Riassunto sfida dell\'educazione del marocco contemporaneo PDF

Title Riassunto sfida dell\'educazione del marocco contemporaneo
Author Sara Servalli
Course Migrazioni e sperimentazioni linguistiche e culturali nei servizi per l'infanzia e per le famiglie
Institution Università degli Studi di Bergamo
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appunti per Gandolfi...


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RIASSUNTO SFIDA DELL’EDUCAZIONE NEL MAROCCO CONTEMPORANEO CAPITOLO 4 - IL NUOVO CODICE DELLA FAMIGLIA: DIRITTI DELLE DONNE, FAMIGLIE IN DIVENIRE E APPROCCI PEDAGOGICI DI “GENERE” Premessa Una svolta importante nel Marocco recente è il nuovo Codice della Famiglia ovvero la riforma della Moudawwana. QUesta riforma porta all’emancipazione femminile e all’evoluzione del diritto familiare mostrando anche una partecipazione e un ruolo attivo nella società della componente femminile. Da qui si pensa ad una pedagogia che faccia una riflessione sensata sulle differenze di genere includendole senza discriminarle. Tra associazionismo femminile e riforme del diritto di famiglia Anni 40 → Iniziano a nascere i primi movimenti femminili ma ancora delimitati da un movimento riformista chiamato Nahda (=rinascita araba) che però aveva ancora una connotazione SALAFISTA= gruppo estremista islamico che non accetta le nuove interpretazioni del corano ed è ancora molto legato alla tradizione. Da qui iniziano a mettere in discussione i ruoli dati alla donna tanto da iniziare ad investire nella loro educazione. Anni 70 → Viene confermato un approccio alla questione femminile che la vedeva sposa, educatrice e madre. Il movimento nazionalista aveva privilegiato come asse politico portante la scolarizzazione delle ragazze. In questo periodo si sono aperte delle discussioni e dibattiti pubblici sui diritti delle donne. Anni 80 → Sono nate le prime organizzazioni femminili autonome e le donne iniziavano ad emergere in quanto gruppo sociale. Anni 90→ C’è stata una forte mobilitazione delle associazioni di donne intorno al dibattito per il Piano Nazionale per l'Integrazione delle Donne nello Sviluppo (PANFID). Le donne hanno confermato i loro molteplici movimenti, la loro organizzazione nonostante le numerose differenze all’interno di essi. I diritti delle donne in Marocco: una breve evoluzione storica Prima della Seconda Guerra Mondiale la questione femminile era gestita dalla religione e si pensava solo in direzione dell'istruzione delle giovani ragazze musulmane, istruzione in lingua araba, fondata sulla morale e sulla storia dell'Islam, e preparava le giovani ai lavori manuali di tipo domestico. Con la colonizzazione la separazione tra i sessi in città andò aumentando. Saranno gli anni della fine della poligamia e della consolidazione della coppia, ma anche dell'acceso della donna alla moschea e al lavoro. Riassunto Sfida dell’educazione nel Marocco contemporaneo - De Duro Giulia 1

