riassunto \"l\'uomo della sabbia\" di E. T. A. Hoffman PDF

Title riassunto \"l\'uomo della sabbia\" di E. T. A. Hoffman
Author Silvia Barbareschi
Course Cultura e letteratura tedesca
Institution Università degli Studi di Trento
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L’UOMO DELLA SABBIA TRAMA: •

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il racconto segue due tipi di narrazione→ forma epistolare tra Nathaniel, Lotario e Clara → in seguito alle 3 lettere interviene un narratore esterno Lotario e Clara sono lontani parenti rimasti orfani e poi adottati dalla famiglia di Nathaniel Nathaniel scrive la prima lettera indirizzata all’amico Lotario (che egli però indirizza erroneamente a Clara, sorella e fidanzata di Lotario) lo studente scrive di un episodio accaduto nella sua infanzia, affermando di ritrovarne un nesso nella sua vita attuale egli ricorda di come tutte le sere, dopo cena, lui, sua madre, sua sorella Clara e suo padre si ritrovassero tutti nello studio del padre, nel quale egli raccontava loro incredibili storie di quando era giovane fumando la sua pipa allo scoccare delle nove, la madre e il padre li esortavano a andare subito a letto, dicendo loro che stava arrivando “l’uomo della sabbia” un giorno incuriosito Nathaniel chiede alla balia di sua sorella se questo uomo della sabbia esistesse davvero, e lei glielo confermò, aggiungendo che era un essere crudele che strappava gli occhi ai bambini e li portava sulla luna a darli da mangiare ai suoi piccoli colpito da questa immagine, si rende conto che talvolta di notte allo scoccare delle 21 egli sentiva realmente un rumore di passi sulle scale una sera, incuriosito e intimorito, fingendo di essere più stanco del solito e dirigendosi verso l’uscita dello studio del padre, si nasconde in un angolo buio di questo, aspettando l’arrivo dell’uomo della sabbia allo scoccare delle 21, si presenta Coppelius, amico dei genitori, che ai bambini risultava molto sgradevole a causa del suo aspetto e delle sue maniere

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ai bambini non era concesso di proferire parola quando egli veniva a pranzo o a cena da loro Coppelius faceva ribrezzo ai bambini, tanto che non volevano più toccare nulla che fosse stato toccato da lui in precedenza e l’uomo se ne era reso conto e usava questo loro comportamento a suo vantaggio, per infastidirli: a tavola, quando arrivava un dolce o un frutto con una scusa toccava tutto, cosi che i bambini non lo volessero più e cominciavano a piangere, senza però spiegare la ragione della loro delusione



Nathaniel si era reso conto di quanto la madre non era mai contenta quando sapeva che il marito avrebbe dovuto incontrare Coppelius, aveva un velo di tristezza e paura sul suo volto, mentre il padre aveva un ruolo di subordinazione a Coppelius qualsiasi cosa Coppeluis richiedesse, gli veniva data immediatamente

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l’avvocato Coppelius e il padre durante i loro incontri notturni si occupavano di esperimenti alchemici



quella sera, stando nascosto nello studio del padre, Nathaniele capisce che i passi che sentiva sempre la sera appartenevano a Coppelius che si recava a casa loro per lavorare con il padre



Nathaniel viene scoperto nel suo nascondiglio e Coppelius lo minaccia e terrorizza tirandogli cenere del camino addosso di cavagli gli occhi

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si ferma solo in seguito alle suppliche da parte del padre di lasciare gli occhi a suo figlio questo accaduto convince Nathaniel che l’uomo della sabbia sia reale e sia Coppelius il bambino sviene per l’accaduto e gli sale un febbrone da cavallo e viene costretto a letto per quasi un mese



per un periodo Coppelius non si ripresenta più a casa di Nathaniel



una sera, mentre tutti e quattro erano insieme nello studio del padre come ogni sera a ascoltare i racconti, allo scoccare delle 21 di sentono sulle scale i passi di Coppelius la mamma è agitata e preoccupata, il padre le dice di portare a letto i bambini e di non preoccuparsi, quella sarebbe stata l’ultima volta che lo vedeva quella stessa sera si sente un rumore fortissimo e il padre viene trovato morto sul pavimento del suo studio, senza alcuna traccia di Coppelius

