Riassunto di ICT e società dell\'informazione PDF

Title Riassunto di ICT e società dell\'informazione
Author Michele Marcotulli
Course ICT e Società dell'Informazione
Institution Università Cattolica del Sacro Cuore
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Riassunto per l'esame di ICT e Società dell'informazione II dell'Università Cattolica, con solo i capitoli 1, 2, 3, 4 e 5....


Description

ICT E SOCIETÀ DELL’INFORMAZIONE II Andrea Carignani – Chiara Frigerio – Federico rajola

PREFAZIONE La tecnologia delle informazioni ha cambiato il significato delle parole “TEMPO” e “SPAZIO”.

CAPITOLO 1 TECNOLOGIA DELL’INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE E SISTEMI INFORMATIVI INFORMATICA E ICT I primi computer risalgono agli anni ’60 e l’informatica era unita alla matematica e l’elettronica. Il termine informatica compare per la prima volta nel 1962 in Francia ed è la contrazione di “informazione” e “automatica”. Le tecnologie delle telecomunicazioni che sono oggetti di studio dell’informatica si chiamano Tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT=Information and Communication Technology). Oggi l’avvicinamento tra tecnologie informatiche e della comunicazione sta subendo una seconda fase che coinvolge i media (es.: la tv) e si sta già suggerendo un nuovo acronimo: ICMT=Information, Communication and Media Technology. 1.2 IL FUNZIONAMENTO DEI COMPUTER: 3 CONCETTI CHIAVE Lo scopo di un computer è elaborare dati e trasformarli in informazioni. Hardware sono i dispositivi fisici (es.: schermo, tastiera, stampante, ecc.) Software sono i programmi, le istruzioni che dicono al computer come svolgere una determinata operazione. Tutti i computer eseguono 5 operazioni:  Operazioni di imput: gli imput sono i dati di ingresso di qualunque genere (lettere, simboli, temperature, ecc.);  Elaborazione: la manipolazione svolta per trasformare i dati in informazioni. L’elaborazione viene svolta dall’Unità di Elaborazione Centrale (CPU=Central Processing Unit), costituito da microcircuiti elettronici che eseguono le istruzioni per elaborare i dati;  Memorizzazione: o Memoria temporanea: o primaria, microcircuiti che contengono temporaneamente i dati in attesa di essere elaborati o Memoria permanente: o secondaria, parte in cui le informazioni vengono conservate permanentemente (es.: Cd-Rom o hard disk). Contiene anche i software;  Operazioni di Output: il risultato delle operazioni, normalmente costituito da informazioni (es.: immagini o lettere visualizzate sullo schermo, stampe, musica, ecc.); ~1~



Operazioni di comunicazione: la possibilità di comunicare ed interagire con elaboratori distanti e svolgere le operazioni precedenti anche in altri luoghi.

1.3 INTERNET, IL WORLD WIDE WEB E IL CYBERSPAZIO Internet è il fenomeno più rilevante di telematica al mondo. Nessun altro prodotto al mondo ha mai conosciuto uno sviluppo così rapido a livello mondiale. Internet cresce con un tasso del 100% all’anno dal 1994, anno della sua commercializzazione. L’E-Mail è il servizio più usato al mondo, segue poi la navigazione nel web. Il World Wide Web è una raccolta di server sparsi in tutto il mondo che contengono informazioni multimediali e sono connessi tra loro con collegamenti ipertestuali.  

Formato multimediale: i messaggi di posta sono quasi solo testo, il web invece presenta testo e elementi grafici, video e audio. Ipertesti: i link (collegamenti ipertestuali) sono un sistema che consente di collegare direttamente documenti sparsi in tutta la rete. Il formato utilizzato è l’HTML (HyperText Markup Language). Si tratta di un insieme di istruzioni (dette tag) utilizzate per specificare la struttura e la formattazione di un documento e i collegamenti ad altri documenti.

