Riassunto - Diritto ed economia di banche e mercati finanziari PDF

Title Riassunto - Diritto ed economia di banche e mercati finanziari
Course Diritto bancario e degli intermediari finanziari
Institution Università degli Studi di Trento
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CAPITOLO 1: L'ATTIVITÀ FINANZIARIA IN PROSPETTIVA ECONOMICAIl sistema finanziario può essere definito come l'insieme delle regole e delle istituzioni che consentono alle risorse economiche di ognuno di circolare con rapidità ed efficienza e in condizioni di sicurezza. L'ordinamento giuridico è deput...


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1 CAPITOLO 1: L'ATTIVITÀ FINANZIARIA IN PROSPETTIVA ECONOMICA Il sistema finanziario può essere definito come l'insieme delle regole e delle istituzioni che consentono alle risorse economiche di ognuno di circolare con rapidità ed efficienza e in condizioni di sicurezza. L'ordinamento giuridico è deputato a definire l'assetto e le regole relative alle attività esercitate all'interno dei mercati grazie ad ana infrastruttura di disposizioni normative, prassi operative e mezzi tecnologici che consente la negoziazione, la custodia e il pagamento di strumenti, beni e servizi. L'ordinamento bancario è un sistema unificato attraverso la rete dei servizi di pagamento, che convoglia liquidità nei mercati finanziari e svolgono mansioni di carattere monetario per raggiungere gli obiettiva in linea con le direttive della banca centrale. Funzioni principali: • Funzione di arbitraggio: facilita convergenza di domanda e offerta, regola transazioni e contiene i rischi che l'esercizio di tali attività comporta. Vengono a contatto interessi economici differenti che necessitano di protezione giuridica. Due obiettivi: o Tipo creditizio e allocativo: trasferire ricchezza dai risparmiatori a coloro che necessitano mezzi finanziari. o Monetario: creare strumenti di pagamento, trasferire risorse che danno potere d'acquisto e politiche economiche Funzioni accessorie: • Informativa e di trasparenza: info finanziarie correttamente rappresentate e di essere comprese in termini non esclusivi. Trasparenza dei prezzi e servizi favorisce conoscibilità degli stessi intermediari il che favorisce concorrenza. • Gestione del rischio: tra risparmiatori e istituzioni, tra soggetti ed enti che stipulano contratti di finanziamento ed investimento. Regolazione finanziaria aiuta a mantenere fiducia tra risparmiatori, istituzioni e intermediari. Efficienza raggiunta se le funzioni vengono espletate conformemente alle regole: condizione tale per cui i prezzi dei titoli riflettano informazioni veritiere relative agli intermediari e ai soggetti finanziati, incorporino aspettative di lucro per gli investitori e costituiscano una stima affidabile del valore degli strumenti finanziari e della ricchezza che essi apportano. • Efficienza informativa: prezzi catturano info disponibili • Efficienza valutativa: stima valore imprese e qualità propri investimenti • Efficienza sistemica: rapida trasmissione di titoli entro scadenza prevista e di combinare investimenti con diverse scadenze • Efficienza funzionale: sistema non deve essere autoreferenziale, ma funzionale allo sviluppo dell'intera economia. Funzioni dei sistemi finanziari: • Intermediazione: far circolare la ricchezza da soggetti in condizioni finanziarie differenti. Da luogo al pooling: accentramento condivisione e riallocazione di risorse. o Diretta: unico rapporto di credito tra un soggetto in surplus finanziario e uno in deficit. o Indiretta: tra operatore in surplus e intermediario e intermediario e operatore in deficit. Le risorse vengono trasmesse tramite strumenti finanziari che sono di 3 tipi: o Moneta: moneta legale e strumenti ad essa affini o Scorta di liquidità: titoli di breve termine facilmente convertibili in moneta o Investimento: titoli a lungo termine e azioni

