Riassunto L\'elefante invisibile. Alla scoperta delle differenze culturali Mantovani - Cap 5 PDF

Title Riassunto L\'elefante invisibile. Alla scoperta delle differenze culturali Mantovani - Cap 5
Course Pedagogia Interculturale
Institution Università degli Studi di Milano-Bicocca
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Quinto capitolo Cultura, storia, educazione

Suggerimenti della prospettiva culturale La storia ha un ruolo importante in ogni cultura, poiché permette alle nuove generazioni di imparare dagli errori che gli antenati hanno commesso. I giovani devono prendere coscienza di quello che è accaduto in passato e farsi carico di tale responsabilità. La trasmissione culturale deve quindi essere fatta, tuttavia deve esserci anche qualcuno che comprenda il messaggio. Oltre alla storia è necessario considerare anche l’ educazione che nella prospettiva culturale gioca un ruolo fondamentale. Ai giorni nostri siamo confrontati con due tipi di educazione che sono in conflitto fra loro, ossia quella di tipo culturale e quella informazionale. I mass media dominano il mondo, infatti ogni giorno veniamo sovracaricati di informazioni e questo potere vuole dominare anche sulle riforme della scuola e il rinnovamento della società. Il marketing ha sete di guadagni e per saziarsi deve convincere le scuole ad adottare la tecnologia come mezzo per raggiungere il sapere fra studenti. Riprendendo il concetto di sovraccarico di informazioni, la cultura ci insegna di far spazio all’immaginazione e alla riflessione e di non permettere ai media di offuscarci la mente. Bisogna ricordare che l’informazione non è conoscenza, anzi quest’ultima è una avventura personale che ha inizio dalla cultura e ne crea altra. Ricordare è il primo passo verso il futuro. Il dovere della memoria Le persone si incontrano superando distanze abissali nelle loro visioni della vita, della morta, della felicità. La parabola di Burke: l’individuo parte sempre da qualcosa di preesistente. Può infatti accadere che la memoria di episodi vecchi di secoli ci aiuti a capire il presente più di quanto possa fare la cronaca della attualità politica o culturale. La memoria è la più preziosa delle risorse. La memoria nostra e quella degli altri. Esse sono legate, perché noi comprendiamo noi stessi solo passando attraverso la relazione degli altri. Ciascuno di noi è costruito dallo sguardo di coloro che ci circondano. La storia della nostra società è illuminata dalle storie delle società con la quale entra in contatto. La memoria ha un legame diretto con la terza funzione della cultura: la identificazione dei valori. La vita frenetica non ci permette di pensare alle grandi tragedie del nostro tempo. La pubblicità non è memoria, ma la persuasione della persona. Il pudore è la caratteristica principale delle vittime, ossia che non vogliono mostrare la loro tragedia (EVENTO ZIA ITKA). Grossman pensa che non basti essere informati, intelligenti e istruiti; poiché anche i nazisti lo erano. Scegliere significa affermare i valori umani. Non è abbastanza decidere fra una cosa e l’altra, ma bisogna scegliere coscientemente di non odiare ed è qui che si trovano le radici della diversità L’incontro con differenze culturali radicali, se aumenta la nostra comprensione della diversità umana, accresce però anche la nostra confusione: ci sono esperienze che non possiamo prendere nelle nostre reti. L’eliminazione dell’altro è sentita come un’amputazione di sé. La cultura occidentale sta definendo degli standard etici più elevati. L’occidente ha riconosciuto i suoi mali, ha dato loro un nome, li ha condannati ed ha lottato con forza per indebolirne la presa ed aiutarne le vittime. Consapevolezza ecologica di massa, nuovi valori nascono. Quando la pratica quotidiana 1

si allontana troppo dalla morale di una società, allora si iniziano a fare dei passi: ricordare la propria storia, comprendere la propria tradizione significa riconoscere i limiti e i delitti. Per capire dove stiamo andando dobbiamo sapere da dove veniamo. Importante essere critici nei confronti della nostra tradizione, poiché essa ci apre al futuro solo se ci liberiamo dagli errori del passato. USA, ideale dell’integrazione come annullamento della differenza culturale. È iniziata l’epoca della valorizzazione delle differenze, chi deve tollerare chi? Uno sceriffo per Virgil: Arresto di Virgil, bambina di sei anni, johnatan pervette Deresponsabilizzazione delle scuole nei confronti dei bambini. L’educazione viene confusa con l’autorità. Il significato degli atti è ciò che li definisce come atti umani e l’educazione consiste appunto nel far affiorare e nel discernere tale significato. Gli educatori vengono definiti come dei poliziotti che cercano di modificare il comportamento del bambino, affinché esso si conformi a quello della società. Il compito dell’educatore consiste nell’assistere le persone nella loro produzione di significato: sforzo di creare un mondo fisico e sociale dotato di senso. Per produrre significato occorre che gli incontri con le varie esperienze siano situati nel loro contesto culturale in modo che si possa capire che senso abbiano. AL BAMBINO SI CHIEDE DI CONFORMARSI A REGOLE DECONSTUALIZZATE CHE SONO “SCRITTE NEL LIBRO”. Educare vuole dire avere un codice di comportamento il più complesso possibile e applicarlo ogni volta che se ne presenti l’occasione. Lo scopo della scuola è quello di far giungere informazioni (States). L’educazione come processo morale e culturale sparisce per far posto alla conoscenza come processo individuale di cattura ed elaborazione dell’informazione. La scuola non vuole immischiarsi in questioni morali! Come mai la bambina ha lanciato il suo orsacchiotto? non potremo mai saperlo, fintanto che rinunceremo a interessarci del significato delle azioni ed useremo i regolamenti per evitare di guardare in faccia le contraddizioni della realtà. SCUOLE AMERICANE TERRORIZZATE DAI PROCEDIMENTI GIUDIZIARI. Vi è una rinuncia all’educazione. Caso dell’aspirina. È un segno dell’angoscia e della confusione che sta afferrando il mondo degli adulti davanti non alle colpe dei bambini, ma alla nostra incapacità di insegnare la differenza tra bene e male. Se non si conosce le conseguenze degli atti non si può vedere neppure la differenza tra bene e male, la terza delle funzioni che abbiamo considerato. VICENDE HANNO UN ELEMENTO IN COMUNE: LA RENITENZA DELLA SCUOLA AD AFFRONTARE LA DIMENSIONE MORALE DELL’EDUCAZIONE. Storie come queste indicano la difficoltà delle scuole americane di approcciarsi alle diverse culture. La crisi della scuola che le storie mettono in impietosita evidenza rivela il disorientamento della società che la circonda e che dovrebbe sostenerla: nessuna educazione può fare a meno della solida cornice culturale. Il modello di scuola come comunità di pratiche è stato soppiantato nelle società occidentali da un altro modello, che prevede che la scuola si limiti a trasmettere informazioni. ESSO PERMETTE DI SFUGGIRE ALLE DIFFICOLTÀ CHE QUESTE SOCIETÀ INCONTRANO IN UN MONDO IN CUI CULTURE DIFFERENTI FANNO SENTRE LA PROPRIA VOCE (tale modello permette la cancellazione dell’educazione morale e possiede due alleati: 1. la psicologia cognitiva-che riduce la conoscenza umana ad elaborazione di informazioni e 2. alla rivoluzione informatica). Essi hanno in comune l’idea che la conoscenza sia informazione. I sistemi elettronici sono oscuri, non funzionano in modi che sono intuitivamente trasparenti. Il tipo di mediazione che offrono non permette agli esseri umani di dare un senso (sensemaking) alle situazioni che si creano negli ambienti assistiti da computer. Ciò che viene detto al pubblico è quello 2

