Riassunto - ICT, sistemi informativi e mercati digitali PDF

Title Riassunto - ICT, sistemi informativi e mercati digitali
Author Leonardo Brusadelli
Course Informatica Generale
Institution Università Cattolica del Sacro Cuore
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RIASSUNTO DI TUTTO IL LIBRO...


Description

ICT SISTEMI INFORMATIVI E MERCATI DIGITALI L’informatica nasce in Francia negli anni 50. è l’insieme delle parole “informazione automatiche”, infatti, si parlava di IT: Information Technology, dove il dato è grezzo e l’informazione è un’elaborazione di dati in un preciso contesto. LA SOCIETà DELLA CONOSCENZA Secondo Peter Drucker l’importanza della conoscenza e della tecnologia dell’informazione sarebbe aumentata nel tempo dando vita al lavoratore della conoscenza. Con questo termine egli volle catturare la nascita e la diffusione di un insieme di professioni aventi un ruolo attivo nella trasformazione dei dati in informazioni e in conoscenza e contraddistinte da un elevato livello di educazione. Con l’aumento dei lavoratori della conoscenza, e con l’accrescersi della loro importanza emerse una vera e propria società della conoscenza. Furono adottati molti termini per indicare la società della conoscenza, e il più conosciuto è mondo digitale. I SISTEMI INFORMATIVI I Sistemi Informativi sono una combinazione di hardware, software e reti di telecomunicazione che le persone progettano, sviluppano e utilizzano per raccogliere, analizzare, elaborare, memorizzare, creare e distribuire dati utili a supportare, in contesti specifici, l’operatività’ di un’organizzazione. L’elemento base di qualsiasi sistema informativo sono i dati. Essi sono materiale grezzo, come parole e numeri, che di per sé non hanno alcun significato. Il dato dunque rappresenta l’elemento neutro al quale deve essere applicato un processo d elaborazione e interpretazione al fine di trasformarlo in informazione. Le principali caratteristiche che un dato deve avere affinché la sua elaborazione sia proficua sono: • Completezza; • Omogeneità. L’informazione invece può essere definita come la manipolazione dei dati al fine di ottenere la loro trasformazione in una forma significativa. Bisogna capire la differenza tra tecnologia, tecnologia dell’informazione e sistema informativo. La tecnologia è qualsiasi mezzo meccanico ed elettrico destinato a supplemento, estensione o sostituzione dell’essere umano nelle operazioni manuali o nei dispositivi. La tecnologia dell’informazione (IT) si riferisce a tutti quei macchinari tecnologici che sono controllati o che fanno uso di un flusso informativo La tecnologia dell’informazione e della comunicazione (ITC) definisce che tutti gli strumenti e le applicazioni che combinano le capacità di elaborazione e immagazzinamento dei dati propri degli elaboratori elettronici con la capacità di trasmissione dei dati e delle informazioni fornita dai mezzi telematici. ICMT= information and communication and media technology. DIGITALIZZAZIONE Con il termine digitalizzazione si intende una modalità di trasformazione di una realtà analogica in digitale che avviene grazie al sistema binario. Il bit è l’elemento fondamentale del sistema binario. • Bit: utilizza la rappresentazione in base due. • Byte: Formato da otto bit. È la più piccola unità di memoria in grado di contenere un carattere. • Kilobyte (KB): circa mille byte • Megabyte (MB): circa un milione di byte • Gigabyte (GB): circa un miliardo di byte 1

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Terabyte (TB): circa mille miliardi di byte Petabyte (PB): circa un milione di miliardi di byte