Cosa può fare un utente da casa collegandosi a internet:  Comunicare con altri (Posta elettronica, Chat, Social Network)  Ricerca di informazioni (Google search)  Notizie (siti all news)  Intrattenimento (Youtube, giochi online)  Prelevare file (scaricare E- Book)  Commercio elettronico (Amazon)  Gestione finanziaria (E-Banking)  Aste Online (E-Bay)  Telefonia e videoconferenze (Skype)  Avanzamenti di carriera (siti di job search)  Apprendimento a distanza (corsi online)  Ufficio elettronico (Service line, contatto clienti) 

Cyberspazio: dal greco “kibermetikos”=nocchiero, navigatore, è lo spazio dove si muovono, agiscono e interagiscono i programmi e gli utenti. Il termine è stato coniato da William Gibson nel suo romanzo Neuromance del 1984, in cui gli utenti si collegano direttamente tramite il cervello. La gente pensa che il cyberspazio sia sinonimo di internet, in realtà esso include il World Wide Web e tutti i servizi veicolabili attraverso le reti telematiche.

L’invenzione e la conseguente rivoluzione di internet equivale a quella della tv? La tv cambiò tutto, ma in realtà fu la stampa a farlo. Se internet avrà la stessa influenza della stampa non è ancora dato saperlo. Oggi è in costante crescita il numero di ISP=Internet Service Provider (fornitori di servizi internet) che garantiscono l’accesso a chiunque. Stilare un censimento della popolazione di internet è cosa ardua, ci sono pochi enti che si occupano di rilevazioni statistiche in tal senso. Si sa che l’età media degli utilizzatori sta crescendo, sempre più adulti ed anziani sono connessi. Ma il maggior consumo resta in mano ai giovani. ~2~

I giovani sono più abituati al Multitasking (capacità di operare su più operazioni per volta, oltre a quella di passare rapidamente da un programma all’altro) e sono in grado di svolgere più operazioni contemporaneamente: navigano mentre guardano la tv, ascoltano musica, telefonano, ecc. Aumenta la fruizione dei new media, si contrae la lettura dei quotidiani. 1.4 DOVE STA ANDANDO LA TECNOLOGIA? Secondo Bill Gates (fondatore di Microsoft) senza i computer la routine quotidiana sarebbe all’incirca la stessa. Per ora il numero di funzionalità del computer è limitata (si consideri che il libro è del 2010). La situazione si evolve in fretta però a causa del processo di convergenza in atto tra tecnologia informatiche e mondo delle telecomunicazioni. Un mondo senza computer sarebbe forse meno produttivo, ma all’incirca lo stesso. Non così senza auto e infrastrutture di trasporto. Oggi però una buona conoscenza del computer apre la strada a interessanti carriere. Le ICT stanno rimodellando le professioni tradizionali e creandone di nuove. 1.4.1 Tre direzioni nello sviluppo dei computer: miniaturizzazione, velocità ed economicità Uno dei primi computer fu consegnato negli Stati Uniti nel 1946. Era ENIAC=Electronic Numerical Integrator And Calcultor. Pesava 30 tonnellate ed era lungo 24 metri. Occupava 2 piani di un edificio. 

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Miniaturizzazione: le valvole del vecchio ENIAC sono state sostituite da transistor: più piccoli, veloci e affidabili. È seguito poi lo sviluppo di circuiti integrati che contengono grandi quantità di circuiti elettrici su un quadratino di silicio più piccolo di un’unghia. Un microprocessore odierno può svolgere calcoli che un tempo richiedevano un computer grande quanto una stanza; Velocità: grazie a componenti sempre più piccoli e che contengono sempre più microcircuiti, la velocità di elaborazione cresce; Economicità: il rapporto prezzo/prestazione diviene sempre più conveniente. Oggi con 1000 euro abbiamo la stessa capacità di elaborazione di un computer che negli anni ’80 costava più di 1 milione di Euro.

1.4.2 Tre direzioni nello sviluppo delle telecomunicazioni: connettività, interattività e multimedialità Il telefono era un dispositivo uno-a-uno. La tv uno-a-molti. Ma nelle telecomunicazioni vi sono stati 3 recenti sviluppi:  Connettività: capacità di connettere i computer tra loro tramite linee di comunicazione e di fornire un accesso alle informazioni online;  Interattività: comunicazione bidirezionale: l’utente può rispondere alle informazioni che riceve (con la tv non si può). Vi è un dialogo tra l’utente e il dispositivo di comunicazione. Gli utenti possono essere attivi;  Multimedialità: la radio è un mezzo monodimensionale (solo suono), come la posta elettronica (solo testo). Multimedialità fa riferimento alla tecnologia che presenta le informazioni in molteplici modi (testo, suoni, immagini, ecc.). 1.5 WEB 2.0 E SOCIAL NETWORKING Ogni 11 minuti online, 1 è dedicato a un social network. Il fenomeno di crescita dei sociali network non riguarda solo i giovani. Facebook nasce il 4 Febbraio 2004 da Mark Zuckerberg. ~3~

