Riassunto vita e opere di Ovidio PDF

Title Riassunto vita e opere di Ovidio
Course Letteratura Latina
Institution Università degli Studi di Salerno
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Riassunto vita e opere di Ovidio. Il riassunto riporta i tratti tipici dell'autore. Ottimo per uno studio veloce e approfondito...


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OVIDIO La vita. Publio Ovidio Nasone nasce a Sulmona nel 43 a. C., da una ricca famiglia appartenente al ceto equestre. A Roma fu inviato a 12 anni per seguire i migliori retori di quel tempo. Spinto dai genitori iniziò la carriera pubblica limitandosi a magistrature minori con il compito di far eseguire le pene capitali. Ma Ovidio amava la vita brillante e soprattutto la poesia alla quale si dedicò interamente. Nel Circolo di Messalla.Il suo talento lo portò ad entrare ben presto nel circolo di Messalla. Qui frequentò i migliori poeti del tempo da Orazio, Properzio, Tibullo conobbe solo marginalmente Virgilio. Le prime opere a lui attribuite sono Medea (perduta), gli Amores, e le Heroides, queste opere gli procurarono un grosso successo, divenne il poeta prediletto degli ambienti mondani. Seguirono poi l’Ars Amatoria, i Remedia amoris e i Medicamina faciei femineae . Dopo la morte di Messalla nel 3 d.C. Ovidio si dedicò ai Fasti e le Metamorfosi.Fondamentale è ricordare anche l’esilio a Tomi ordinato da Ottaviano probabilmente questo spinto da un coinvolgimento del poeta nello scandalo che travolse la nipote di Augusto, la spregiudicata Giulia Minore. In esilio scrisse i Tristia, le Epistulae ex Ponto . Dividiamo le opere in 4 gruppi per praticità

Periodo giovanile

Amores: 49 elegie dedicate ad una donna chiamata Corinna Heroides: 21 lettere d’amore poetiche da parte di donne rivolte ai loro amanti.

ARS AMATORIA: carme didascalico sull’arte di conquistare le donne e gli uomini in 3 libri. Secondo periodo: opere erotiche

REMEDIA AMORIS: trattatello che descrive i modi pe liberarsi dell’amore. MEDICAMINA FACIEI FEMINEAE: medicamenti del volto femminile di cui rimangono solo 50 distici, tratta la cosmesi delle donne

Terzo periodo: le Metamorfosi

METAMORFOSI: poema in 15 libri scritto in esametri in cui vengono narrate circa 250 metamorfosi. I FASTI: poema dedicato a Germanico

TRISTIA: Tristezze 50 elegie in 5 libri Quarto periodo: relegatio obbligo di pemanenza una specie di esilio

LE EPISTULAE EX PONTO: Lettere dal Ponto, 46 composizioni destinate alla moglie e gli amici IBIS: poemetto 322 distici elenco di invettive e imprecazioni contro un nemico non meglio identificato

Amores: L’amore viene visto come un gioco galante

Corinna sintesi di più donne

Tematica amorosa senza intensità sentimentale

AMORES: Gli Amores sono una raccolta di elegie che hanno al centro il tema dell'amore, ma anche poesie d'occasione ed epicedi ( L'epicedio è un tipo di componimento poetico scritto in morte di qualcuno, tipico della letteratura latina.). La novità negli Amores di Ovidio rispetto alle raccolte elegiache di Tibullo o Properzio è la mancanza di una figura femminile attorno alla quale si raccolgano le esperienze d'amore. C’è una certa Corinna a cui sono dedicati gli Amores non è una donna reale ma piuttosto la sintesi di più immagini femminili visto che il poeta ci indica di essere attratto da tutte le donne belle. Negli Amores non c'è il pathos, quell'intensità di sentimenti che troviamo espressa in Catullo o in Orazio. Qui l'amore è un lusus, un gioco, ed è visto con estremo distacco ed ironia, mentre viene meno il motivo del servitium amoris nei confronti della donna, quella professione di totale dedizione nei confronti dell'amata anzi c'è una professione di schiavitù nei confronti dell'amore anche se in tono scherzoso.

EROIDI La raccolta è costituita da 21 lettere d'amore o di dolore, in distici elegiaci, che si immaginano scritte da famose eroine ai loro mariti o innamorati. Il nucleo principale è costituito dalle epistole aventi come soggetto lamenti di donne abbandonate o tradite: dalla vicenda di Fillide si passa al lamento di Briseide. Le più famose sono le vicende di Didone e di Arianna: la prima scrive una lettera ad Enea nel tentativo di convincerlo a restare con lei, arrivando a tale scopo con argomentazioni pratiche, e altre che dovrebbero far leva sui sentimenti dell'uomo: l'annuncio di una gravidanza, o il suicidio; per quanto riguarda Arianna, Ovidio coglie il momento più commovente, cioè quando lei si sveglia, si accorge che Teseo non c'è più e lo vede in mare che fugge.