che il marketing informatico vuole far sapere. La formazione degli insegnanti viene messo da parte, per l’acquisto di apparecchi informatici. Nicholas Negroponte: politici lottano contro i fardelli della storia, una nuova generazione sta emergendo dal paesaggio digitale, libera dai molti dei vecchi pregiudizi. La tecnologia può essere una forza naturale che porta le persone ad una maggiore armonia mondiale (interazioni da lontano e quindi collaboro con chi voglio, divento amico di chi voglio e gioco con chi voglio- non ho più limiti. Date informazione e avrete conoscenza. Una conoscenza libera dalle complicazioni della storia e della meschinità della politica. L’approccio tecnologico all’educazione (cazzata) vs approccio culturale (vede l’educazione essenzialmente come un processo sociale di trasmissione culturale). Le risposte devono essere costruite, sono una sintesi a cui si arriva usano ogni tipo di risorse. La conoscenza è un’avventura personale, una esplorazione guidata dagli scopi delle persone. Le risposte non devono essere già trovate. Il viaggio verso il futuro Sé spaesato: indica una persona nata in una cultura che viene a far parte anche di un’altra. Transculturazione. Lo straniamento che il prendere sul serio l’altro produce viene ripagato da un ampliamento dei confini dell’esperienza. Il viaggio è contenuto all’inizio, ossia nella mappa iniziale dell’essere umano. Saremo costretti ad utilizzare la rete di senso che la nostra cultura ci ha dato e nello stesso tempo a trascenderla, reinterpretarla, adattarla alla realtà che ci sta davanti. La nuova frontiera non è quella di costruire macchine sempre più potenti e di abituarci ad ingurgitare informazioni, ma quella di imparare a salvare il tempo necessario per la riflessione e per l’incontro con l’altro (valorizzazione delle differenze, anche se può risultare disorientante). Bisogna abbandonare l’idea che la nostra cultura sia la migliore (prospettiva olistica) e anche per la storia dobbiamo fare lo stesso. Le pagine meno gloriose del passato sono le più istruttive, infatti è quando sentiamo il gusto amaro che decidiamo di trasformarci. Il problema dell’approccio informatico consiste nell’assorbimento di informazioni senza fare un ragionamento. Troviamo le risposte senza riflettere. Le mappe che ci sono state date all’inizio vengono modificate in base alla cultura di riferimento.

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1. Introduzione Di cosa parla il capitolo quinto? Qual è il filone che lega i sottocapitoli? 2. Opinione personale sul ruolo che la memoria possiede, ed esperienze personali. 3. Crisi della scuola e disorientamento della società di fronte a culture diverse 4. Educazione e tecnologia  lato positivo e negativo e prospettiva futura.

Il capitolo cinque descrive quale sia l’importanza che la storia possiede nella cultura di un popolo. Il passato ci aiuta a comprendere quali siano stati gli errori e dunque attraverso il riconoscimento di tali errori possiamo cambiare in meglio il futuro. Viene affrontato anche il tema della informazione e di quale influenza essa abbia avuto sull’educazione. Mantovani ci rammenta l’importanza della memoria e sottolinea che l’informazione non equivale alla conoscenza: sovraccaricarsi di dati non significa apprendere. A tal punto sono due gli schieramenti creatisi; il primo è quello dell’apprendimento informazionale, mentre il secondo è quello culturale. La trasmissione generazionale di storie, quindi di messaggi, ha un ruolo fondamentale nelle culture e attraverso il mondo digitale tale processo sta svanendo. Non si da più importanza alla persona anziana, poiché talvolta non è al passo con i tempi, eppure, come si è detto nel primo capitolo, il suo compito è, di inestimabile valore, quello di salvare l’esperienza dall’indifferenza e dall’oblio.

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