Adolescenza e compiti di sviluppo riassunto PDF

Title Adolescenza e compiti di sviluppo riassunto
Author Federica Zito
Course Psicologia dello sviluppo
Institution Università degli Studi di Napoli Federico II
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CAPITOLO 1: L’ADOLESCENZA COME COSTRUZIONE DELL’IDENTITA’ NEI CONTESTI DI CRESCITA! L’adolescenza è una fase in cui avviene la transazione dallo stato di bambino a quello di adulto; pur essendo una fase di passaggio non va svalutata, anzi ha un notevole contributo sociale e culturale per la vita dell’individuo, in quanto è un periodo autonomo in cui gli adolescenti sono in grado di partecipare attivamente alla vita del mondo di cui fanno parte. L’adolescenza è il periodo in cui l’individuo costruisce la propria identità, è un percorso che si realizza affrontando e risolvendo specifici compiti di sviluppo che si trovano nel contesto e nella cultura di appartenenza. E’ quindi una fase importante per l’individuo, quanto l’infanzia e la vita adulta. Autori che hanno trattato il tema della costruzione dell’identità nell’adolescenza dando un contributo significativo sono Erikson, Marcia, Vygorskij, Bruner e Cole.! ! Adolescenza, identità e compiti di sviluppo! La visione di Erikson sull'adolescenza non è quella di una fase esclusivamente psico-sessuale dello sviluppo, ma una fase psicosociale, che comprende sia l'aspetto psichico dello sviluppo della persona ma anche quello sociale e culturale. L'individuo è costituito da tre dimensioni fondamentali: soma, psiche ed Ethos ( processi biologici, psichici e sociali). Fondamentale è il principio dell’ epigenesi, secondo cui nell'organismo vi sono delle potenzialità che vengono messe in pratica con il passare del tempo e dell'esperienza, dando un carattere di ciclicità e di dinamicità allo sviluppo.! Questo è variabile in base al presente della persona, al passato, al futuro, alla sua esperienza individuale in relazione alla situazione storico e socio-culturale in cui è immerso. Erickson ritiene che il processo di costruzione dell'identità sia da strutturare in stadi fondamentali per lo sviluppo dell'individuo; per ogni stadio vi è un particolare compito di sviluppo che, a seconda di come venga affrontato e risolto, porterà dei risultati diversi.! Ogni stadio dello sviluppo è caratterizzato da un dilemma psicosociale che nasce dal conflitto individuo/ ambiente, e va superato per la maturazione del soggetto stesso; questo dilemma è legato allo scontro tra identità e la confusione d'identità, può portare ad un esito positivo o negativo. ! Caratteristiche di questo stadio sono l'identificazione e la sperimentazione: attraverso la sperimentazione l'adolescente abbandona le precedenti identificazioni scegliendo nell'ambiente dei nuovi modelli in cui identificarsi (insegnanti, amici) e sperimenta se stesso partecipando a gruppi sociali assumendo nuovi ruoli. Al termine dell'adolescenza il soggetto dovrebbe avere maggiore consapevolezza della propria identità e delle proprie caratteristiche, individuate come: continuità e coerenza (anche se le sue esperienze sono discontinue, percepisce una continuità interna), reciprocità (percepisce una corrispondenza tra l'immagine di sé e quella percepita dagli altri con cui entra in relazione), liberta' ed accettazione dei limiti (comprendere i limiti delle proprie capacità e fisici, senza che questo intacchi la libertà di scelta), avvertire una destinazione (costruire delle rappresentazioni realistiche di sé e del proprio percorso di vita). ! Quando l'adolescente non riesce a superare le scelte che incontra, andrà incontro ad un'identità confusa, negativa, e si sentirà inadeguato rispetto ai compiti della vita. Nel caso in cui vi sia un esito positivo la costruzione dell'identità non termina con l'uscita dall'adolescenza, in quanto ogni stadio della vita ha i suoi compiti da risolvere e le sue fasi da superare. Un autore basatosi sugli studi di Erikson é James Marcia, che pone molta attenzione al concetto di impegno: nel corso dell' adolescenza il soggetto assumerà impegni diversi ed affronterà il problema dell'identità in modi diversi, individuando quattro modi di affrontare il dilemma psicosociale dell'adolescenza, chiamati "stati" del sé o dell'identità. Ogni stato del sé si definisce da due dimensioni, quella dell'esplorazione delle possibili alternative che l'individuo affronta, e quella dell'impegno che l'individuo mette per il compimento del suo percorso.! Gli stati d'identità sono:!