Nel 2009 il premio per il miglior sito è vinto da Flikr, sociali network fotografico. La motivazione è che si presenta come miglior servizio di social networking dedicato alla fotografia e una delle reti sociali meglio strutturate. 

Social Network: gruppi di individui in relazione tra loro con un rapporto descrivibile con i termini di nodi e legami. I nodi sono i singoli individui, i legami sono le relazioni che sussistono tra essi. L’attenzione cade sulla qualità e la quantità di relazioni che vengono create. Mancano rigide relazioni strutturate gerarchicamente, implicando un’assoluta spontaneità dei legami. I social network contribuiscono a soddisfare importanti bisogni: o Bisogni funzionali: scambio informazioni, facilitare processi decisionali o Bisogni sociali: socializzazione, comunicazione, fiducia o Bisogni psicologici: senso di appartenenza a un gruppo, assimilazione modelli di comportamento.

Il Web 1.0 è stata la prima fase di sviluppo del web fino agli anni ’90, in cui l’utente era un passivo fruitore di informazioni presenti online. Gli strumenti principali erano l’E-Mail e la Newsletter. L’utente del web era un semplice navigatore e o surfer. Nel Web 2.0 invece l’utente diventa attivo. Può comunicare, relazionarsi e condividere. Es.: l’Enciclopedia Britannica (www.britannica.com) è prodotto del web 1.0, Wikipedia del Web 2.0. L’Enciclopedia è stata stampata per la prima volta nel 1768, periodicamente aggiornata dai collaboratori. Wikipedia nasce nel Gennaio 2001 e si evolve molto rapidamente grazie al contributo degli utenti. Wikipedia si caratterizza per un’elevata interattività tra utenti, nel rispetto della libertà individuale. Si aprono però dubbi sull’attendibilità dei contenuti. Vi è però il controllo sociale esercitato dagli utenti stessi giustificato dalla volontà di realizzare un output di gruppo. Grazie al Web 2.0 sono cresciute le comunità virtuali in cui ciascuno può assumere un ruolo che non è quello del mero navigatore: chi pubblica, chi critica, chi chiede e chi risponde. Si generano così contenuti. In Italia (dati del 2010) si contano oltre 8 milioni di utenti attivi, che gestiscono un blog, scrivono su Forum, pagine di social network, ecc. Il termine Web 2.0 è usato la prima volta nel 2004 da Tim O’Reilly, presidente di un’azienda di comunicazione e media. Le aziende avevano iniziato a capire l’importanza del Web (tra cui Amazon) e quelle che avevano realizzato un proprio sito web crescevano molto più rapidamente. Web 2.0 fu coniato in relazione alla potenzialità legata a uno sviluppo online della relazione col cliente. Wikipedia definisce Web 2.0 come una serie di servizi di seconda generazione, intesi a facilitare la comunicazione e la collaborazione tra gli utenti del web. Il plusvalore sono le relazioni effettive e potenziali che il Web 2.0 consente di instaurare. Il nuovo modo di intendere il Web sottintende la centralità dell’utente al processo di crescite del Web. Il Web 2.0 può essere considerato il prodotto dell’intelligenza delle masse. Quanto più aumenta la massa, tanto più migliora il prodotto/Servizio offerto dall’intelligenza di massa. Questo avviene grazie a una maggiore facilità di interazione sito-utente. Non occorre più essere esperti per caricare informazioni.

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Il Web 2.0 è un approccio che rende la rete un’unica piattaforma a servizi condivisi da una molteplicità di utenti, consentendo l’erogazione di nuovi servizi e il perfezionamento di quelli già esistenti dal punto di vista di efficienza ed efficacia.