La Tabella ASCII fu inventata nel 1963 ciascuna combinazione di byte equivale a un carattere. La tabella UNICOD fu inventata nel 1991, e adotta due byte per carattere. LA CONVERGENZA DIGITALE È la trasformazione della realtà analogica in forma digitale. Esistono 2 tecniche di digitalizzazione: • Diretta: quando creiamo il documento digitale che viene memorizzato all’interno di un file. Esso può essere creato, modificato e strasmesso. • Indiretta: quando il documento analogico viene trasformato in digitale. Il trede off, cioè la relazione tra qualità e dimensione, e minore, infatti pesa meno, ma ha peggior qualità. La trasmissione viene fatta dopo una compressione: • Lossles: quando viene compresso un file senza perdere le informazioni. • Lossy: nella compressione si perdono informazioni, non percepibili dall’occhio umano. MULTIMEDIALITà Immagini digitali: la risoluzione è la caratteristica fondamentale per apprezzare l’immagine ed è formata da pixel. La risoluzione si misura in DOTxINC, cioè punti per pollici. La rappresentazione avviene grazie a un bit maping. Audio digitale: Trasformazione dell’audio in una serie di cifre binarie per poterlo ascoltare su un computer o inserirlo in un contesto multimediale. Caratteristiche: • Profondità di bit: rappresenta la serie di numeri (sequenze di 0 e 1) prodotta dalla codifica per ogni campione. La profondità di bit determina il livello di accuratezza del campione di un segnale (analogico) in ingresso e, di conseguenza, la qualità della registrazione; • Frequenza di campionamento: esprime il numero di volte che un suono viene campionato, cioè memorizzato, in un dato intervallo di tempo (o, analogamente, quanti campioni vengono raccolti in un determinato intervallo di tempo); • Come per le immagini, a una migliore qualità del suono corrisponde una maggiore dimensione del file, con conseguenti difficoltà di gestione. • Le tecniche più frequentemente utilizzate per ridurre le dimensioni di un file audio (es. MP3) agiscono diminuendo la profondità di bit, la frequenza di campionamento o entrambi. La misurazione avviene n HERTZ (HZ) per il suono analogico, e in BIT\S per i suoni digitali. Video digitale: l’applicazione del digitale a immagini e audio per la creazione di video digitali attraverso la digitalizzazione di singoli fotogrammi e del sonoro che li accompagna. La realizzazione di un filmato digitale prevede la conversione del formato analogico in digitale e la manipolazione dei fotogrammi mediante tecniche di grafica tridimensionale e di computer animation. Le prime applicazioni del computer per la realizzazione di effetti speciali, l’animazione di soggetti bidimensionali (cartoon), ecc sono degli anni ‘60 Computer animation è la creazione computerizzata dei fotogrammi che compongono un video. Si basa sulla realizzazione di un numero limitato di immagini, che rappresentano i fotogrammi chiave e sulla creazione automatica, a partire da essi, dei fotogrammi intermedi La proiezione ad alta velocità dei fotogrammi, come nel caso analogico, genera un video. 2

Ipertesto: Scrittura non sequenziale, testo che si dirama e consente al lettore di scegliere; qualcosa che si fruisce meglio davanti ad uno schermo interattivo Ipermedia: è l’intersezione tra il mondo degli ipertesti e il mondo della multimedialità. Spiega convergenza digitale: È la trasformazione della realtà analogica che è multimediale in digitalizzazione affinché possa essere utilizzato sui diversi dispositive e trasmesso verso varie reti MEDIA TELEVISIONE La tv ha subito un evoluzione impressionante basandosi su soluzioni innovativa. La prima trasmissione televisiva avveniva alla BBC nel 1936. Nel 54 la prima “pubblica” in italia. Nel 75 la prima a colori. Nel 2004 quella da alta definizione. Le caratteristiche di reti, apparati e procedure attuative hanno: Supporti trasmissione: • Via$cavo$(deve$essere$attaccato$a$una$parabola$direzionata$verso$un$satellite$ geostazionario$che$copre$una$parte$di$emisfero$ad$“ombrello$ • Satellitare?$ • DTT(television$digitale$terrestre)$nel$2008$è$iniziato$lo$switch-off$cioè$da$un$certo$ giorno$è$stato$spento$un$interruttore$e$la$trasmissione$di$tipo$analogico$è$stata$ spenta…da$quel$giorno$l’informazione$arrivava$in$modo$digitale$ DIFFUSIONE: Broadcast: trasmissione di informazioni da un sistema trasmittente ad un insieme di sistemi riceventi non definite a priori Narrowcast: trasmissione di informazioni da un sistema trasmittente ad un insieme di sistemi riceventi identificati a priori STANDARD MPEG: (Moving Picture Experts Group) MHP (Multimedia Home Platform) MPH – cinque livelli di interattività 1. Enhanced$TV$ 2. Interactive$TV$(possibilità$di$interagire$con$il$centro$servizi$e$possiamo$rispondere$ad$ un$sondaggio$premendo$determinati$tasti$sul$telecomando$ 3. Ho bisogno del canale di ritorno cioè il cavo del telefono) 4. Internet$on$TV$($televisione$che$si$connette$ad$internet$e$ci$naviga)$ 5. Personal$TV$($video$on$demand$tipo$my$sky)$ 6. Connected$TV$(home$networking$cioè$collegare$ad$esempio$il$mio$computer$dal$mio$ televisore)$ I vantaggi della televisione digitale sono : • Multicanalità$(con$il$digitale$terrestre$ho$molti$più$canali)$ • Qualità$della$trasmissione$ • Minore$inquinamento$elettromagnetico$ • Multimedialità$ • interattività$ Riflessioni conclusive • nuovi$servizi$ 3

