Riassunto Quaestio de centauris, Primo Levi PDF

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Riassunto del racconto Quaestio de centauris, Primo Levi...

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QUAESTIO DE CENTAURIS “Quaestio de Centauris” è un racconto di Primo Levi che fa parte della raccolta “Storie naturali” pubblicata nel 1966. La vicenda viene narra, in prima persona, il rapporto che lo scrittore ha con Trachi, il centauro donatogli da un amico di suo padre, con il quale condivide un’adolescenza felice all’insegna di corse al galoppo nei boschi, chiacchierate sulle legende genealogiche degli uomini e dei centauri. Il racconto si apre con un quadro su quella fatidica giornata in cui tutte le specie potevano unirsi, generando così tutte le creature terresti. Proprio dall’unione di Cam con una cavalla di Tessaglia vengono generati i centauri animali forti, valorosi, longevi grazie alla loro astuzia e abitudini alimentari. Inoltre erano degli esseri con delle particolari e rare capacità, erano in grado di percepire tempeste, catastrofi e ogni tipo di germinazione da quella vegetale a quella animale e umana. Prima di entrare a far parte della famiglia del narratore Trachi conduceva una vita solitaria nella natura, come tutti i suoi simili, e dedicava la maggior parte del tempo alla ruminazione, masticando un unico pasto dall’alba al tramonto perché dotato di una bocca troppo piccola rispetto a quella dei cavalli, nonostante mangiasse lo stesso cibo di questi ultimi. Seppur la tendenza era quella di tenere la creatura nascosta, un giorno lo scrittore farà conoscere il suo centauro ad una ragazza, Teresa, figlia dei De Simone, amici della sua famiglia. La storia termina tristemente, e il narratore afferma che gli pesa scriverla, perché appartiene alla sua giovinezza e gli pare di espellerla da se stesso, restando privo di qualcosa di forte e puro. Dopo aver incontrato Teresa, il centauro e lo scrittore si innamorano subito di lei, e ben presto i due umani intraprendono un rapporto che supera la semplice amicizia. Questo comporta una violenta reazione da parte del centauro, il quale decide di rompere ogni rapporto con gli umani, dai quali viene perso di vista. Torna così a vivere nella natura, ma non riuscendo a gestire la sua rabbia, coinvolge delle cavalle in frenetiche nottate di sfogo. Gli uomini di un peschereccio al largo di Corfù segnaleranno più tardi di aver visto un uomo a cavallo di un delfino, vigorosamente in nuoto verso levante....