Compendio di Economia degli intermediari finanziari PDF

Title Compendio di Economia degli intermediari finanziari
Course Economia degli intermediari finanziari
Institution Università degli Studi di Padova
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Appunti presi a lezione delle prime 6 lezioni di economia degli intermediari finanziari...


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COMPENDIO DI ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI LA NOZIONE DI BANCA Fatti e processi economici sono la rappresentazione che di essi viene offerta per il tramite di uno strumento tecnico: IL SISTEMA CONTABILE. Le grandezze rappresentate sono di 2 tipi: -

Fondimisurati in un determinato istante, indipendentemente dalla dimensione temporale.

-

Flussi variazione delle grandezze in un determinato intervallo temporale.

Il debito pubblico è una grandezza stock, l’ammontare del debito in un determinato momento, mentre il deficit (disavanzo netto) è l’incremento del debito in un determinato arco temporale. Le decisioni reali degli agenti economici riguardano: produzione/distribuzione del reddito, investimento, consumo e risparmi. Ma qual è l’obiettivo del sistema economico? LA CRESCITA, ovvero un aumento della disponibilità di beni e servizi per gli agenti economici, un aumento di scambi di beni e servizi. La crescita viene misurata dal PIL, cioè il flusso di ricchezza generato nel corso di un anno. Il sistema economico è costretto costantemente a un processo di crescita (reale=ammontare e nominale=valore). La CRESCITA ha luogo se aumentano gli scambi di beni e servizi. Il PIL in Italia ora è 1,8 trilioni di dollari, ovvero 1800 miliardi (non entrano le attività finanziarie). Sistema reale: insieme di beni e servizi, sottoforma di stock (ammontare), che cresce attraverso il PIL, che è un flusso. Si espande o si contrae secondo una funzione incrementale legata agli scambi di beni e servizi. Sistema finanziario: si contrae e si espande in ragione delle aspettative di crescita del sistema reale, cresce con i cosiddetti “pagherò”, ovvero prestiti con attesa di pagamento futura. Se il sistema si contrae, la capacità di espandere le attività finanziarie si contrae anch’essa, e quindi le relazioni di carattere finanziario, che sono dei contratti, diventano sempre più complesse, è sempre più complicato ripagare i propri debiti e trovare nuovi finanziatori. La moneta è un mezzo di scambio che mette d’accordo tutti. C’è un accordo generalizzato sul valore della moneta. La moneta è un’unità di misura e una riserva di valore. All’interno di un bilancio dove troveremo la moneta? Nel mio stato patrimoniale sottoforma di cassa e nello stato patrimoniale della banca centrale (passività), la quale emette moneta legale. Le banche emettono moneta bancaria, la quale è diversa dalla moneta locale. Mentre un bene come la mia casa si trova solo nelle mie attività, solo in uno stato patrimoniale. SISTEMA REALE E SISTEMA FINANZIARIO sono legati dalla moneta, la quale è sia un bene reale che uno strumento finanziario. Noi, cerchiamo di governare le dinamiche reali attraverso l’uso della moneta tramite la politica monetaria. La scarsità dei beni viene percepita attraverso il loro valore, espresso in termini monetari (prezzo), che consente di rendere confrontabili nello spazio e nel tempo i beni scarsi; Il valore della moneta è il tasso interesse. SISTEMA FINANZIARIO: insieme organizzato di mercati, intermediari e strumenti finanziari. Struttura attraverso cui, in un’economia moderna, si svolge l’attività finanziaria, cioè la produzione e l’offerta di servizi finanziari. STRUMENTI FINANZIARI: contratti aventi per oggetto diritti e prestazioni di natura finanziaria. MERCATI FINANZIARI: mercati specializzati nella negoziazione di strumenti finanziari. INTERMEDIARI FINANZIARI: classe di imprese che svolgono essenzialmente attività finanziaria, basata cioè sulla produzione e sulla negoziazione di strumenti finanziari e sull’offerta di servizi connessi con la circolazione degli strumenti stessi.