Ci sono 4 TAPPE che ci mostrano l’evoluzione dell’emancipazione femminile: 1. 1958 fu elaborato il Primo Codice dello Statuto Personale ancora di stampo riformista e salafista perché in quel periodo l’80% della popolazione era rurale e con un basso tasso di scolarizzazione. 2. 1993 vi fu una prima revisione della Moudawwana dovuta alla pressione del movimento associativo delle donne. Si estendeva la partecipazione delle donne alle attività economiche pubbliche e private. 3. 1999 vi fu il tentativo di realizzare il Piano di Integrazione delle Donne nello Sviluppo. Esso aveva attestato la difficoltà della condizione femminile in Marocco e si era mosso verso una promozione della donna a livello nazionale. 4. 2003 fu promulgato il nuovo Codice della Famiglia che è stato un grande cambiamento sulla questione dei diritti femminili. Questa riforma è il frutto di un lungo lavoro e di pressione da parte delle associazioni femminili. Realtà e percezioni dei diritti civili e politici della donna Dal punto di vista giuridico i diritti civili e politici delle donne sono riconosciuti dalla Costituzione del Marocco che ha ratificato le principali convenzioni internazionali dell'Organizzazione delle Nazioni unite e dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro. Nei fatti riemerge però la riduzione della donna al suo ruolo di madre e sposa. Una posizione svantaggiata delle donne emergerebbe dai loro vissuti quotidiani in famiglia e sembrerebbe essere interiorizzata e parzialmente riprodotta dalle giovani generazioni. Questo dato si confermerebbe anche nello spazio pubblico. Il Marocco è ben lontano dall'obiettivo del Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite di riservare il 30% dei posti decisionali alle donne. È da sottolineare quanto una partecipazione attiva delle donne si manifesti nel settore dei mass media, nella società civile e nell'associazionismo. La riforma del Codice della Famiglia (Moudawwana) Una lettura sociologica del nuovo Codice della Famiglia mostra tre istanze importanti: l'io individuale, il noi coniugale e il noi famigliare. La relazione coniugale si fonda sulla libertà di una scelta reciproca fra partners. Si riconosce l'uguaglianza all'interno della cellula famigliare, l'importanza della donna e del suo parere al momento del matrimonio, l'unicità dell'età del matrimonio (obbligo per entrambi i sessi a 18 anni), restrizione severa della poligamia, semplificazione delle procedure per i marocchini espatriati, divorzio come diritto condiviso esercitato sotto controllo giudiziario, riconoscimento dei diritti dei figli, difesa del diritto alla paternità, regolazione dei beni acquisiti, introduzione di una certa equità dei nipoti nel godere dell'eredità del nonno. Tale riforma è il frutto di un lavoro endogeno che le associazioni diffuse nel tessuto sociale hanno pian piano realizzato. Il ruolo della società civile nella promozione della riforma Il codice della famiglia è il risultato di anni di lavori intensi con protagoniste delle donne. Ma il codice dopo essere stato creato andava DIFFUSO → All’inizio coloro che lo hanno diffuso erano gruppi laici e confessionali di donne che hanno informato e sensibilizzato i cittadini. Un ruolo importante lo hanno avuto anche le organizzazioni internazionali che hanno contribuito a diffondere le novità al di là dei poteri pubblici. Le associazioni sono intervenute con opere costanti di sensibilizzazione dell'opinione Riassunto Sfida dell’educazione nel Marocco contemporaneo - De Duro Giulia 2

pubblica, di interrogazione delle istituzioni e di presentazione non solo di denunce ma anche di proposte e progetti presso gli organi governativi. Soprattutto, la SOCIETA’ CIVILE e l'associazionismo marocchino si sono distinti per aver saputo stimolare e motivare le persone in merito ad alcune grandi tematiche. Una cosa da sottolineare è che per il processo di riforma del Codice della Famiglia l'opera delle associazioni è stata più che di informazione, di FORMAZIONE soprattutto nelle zone rurali (es. con delle rappresentazioni teatrali sul tema). Le problematiche inerenti alla donna e il rapporto tra uomo e donna sono finalmente passate dall'ordine privato e religioso a quello politico e pubblico. Famiglie in divenire e rielaborazione di valori Il tasso di mortalità e quello di fecondità sono diminuiti, così come quello dell'età del primo matrimonio. Il profilo demografico per età della popolazione marocchina si caratterizza oggi per la sua gioventù. In prospettiva il Marocco è destinato a invecchiare, non solo perchè si ridurrà gradualmente la generazione dei giovani, ma anche perchè aumenterà il livello medio della speranza di vita. Spiccano un processo di urbanizzazione crescente, significativi cambiamenti nella struttura famigliare e nella partecipazione femminile e un cambiamento importante nel registro dei valori. La famiglia è stata a lungo legata alla tradizione e alla religione e l'attaccamento della struttura famigliare all'istituzione del matrimonio è quasi esclusiva. Sussiste una forte solidarietà famigliare, specialmente in situazioni problematiche. I rapporti intergenerazionali interni alla famiglia sono cambiati verso una maggiore individualizzazione e autonomia degli adolescenti e dei giovani rispetto ai loro genitori. Il lavoro delle donne è fonte di autonomia economica, ma anche di considerazione sociale e di opportunità di partecipazione alla vita pubblica. Per la famiglia, esso è fonte di sostegno finanziario e di apertura nel contesto socioculturale. Il celibato e il nubilato sono aumentati, soprattutto in fasce di età tra i 25 e i 35 anni e solitamente le cause sono economiche, sociali, culturali. Dal 2004 la famiglia ha un nuovo Codice, che istituisce la reciprocità dei diritti e dei doveri dei congiunti e fonda il rapporto coniugale sull'uguaglianza, il consenso, la concertazione e la condivisione di responsabilità. All'interno delle famiglie marocchine è in corso una rielaborazione dei valori che comporta una mutazione importante anche a livello di modelli famigliari e di valori educativi. Modelli educativi famigliari e scolastici La famiglia costituisce l'inizio del processo educativo, il luogo educativo originario per eccellenza. L'Inchiesta Nazionale sui Valori in Marocco ci rappresenta un cambiamento di valori nel rapporto educativo tra genitori e figli, fondato molto più sull'autonomia dei figli e sul dialogo con essi che sul valore dell'obbedienza. La scuola ha il difficilissimo compito di accompagnare a capire e a prendere posizione, di formare, appunto. Importante è la connessione tra processi educativi e dimensione religiosa della vita. Quello familiare è un modello partecipativo di relazione educativa e la famiglia, ambiente educativo globale e precoce, è l'orizzonte entro cui viene mediato ogni orizzonte culturale di riferimento.