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usabilità$$ connettività$ sicurezza$ digital$divide$(sta$rendendo$accessibile$internet$tra$fasce$di$popoplazione$che$non$ hanno$il$computer$e$non$vogliono$prenderlo)$ nuovi$player$($società$nuove$che$nascono$che$fanno$contenuti$per$arricchire$l’offerta)$

Applicazione delle tecnologie digitali agli strumenti e ai mezzi d’intrattenimento: • Televisione digitale • Radio digitale • Cinema digitale • altre forme di digitalizzazione (meno diffuse) applicate all’entertainment. INFRASTRUTTURE DEI SISTEMI INFORMATIVI Classificazione degli elaboratori: I computer/elaboratori possono essere classificati secondo quattro criteri: la dimensione, la potenza di calcolo, le funzionalità e il calcolo. • SUPERCOMPUTER: di enormi dimensioni, con elevatissima potenza di calcolo (misurata in numero d’istruzioni elaborate al secondo) e avendo anche un costo non trascurabile vengono principalmente utilizzati nei centri di ricerca (per esempio da coloro che tentano di simulare virtualmente l'universo) • I MAINFRAME (o host): hanno sempre grandi dimensioni ma minori rispetto a quelle dei supercomputer, infatti, il loro aspetto è di grandi armadi un un'elevata potenza di calcolo e il loro utilizzo avviene in grandi aziende come le multinazionali. • I MINICOMPUTER (o midrange): i quali hanno dimensioni minori rispetto ai precedenti e possono appartenere a questa categoria i pc desktop con il tower e il ruolo di server, hanno una buona capacità di calcolo e sono utilizzati anche in piccole aziende. • I MICROCOMPUTER: più comunemente conosciuti come personal computer e desktop con potenze di calcolo di dimensioni limitate a un utilizzo personale. Apartengono a tale categoria anche i PDA o smartphone. • I MICROCONTROLLER (o embedded): hanno dimensioni molto ridotte, infatti, assumono l'aspetto di un chip e sono composti da un circuito integrato stampato su un frammento di silicio, essi possono contenere programmi e hanno capacità di memoria. Hardware: L’hardware, inteso come l’insieme delle componenti tangibili di un elaboratore, è classificato secondo tre tipologie di tecnologie (input, output e elaborazione). Tecnologie di input : • Tastiera: utilizzate per l’inserimento di testo e numeri; • Dispositivi di puntamento: utilizzato per selezionare voci di menu o trascinare elementi sulle schermo. Mouse: È uno strumento di puntamento introdotto con i sistemi operativi a interfaccia grafica per semplificare l’invio dei comandi alla macchina. Gestisce un cursore piccolo che si muove sullo schermo e permette di impartire ordini di attivazione premendo i tasti di cui è dotato. Ogni mouse è dotato di due dispositivi uno per la selezione e uno per il movimento del cursore. 4

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Scanner: utilizzati per digitalizzare foto, documenti e disegni; Microfono: permette di catturare suoni provenienti dell’esterno; Webcam: permette di catturare immagini, creare e salvare video; Optical Mark Recognition: permettono di rilevare la presenza di un sego di spunta in un unto predeterminato; Lettori di codici a barre: permettono di acquisire e decodificare informazioni memorizzate nelle barre verticali.