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da quel giorno l’avvocato Coppelius scompare dalla città e dalla vita di Nathaniel, il quale attribuisce a quell’uomo la morte del padre

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nella lettera Nathaniel confessa a Lotario il suo sgomento perché è convitno di aver incontrato nuovamente Coppelius Nathaniel racconta a Lotario questi ricordi per dirgli che nella città di G. dove risiede per motivi di studio, è convinto di aver incontrato Coppelius, il quale si spaccia per un ottico piemontese di nome Giuseppe Coppola



la seconda lettera è scritta da Clara a Nathaniel



inizia scusandosi: era stata contenta nel vedere che Nathaniel le aveva scritto quando ha visto la busta, ma una volta aperta fin dalle prime righe si era resa conto che era stato un errore, e che quella lettera era indirizzata a Lotario e non a lei, e perciò lei avrebbe dovuto chiuderla e non leggerla al contrario, presa dalla curiosità, la aveva letta dal punto di vista di Clara, tutto ciò che Nathaniel vedeva in Coppelius era solo frutto della sua immaginazione: egli non era l’uomo della sabbia, che tra il resto non esisteva proprio, ne era l’artefice della morte del padre; aveva parlato con il farmacista, il quale le aveva assicurato che era di certo possibile che durante uno di quegli esperimenti alchemici ci fosse stata un’esplosione tanto forte da uccidere un uomo; il timore che leggeva sul viso della madre quando Coppelius saliva le scale era dato probabilmente dal disappunto di lei, non apprezzava gli esperimenti alchemici a cui suo marito aveva preso parte perché richiedevano tempo e denaro, e lo allontanavano dalla famiglia

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la seconda epistola ha carattere filosofico, intricata la terza epistola, da Nathaniele a Lotario, contiene un elogio allo scritto di Clara, molto esaustivo e convincente, e poi una specie di “rassegnazione”: racconta del suo incontro con il professor Spalanzani, il quale riesce a a fugare almeno in parte le sue convinzioni sul piemontese Giuseppe Coppola



Spallanzani dichiara di conoscere l’ambulante da molti anni, da quando entrambi vivevano in Italia, e che quindi non era possibile che si trattasse di Coppelius



a questo punto della storia termina la narrazione in forma epistolare per passare a un narratore esterno che racconta lo svolgimento dell’intera vicenda dopo lo scambio di lettere Nathaniel torna a casa dall’amico Lotario e la fidanzata Clara gli fanno momentaneamente dimenticare l’accaduto e lo tranquillizzano sulla faccenda tra Coppelius e il mercante italiano

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nel periodo in cui rimane a casa legge spesso i suoi scritti a Clara, la quale talvolta risulta passiva e distratta mentre ascolta: sbadiglia, ricama, si guarda in torno



quando gli scritti di Nathaniele hanno un accezione un po’ cupa che fa riferimento all’accaduto Clara interviene dicendo che non deve vederla così e di non scrivere quelle cose→ a Nathaniele da fastidio

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una volta tornato a G. scopre che la sua abitazione è andata a fuoco e degli amici avevano salvato alcuni scritti e li avevano portati in una stanza che lui subito dopo affitta la stanza si trova proprio davanti all’abitazione di Spalanzani, dalla cui finestra si vede perfettamente la figlia del professore, Olimpia dapprima non ci fa molto caso a questa coincidenza e si concentra sulle sue cose da fare, come ad esempio scrivere una lettera all’amata Clara con l’andare del tempo però, viene sempre più affascinato dalla ragazza, dalla sua compostezza e bellezza dopo poco che risiede in questa stanza, riceve la visita di Giuseppe Coppola sul momento lo pervade il terrore, ma ripensando alle conversazioni avute con Clara e Lotario si convince a parlargli gli comunica bruscamente che non avrebbe comprato alcun barometro da lui e Coppola gli risponde che lui era li per vendergli occhi



Nathaniele si spaventa, collegando il mercante ancora una volta con Coppelius e l’uomo della sabbia e comincia a urlargli ma poco dopo vede che il mercante comincia a tirare fuori dalle tasche occhiali di ogni genere: quelli erano i suoi occhi



