Riassunto libro istituzioni e mercati finanziari di mishkin stanley economia degli intermediari finanziari aa 2016 2017 PDF

Title Riassunto libro istituzioni e mercati finanziari di mishkin stanley economia degli intermediari finanziari aa 2016 2017
Author Elio Caterino
Course Ecosystems and plant ecophysiology
Institution Università di Bologna
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Riassunto - libro "Istituzioni e mercati finanziari" di Mishkin, Stanley - Economia degli intermediari finanziari - a.a. 2016/2017 Economia degli intermediari finanziari (Università degli Studi di Torino)

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ISTITUZIONI E MERCATI FINANZIARI (Mishkin) Economia degli Intermediari Finanziari CAPITOLO 1

Mercato finanziario: mercato in cui hanno luogo i trasferimenti di fondi da chi ha disponibilità finanziari a chi ha bisogno di fondi; si divide principalmente in mercato azionario e obbligazionario. Titolo(strumento finanziario): rappresenta un diritto sui redditi futuri dell’emittente o sulle sue attività. Obbligazione(bond): è un titolo di debito che contiene la promessa di pagamenti periodici per un determinato lasso di tempo. Tasso d’interesse: rappresenta il costo del credito o la remunerazione corrisposta a fronte dei prestiti di fondi; possono rappresentare un deterrente all’acquisto di una cosa o un automobile(per una famiglia) o un incentivo al risparmio. Azione ordinaria: strumento finanziario che rappresenta una quota di proprietà in una società; un diritto sui redditi e il suo patrimonio. Mercato azionario: rappresenta il luogo in cui vengono scambiati i diritti sui redditi delle società(quote azionarie); può essere inteso come il luogo in cui le persone diventane ricche e povere molto in fretta. Gioca un ruolo molto importante perché, a seconda dei prezzi e del numero delle azioni che emettono le imprese, possono godere di una maggiore o minore disponibilità di denaro. Mercato valutario: rappresenta il luogo in cui vengono scambiati i titoli da una nazione all’altra, che necessitano preventivamente di essere convertiti nella valuta del paese di destinazione; determina, inoltre, il tasso di cambio: cioè il prezzo di una valuta nazionale espressa in quella di un altro paese. Una variazione del tasso di cambio ha effetto sulle importazioni del proprio paese in quanto: più forte è la moneta del paese, e tanto aumentano le importazioni(i prodotti esteri costano di meno); inoltre, aumentano anche i prezzi dei prodotti interni, poiché le imprese esportano di meno e hanno meno guadagni. Istituzioni finanziarie(intermediari finanziari): istituzioni che producono e offrono servizi finanziari e garantiscono il funzionamento dei mercati finanziari. Sistema finanziario: comprende molti tipi di intermediari finanziari di natura privata: banche, assicurazioni, fondi d’investimento. Banca centrale: organismo di natura pubblica responsabile delle decisioni e dell’implementazione della politica monetaria; distinguiamo:

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BCE: operante in Europa. Fed: operante negli USA. Politica monetaria: riguarda la gestione dei tassi d’interesse e della moneta(o offerta di moneta): che rappresenta tutto ciò che viene utilizzato per il pagamento di beni e servizi e per il rimborso prestiti. Banca: impresa autorizzata all’esercizio dell’attività bancaria che consiste nella raccolta del risparmio e nell’esercizio del credito; è il principale intermediario finanziario con cui gli utenti interagiscono, e pertanto sono oggetto di un attento studio.

CAPITOLO 2 Funzione dei mercati finanziari: svolgono la funzione economica essenziale di trasferire le risorse da chi ha eccedenza di fondi verso chi presenta una carenza. Il flusso di fondi può avvenire seguendo un circuito: Diretto: le unità in deficit prendono a prestito direttamente dalle unità in surplus. Indiretto: i fondi vengono trasferiti mediante l’impiego degli intermediari finanziari. I titoli rappresentano attività per chi le acquista e passività per chi li emette. I mercati finanziari migliorano il benessere economico di tutta la società in quanto consentono un’efficiente allocazione del capitale. Scadenza: indica il numero di anni che manca all’estinzione di uno strumento di debito; si distingue in scadenza a: Breve termine: se la sua scadenza è inferiore ad 1 anno. Medio termine: se la sua scadenza è compresa tra 1 e 10 anni. Lungo termine: se la sua scadenza supera i 10 anni. Azioni: dopo le obbligazioni rappresentano il metodo principale per reperire il denaro dal mercato; spesso corrispondono dei pagamenti periodici(dividendi) ai loro titolari. Mercati creditizi: in cui si negozio nano strumenti finanziari non trasferibili(mutui e depositi). Mercati mobiliari: in cui si negoziano strumenti trasferibili(obbligazioni, azioni). Mercato primario: mercato finanziario in cui l’impresa emette nuovi titoli obbligazionari e azioni che sono vendute presso l’investitore iniziale(Borsa d’Investimento). Mercato secondario: mercato finanziario in cui possono essere rivenduti o acquistati titoli già in circolazione:

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1. Borsa valori: è il luogo dove vengono scambiati, più frequentemente, titoli già in circolazione; distinguiamo 2 figure principali: Dealer: facilita l’incontro tra venditori e compratori acquistando i titoli dai primi e vendendoli ai secondi. Broker: mette in contatto possibili acquirenti e venditori. 2. Mercati Over The Count(OTC): fa riferimento alla personalizzazione dei titoli relativi alle caratteristiche della persona che li sottoscrive; in cui le condizioni di sottoscrizione sono molto particolari. Mercato monetario: vengono negoziati titoli a breve termine; variazione dei prezzi contenuti. Mercato dei capitali: vengono negoziati titoli a medio-lungo termine. Mercato domestico: stretta relazione tra il mercato e il contesto del paese di riferimento; gli scambi sono realizzati da operatori nazionali. Mercato internazionale: caratterizzato dall’assenza di relazione tra il mercato ed uno specifico paese. Obbligazione estera: obbligazione del mercato internazionale, vendute all’estero e denominate nella valuta del paese di destinazione. Eurobbligazioni(Eurobond): denominata in una valuta diversa da quella del paese di emissione e/o scambio. Eurovaluta: depositi di denaro effettuati fuori dal proprio paese; eurodollaro: depositi di Dollari effettuati al di fuori degli USA. Intermediazione finanziaria: percorso primario per le risorse finanziarie che si muovono dai datori ai prenditori di fondi; coinvolge gli intermediari finanziari nel circuito indiretto. Costi di transazione: tempo e denaro spesi per effettuare un’operazione finanziaria; la capacità di ridurre i questi costi implica uno sviluppo di economie di scala e, inoltre, una maggiore liquidità che agevola l’esecuzione delle transazioni. Rischio: incertezza sui rendimenti realizzati. Ridistribuzione del rischio: gli intermediari emettono e vendono strumenti finanziari con profili di rischio coerenti con le preferenze della clientela e usano poi le risorse ottenute per acquistare altre attività che possono presentare una rischiosità più alta(trasformazione delle attività finanziarie). Asimmetria informativa: un soggetto che partecipa ad uno scambio finanziario non dispone di adeguate informazioni sulla controparte, che possono permettergli di prendere decisioni più accurate. Distinguiamo: Selezione avversa: problema presente prima della transazione, cioè i prenditori più “pericolosi” sono quelli che premono maggiormente per sottoscrivere il titolo.

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Moral hazard: problema generato dopo la transazione; è il rischio che il prenditore di fondi compia azioni che accrescano la sua probabilità d’insolvenza. Intermediari creditizi: Banche: raccolgono fondi attraverso l’emissione in conti correnti. Altri intermediari creditizi: svolgono funzioni simili a quelle bancarie. Intermediari assicurativi: Imprese di assicurazioni a vita: assicurano le persone offrendo prestazioni monetarie in un’unica soluzione; ottengono fondi grazie a premi che gli assicurazioni corrispondono in merito alla stipulazione del contratto. Imprese di assicurazione danni: assicurano i titolari delle polizze contro eventi che possono colpire la persona, le cose o il patrimonio. Fondi pensione: veicoli medianti il quale si realizzano piano pensionistici. Intermediari mobiliari: Società d’intermediazione mobiliare(SIM) e banche d’investimento. Società di gestione del risparmio(SGR). Società a capitale variabile(SICAV). I mercati e gli intermediari finanziari sono soggetti ad un controllo pubblico per 3 motivi principali: Aumentare le informazioni disponibili agli investitori. Rafforzare la solidità e la stabilità del sistema finanziario Migliorare il controllo della politica monetaria.

CAPITOLO 3 Flusso di cassa(cashflow): sono flussi di pagamento per gli investitori originati dai vari strumenti di debito. CAPITALIZZAZIONE: quanto vale nel ATTUALIZZAZIONE: quanto vale oggi il futuro il capitale investito oggi montante incassato nel futuro REGIME DELL’INTERESSE SEMPLICE M = C *[1 + (i*t)] C =M/[1 + (i*t)] Dove: Dove: M = montante M = montante C = capitale C = capitale i = tasso d’interesse i = tasso d’interesse t = tempo t = tempo REGIME DELL’INTERESSE COMPOSTO