1) identità realizzata (quando la persona ha realizzato esplorazioni significative tra le alternative a sua disposizione, impegnandosi in modo valido nelle sue scelte);! ! 2) blocco d'identità ( quando la persona non ha sfruttato a fondo il tempo dell'esplorazione) ; 3) diffusione dell'identità ( quando la persona si addentrata in esplorazioni superficiali senza impegnarsi realmente nelle scelte incontrate) ; 4) moratoria dell'identità ( quando la persona è in uno stato di sospensione rispetto all'impegno, attendendo gli esiti delle esplorazioni effettuate). L'adolescente è spinto ad avviare i processi di esplorazione dai cambiamenti che avvengono nel periodo adolescenziale. Un altro studioso il cui contributo è stato importante e Berzonsky, che parla di stili d'identità evidenziando i processi e le strategie di tipo socio cognitivo che l'individuo usa per elaborare informazioni per il sé e per mantenere un senso dell'identità personale. L'identità è vista come struttura cognitiva (é funzionale perché serve ad interpretare le esperienze e le informazioni rilevanti per il sé) e come processo (dirige le risorse del soggetto aiutandolo ad affrontare la vita quotidiana a seconda delle esigenze), ed in base a questi aspetti distingue tre stili d'identità che consentono di affrontare gli eventi, i problemi personali e le richieste dei vari contesti: 1) stile informativo ( come lo stato di identità raggiunta o di moratoria; l'adolescente riflette su di sé, cerca nell'ambiente le informazioni per imparare nuove aspetti su se stesso, é critico, é dubbioso sulle proprie convinzioni e disposto a mettersi in gioco quando riceve feedback dissonanti rispetto ad alcuni elementi del proprio sé); 2) stile normativo (come lo stato d'identità di blocco; è tipico di quegli adolescenti che tendono a conformarsi alle attese e ai valori prescritti da altri e che per loro sono significativi, difendendosi da quei feedback che potrebbero mutare la visione del proprio sé; questo approccio può portare ad una teoria del sé rigidamente organizzata e resistente al cambiamento); 3) stile diffuso/evitante (come lo stato di identità diffusa, caratterizzato dall’ evitamento del confronto su obiettivi e problemi personali; se la scelta viene rimandata troppo a lungo l'ambiente influenza molto i comportamenti con conseguenze sociali e fisiche). La teoria del sé costruita é frammentaria, con strategie inconsistenti che portano alla ricerca di esperienze piacevoli ma vacue. Un punto in comune tra i vari studi sull'adolescenza é quello che riguarda i compiti dello sviluppo. Essi sono parte di tutto il ciclo di vita come situazioni, settori, ambiti in cui la persona deve impegnarsi per raggiungere quelle competenze cognitive, affettive e relazionali che le consentono di superare una fase per raggiungere quella successiva. Il compito di sviluppo tipico dell'adolescenza è quello di costruire in modo autonomo la propria identità individuale e sociale. Secondo lo studioso Havighurst un compito di sviluppo è un compito che si presenta in un determinato periodo della vita di un individuo e la cui buona risoluzione conduce alla felicità e al successo nell'affrontare i problemi successivi, mentre il fallimento di fronte ad esso conduce all'infelicità, alla disapprovazione da parte della società e a difficoltà di fronte ai compiti che si presentano in seguito. Importante secondo l'autore è la ricorrenza dei compiti di sviluppo, che vanno affrontati in momenti specifici o fasi della vita, sia i compiti ricorrenti (quelli che si ripresentano in ogni fase della vita e che vanno affrontati diversamente a seconda delle esperienze e dei bisogni della persona) e quelli non ricorrenti (specifici di un periodo).! Quelli specifici del periodo adolescenziale sono: instaurare relazioni nuove e più mature con coetanei di