2 Monetaria: traferire potere d'acquisto. o Moneta legale che ha sia potere liberatorio assoluto in quanto permette di liberarsi da qualsiasi obbligazione o di pagare le tasse sia o veste creditizia/bancaria in quanto rappresenta una passività della banca nei confronti dei depositanti di fondi. Moneta bancaria è: • Scritturale: viene annoverata nelle scritture contabili dell'intermediario tra le passività. • Fiduciaria: esistenza e funzioni condizionati dalla fiducia che si ha nella banca di restituire i depositi, solvibilità di chi emette il titolo e intermediazione. • Banca centrale incide sulla quantità di moneta in circolazione in tre modi: § Operazioni di mercato aperto: pronti contro termine a tasso di interesse overnight con cui la banca centrale da liquidità alle banche. § Facilitazioni permanenti: depositi di eccessi di liquidità presso la BC oppure prestiti da parte della BC per ottemperare a esigenze di liquidità. § Riserve obbligatorie: quantità di fondi che le banche sono obbligate a tenere depositati sui conti della banca centrale • Funzioni della moneta: § Mezzo di scambio: 1) baratto 2) transazioni monetarie plurilaterali 3) ius monetarium: "moneta merce" in materiali preziosi il cui valore dipende dalla differenza tra valore nominale imposto dallo stato e il valore di mercato. 4)"Moneta segno": moneta divisionale il cui valore intrinseco è inferiore sia del materiale che dei beni con cui sono scambiati. § Misura del valore: 1) pagamento tramite moneta per necessità di compensare uno che ha subito danni 2) diversi danni diversi prezzi 3) stessi beni devono essere prezzati secondo criteri omogenei 4) perché il sistema sia efficiente bisogna che la gente si fidi della moneta e delle autorità emettenti -> potere di acquisto della moneta deve essere stabile. § Riserva del valore: mantenere potere d'acquisto in ogni momento e luogo, rimanere liquida e deve essere accettata dalle controparti con mezzo di scambio. Contratti e rischi di intermediazione • Rischio ed efficienza: rischio è intrinseco a ogni forma di attività e contrattazione finanziaria. o Teoria della razionalità: massimizzano utilità sulla base delle informazioni disponibili per adeguare comportamento ai mutamenti del mercato-> equilibrio distrutto solo se shock esogeno. o Fattori di crisi endogeni e portano operatori a comportarsi irrazionalmente causando bolle speculative e dissesti finanziari. • Rischio e contratti: o Stipulazione di un impegno finanziario è una promessa che in quanto tale ha carattere aleatorio. Durata del contratto importante se intermediario porta a trasformare le scadenze in modo tale da finanziare investimenti di medio-lungo termine con depositi a breve termine correndo il rischio che i depositi vengano ritirati prima della scadenza dei prestiti. o Contratti influenzati da eventi esterni quali crisi e bolle speculative, tassi di interesse, valute. • Rischio e attività finanziarie. •