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M = C * (1 +i)t

C = M/(1 + i)t

Dove: M = montante C = capitale i = tasso d’interesse t = tempo

Dove: M = montante C = capitale i = tasso d’interesse t = tempo

Valore attuale: valuta investimenti o indebitamenti alternativi e permette di calcolare il valore odierno di uno strumento del mercato di credito a un determinato tasso d’interesse; consente di confrontare il valore di due strumenti che hanno tempistiche diverse. Esistono 4 tipologie di strumenti del mercato del credito: 1. Prestito semplice: il prestatore fornisce al mutuario una determinata quantità di fondi che gli devono esser rimborsati alla scadenza con un pagamento supplementare d’interesse. 2. Prestito a rata costante: il prestatore fornisce al mutuario alcuni fondi che devono essere rimborsati restituendo periodicamente, un medesimo quantitativo composto da una quota di capitale e una d’interesse. 3. Obbligazione con cedola(o con coupon): assicura al proprietario dell’obbligazione il pagamento di una cedola ogni anno fino alla scadenza quando verrà rimborsato un determinato importo finale detto anche valore nominale. Un’obbligazione cedolare viene identificata da 3 informazioni: Società emittente. Data di scadenza Tasso cedolare(o tasso nominale): importo del pagamento annuale della cedola espresso come percentuale del valore nominale dell’obbligazione 4. Titolo a sconto(zero coupon bond): acquistato a un prezzo inferiore del suo valore nominale che verrà rimborsato alla sua scadenza; non garantisce alcun interesse, ma rimborsa solo il valore nominale. Rendimento a scadenza: metodo utilizzato per il calcolo dei tassi d’interesse; rappresenta l’unico tasso che uguaglia la somma dei valori attuali dei flussi di cassa prodotti da uno strumento di debito al suo valore odierno; 1. Prestito con unico flusso di cassa: (n + i) =

Dove: n = numero di anni i = rendimento a scadenza FC = flusso di cassa negli anni

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VA = valore attuale(importo del prestito) In questo caso il tasso d’interesse è uguale al rendimento a scadenza. 2. Prestito a rata costante: R =

Dove: C = importo del prestito R = pagamento rateale annuo dei flussi di cassa n = numero di anni alla scadenza 3. Obbligazione con cedola: calcoliamo il tasso di rendimento effettivo a scadenza(TRES)

che si fonda su 2 ipotesi: Mantenimento dei titoli fino a scadenza e rimborso al valore nominale. Reinvestimento dei flussi intermedi a tasso costante pari al TRES.

P= Dove: P = Prezzo di acquisto del titolo Dall’osservazione di questi valori emergono 3 considerazioni interessanti: Quando il prezzo dell’obbligazione con cedola corrisponde al suo valore nominale, il TRES equivale al tasso cedolare. Il prezzo di un’obbligazione con cedola e il TRES sono negativamente correlati. Il TRES è superiore al tasso cedolare quando il prezzo dell’obbligazione è inferiore al suo valore nominale. Altra obbligazione con cedola è la Rendita Perpetua: obbligazione perpetua senza data di scadenza e rimborso di capitale che garantisce sempre pagamenti di cedola fissi pari a C.

Pc= Dove: C = pagamento annuo Pc= prezzo della rendita perpetua ic = rendimento a scadenza della rendita perpetua

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4. Zero coupon bond: rendimento ottenuto dalla differenza tra il prezzo di emissione e il

valore di rimborso.

i= –1 dove: VN = valore nominale P = prezzo d’acquisto gg = giorni alla scadenza Tasso d’interesse nominale: non considera l’inflazione. Tasso d’interesse reale: tiene conto dell’inflazione monetaria; il rapporto che lega i due tassi è:

ir = i – πe dove: i = tasso d’interesse nominale ir = tasso d’interesse reale πe = tasso d’inflazione prevista Tasso di rendimento: indica la redditività di un qualsiasi strumento finanziario per un determinato periodo di tempo; la differenza tra tasso di rendimento(TRES) e il tasso d’interesse, è che quest’ultimo non tiene conto degli eventuali guadagni o perdite legati alla differenza tra il prezzo a cui si acquista il titolo e il prezzo al quale il titolo può essere smobilizzato. Il rendimento può essere calcolato da:

R= ic + g Dove: R = rendimento del titolo ic = rendimento corrente = g = guadagno o perdita in conto capitale in relazione al segno E’ importante evidenziare che: Un’obbligazione il cui rendimento è uguale a quello a scadenza iniziale, è quella per la quale la vita residua coincide con l’holiding period. Un aumento dei tassi d’interesse comporta una diminuzione dei prezzi dell’obbligazione per cui una perdita in conto capitale sulle obbligazioni la cui vita residua è maggiore dell’holding period. Quanto più distante è la scadenza di un’obbligazione, tanto maggiore è la variazione del prezzo conseguente alla variazione del tasso, e tanto più è basso il tasso di rendimento conseguente all’aumento del tasso d’interesse. Il rendimento può essere negativo nell’ipotesi dell’aumento dei tassi d’interesse.