entrambi i sessi, acquisire un ruolo sociale femminile o maschile, accettare il proprio corpo ed usarlo in modo efficace, conseguire indipendenza emotiva dai genitori e dagli altri adulti. Si tratta di problemi comuni a tutti gli adolescenti e che vanno affrontati per poter costruire la propria identità e raggiungere la propria autonomia. Questi compiti non vengono vissuti allo stesso modo da tutti: l'intensità e la quantità con cui si presentano varia in base alla cultura di riferimento, alle caratteristiche del gruppo sociale di appartenenza e alla storia autobiografica del soggetto.! ! ADOLESCENZA E PSICOLOGIA CULTURALE! La psicologia culturale é quell’ambito della psicologia che ha come obiettivo la dimostrazione che la vita e la mente umana riflettano la cultura e nell'ambito degli studi dell'adolescenza pone l'attenzione a quei momenti storici e ai contesti culturali in cui l'adolescente affronta i diversi compiti dello sviluppo. Importanti studiosi sono Vygotskij (secondo cui lo sviluppo dell'individuo può essere compreso se si fa riferimento al contesto storico culturale a cui appartiene), Cole, Bruner ( riprende il concetto di cultura come il fattore principale che contribuisce alla formazione della mente; il compito specifico degli esseri umani é la costruzione del significato che avviene con l'uso del pensiero logico scientifico e del pensiero narrativo, la narrazione permette infatti la condivisione di significati e la costruzione del sé). Il rapporto tra la costruzione dell'identità e la psicologia culturale si nota su diversi livelli:! ! 1) i cambiamenti biologici e maturativi che riguardano ragazzi e ragazze che provengono da diverse realtà sociali e geografiche sono importanti elementi culturali che influiscono sulla formazione dell'individuo. Per studiare gli adolescenti bisogna quindi tenere conto del dove e del quando. Sono importanti a questo proposito gli studi dell’antropologa Margaret Mead, che conduce uno studio sulle adolescenti in Samoa (arcipelago del Pacifico) : attraverso il metodo dell'osservazione partecipante Mead dimostró come le caratteristiche psico-emotive che emergono con l'adolescenza mutano a seconda della cultura di appartenenza: i bambini di Samoa ricevono un'educazione in cui la sessualità non è un tabù ma è vista liberamente, portando ad una maturazione in cui i conflitti con i genitori e con il mondo degli adulti sono meno frequenti. Un altro studio è quello condotto da Anna Freud che riprendendo gli studi del padre considera la pubertà come una ricapitolazione dello sviluppo psicosessuale del bambino. 2) le trasformazioni tecnologiche ed i cambiamenti nelle abitudini di vita vanno sempre considerati quando si parla di studi sull'adolescenza. Ad esempio l'uso del computer, sempre più diffuso tra i giovanissimi, ha contribuito a cambiare il modo di relazionarsi con gli altri, di approcciarsi alle conoscenze e agli scambi di opinioni ed idee; il cellulare ha reso possibile una più facile comunicazione tra i giovani, ma lo stesso tempo è uno strumento usato dai genitori per mantenere il controllo sulle azioni dei figli, specie ora che ragazzi diventano adolescenti prima che in passato, anche per via dell'influenza dei media che propongono precocemente modelli maschili e femminili da imitare. 3) la narrazione è uno strumento molto importante per la costruzione del sé e dell'identità. Bruner ha parlato di "sé transazionale" , che si costruisce nelle interazioni tra individui in situazioni e contesti particolari. Il legame tra narrazione e sé é evidente nel resoconto autobiografico, prodotto del pensiero narrativo, attraverso cui si attribuisce un senso alla propria storia per presentarsi agli altri secondo i canoni del sistema culturale di appartenenza. Bruner parla di "contestualizzazione intersoggettiva e normativa del sé" riferendosi al fatto che da un lato il se si costruisce con la capacità di riconoscere e condividere le idee, le credenze degli altri, e situando gli eventi che vengono narrati e che ci riguardano in una struttura di aspettative, ossia in base all'insieme di regole e valori della propria cultura, sia quando queste regole vengono rispettate sia quando vengono violate. La violazione avviene soprattutto nel periodo adolescenziale, con i suoi cambiamenti che riguardano la sfera corporea e cognitiva.! COMPITI DI SVILUPPO NEI CONTESTI CULTURALI!