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Articolazione di contesti culturali e di modelli educativi Una parte delle famiglie marocchine è segnata dalla mobilità migratoria e dal progetto migratorio del padre o di una parte della famiglia. Esiste spesso un momento iniziale del vissuto di una famiglia con il padre lavoratore all'estero, per cui donne e bambini vengono lasciati in patria in una prima fase. Esiste poi il caso di padri che lavorano all'estero e che scelgono di lasciare la moglie e i figli nel contesto di origine. Per molte famiglie che vivono le dinamiche migratorie, c'è il rapporto ambivalente con il paese di origine, nonché il mito del ritorno → CONCETTO DI IN-BETWEEN Oggi più che mai va considerato il caso di figli nati all'estero o partiti per l'estero da piccoli che rimpatriano con l'intero nucleo famigliare. In questo caso la dinamica migratoria ha agito fortemente sull’educazione del bambino perché fino ad adesso ha partecipato ad un’educazione (europea) che differisce da quella marocchina. Le dinamiche migratorie intervengono sui processi educativi anche in relazione ai conflitti culturali e agli stili educativi. Donne marocchine e vissuti transnazionali Nel contesto delle migrazioni, sono state fatte molte ricerche sulle DONNE MIGRANTI tanto che alcuni le considerano i primi vettori di cambiamento all'interno dei processi migratori transnazionali e le prime protagoniste di dinamiche di cambiamento “dal basso”. Quel che emerge dagli studi sui vissuti delle donne marocchine transnazionali è un costante riposizionamento, una continua localizzazione e ri-localizzazione. Spesso, tali vissuti transnazionali sono fonte di malessere, incertezza e disagio, ma le donne trovano anche modalità originali e creative di articolazione per vivere in-between. Alcune donne non sanno dove collocare il proprio sé, dove è la loro casa. Sarà significativo domandarsi come le donne marocchine tra il Marocco e l'Europa concepiscano il loro essere madri e il loro rapporto madre-figlio. Quali sono le loro rielaborazioni a livello di pratiche educative? Per una tradizione accademica di ricerca “di genere” La ricerca scientifica dovrebbe fare degli studi di genere per capire che devono essere alla base di un insegnamento superiore in Marocco, si deve ripensare all’insegnamento universitario con un approccio di genere. Il primo programma in merito nasce nel 1993 con il GUEF (Groupe Universitarie d'Etudes Feminines), presso l'Università di Rabat. Il gruppo ha promosso diverse attività scientifiche e di ricerca ed è arrivato a creare un'unità di formazione e ricerca interna all'Università sugli studi di genere. La problematica del triangolo sessuale/religioso/sociale nei rapporti tra uomini e donne per un periodo è stato oggetto di indagine, per poi andare a poco a poco scomparendo lasciando spazio ad altri temi quali la discriminazione sessuale, lo stereotipo sessista... Si vanno ampliando alcuni studi e ricerche su una letteratura al femminile. L'università dovrebbe volgere sempre più verso la legittimazione scientifica in favore dei rapporti sociali paritari tra uomini e donne. Per un approccio pedagogico “di genere”