REGOLE FINANZIARIE: hanno il ruolo di contenere i comportamenti degli agenti economici nell’ambito del mercato finanziario. Un operatore economico cerca di fare qualcosa che non è normato, per fare i soldi. Se stabilisco delle norme per tutto riesco a limitare gli agenti economici. LA BANCA E’ UN INTERMEDIARIO FINANZIARIO La regolamentazione è molto serrata, è obbligatorio agire all’interno dei paletti riportati nel TUB, la libertà d’impresa è molto limitata, il regolamento è in continuo aggiornamento e segue le richieste del mercato. Non ci si può chiamare banca se non si è autorizzati dalla Banca Centrale ART. 10: ATTIVITA’ BANCARIA 1. La raccolta di risparmio tra il pubblico e l’esercizio del credito costituisce l’attività bancaria. Essa ha carattere d’impresa. 2. L’esercizio dell’attività bancaria è riservato alle banche. 3. Le banche esercitano, oltre all’attività bancaria, ogni altra attività finanziaria, secondo la disciplina propria di ciascuna, nonché attività connesse o strumentali. Sono salve le riserve di attività previste dalla legge. E’ importante sottolineare il carattere d’impresa della banca, senza questo particolare si potrebbe pensare che la banca sia un esercizio pubblico (è molto regolata e vigilata). Per poter svolgere l’attività assicurativa e l’attività di gestione patrimoniale in monte (SGR: società digestione del risparmio) devono obbligatoriamente creare una società distinta, nonostante controlleranno poi il 100% della futura società. ART. 11: RACCOLTA DEL RISPARMIO La raccolta del risparmio è un’attività che ha un significato estremamente rilevante per il funzionamento del sistema finanziario nel suo complesso. Def: è raccolta del risparmio l’acquisizione di fondi con obbligo di rimborso, sia sotto forma di depositi sia sotto altra forma. 2. La raccolta del risparmio tra il pubblico è vietata ai soggetti diversi dalle banche. 2-bis. Non costituisce raccolta del risparmio tra il pubblico la ricezione di fondi connessa all’emissione di moneta elettronica 2-ter. Non costituisce raccolta del risparmio tra il pubblico la ricezione di fondi da inserire in conti di pagamento utilizzati esclusivamente per la prestazione di servizi di pagamento 3. Il CICR stabilisce limiti e criteri, anche con riguardo all’attività ed alla forma giuridica del soggetto che acquisisce fondi, in base ai quali non costituisce raccolta del risparmio tra il pubblico quella effettuata presso specifiche categorie individuate in ragione di rapporti societari o di lavoro. Non è raccolta di risparmio perché si rivolge solo ai lavoratori di quella determinata impresa o tra i soci. Manca il requisito della raccolta tra il pubblico. 4. Il divieto di raccolta del risparmio tra il pubblico non si applica: a) agli Stati comunitari, agli organismi internazionali ai quali aderiscono uno o più Stati comunitari (BEI), agli enti pubblici territoriali (comuni, province, regioni) ai quali la raccolta del risparmio è consentita in base agli ordinamenti nazionali degli Stati comunitari; b) agli Stati terzi ed ai soggetti esteri abilitati da speciali disposizioni del diritto italiano; Si tratta di stati extraeuropei e banche extraeuropee c) alle società, per la raccolta effettuata ai sensi del codice civile mediante obbligazioni, titoli di debito od altri strumenti finanziari

