) o vincolanti (vincolano la decisione ). il legislatore ha fissato il termine di 20 giorni nei quali l'organo amministrativo competente deve esprimere il proprio parere , previa la possibilità per l'amministrazione richiedente di proseguire e superare questa fase. A seguire si passa alla fase costitutiva dove l'organo competente adotta l'atto dopo che quest'ultimo ha superato i controlli interni ed può essere attribuito l'aggettivo “perfetto”. La fase deliberativa è semplice se l'adozione dell'atto è di competenza di un organo monocratico o collegiale; maggiori difficoltà vengono riscontrate qualora ci troviamo di fronte al caso in cui debbano intervenire più organi , con la formazione di atti complessi (es scioglimento anticipato delle camere , P.D.RCAMERE), i quali possono essere eguali e cioè la volontà di adottare l'atto da parte di tutti gli organi sono egualmente essenziali , o atti complessi disuguali e cioè all'interno c'è un organo con il potere deliberativo e gli altri organi hanno soltanto il potere di esprimere il proprio parere e quindi condizionare il contenuto dell'atto. La fase integrativa dell'efficacia è quella fase attraverso la quale gli atti perfetti possono giungere a produrre i loro effetti. Non avendo riscontrato durante la fase di controllo ,vizi di legittimità (fase di controllo che può essere fatto a certe categorie o a campione o anche controllo di merito e cioè la il potere dell'organo di controllo di verificare l'atto e anche il potere di imporre la stessa riforma dell'atto). Perchè l'atto sia oltre che perfetto , efficace c'è bisogno di una pubblicità su appositi testi , rendere nota agli interessati . Al termine delle varie fasi del procedimento l'atto sarà perfetto ma anche efficace. La validità dell'atto invece, dipende dalla sua conformità e rispetto delle prescrizioni normative. Naturalmente questi procedimenti devo avvenire entro un termine fissato dalla legge , e la loro inosservanza garantisce il risarcimento obbligatorio all'interessato che ha subito i danni.

La legge prevede anche che ci siano forme di pubblicità relativi all'organizzazione e all'operato delle pubbliche amministrazioni. Dopo aver descritto la procedura per arrivare alla formazione di un provvedimento amministrativo , si fa una distinzione tra i vari atti amministrativi. “atti amministrativi” Gli atti amministrativi possono essere meri atti amministrativi o provvedimenti amministrativi , nel linguaggio quotidiano racchiudiamo questi due nel termine atti amministrativi. I provvedimenti amministrativi sono dotati di imperatività e cioè della capacità di incidere sulle posizione giuridiche senza il consenso dei soggetti interessati, mentre i meri atti amministrativi sono più legati alle varie procedure interno al procedimento(pareri) e non godono di questo potere. I provvedimenti amministrativi godono di particolari poteri : imperatività , autoritarietà, esecutività,esecutorietà, inoppugnabilità. Oltre a questo i provvedimenti amministrativi si dividono in provvedimenti ampliativi o provvedimenti restrittivi, fra i primi ci sono le concessioni, autorizzazioni , deroghe, tra i secondi ci sono revoche, divieti, sanzioni,espropriazioni per pubblica utilità. Gli elementi invece necessari che compongono un provvedimento amministrativo sono:il soggetto e cioè chi è il titolare del potere amministrativo che viene esercitato tramite il provvedimento, l'oggetto e cioè che effetti si producono con tale provvedimento, la causa , la motivazione , la forma e gli elementi accidentali. Ci sono alcune cause però che producono l'annullabilità dei provvedimenti amministrativi, e cioè ci si sta riferendo ai già richiamati vizi di legittimità( eccesso di potere , violazione di legge , incompetenza, il vizio dell'incompetenza è riferito all'esercizio di un potere spettante ad un altro organo o soggetto e quindi si può parlare di incompetenza generale se l'amministrazione ha fatto uso di un potere spettante ad un 'autorità non amministrativo o perchè l'autorità amministrativa ha fatto uso di un potere spettante ad un altro apparato amministrativo; invece si parla di incompetenza relativa se l'amministrazione ha fatto uso di un potere spettante ad un altro organo del medesimo apparato amministrativo).

“l'autotutela” L'autotutela è un potere spettante alla pubblica amministrazione , mediante il quale è possibile eliminare o ridurre i conflitti che possono nascere dai suoi atti illegittimi , provvedendo direttamente ad annullarli , modificarli o sanarli, di questo potere ne è titolare l'organo che ha adottato l'atto e gli organi gerarchicamente superiori. L'istituto che mira a salvare gli atti sanabili è la sanatoria , e si parla di ratifica , convalida ,conversione; l'annullamento d'ufficio consiste invece nel potere di annullamento del provvedimento amministrativo ,e infine c'è la revoca che consiste nell'annullamento per il futuro del provvedimento a causa di mutamenti intervenuti , non presenti al momento della stipula. “le forme di tutela contro gli atti illegittimi della pubblica amministrazione” Esistono forme di tutela previste per soggetti lesi da atti illegittimi della pubblica amministrazione e queste forme sono: il ricorso amministrativo ordinario e il ricorso amministrativo straordinario, il primo si può dividere in ricorso gerarchico che ha carattere generale o ricorso in opposizione che ha carattere speciale, mentre il secondo è un rimedio amministrativo di carattere generale ,applicabile soltanto ai procedimenti definitivi( e cioè che hanno passato immune il il ricorso in via ordinaria), può essere presentato entro 120 giorni presso gli organi di giustizia amministrativa. “gli organi della giustizia amministrativa” Gli organi della giustizia amministrativa ordinaria al momento attuale sono il TAR e il consiglio di stato, organi di appello di secondo grado. La funzione fondamentale di questi organi sta nel giudizio di legittimità sugli atti amministrativi della pubblica amministrazione , con la possibilità di

annullarli qualora venga accertata la loro illegittimità, senza la possibilità di procedere all'esercizio del potere amministrativo , infatti spetta alla stessa amministrazione prendere atto della sentenza e provvedere al riguardo. Se l'amministrazione non provvede il soggetto leso può ricorrere al giudice amministrativo ,per ottenere tramite il giudizio in ottemperanza l'obbligo per l'autorità amministrativa di rispettare il giudizio del giudice e degli organi della giustizia amministrativa ordinaria(il ricorso amministrativo ordinario può essere presentato entro 30 giorni dalla data di notificazione). Mentre il giudice ordinario invece qualora verifichi la illegittimità dell'atto non può ne annullarlo ne modificarlo , può solo disapplicare l'atto nel caso che è sottoposto a suo giudizio. “atti normativi di direzione e di controllo delle amministrazioni pubbliche” Tutti gli organi di vertici della pubblica amministrazione godano di un potere normativo secondario (come ad es i regolamenti del governo , quello delle regioni), che gli permette di dirigere e coordinare l'amministrazione pubblica. Gli organi al vertice delle amministrazioni pubbliche utilizzano diversi atti per dirigere e coordinare le rispettive amministrazione , facciamo l'esempio di alcuni atti : le direttive , i programmi o i piani e le circolari....


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