3 Oggetto dei contratti costituito da risorse monetarie che conferiscono potere d'acquisto a chi ne diviene titolare. o La causa dei contratti è di scambio tra dazione di denaro al momento della stipulazione e la promessa di restituzione o di prestazione di fare successiva alla stipulazione. o Contratto di durata perché l'esecuzione delle prestazioni non è istantanea ma per almeno una parte negoziale è procrastinata nel tempo. • Contratti di finanziamento: contratti bilaterali, di mercato, operazioni al dettaglio, operazioni all'ingrosso, posizioni attive o passive. • Contratti di investimento: natura dell'emittente degli strumenti finanziari, scadenza operazione, valuta utilizzata, forme di remunerazione periodica, negoziabilità dell'attività finanziaria. • Tipi di rischio: o Rischio di credito: possibilità che il debitore non adempia agli impegni contrattuali previsti in un'obbligazione pecuniaria. Ha spessore diverso a seconda che sia su base lorda(in tempo reale tra intermediari e banca centrale) o netta(regolazione periodica). Rischio di credito ricorre nel secondo caso tra la fine della negoziazione alla esecuzione. Diverse tipologie: • Rischio di controparte: consiste nella possibilità che prima della conclusione di un contratto finanziario una parte non adempia (delivery risk e substitution risk) • Rischio di downgrading: inadempimento non ancora avvenuto, ma diviene molto probabile. Il merito di credito può venire declassato. • Rischio di spread: quando lo spread aumenta può voler dire sia che le posizioni di alcune classi di debitori peggiorano oppure flight to quality quando si amplia lo spread tra obbligazioni più o meno sicure. o Rischio di liquidità: intermediari non sono in grado di mantenere in equilibrio i flussi delle proprie entrate e uscite finanziarie --> mismatch temporale tra passività e attività degli intermediari. Se non ce la fa, deve svendere deteriorando valore e rischiando di non rimborsare passività. Sgrava soprattutto sulle banche perché attività non negoziabili: risorse non facilmente liquidabili e passività sono mezzi di pagamento. Due tipi di rischio di liquidità: • Funding liquidiity risk: ente finanziario non riesce a raccogliere una massa di risorse liquide quantitativamente sufficiente a soddisfare le proprie esigenze di intermediario. • Market liquidity risk: intermediario ha difficoltà a liquidare i titoli sul mercato in cui siano negoziati. o Rischio di mercato: danno potenziale per eventi inattesi che riguardano indicatori di mercato che influiscono su attività finanziarie. • Cambiamento tassi di interesse: rischio di prezzo e rischio di reinvestimento • Rischio di cambio • Rischio di borsa: valore dei titoli condizionato da eventi su cui è difficile fare previsioni. o Rischio operativo: rischio di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni oppure da eventi esogeni. (frodi, rischio legale, rischio politico, rischio regolamentare). o Altri rischi: rischio strategico e di reputazione. Economia del diritto finanziario - fallimenti del sistema finanziario: o

4 Problema informativo: le nozioni tecniche per valutare i rischi e gli oneri di un investimento sono tante e non facili da capire e info asimmetricamente distribuite a vantaggio degli intermediari e a svantaggio di investitori. Tanti beni e servizi finanziari sono experience goods. Si crea impossibilità informativa che da origine a azzardo morale(da parte degli intermediari) e selezione avversa(da parte di chi non è competente). • Esternalità: beni e servizi finanziari sono pubblici (non rivali e non escludibili). Regolazione finanziaria si assicuri che le info siano diffuse per tutti e disincentiva comportamenti egoistici e dannosi per la società e distribuisce benefici di operatori che operano nelle stesse condizioni. • Confitti di interesse: principal agent problema --> condizione per cui un intermediario finanziario sia incentivato a prendere decisioni che danneggino date classi di propri contraenti o impongano un pregiudizio a carico di tutti. Per far fronte a questo limite ci sono diversi strumenti. • Disposizioni strumentali: incentivano soggetti agenti a comportarsi come esecutori degli interessi dei propri principali. • Disposizioni organizzative: controllo agenti • Disposizioni attuabili per la trasparenza degli atti e la rendicontazione pubblica del comportamento dei gestori affinché sia il mercato a monitorarli e premiarli o sanzionarli a seconda dei risultati ottenuti o decisioni prese. Obiettivi di regolazione finanziaria: garantire stabilità, efficienza, concorrenzialità, proteggere risparmiatori che fanno investimenti, consumatori, prevenire criminalità finanziaria. Tutto al fine di proteggere i risparmiatori: (art.47). Strategie: • Controlli di autorizzazione all'entrata dei mercati e all'inizio dell'esercizio delle attività • Disciplina dei comportamenti e dei processi • Disciplina delle informazioni • Disciplina regole prudenziali • Disciplina regole di governo societario degli intermediari • Assicurazione dei rischi • Risoluzione delle crisi Il diritto dell'economia finanziaria • Modello strutturale: attribuzione all'autorità di vigilanza, nell'interesse generale e di un ruolo di concorrenza sui mercati, di bilanciamento delle esigenze antitrust con le necessità di protezione della stabilità degli intermediari nonché di decisione discrezionale della quantità e della qualità degli operatori che agiscano sui mercati medesimi. o Controlli dell'entrata o La concessione dell'autorizzazione all'apertura di succursali o Vincoli all'operatività a partire dalla distinzione di specializzazione di enti creditizi o Criteri che distinguono imprese bancarie e industriali • Modello prudenziale: ridurre compiti dell'autorità di vigilanza. Definire in via legislativa i parametri di stabilità e predeterminare le qualità necessarie e sufficienti affinché gli intermediari vantino un diritto a tutti gli effetti di accedere ai mercati in assenza di una decisione discrezionale se dimostrino di possedere i requisiti richiesti. o Coefficiente di solvibilità: quantità minima di risorse che ogni intermediario deve avere per fronteggiare perdite inatteso. Rapporto tra patrimonio e le attività ponderate secondo il rischio finanziario proprio di ogni frangente specifico. •