Altri importanti compiti di sviluppo sono: lo sviluppo fisico-corporeo e sessuale, lo sviluppo cognitivo, la dimensione relazionale. ! ! CAPITOLO 2: L’ADOLESCENTE E LO SVILUPPO FISICO-CORPOREO E SESSUALE: CONTINUITA’ E CAMBIAMENTO.! Nel corso degli anni è avvenuto uno spostamento della crescita, un’accellerazione nel ritmo di sviluppo dei bambini e degli adolescenti di oggi specie riguardo l’altezza ed il momento della prima mestruazione; peso ed altezza sono diversi anche negli adulti, per via di una migliore situazione nutritivo-sanitaria riflesso di migliori condizioni socio-economiche. ! Le trasformazioni biologiche che avvengono nell’adolescenza segnano l’ingresso nella pubertà e costituiscono fonte di preoccupazione ed interesse: colgono di sorpresa l’adolescente che spesso è ancora legato ad una rappresentazione di sé di tipo infantile ed ha un’immagine del proprio corpo infantile, faticando a comprendere ed accettare i cambiamenti che avvengono. ! ! Lo studioso Tanner ha schematizzato i cambiamenti che avvengono, esterni ed interni: accelerazione iniziale ! seguita da decelerazione della crescita scheletrica, crescita e ridistribuzione del grasso corporeo e del tessuto muscolare, sviluppo del sistema respiratorio e circolatorio, maturazione delle caratteristiche sessuali secondarie e degli organi riproduttivi, cambiamenti del sistema endocrino. Ogni adolescente ha una consapevolezza diversa di tali cambiamenti, così come le strategie che mette in atto per affrontarli. Spesso l’adolescente, nonostante la crescita biologica, risulta psichicamente immaturo a tali cambiamenti. Finché non mentalizza il proprio corpo l’adolescente percepisce una distorsione tra mente e corpo. Portare a termine il compito di sviluppo relativo ai cambiamenti fisici e corporei vuol dire arrivare ad una buona integrazione mente-corpo tale da poter comprendere e controllare la rappresentazione del proprio corpo. ! ! SVILUPPO CORPOREO E MATURAZIONE SESSUALE! Lo scatto di crescita che caratterizza il corpo del preadolescente crea in lui una forte instabilità nella percezione del proprio corpo, che prima era certo di conoscere ma che ora gli inizia ad apparire estraneo. ! Si possono individuare degli indicatori dello sviluppo fisico che caratterizzano i cambiamenti: sviluppo a livello dei tessuti (riguarda lo scheletro, la muscolatura, il sistema respiratorio; nevrosi, linfatici, genitali), a livello scheletrico e muscolare, la cui crescita on avviene in modo uniforme per tutte le parti del corpo: la testa, le mani ed i piedi sono le parti del copro che per prime raggiungono la loro grandezza definitiva. Vi è poi l’indice corporeo, che riguarda l’altezza ed il peso e che subisce cambiamenti nella fase dell’adolescenza. Lo sviluppo diseguale di diverse parti del corpo provoca disagio nel soggetto, che si sente goffo, maldestro ed inadeguato. Un altro aspetto di differenziazione nei tempi di crescita è dato dal genere: l’accelerazione nelle ragazze inizia prima che nei ragazzi: 10/13 anni contro i circa 12 dei ragazzi.! ! Causa di disagio e problemi nel rapporto con il proprio corpo è lo sviluppo dei caratteri sessuali secondari, differente in ogni soggetto per età e durata del processo. E’ importante notare che con la maturazione puberale compaiono nella vita del ragazzo pulsioni sessuali (già presenti nei primi anni di vita e poi rallentate nel periodo della fanciullezza. L’interesse per la dimensione sessuale torna nella preadolescenza, sia per la maturazione fisiologica sia per motivi psicologici e socio-culturali). Il ripresentarsi delle pulsioni sessuali si accompagna con manifestazioni sessuali di tipo autocentrato (la masturbazione si presenta sia nei ragazzi che nelle ragazze suscitando reazioni diverse, spesso generando sensi di colpa) ed eterocentrato (riguarda quei comportamenti che portano i ragazzi a cercare i coetanei dell’altro sesso, suscitando interesse e cercando situazioni di contatto fisico come preludio di rapporti sessuali parziali o completi a cui si stanno preparando psicologicamente). I cambiamenti fisici e le pulsioni sessuali comportano un lavoro di definizione del proprio ruolo in termini maschili e femminili: ai giovani viene richiesto di adottare un comportamento che riveli un’individualità maschile o femminile. Raggiungere