Nathaniele gli dice di non averne bisogno e Coppola tira fuori anche dei cannocchiali

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a quel punto, per liberarsene, Nathaniele compra un cannocchiale piccolo da tasca da quel momento in poi, viene come rapito dalla bella Olimpia che osserva giorno e notte con il suo cannocchiale attraverso la finestra nei giorni seguenti, passando davanti alla casa di Spallanzani Nathaniele nota dei movimenti e viene a sapere che il vicino la sera seguente avrebbe dato un ballo per presentare alla società la bella figlia Olimpia, fino a quel punto tenuta nascosta a tutti





Nathaniele si procura un invito e la sera seguente la incontra



mentre la ragazza sta dando un breve concerto al pianoforte per gli invitati, lui la osserva ancora una volta con il binocolo comprato da Coppola, e alla fine dell’esibizione non riesce a trattenersi e si alza urlando “Olimpia!”, e tutti lo fissarono per il resto della serata, la ragazza non veniva invitata a ballare e Nathaniel ne approfittava per invitarla lui e volteggiare insieme nella sala

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Olimpia era caratterizzata da un’insolita precisione, quasi maniacale, in tutto ciò che faceva: nel canto e nel ballo non sbagliava mai nulla, era fastidiosamente impeccabile

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Nathaniele si innamora perdutamente di lei e comincia a frequentarla assiduamente adora come lei lo ascolti sempre senza mai distrarsi, guardandolo sempre dritto negli occhi



non da peso ai giudizi delle altre persone, come quelli dell’amico Sigismondo, quando gli dice che lui e altri amici reputavano Olimpia una bambola, una faccia di cera, che gli faceva paura per il suo modo di fare freddo e quasi non umano anche nel parlare lei era particolare e fredda, facendo uscire dalla sua bocca solo “ah...ah...ah...” o raramente quando dava la buonanotte al suo amato che la baciava sulla guancia o sulla bocca diceva “buonanotte caro” Nathaniel sembra essersi come dimenticato di Clara, e decide di chiedere a Spallanzani la mano di Olimpia



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lui contentissimo della proposta gli comunica che avrebbe lasciato completa libertà alla figlia di scegliere e che non le avrebbe imposto nulla



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Nathaniel, dopo aver trovato l’anello che gli aveva dato sua madre si dirige su per le scale del palazzo di Olimpia per chiederle di suggellare il loro amore ma sente delle urla provenire dall’abitazione vede Spallanzani e Coppola contendersi ferocemente Olimpia strattonandola, uno per i piedi e l’altro per le braccia alla fine vince Coppola e scappa con Olimpia in braccio giù per le scale



Nathaniel si rende conto con ribrezzo che l’amata ha le cavità orbitali vuote e che i suoi occhi giacciono sul pavimento



Spalanzani, disperato, confessa la verità a Nathaniel, cioè che Olimpia non era sua figlia ma bensì un automa, e che Coppola gliela ha rubata a sentire il nome dell’uomo odiato e rendendosi conto di aver nutrito dei giusti sospetti fin dall’inizio, il ragazzo impazzisce, ferendo anche Spallanzani, e viene portato prima in manicomio e poi a casa, per trascorrere la convalescenza circondato dalle amorevoli cure familiari con Clara, Lotario e sua madre



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una volta guarito, lui con la sua famiglia decidono di trasferirsi fuori città, in un poderetto arrivato in eredità alla madre a seguito della morte di un vecchio zio Nathaniel era più dolce che mai con Clara, che avrebbe sposato a breve passando per la città il giorno del trasloco, Clara gli propone di salire in cima a una torre per vedere ancora una volta le montagne la madre con la domestica continuarono il cammino verso il poderetto, Lotario li aspettava sotto la torre dato che non aveva voglia di fare tutti quei gradini, e i due salirono



sulla torre Nathaniel utilizza il binocolo di Coppola e impazzisce nuovamente



scambia Clara per un automa e cerca di ucciderla buttandola giù dalla torre e Lotario, sentendo le urla, corre in soccorso salva Clara, che ormai stava per lasciare la presa e cadere di sotto, e la r iporta a terra