d) alle altre ipotesi di raccolta espressamente consentite dalla legge, nel rispetto del principio di tutela del risparmio 4.bis. Il CICR determina i criteri per l’individuazione degli strumenti finanziari, comunque denominati, la cui emissione costituisce raccolta del risparmio 4-quater. Il CICR, a fini di tutela della riserva dell’attività bancaria, stabilisce criteri e limiti, anche in deroga a quanto previsto dal codice civile, per la raccolta effettuata dai soggetti che esercitano nei confronti del pubblico attività di concessione di finanziamenti sotto qualsiasi forma. Ci sono oggetti che fanno attività di finanziamento e di raccolta, ma questi soggetti non sono banche, ma soggetti ibridi che si comportano da banche. Una società di leasing potrebbe essere un esempio. Esiste dunque un elemento distintivo che caratterizza soltanto le banche? 5. Nei casi previsti dal comma 4, lettere c) e d), sono comunque precluse la raccolta di fondi a vista ed ogni forma di raccolta collegata all’emissione od alla gestione di mezzi di pagamento a spendibilità generalizzata Tutti i soggetti meno le banche non possono dunque effettuare la raccolta di fondi a vista, i fondi disponibili entro le 24 ore, essi vengono utilizzati per effettuare i pagamenti. La banca può creare la moneta bancaria tramite l’esercizio congiunto del credito con la raccolta del risparmio: creazione di fondi a vista. Questi fondi a vista non sono creati attraverso un mio deposito, viene creato potere d’acquisto tramite la contemporanea iscrizione di un credito e un debito. La banca moltiplica la disponibilità delle persone e delle imprese a spendere, il mezzo di pagamento è il conto corrente bancario passivo. L’esercizio del credito non significa soltanto la sottoscrizione di un mutuo, la banca può effettuare un prestito sottoforma di possibilità di utilizzo di moneta bancaria, è il credito che crea il mezzo di pagamento. L’unico problema è il rischio di liquidità, la banca deve sempre riuscire a soddisfare i pagamenti da parte dei suoi correntisti, tanti più sono i conti correnti che la banca possiede, tanto maggiore sarà la quantità di moneta bancaria che la banca è in grado di creare. La banca crea la moneta bancaria attraverso la sua funzione creditizia. Le banche sono dunque dei moltiplicatori del credito e della disponibilità con l’unico vincolo della liquidità. La banca raccoglie e presta, ma non solo, crea. ART. 106: ALBO DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI 1. L’esercizio nei confronti del pubblico dell’attività di concessione di finanziamenti sotto qualsiasi forma è riservato agli intermediari finanziari autorizzati, iscritti in un apposito albo tenuto dalla Banca d’Italia. 2. Oltre alle attività di cui al comma 1 gli intermediari finanziari possono: a) emettere moneta elettronica e prestare servizi di pagamento (…); b) prestare servizi di investimento se autorizzati (…); c) esercitare le altre attività connesse o strumentali (…) IL CONTO CORRENTE BANCARIO Art. 1823: Il conto corrente è il contratto con il quale le parti si obbligano ad annotare in un conto i crediti derivanti dalle reciproche rimesse, considerandoli inesigibili e indisponibili fino alla chiusura del conto. Il saldo del conto è esigibile alla scadenza stabilita. Non è dunque questo il conto corrente bancario che stiamo cercando. Il conto corrente bancario è il contratto mediante il quale la banca svolge il «servizio di cassa» (= tesoreria => gestione di incassi e pagamenti) a favore e per conto del cliente, utilizzando: -Contratto di deposito (art. 1834 c.c.) fondi prestati alla banca -Contratto di apertura di credito (art. 1842 c.c.). La disciplina del conto corrente bancario è caratterizzata dalle seguenti norme:



Norme sulla trasparenza: riguardano la trasparenza del rapporto tra la banca e il cliente, tutelano il cliente essendo parte debole. Sono tipicamente contratti standardizzati, è raro che ci siano norme vessatorie per il cliente, l’organo di vigilanza supervisiona già i contratti e tutela il correntista. Prevalentemente norme che riguardano la fase precontrattuale (T.U. bancario, I.V=istruzioni di vigilanza), sono molto dettagliate e sono contenute in dei regolamenti



Articoli c.c. riguardanti le operazioni bancarie in contro corrente (arttt. 1852 e ss.). non sono molto essendo un contratto atipico



Norme Bancarie Uniformi: norme che regolano i conti correnti di corrispondenza e servizi connessi. Regolati dall’Associazione Bancaria Italiana (la Confindustria delle banche). Generano Fac simili di contratti (dovendo rispettare delle norme stringenti) che offrono alle banche in forma di aiuto. Sono norme che vanno a tutelare prevalentemente l’intermediario piuttosto che il cliente, questa standardizzazione però andava ad appiattire la concorrenza (Banca d’Italia deve salvaguardarla), infatti devono essere considerati più dei suggerimenti altrimenti tutte le banche offrirebbero lo stesso contratto