Nelle epistole IV e X l'autore affronta il tema dell'amore incestuoso: quindi la passione che ha travolto Canace al fratello Macareo, in quella il tentativo di Fedra di convincere il figliastro Ippolito a cedere ai suoi desideri. Il personaggio di Fedra è il tipico esempio di come Ovidio si serva del mito solo come di un pretesto, per rappresentare scandali e costumi delle matrone dell'epoca, disposte a tutto pur di soddisfare i loro desideri. A questo ambiente si ispira anche la figura di Elena quale è delineata nella lettera XVII, indirizzata a Paride, rimproverandolo all'inizio del suo innamoramento. Elena nega e

promette allo stesso tempo, facendo capire quale sia ormai la sua decisione, ma ritirandola e nascondendola a seconda della convenienza, del buon nome e dei falsi scrupoli.

L’ARTE DI AMARE- ARS AMATORIA poemetto in distici elegiaci. L'opera, che si divide in tre libri, offre agli uomini strategie di conquista delle donne e alle donne consigli su come attrarre il proprio amante. L’amore cantato da Ovidio si trasforma da passione in un’arte, il poeta diventa praeceptor amoris, che insegna un arte che può essere insegnata con una precettistica minuta. Il poeta sviluppa coì l’aspetto didascalico presenta nella poesia elegiaca in modo che chi ama possa amare da esperto. I primi due libri sono indirizzati agli uomini

1 Libro dedicato alla conquista della donna cominciando dai luoghi d’incontro, i teatri, il circo, le passeggiate, i portici di Pompeo dove le donne vanno per vedere ed essere vedute. Afferma che si possono conquistare tutte le donne basta saper tenere bene i lacci.

2 libro insegna come, una volta conquistata la donna, conservarne l’amore: ci vuole intelligenza, amabilità, assecondare i desideri, è inutile scrivere le poesie si preferiscono i grandi doni

3 libro è rivolto alle donne perché anch’esse imparino a conquistare e conservare l’amore di un uomo.

LE METAMORFOSI Tutti gli episodi cantati nel poema hanno come origine una delle cinque grandi forze motrici del mondo antico: Amore, Ira, Invidia, Paura e Sete di conoscenza; non esistono azioni, né di dei né di uomini, non riconducibili a questi motori invisibili. I racconti delle metamorfosi presentano una struttura fissa; sono quattro le tipologie di miti presenti: 







la prima narra l'attrazione di un dio o di un uomo nei confronti di una donna, mortale o divina. Normalmente il racconto si conclude o con l'appagamento del desiderio sessuale del protagonista o con la fuga, a volte possibile solo con la trasformazione della donna. la seconda presenta un capovolgimento delle parti: è la donna che si innamora di un uomo. Questo amore non si affievolisce con la consumazione di un atto sessuale, ma continua a perdurare nel tempo, procurando dei grandi cambiamenti nei luoghi dove vivono le innamorate (così, ad esempio, per Arianna e Teseo, Medea e Giasone, Scilla e Minosse). la terza concerne storie di uomini che hanno osato sfidare gli dei (Apollo e Marsia, Atena e Aracne). Questi racconti finiscono sempre con la vittoria del dio e con la morte o con la punizione degli uomini o delle donne che hanno sfidato la divinità. la quarta è concentrata sul duello: due personaggi, spesso due mortali, si sfidano in un duello mortale che si conclude con la morte di uno dei due combattenti (Achille e Cigno, Perseo e Fineo).

Nei primi dieci libri i miti vengono raccontati senza rispettare un preciso ordine cronologico, molte volte Ovidio utilizza i suoi personaggi per raccontare miti che sono antecedenti al periodo in cui vivono i

protagonisti, Orfeo, Nestore dopo la morte di Cigno, sono solo alcuni degli svariati episodi in cui l'autore utilizza questo espediente. Dopo il decimo libro, con la trattazione della guerra di Troia, le storie iniziano ad essere raccontate con una successione cronologica ben scandita. La scelta non è casuale: con Omero i miti, che prima erano confusamente tramandati per via orale, vengono riordinati e scritti per la prima volta, allo stesso modo Ovidio inizia a raccontare i miti con una scansione temporale ordinata solo dopo aver trattato i racconti che furono cantati dal sommo poeta greco. In tutto il poema ricorrono anche numerosi elogi ad Augusto molte sono le lodi che Ovidio compie, le più articolate sono presenti nell'episodio di Apollo e Dafne e negli ultimi versi del XV libro.

I FASTI sono una specie di calendario poetico in distici elegiaci, delle feste e dei riti romani distribuiti mese per mese e analizzati nelle loro origini: è un omaggio consapevole al programma Augusteo di recupero dei valori della religione e delle tradizioni. Contiene feste religiose, le varie ricorrenze, ne spiega le origini, l’etimologia, gli usi, i riti. Sono esposti anche i miti riguardanti le divinità prettamente romane, quali Giano, Flora e le costellazioni di ogni mese. L’autore si riallaccia alla tradizione della poesia eziologica di Callimaco. Dovevano essere 12 libri ma l’opera rimase incompiuta. LE OPERE IN ESILIO: Ovidio in esilio, in una terra barbara i cui abitanti non parlavano il latino, il poeta divenne lui stesso il protagonista della sua poesia e vi espresse il suo rimpianto per il successo di un tempo, la nostalgia per gli affetti perduti e per i suoi cari lontani, le speranze per un ritorno, le suppliche ad Augusto. Sono questi i temi che ricorrono nelle ultime elegie i Tristia e le Epistulae ex Ponto (Lettere dal Ponto) dirette alla moglie e agli amici. Queste raccolte contengono aspetti melodrammatici ed enfasi....


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