Tecnologie di elaborazione: • Codice binario. Tecnologie di output: • Monitor: utilizzati per visualizzare informazioni elaborate dai computer; -CRT o LCD –Dimensioni (diagonale), risoluzione (pixel, dot-pitch) –Tipo di matrice (VGA, XGA) • Stampanti –A getto d’inchiostro, a laser, a impatto, Multifunzione • Scheda audio: per riprodurre suoni di qualità radiofonica. Processore: l’unità di elaborazione centrale CPU, è il dispositivo che interpreta ed esegue le istruzioni, elabora i dati, gestisce e coordina la comunicazione delle periferiche hardware e lo scambio di dati tra di esse e ne controlla il funzionamento. La CPU è costituita da: CU (control unit), ALU (unità aritmetico/logica), che sono unità di elaborazione e che si occupano di gestire le operazioni matematiche e quelle di tipo logico, e infine dai REGISTRI che sono unità di "MEMORIA "caratterizzati da bassa capacità ed elevata velocità di accesso. La CPU svolge un ciclo di elaborazione che si basa su tre fasi: la prima fase viene effettuata dalla ram che dà un input, la seconda consiste nell' elaborazione, attuata dalla cpu, e la terza è caratterizzata da un output, memorizzato sulla ram, che poi viene inviato ad una periferica di output. Se la cpu è contenuta in un unico microchip parliamo di processore. Moore, fondatore della Intel Corporation nel 1965, si occupò di studiare il processore e affermò che all'aumentare della quantità di transistor, aumenta la potenza della cpu e il numero di istruzioni che posso elaborare per unità di secondo. Intorno al 1860 in un processore erano presenti quattro transistor, oggi ne sono presenti circa 2 miliardi. Oggi il rischio che si corre è quello di avere un disturbo di tipo quantistico nel far passare il segnale all'interno di microprocessori così miniaturizzati. Memoria centrale: RAM, ROM, CACHE e CMOS sono le componenti principali della memoria centrale di un computer. La “Random Access Memory” è una memoria volatile e di lavoro in quanto viene sfruttata dalla CPU durante i cicli di elaborazione. Su di essa vengono temporaneamente copiate (e salvate fino allo spegnimento del computer) le informazioni e le istruzioni di software applicativi e di sistema. La capacità della RAM è inoltre calcolata sul numero di istruzioni memorizzabili contemporaneamente; essa incide notevolmente sulle prestazioni del computer. La “Read Only Memory”, in quanto memoria di sola lettura, contrariamente alla RAM, contiene informazioni non modificabili. Racchiude i cosiddetti Firmware, programmi di avvio del sistema e il BIOS, il software lanciato all'accensione del computer. La memoria "Cache" ha due differenti denominazioni a seconda che si trovi nella CPU, piuttosto che sulla scheda madre. Viene rispettivamente chiamata Cache di primo e di secondo livello. 5

Caratterizzata da un'elevata velocità di elaborazione, di contro ad un'inferiore capacità rispetto alla RAM, la Cache memorizza i dati più frequentemente usati dal microprocessore. La CMOS infine non è che un microchip dotato di batteria che mantiene aggiornate informazioni essenziali come l'ora e la data. Rientrano all'interno della memoria centrale anche le memorie flash che non necessitano di elettricità per mantenere i dati in esse salvati. Periferiche di archiviazione: Le memorie di massa sono utilizzate per conservare in maniera permanente i dati. Essi possono essere: • Floppy disk • Hard Disk • CD • DVD • Nastri magnetici • Memorie Flash Software: Il software è costituito da programmi o insieme di istruzioni, tramite i quali il computer esegue determinate funzioni di elaborazione. Si suddividono in due: • Software di sistema: consente al computer di svolgere operazioni di base e di eseguire il software applicativo. • Software applicativo: consente di svolgere specifiche operazioni. Software di sistema: esso si suddivide a sua volta in: • SISTEMA OPERATIVO: coordina l’interazione tra utenti , software applicativo, hardware e periferiche. Svolge numerose funzionalità di governo di un elaboratore dal momento in cui questo viene acceso, sino all’istante del suo spegnimento. È costituito dai programmi di gestione delle operazioni del computer. In particolare: 1. le funzioni principali 2. l’esecuzione del software applicativo 3. l’interfaccia fra utente e componenti hardware e software. Le sue funzioni principali sono: 1. Boot: è il processo di caricamento di un sistema operativo nella memoria principale del pc. 2. Gestione della CPU: il componente più importante del sistema operativo è il supervisore detto anche kernel. Questo è una sorta di vigile che dirige il traffico della CPU. Inoltre il sistema operativo gestisce la memoria. 3. Gestione dei file: I file contenenti programmi e dati sono situati in vari punti del disco fisso e degli altri dispositivi di memorizzazione secondari. Il sistema operativo registra la posizione di memorizzazione di tutti i file. 4. Gestione dei task: Un task è una singola operazione, per esempio la memorizzazione su disco, la stampa o il calcolo. Ma ormai il computer lavora in multitasking. 5. Client- server: un computer svolge la funzione di server ed altri da client. 6. Multiusing: più utenti possono accedere ai servizi di uno stesso computer. 7. Multitasking: esecuzione di più processi contemporaneamente •