Legge 231/2007: prevenzione dell'utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo (legge sull’antiriciclaggio). Persona che vuole ad esempio incassare un assegno deve per forza essere profilata

CARATTERISTICHE OPERATIVE 1. PROCEDURA DI APERTURA Definizione delle condizioni da applicare al rapporto: 

Tassi di interesse: -Debitore (tasso dare): tasso di interesse attivo applicato dalla banca (su una operazione di finanziamento), è la remunerazione per il finanziamento concesso dalla banca al cliente. Il limite di questi tassi è quello dell’usura, il quale è un reato. Per anni la magistratura ha affidato la decisione al giudice, negli anni ’90 sono stati scelti dei limiti tramite la legge sull’usura: ci sono dodici (12) categorie di credito, quella col tasso di intesse più alto è quella del credito al consumo, la più bassa l’apertura di conto. La Banca Centrale recepisce il tasso medio che è stato applicato dai vari intermediari e calcola il tasso effettivo globale medio di sistema, viene applicata una maggiorazione pari ad un quarto e somma 4 punti percentuali (es. media sistema 10%, tasso di usura 16.50%). -Creditore (tasso avere): tasso che determina l’ammontare degli interessi che devono essere pagati dalla banca al cliente. Non c’è limite per questo tasso, anche se è tipicamente vicino allo zero o allineato a quelli che offrono i titoli di stato decennali, circa 1.2-1.3%, usati più come politica di marketing (crossselling).



Periodicità di capitalizzazione: quante volte gli interessi vengono capitalizzati nel conto. L’interesse che viene capitalizzato più volte durante l’anno da origine all’interesse composto, il che è una cosa positiva per il tasso di interesse creditore e negativa per il tasso di interesse debitore. La periodicità di capitalizzazione periodica dà origine all’anatocismo: In mancanza di usi contrari(1), gli interessi scaduti possono produrre interessi solo dal giorno della domanda giudiziale(2) o per effetto di convenzione posteriore alla loro scadenza, e sempre che si tratti di interessi dovuti almeno per sei mesi. La capitalizzazione trimestrale è anatocismo, dunque le banche per salvarsi imposero la capitalizzazione sia per il lato dare che per il lato avere. -Art. 120 T.U.B.: 2. Il CICR stabilisce modalità e criteri per la produzione di interessi nelle operazioni poste in essere nell'esercizio dell'attività bancaria, prevedendo in ogni caso che: a) nei rapporti di conto corrente o di conto di pagamento sia assicurata, nei confronti della clientela, la stessa periodicità nel conteggio degli interessi sia debitori sia creditori, comunque non inferiore

ad un anno; gli interessi sono conteggiati il 31 dicembre di ciascun anno e, in ogni caso, al termine del rapporto per cui sono dovuti; NO CAPITALIZZAZIONE INTRA-ANNUALE ALTRIMENTI E’ ANATOCISMO, L’INTERESSE E’ ANNUO 