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nella piazza, nel frattempo, si era raccolta un po’ di gente a guardare cosa stesse succedendo nella folla c’è anche Coppelius, il quale presagisce che non ci sarà bisogno di far scendere Nathanael poiché lo farà lui stesso infatti, pochi istanti dopo, Nathanel riconosce Coppelius nella folla e si butta dalla torre, morendo schiacciato a terra mentre Coppelius scompare tra la folla

ANALISI: • • • •



è pubblicato all’interno della raccolta dei notturni Freud prende questa storia come spunto di riflessione per la costruzione del concetto di perturbante in psicoanalisi→ inteso come generico senso di angoscia il concetto del perturbante ci aiuta a spiegare perché gli esseri umani possano arrivare a provare terrore per qualcosa che nemmeno esiste o che non conosciamo ad esempio, l’uomo nero è tipico di questo tipo di paura irrazionale: è un mostro di fantasia che vive nel buio e c’è in molte culture; alcune persone si trascinano la paura del buio fino all’età adulta scaturita dai racconti infantili dell’uomo nero: se si sa che il mostro non esiste, di cosa hanno paura queste persone?→ la ragione è dentro di noi, non fuori Freud elabora il concetto di “Das Unheimliche” (=il perturbante o il sinistro)→ analisi linguistica o etimologica della parola Unheimlich: è l’opposto di ciò che si ritiene intimo e famigliare (heimlich); il termine allude a ciò che è nascosto, clandestino e contiene al suo interno la parola casa (heim)



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attraverso questa analisi, si arriva al significato che Schelling attribuisce al perturbante: tutto ciò che potrebbe restare nascosto e che è invece affiorato→ ambiguo: il sinistro ci è familiare (ci riporta l’idea di casa) ma allo stesso tempo ci appare misterioso perciò il perturbante e lo spaesamento che ne deriva sono una delle tante forme in cui puè manifestarsi l’angoscia Freud capisce che nel perturbante opera un meccanismo per il quale qualcosa di familiare diventa estraneo→ ciò che succede quando qualcuno muore una persona calda e vitale in un attimo si trasforma in fredda e insensibile→ da qua viene l’idea che l’aldilà sia popolato da spiriti sinistri e inquietanti fantasmi Nathaniel ha paura di perdere gli occhi→ Freud associa questo timore alla paura dell’evirazione perturbante→ manifestazione del rimosso che torna alla luce una volta terminata la fase epistolare la vicenda viene narrata sotto forma di racconto di Hoffmann nel quale l’autore cerca di immedesimare il lettore nella psiche dei personaggi dal punto di vista tecnico-narrativo il narratore gestisce bene l’aspetto spazio-temporale del racconto: spaziando dall’infanzia all’età adulta e avvicendando tra loro narrazione oggettiva e soggettiva, si crea un racconto non solo dinamico ma altamente innovativo e originale tematica costante in Hoffman è quella del sosia, del doppio, che continua a ripresentarsi nel racconto (la più ovvia: Coppelius/Coppola) questo racconto dallo stile molto introspettivo ha diverse interpretazioni: - interpretazione di Sigmund Freud: + più famosa + svolta nel saggioDas Unheimliche del 1919 + dopo un breve riassunto del racconto, Freud spiega come l’elemento fondante di questo sia “das Unheimliche”→ incertezza di fronte ai personaggi, dubbio se essi siano vere persone oppure fantocci + questo succede non solo con la bambola Olimpia, ma soprattutto con l’avvocato Coppelius, legato al timore infantile di Nathaniel che questo sia davvero l’uomo della sabbia e possa cavargli gli occhi + il perturbante è quella sorta di spaventoso che risale a quanto ci è noto da lungo tempo, a ciò che ci è famigliare - altre interpretazioni psicanaliste prevedono che il racconto sia la descrizione di un trauma, una turba infantile che si manifesta in fantasie ossessive - oppure sarebbe il racconto di un artista romantico costretto alla follia da un’esistenza insulsa e mediocre - altrimenti la storia di un animo sensibile, deluso e frustrato nelle proprie ambizioni dai personaggi che lo circondano...


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