Secondo O’Reilly il Web 2.0 è un insieme di tendenze economiche, sociali e tecnologiche per un più maturo e distinto mezzo caratterizzato dalla partecipazione degli utenti, dall’apertura e dagli effetti della rete. Infrastrutturalmente il Web 2.0 equivale all’1.0 (è sempre il protocollo TCP/IP e HTTP). Le applicazioni più conosciute sono:  Mashup: significa “poltiglia”, è un’applicazione che utilizza contenuti provenienti da sorgenti diverse, riaggregate per risultare un unico prodotto;  Wiki: significa “rapido” o come acronimo di “What I Know Is”: è la costruzione progressiva e partecipata di contenuti tramite una piattaforma poco strutturata e organizzata per temi da parte di più individui. Ognuno può aggiungere o modificare e controllare le informazioni immesse;  Blog: deriva dall’unione di “web” e “log” e ha assunto il significato di diario online in cui si possono pubblicare post (contenuti) in tempo reale. Non necessitano di particolari conoscenze. Strumento che consente agli utenti di raccontarsi ma che stimola anche discussioni anche su temi molto complessi. A parte una registrazione, la partecipazione è libera in conformità al principio di collaborazione e scambio di idee su cui si basa il Web 2.0. I Corporate Blog sono blog gestiti da un’azienda per raggiungere determinati obiettivi, quali: o Stimolare il target a compiere una specifica azione; o Intervenire in tempo reale in una situazione di crisi relativa al brand, o Dimostrare al proprio target (e alla concorrenza) la capacità di mettersi in discussione; o Stimolare e raccogliere aggiornamenti utili per mantenere la leadership o Fornire alle rete contenuti sempre aggiornati in merito alla propria azienda o all’evoluzione del proprio settore; o Catalizzare interesse per profili utili alla conoscenza aziendale;  Forum: contengono discussioni e messaggi di una molteplicità di utenti scritti in modo asincrono. I messaggi sono inseriti in apposite sezioni tematiche. Il forum è considerato lo strumento che maggiormente amplifica e valorizza il concetto di community virtuale tra i propri utenti abituali. Il Web 2.0 e il social networking è un’ottima opportunità anche per le aziende per comunicare e interagire e anche nel recruiting di nuovo personale. Con Enterprise 2.0 s’intende la nuova architettura informativa aziendale capace di sfruttare i social network per perseguire obiettivi di social production, es. esternalizzando la Ricerca e lo Sviluppo. Es.: Fiat 500 e scarpe Nike prodotte su suggerimenti delle comunità virtuali. 1.6 COMPUTER E COMUNICAZIONI: TRA CONVERGENZA ED ETICA La fusione tra computer e comunicazioni ha determinato 3 sviluppi:  Convergenza: l’integrazione tra più fonti e mezzi informativi attraverso la digitazione dei dati. Ha condotto a prodotti multifunzionali come la tv con accesso a internet o telefoni che visualizzano testi e immagini;  Portatilità: negli anni’80 significava rinunciare a potenza, oggi siamo al vicini al punto a cui non bisogna rinunciare a nulla; ~5~



Personalizzazione: creazione di informazioni personalizzate, es.: programmi che estraggono automaticamente da Internet le informazioni e le notizie su argomenti indicati dall’utente, pubblicità mirate, ecc.

Vi è un quarto sviluppo non necessariamente positivo:  Sovraccarico di informazioni (overload informativo): col computer si è pensato potesse esistere un ufficio senza carta, eppure la carta è aumentata. Più carta vuol dire più informazioni, ma non necessariamente più conoscenza. Occorre imparare a distinguere i dati utili da quelli inutili. L’etica è l’insieme di valori e principi morali che governano la condotta di un singolo o di un gruppo (morale). Sono sorti diversi problemi etici:  Sicurezza: la tecnologia dell’informazione non è completamente sicura contro gli accessi non autorizzati;  Imprevedibilità: la tecnologia è pervasiva (tocca ogni aspetto della nostra vita), a differenza di altre tecnologie pervasive (elettricità, tv, auto) si dimostra essere meno prevedibile e affidabile;  Complessità: i computer sono talmente complessi che neppure gli stessi creatori li comprendono appieno, rendendoli ingestibili.