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Anche in Marocco si fa strada sempre più l'idea di un processo educativo che, rispetto al genere, si ponga come egualitario. È un tentativo che sul lungo termine può produrre cambiamenti di abitudini e mentalità, ma che deve riconoscere di operare su un terreno molto fragile e complesso. Ci interessa osservare quanto un modello educativo fondato sulla parità tra uomo e donna debba confrontarsi anche con dei processi di trasmissione culturale implicita. Nelle agenzie educative informali quali la famiglia, ma anche nei luoghi di culto, nell'associazionismo, nei mass media, “l'educazione differenziata e discriminante” rimane largamente presente. Il modello educativo proposto a scuola e solitamente nella produzione letteraria, tende a differenziare in modo netto tra maschile e femminile. La scuola deve fornire ai giovani gli strumenti per riconoscere le discriminazioni, di qualsiasi tipo, anche quando esistano in modo implicito. Le famiglie sono il primo luogo dell'esperienza. Nelle loro pratiche quotidiane esse propongono oltre ai nuovi valori anche i valori tradizionali o talora la diffusione di pratiche educative che sottendono un rapporto di genere che a parole si ritiene superato. Un approccio pedagogico “di genere” dovrebbe porre la massima attenzione alle piccole cose, alle piccole azioni della quotidianità, nella prospettiva di proporre concretamente una non-discriminazione della differenza di genere. La società marocchina contemporanea è segnata da un lato da un immaginario, veicolato soprattutto dai media internazionali, di tipo riduttivo ed essenzialista, che rappresenta la donna relegata ad un ruolo secondario e sottomesso. Dall'altro lato, gli studi antropologici ci hanno spesso ricordato del potere fondamentale delle donne nella società marocchina, sottolineando l'importanza della sfera privata anche nella costruzione dell'identità sociale delle donne.

CAPITOLO 5 - ISLAM NEL QUOTIDIANO: GIOVANI, FORMAZIONE RELIGIOSA E RIFLUSSI DEL RELIGIOSO NELLA SOCIETA’ I processi di trasformazione riguardano i giovani e uno di questi processi è il vissuto religioso. Anche i mass media entrano in scena con un impatto reale sulla trasmissione dei valori islamici. La domanda che dobbiamo porci è come si posiziona la scuola e la riforma educativa in tutto questo? Quale educazione islamica si propone? L'Islam come oggetto di studio Molti studi sociologici e antropologici hanno sottolineato “l'efficacia sociale” della religione e la sua importanza nell'orientamento dei comportamenti sociali. I primi studi in ambito risalgono alla fine del 19° secolo. Uno dei tratti essenziali dell'Islam è che “impregna profondamente” del suo carattere religioso tutte le manifestazioni religiose e tutte le manifestazioni sociali. In Marocco sono presenti due Islam: - uno formale, delle città - uno popolare, delle campagne (es. amazighe). Prima l’islam non era molto studiato oppure si studiavano solo gli oggetti di studio dell’epoca coloniale cioè il sacrificio, le confraternite, i riti… Dagli anni '90 si assiste ad una relativa moltiplicazione delle ricerche sulle pratiche e sui valori religiosi perché l’islam non è solo Riassunto Sfida dell’educazione nel Marocco contemporaneo - De Duro Giulia 5