5 I creditori dovrebbero monitorare il comportamento dei soci per evitare free riding. Autoregolazione vs etero-regolazione. Comply or explain nel caso dell'autoregolazione. Nel caso della etero-regolazione: regolazione quando legislatore interviene per incentivare gli operatori a realizzare i propri interessi contemperandoli con determinati assetti di equilibrio e efficienza, regolamentazione quando legislatore interviene a fini sociali. e deregolamentazione vs ri-regolazione Molteplici autorità di vigilanza vs un unico regolatore a cui vengono assegnati tutti i compiti di controllo, vantaggio interventi coerenti e integrati, ma svantaggio di essere lento e costoso. o Regolazione e vigilanza riguardo a un tipo specifico di intermediari. Vantaggio di collegare un tipo di intermediario a una autorità ma lo svantaggio di far conseguire obiettivi potenzialmente contrastanti. o Autorità focalizza proprio compito su specificità del mercato. Vantaggio uniformità e coerenza di disciplina e controlli rispetto all'attività svolta, ma problemi in caso di intermediari polifunzionali. o Si concentra sugli obiettivi con vantaggio di contenere rischi di arbitraggio giuridico ma svantaggio di fare controlli inutili. Strumenti: o Modello microprudenziale: usa strumenti tesi a proteggere singoli intermediari dai danni che conseguano a eventi esterni e isolati tali da minare la stabilità dell'ente singolarmente preso. Vigilanza di tipo ispettivo, informativo e regolamentare. o Modello macroprudenziale: si occupa di fenomeni patologici che si generano per conseguenza di interconnessioni operative tra gli intermediari imponendo loro di affrontare situazioni di rischio che si influenzano reciprocamente. Vigilanza su andamento degli aggregati monetari, volumi dei finanziamenti e delle oscillazioni dei prezzi. Capire i: • fattori di rischio sistematico e non diversificabile • Meccanismi di propagazione del rischio • Cause di potenziale inadempienza dei debitori idonei a pregiudicare la stabilità degli intermediari e a causare effetti a catena su famiglie imprese e settore pubblico. • Mostrare particolare attenzione a: § Come incorporare tecnicamente il rischio sistemico nei requisiti patrimoniali § Come gestire i rischi sistemici connessi alle crisi in cui versino le istituzioni finanziarie ( too big to fail) § Come rendere meno onerosi per la collettività gli interventi di riparazione conseguenti a dissesti più gravi. o







CAPITOLO 2: L'ATTIVITÀ FINANZIARIA IN PROSPETTIVA GIURIDICA Il sistema finanziario italiano nel XX secolo Diritto bancario e finanziario italiano nasce alla fine dell'Ottocento con codici di commercio e costituzione Banca d'Italia e poi legislazione bancaria tra gli anni venti e trenta del novecento. Leggi cruciali: Testo unico bancario 1993 (genesi del vigente ordinamento bancario), legge Sim 1991 e recepimento del decreto Eurosim 1996 (disciplina organica del mercato mobiliare), Testo unico finanziario 1998 (sistema finanziario).