PROGRAMMI DI SERVIZIO: svolgono operazioni legate al controllo e all’allocazione delle risorse del computer. 1. software di ripristino 6

2. 3. 4. 5. 6. 7. •

software antivirus software di backup software per la disinstallazione software per il recupero di file persi software per l’ottimizzazione dello spazio su disco software per l’identificazione problemi hardware ecc.

I DRIVER: stampanti, mouse e tastiere.

Software applicativi 1. SOFTWARE PER LA PRODUTTIVITà PERSONALE 2. SOFTWARE VERTICALE O DI SETTORE: software che soddisfano esigenze di particolari segmenti, o meglio settori, di mercato. Per esempio un software di tipo verticale può essere un software realizzato appositamente per un ambito ospedaliero, e quindi non trovare applicazione in altri settori come possono essere il sistema bancario o le aziende manifatturiere. 3. SOFTWARE ORIZZONTALE: quei software che soddisfano esigenze comuni a più settori: in questo mercato troviamo applicativi come quelli dedicati alla progettazione in cad, ProgeCad o AutoCad, o a software che sono di interesse per molteplici settori come quelli dedicati al calcolo degli stipendi dei lavoratori. Nel settore orizzontale possono essere inquadrati anche i software per la produttività personale, anche se, considerate alcune loro caratteristiche peculiari come il basso costo e una personalizzazione limitata, tendono a costituire gruppo a sè. 4. SOFTWARE DEDICATO: sviluppato in funzione delle richieste di uno specifico utente (azienda), e di norma non può essere adottato in altri reparti o realtà aziendali, se non a seguito di modifiche sostanziali 5. SOFTWARE STANDARD: applicazioni realizzate per una molteplicità eterogenea di utenti e, spesso per diverse classi di sistemi hardware e software • Software COMMERCIALE • Software di PUBBLICO DOMINIO • Software SHAREWARE • Software FREEWARE • Software RENTALWAR LO SVILUPPO DEL SOFTWARE Vengono utilizzati dei linguaggi di programmazione per far capire la macchina all’utente. L’algoritmo è il metodo con cui viene risolto il problema. • Prima generazione____________________ linguaggio macchina (cod oggetto) • Seconda generazione__________________linguaggio assembly (cod sorgente) • Terza generazione____________________linguaggi procedurali (cod sorgente) • Quarta generazione___________________linguaggi query (cod sorgente) Codice sorgente: é un file contenente un insieme di istruzioni scritte in un linguaggio di programmazione che, per essere eseguite, devono essere tradotte da un programma traduttore. Il codice sorgente può essere letto, corretto o modificato. Codice oggetto: il codice oggetto è un file contenente la traduzione del codice sorgente in linguaggio macchina (binario), comprensibile solo all'elaboratore. Il codice oggetto e’ generato automaticamente da un programma traduttore ed è immodificabile. • Programmi traduttori: si dividono in compilatori e interpreti. I. Compilatori: Traducono l’intero programma sorgente attraverso un’unica elaborazione, generando il cosiddetto codice eseguibile (codice oggetto). Individuano 7



gli eventuali errori di sintassi tramite l’operazione preliminare di debug. Il programma viene poi integrato per mezzo di un linker a particolari funzioni di utilità archiviate in librerie II. Interpreti: Non ...


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