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Rischio tasso d’interesse: rischio legato alla variazione di prezzo delle attività detenute in portafoglio in risposta a cambiamenti dei tassi di interesse di mercato; i prezzi e i rendimenti delle obbligazioni a lungo termine sono più volatili di quelle a più breve termine. Rischio di reinvestimento: se l’holding period è più lungo della vita residua dell’obbligazione, l’investitore è esposto al rischio di dover reinvestire il capitale a un tasso d’interesse futuro che è incerto. Duration: durata media finanziaria; è il tempo di vita medio di un flusso di pagamenti sui titoli di credito. E’ strettamente legata alle caratteristiche del titolo, e al livello e la periodicità delle cedole. Nel caso dei BOT(zero coupon bond), la Duration equivale alla durata del titolo, poichè non prevedono pagamenti cedolari; rappresenta una media ponderata delle scadenze dei cash flow. Calcolo della Duration per un’obbligazione decennale con cedola annua del 10%, valore nominale di 1000€, quando il tasso d’interesse di mercato è pari al 20% (1)

(2)

(3)

(4)

(5)

Anno

Pagamenti(obbligazi oni senza cedola)

Valore attuale(VA) dei pagamenti (i = 20%)

Ponderazione(% del VA totale = VA/totale VA)

Scadenza ponderata(1*4)/10 0

1

100

83,33

14,348

0,14348

2

100

69,44

11,957

0,23914

3

100

58,87

9,965

0,29895

4

100

48,23

8,305

0,33220

5

100

40,19

6,920

0,34600

6

100

33,49

5,767

0,34602

7

100

27,91

4,806

0,33642

8

100

23,26

4,005

0,32040

9

100

19,38

3,337

0,30033

10

100

16,15

2,781

0,27810

10

1000

161,51

27,808

2,78100

580,76

100,000

5,72204

Totale:

Duration = 5,72204 A parità di ogni altra condizione:

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Quando i tassi d’interesse aumentano, la duration dell’obbligazione con cedola diminuisce. Quanto più elevata è l’entità della cedola, tanto minore è la duration dell’obbligazione. Esiste una relazione positiva tra la vita residua e la duration e una relazione inversa tra l’entità della cedola e la duration. La variazione dei prezzi è maggiore quando il livello dei rendimenti di partenza è minore. Duration e rischio d’interesse sono correlati tra di loro in quanto è possibile calcolare la perdita probabile nel caso di un ipotetico aumento del tasso d’interesse.

%ΔP = -DUR *

Dove: %ΔP = variazione del prezzo percentuale(perdita presunta). DUR = duration. TRES = tasso di rendimento effettivo a scadenza. Quanto più è elevata la duration dei titoli, tanto più grande è la variazione percentuale nel valore del mercato del titolo per una determinata variazione nei tassi d’interesse. Quindi quanto più è elevata la duration dei titoli, tanto più è elevato il rischio legato al tasso d’interesse.

CAPITOLO 4 Attività: è un bene che incorpora un valore; per comprare e/o mantenere un’attività, una persona dev tener conto di 4 element sostanziali: 1. Ricchezza: le risorse totali possedute dall’individuo, incluse tutte le sue attività; a parità di ogni altra condizione, un incremento della ricchezza implica un incremento della domanda di un’attività. 2. Rendimento atteso: rendimento che ci si aspetta nel periodo successivo di un’attività, confrontato con quello di attività alternative; Re = p1R1 + p2R2 +...+ pnRn dove: Re = rendimento atteso n = numero possibili risultati pi = probabilità che si verifichi il rendimento Ri Ri = rendimento nell’i-esimo stato di modo a parità di ogni altra condizione, l’aumento del rendimento atteso di un’attività, rispetto a quello delle attività alternative, incrementa la quantità domandata di quell’attività. 3. Rischio: grado d’incertezza circa il rendimento di un’attività, confrontato con quello di attività alternative; utilizziamo la formula della deviazione standard per calcolare il rischio

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di un’attività: σ=

A parità di ogni altra condizione, se il rischio dell’attività aumenta in relazione a quello delle attività alternative, la domanda per quell’attività diminuisce. 4. Liquidità: facilità e rapiditià con cui un’attività può essere trasformata in contanti rispetto ad attività alternative. A parità id ogni altra condizione, quanto più un’attività è liquida rispetto ad altre, tanto più sarà considerata desiderabile e maggiore sarà la sua domanda. Domanda nel mercato: per analizzare questo dato, ci facciamo riferimento alla curva di domanda, che mostra il rapporto tra la quantità richiesta e il prezzo quando tutte le altre variabili economiche sono mantenute costanti. Variabile

Variazione nella variabile

Variazione nella quantità domandata

Reddito o ricchezza





Rendimento atteso (r...


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