6 Gran parte del XX secolo caratterizzata dallo squilibrio da mercato primario e secondario il quale non era sviluppato abbastanza da rendere efficiente il primo. L'efficienza dei due mercati è correlata: affinché il mercato primario appaia profittevole occorre che il secondo funzioni bene in modo tale da rendere possibile l'acquisto dei titoli emessi dal primo e la diversificazione degli investimenti. Il malfunzionamento del mercato secondario ha disincentivato l'accesso ai mercati da parte di investitori esterni deprimendo ancora di più l'accesso a capitali di rischio e ricorrendo sempre di più a capitale di debito (mercato obbligazionario non funzionava bene). A ciò si aggiungeva anche il problema di asimmetria informativa che non permette agli investitori di valutare le opportunità di investimento delle proprie risorse finanziarie. Due conseguenze: • Finanziamenti bancari erano erogati da un numero limitato di intermediari divenuti indispensabili per le imprese. • Manca presupposto per lo sviluppo dei mercati di investimento e buona reputazione finanziaria in capo sia alle società industriali sia a intermediari privati (azzardo morale) Mancava legislazione finanziaria sia sul piano della concorrenza dove si pensava che il contenimento della concorrenza avrebbe mantenuto i tassi di interesse a livelli compatibili con la redditività della banche e sul piano della trasparenza si era convinti del fatto che l'investitore fosse consapevole per definizione. Passato

Futuro

Banche centrali considerate policy makers di primo piano

Interconnessione e globalizzazione dei mercati finanziari con necessità di aumentarne l'efficienza e la competitività

Modelli microprudenziali di vigilanza + controllo strutturale

Trasformazione degli assetti proprietari di governo societario e operativi delle banche e la loro progressiva privatizzazione

Banche maggiori intermediari finanziari

Armonizzazione della disciplina finanziaria europea e il mutuo riconoscimento tra Stati delle attività esercitate degli operatori su piano sovranazionale con controlli affidati alle autorità nel paese di origine

Nessuna disciplina a tutela delle ragioni degli investitori

Rivisitazione della struttura di vigilanza del sistema finanziario il cui risultato più eclatante è la costituzione della Consob che interviene in materia di trasparenza e pubblicità

Autorità di vigilanza aveva natura e competenze bancarie separate da quelle monetarie della banca centrale. Le esigenze di stabilità erano preminenti rispetto a quelle della competizione finanziaria Art.47 della Costituzione non incide sulla struttura dell'intermediazione finanziaria, del mercato mobiliare e sulla sua natura pubblica né esclude l'adozione di provvedimenti che diano a questi

7 mercati una disciplina privatistica. significa protezione dovuta al risparmiatore quale prenditore di credito, fruitore di servizi bancari, investitore finanziario e utente di prestazioni assicurative. Il mercato bancario: • Legge bancaria del 1936: o Architettura di governo del mercato bancario viene ridisegnata assegnandone la vigilanza al neocreato ispettorato per la difesa del risparmio e esercizio di credito che sottostà a un comitato di ministri. Mandato ampio e generico (adozione provvedimenti discrezionali, non impone il perseguimento di fini determinati, non esplicita principio di separatezza tra capitale bancario e industriale. o Attività bancaria deve essere considerata di interesse pubblico significa che sottopone il settore creditizio alla regolazione e alla vigilanza disposte dalla legge medesima (oligopolio amministrato). o Enti creditizi sono diversamente regolati a seconda che si tratti di aziende o istituti di credito che si distinguono per la durata delle operazioni di raccolta del risparmio: breve per aziende medio-lungo per istituti. o Sistema di autorizzazioni rilasciate discrezionalmente (per esempio quelle per costituire ente creditizio) o Corpus di istruzioni di vigilanza regolamentare (forme tecniche dei bilanci, limiti minimi e massimi ai tassi di interesse attivi e passivi) o Normativa speciale delle crisi degli enti creditizi sottraendoli alla disciplina del diritto comune e assegnando loro uno statuto concorsuale di natura amministrativa. o Mantiene in vita tutti i tipi di banche: istituti di credito di diritto pubblico, banche miste, casse di risparmio, monti di credito su pegno, casse rurali e artigiane, banche popolari, altre banche costituite in forma societaria lucrativa, istituti operanti nel medio-lungo termine sia di scopo che territoriale che settoriale. • Comitato interministeriale per il credito e il risparmio (C.i.c.r) svolge funzioni di alta vigilanza sul mercato bancario, presieduto d...


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