un’identità di genere è un compito evolutivo del periodo adolescenziale, che genera spesso inadeguatezza e dubbi. Lo sviluppo dell’identità di genere è legato a tre orientamenti:! - orientamento biologico! - orientamento sociale! - orientamento cognitivo! ! RIPERCUSSIONI PSICOLOGICHE DEI CAMBIAMENTI FISICI E DELLA MATURAZIONE SESSUALE! Le reazioni soggettive a livello psicologico che i cambiamenti fisici e sessuali hanno sugli adolescenti corrispondono a diversi gruppi di fattori:! - fattori intrapersonali: determinati dalla propria storia ed esperienze di vita che influenzano la valutazione che ogni soggetto ha dei suoi cambiamenti, facendogleli vivere in modo più o meno conflittuali. I cambiamenti tipici dell’adolescenza variano da individuo ad individuo, provocano disarmonie con conseguenti paure e preoccupazioni. L’adolescente ha bisogno di svolgere un lavoro di comprensione ed elaborazione di quanto sta accadendo al proprio corpo e tenta di manipolarlo per renderlo presentabile agli occhi degli altri e ai suoi; a proposito di ciò si può usare il concetto di “pubblico immaginario” per intendere l’importanza che gli adulti ed in generale gli altri hanno per gli adolescenti, che ritengono che gli altri si accordano dei loro cambiamenti e del loro senso di inadeguatezza.! ! - fattori interindividuali: differenze che si creano partendo da una diversa velocità e collocazione temporale della maturità fisica; tale teoria si chiama off-time hypothesis e riguarda il tempo di insorgenza puberale come potenziale fattore di rischio per gli adolescenti che sono fuori tempo, in anticipo o in ritardo. Ad esempio le ragazze che vivono uno sviluppo fisico precoce vivono tale esperienza come demoralizzante e possono presentare segni di disadattamento sia internalizzato (depressione, scarsa autostima) che esternalizzato (uso di sostanze, tentato suicidio); segnali simili si riscontrano nelle ragazze che si sviluppano in ritardo, e valgono anche per i ragazzi. La maturational deviance hypothesis e la early maturational hypothesis( la seconda di cui abbiamo parlato) provocano stress e vulnerabilità, con una serie di conseguenze causate dalla presenza di una tendenza alla vulnerabilità già precedente al periodo adolescenziale, dall’influenza ormonale e dal contesto stesso. ! ! - fattori culturali: il diverso significato dato ai cambiamenti fisici e allo sviluppo puberale nelle diverse culture. Nel mondo odierno i messaggi trasmessi dai mass media influiscono sull’immagine che gli adolescenti hanno di loro stessi, l’idea è quella di un corpo che rispecchi la loro identità, che indichi i loro valori, le loro appartenenze sociali. Questo fenomeno è riscontrabile in due fenomeni: tentativi di annientamento e negazione del proprio corpo, e la modificazione del corpo stesso allo scopo di esibirlo. ! Al primo caso appartengono la bulimia e l’anoressia, disturbi alimentari in forte aumento tra gli adolescenti: la bulimia solitamente comincia con una dieta dimagrante senza controllo medico, suggerita dall’idea di “essere troppo grassa”. Questo comportamento è influenzato sia dai messaggi pubblicitari che offrono modelli di corpi perfetti e magri, ma anche da disagi psichici profondi che provocano una “ipermentalizzazione” del proprio corpo. Controllando il proprio corpo in modo ossessivo, l’adolescente pensa di aver sotto controllo il mondo che lo spaventa, e questo vale anche la bulimia. Al secondo caso appartengono i piercing e i tatuaggi: la pratica del tatuaggio ha origini storiche, sociali e culturali antichissime ma al giorno d’oggi viene adoperato soprattutto per la sua componente sociale; attraverso il tatuaggio si...


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