1.6.1 qualche ipotesi sul futuro Negli anni ’90 si parlava di “Autostrada delle informazioni” e abusarono del concetto di New Economy, diventato oggi E-Commerce. Il cyberspazio è divenuto più uno spazio commerciale, che di libero scambio di informazioni. Il commercio elettronico consiste nella vendita/acquisto di beni/servizi tramite canali elettronici, business to business (tra aziende) o business to consumator (tra imprese e consumatori). L’E-Commerce è in realtà un nuovo modo per le imprese di relazionarsi col consumatore. Nascono negli ultimi anni termini come e-tourism, e-medicine, e-bamking ed e-learning e si parla anche di e-democracy ed e-government, per i rapporti tra cittadini e pubblica amministrazione. Il business to business consente di ridurre i costi. L’obiettivo è consentire al singolo utente di processare autonomamente l’intero ciclo di approvvigionamento (e-procurement). Il business to customer si basa su applicazioni per la creazione di negozi virtuali in cui il cliente possa direttamente fare acquisti. Filosofi come Chardin (1881-1946) e H.G. Wells (1866-1946) teorizzavano l’avvento di un “cervello globale”, perché la conoscenza e la saggezza umana sembravano espandersi esponenzialmente. Questa esplosione di informazioni odierna può essere chiamata tecnosfera. Ci saranno svantaggi (eccesso di consumi, perdita di privacy, accesso disuguale alle informazioni) ma anche vantaggi (informazioni illimitate ovunque, a basso costo, applicazioni di telemedicina e teleducazione, trasporto intelligente di energia, telelavoro, ecc.). L’ascesa dell’economia americana potrebbe essere anche merito delle nuove tecnologie delle informazioni. La diffusione dei computer aiuta le società a ridurre le scorte in magazzino (evitando la principale causa di recessioni del passato). La New economy ha subito un grosso Boom, seguito da un flop, ma si sente che si sia in attesa della maturità di questo nuovo mercato. Molte aziende “Pure Internet” sono fallite, anche se permangono eccezioni come Yahoo e Amazon. ~6~

Pure Microsoft commise un grosso errore considerando Internet come un fenomeno di scarso rilievo commerciale e di basso impatto sul pubblico. Kevin Kelly individua 3 caratteristiche delle New Economy:  Globale  Propende verso beni intangibili  Intensamente interconnessa Si dà così vita a un nuovo mercato, con proprie leggi. New economy è un termine coniato per descrivere lo spostamento dei sistemi economici dalla produzione industriale di beni fisici verso la fornitura di servizi e prodotti basati sulla conoscenza. Ci sono però anche i vecchi beni fisici i cui meccanismi di produzione, distribuzione, assistenza e personalizzazione sono profondamente modificati da idee innovative e dal supporto di nuove tecnologie. 1.7 I SISTEMI INFORMATIVI Un sistema informativo è un insieme di diversi componenti che consentono la produzione e la gestione dell’informazione.  Sistema informativo (SI): è un insieme di persone, apparecchiature, applicazioni e procedure che permettono a un’organizzazione di disporre delle informazioni necessarie nel posto giusto al momento giusto. Un insieme di componenti fisiche e procedurali sia umane che tecnologiche che interagiscono scambiando dati e producendo informazioni. Impropriamente si fanno coincidere i sistemi informativi con i sistemi informatici. Un SI non fa necessariamente uso di ICT. Il Sistema Informativo deve supportare la raccolta, l’analisi, l’elaborazione, la memorizzazione e la diffusione delle informazioni.  

Sistema: insieme di componenti correlate che interagiscono per eseguire un compito in modo da raggiungere un obiettivo. Processo: inteso come insieme di attività fra loro interrelate e finalizzate alla realizzazione di un risultato definito e misurabile, che coinvolge più risorse e che attraversa più strutture, considerato come elemento di omogeneizzazione dell’organizzazione (visione per processi).

I principali presupposti allo sviluppo di un Sistema Informativo riguardano l’identificazione delle procedure (modalità definite per l’esecuzione di una o più attività) oggetto di possibile automazione, delle relative risorse necessarie (dati e persone) e la successiva scelta delle migliori tecnologie per lo sviluppo. In ricerca didattica si definisce “Sistema Informativo” quell’area disciplinare risultante principalmente dall’intersezione di Econ...


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