Valute: giorni applicati dalla banca con riferimento alle date contabile delle operazioni ai fini del calcolo dell’interesse. -Data contabile: data di registrazione dell’operazione (t) -Data valuta: data che tiene conto del flusso di denaro in ragione di quando l’operazione viene effettuata (al massimo t+3, da quel giorno inizieranno a produrre interessi) Check truncation: sotto ad una determinata somma (circa 4000€) gli assegni non vengono inviati cartaceamente al trattario, ma rimane nella banca dove il cliente è andato a versarlo. Effetto valuta: opportunità che viene riconosciuta alla banca di avere la disponibilità del denaro anticipatamente rispetto a quando riconoscerà gli interessi su quel denaro (ha la disponibilità prima di pagare gli interessi, dunque a costo zero). Tanto più è efficiente il sistema, tanto più l’effetto valuta andrà a comprimersi. Avvantaggia le banche e svantaggia i clienti. Normato dall’articolo 120, a tutela del cliente. -Esempio (1): il giorno 11 vado a ritirare ad un bancomat di una banca non mia, il giorno 13 la banca dalla quale ho prelevato notifica il ritiro alla mia banca. (11= data valuta; 13=data contabile). L’addebito dal mio conto corrente però avviene il giorno 11 e perciò i soldi che ho ritirato smettono di produrre interessi da quel giorno -Esempio (2), Assegno bancario: La mia banca è la BNL, ho un assegno in tasca emesso da un terzo (traente) che dà ordine alla sua banca, Banca Intesa (trattario), di pagarmi 1000€ (io=benificiario). L’assegno per essere regolare deve avere una data che assumiamo essere oggi 11. Il giorno seguente (12) vado in banca e verso l’assegno nel mio conto, la mia banca registrerà l’operazione in data 12, quando questi 1000€ inizieranno a produrre interessi? Questo assegno avrà come data contabile il 12 e come data valuta un giorno che può arrivare fino a t+3, quindi il 15. Dal 15 dunque quei 1000€ inizieranno a produrre interessi nel mio conto. BNL e Banca Intesa devono mettersi in contatto e BNL deve notificare ad Intesa che un suo cliente ha emesso un assegno con data valuta 11. Intesa riceve l’informazione il 14 e registra l’addebito di quell’operazione il 14, mettendo però come data valuta il giorno 11 (giorno d’emissione). Intesa smette di pagare interessi l’11 BNL inizia a pagare interessi il 15 BNL ha i soldi il 14 ed inizia a pagare interessi dal 15. Intesa dall’ 11 al 14 ha i soldi e non paga interessi. EFFETTO VALUTA -Assegno bancario: ordine di pagamento che il titolare dell’assegno (traente) dà alla banca (trattaria) di pagare una determinata somma ad un beneficiario che sarà il soggetto al quale consegneremo l’assegno -Assegno circolare: la banca pagherà una determinata somma al sig. Rossi. Il debitore non è più il traente ma lo diventa la banca, è come avere soldi in tasca, ha una copertura certa. -Sia per il circolare che per il bancario, se vengono emessi dalla stessa banca nella quale verrà effettuato il versamento, la data valuta coinciderà con quella dell’assegno 1. (120) Gli interessi sul versamento di assegni presso una banca sono conteggiati fino al giorno del prelevamento e con le seguenti valute: a) dal giorno in cui è effettuato il versamento, per gli assegni circolari emessi dalla stessa banca e per gli assegni bancari tratti sulla stessa banca presso la quale è effettuato il versamento; b) per gli assegni diversi da quelli di cui alla lettera a), dal giorno lavorativo successivo al versamento, se si tratta di assegni circolari emessi da una banca insediata in Italia, e dal terzo giorno lavorativo successivo al versamento, se si tratta di assegni bancari tratti su una banca insediata in Italia 1-bis. Il CICR può stabilire termini inferiori a quelli previsti nei commi 1 e 1-bis in relazione

all'evoluzione delle procedure telematiche disponibili per la gestione del servizio di incasso degli assegni. 

Commissioni e altre spese: -Canone periodico: comprensivo di un “pacchetto” di servizi inclusi nel conto, va contrattato con la propria banca. -Canone variabile: in relazione a numero e tipo di operazioni effettuate e servizi utilizzati

APERTURA DEL CONTO 

Consegna, da parte del cliente, della documentazione necessaria per l’avvio del rapporto con la banca, che varia in relazione alla tipologia di clientela (privati, ditte individuali, società): in generale, si tratta di documenti di identificazione del cliente e, nel caso di società, di verifica dei poteri;



sottoscrizione del contratto di altri moduli (deleghe, autorizzazioni ad incaricati per effettuare particolari operazioni, specimen di firme [firma base che poi la banca controlla quando viene versato un eventuale assegno], etc.);



attribuzione numero di c/c che concorre alla definizione del codice IBAN (International Bank Account Number);



(eventuale) consegna al cliente del libretto di assegni, a fronte di un versamento iniziale o di una concessione di fido da parte della banca. Cosa succede se l’assegno è scoperto (? -Paga -Ottiene un fido



Scelta della forma di intestazione del conto: -A una sola persona: solo l’intestatario è autorizzato a effettuare operazioni di prelievo e ordini di pagamento; -A due o più persone: se il conto è cointestato con firme congiunte, è necessaria la firma di tutti gli intestatari per eff...


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