fatto di riti ma impregna la quotidianità di tutti i giorni. Oggi quindi si studiano anche le pratiche di vita inerenti alla religione (es. bere alcool, pellegrinaggio a La mecca…) I giovani e l'educazione religiosa I giovani sono la categoria principale dell’educazione e della formazione che interessa la politica educativa nazionale (60% marocchini ha meno di 30 anni). Gli studiosi hanno dato una NUOVA DEFINIZIONE di gioventù come un passaggio, di maturazione o crisi, durante il quale si costruiscono le coordinate sociali dell'individuo. Possiamo ridurre a quattro le figure che intervengono nel processo di socializzazione ed educazione primaria del bambino e del giovane: 1. La famiglia 2. La scuola 3. Il gruppo dei pari 4. I mass media. La famiglia è in Marocco l'istanza principale di socializzazione e di educazione religiosa. La sua azione si rivela primordiale per la strutturazione della personalità almeno per tre ragioni: per il fatto di intervenire nel periodo della vita in cui la personalità del bambino è più malleabile, per l'intensità dei contatti tra genitori e figli e perchè i figli sono particolarmente ricettivi all'apprendimento tramite i genitori. Il ruolo della famiglia emerge da parte di tutti i componenti. Il padre e la madre risultano essere i principali agenti di socializzazione religiosa. Tra i giovani è piuttosto la MADRE ad avere un ruolo più rilevante. La donna è divenuta ed è sempre più una fonte di conoscenza e anche di conoscenza religiosa. Nella religiosità moderna e nei giovani quindi, si constata un declino delle confraternite religiose. Alla fine degli anni '70 la confraternita era un centro di insegnamento. Si assiste al diffondersi di altre nuove forme di religiosità popolare e di religione mistica affiliate ad alcune confraternite. Il dato principale che emerge è una pratica religiosa individuale e tale individualismo è confermato dal declino delle confraternite religiose. Luoghi e fonti della formazione religiosa oggi L'influenza religiosa e l'impatto della formazione religiosa della SCUOLA è di fatto di più significativa tra i giovani che non tra gli adulti e gli anziani. I libri e i manuali di educazione islamica sono le nuove fonti di apprendimento della religione tra le giovani generazioni. Anche il GRUPPO DI PARI incide a livello di pratiche religiose quotidiane. Il ruolo dell'imam risulta più importante per la fascia di popolazione più anziana perché era fonte (per gli anziani) di autorità e di informazione religiosa mentre ora i giovani prendono le informazioni dai MASS MEDIA o da altre tecnologie. Ad esempio la televisione è una nuova fonte di informazione religiosa per tutta la popolazione e, in modo particolare, per i giovani. La televisione nazionale risulta una fonte di informazione importante per tutti, ma soprattutto per gli adulti e anziani, mentre altri canali satellitari orientali, specializzati nella predicazione religiosa, risultano fonti di informazione religiosa significative per la maggioranza dei giovani. Lo stato nazione non ha più il monopolio del discorso religioso. Riassunto Sfida dell’educazione nel Marocco contemporaneo - De Duro Giulia 6

Mass media e frammentazione delle autorità religiose convenzionali La televisione può influire sulle rappresentazioni e la riformulazione di norme religiose, a livello sia individuale che collettivo. Emerge una NUOVA SFERA PUBBLICA che agirebbe tra vita sociale, religiosa e politica. Con la facilitazione dei mass media, questa sfera pubblica giungerebbe a sfidare o a limitare le autorità religiose convenzionali. L'educazione di massa e la proliferazione dei nuovi mezzi tecnologici hanno moltiplicato le possibilità di creazione di comunità e network tra le persone, dissolvendo le barriere di spazio e di distanza dalle epoche precedenti e aprendo nuovo terreno per l'interazione e il riconoscimento reciproco. I nuovi mezzi di comunicazione permettono di attraversare frontiere che prima erano prontamente controllate e censurate. Inoltre, permettono di far comunicare persone che non si conoscono personalmente. I nuovi media creano una nuova sfera pubblica rispetto al passato. Si può allora parlare di nuovi media, nuovo pubblico, nuovi attori, nuove modalità di pensare e una nuova sfera pubblica religiosa. Il pubblico creato da questi nuovi media è definito da una mutua partecipazione. Si possono scoprire modalità alternative di pensare e vivere l'Islam, in modo particolare tra i giovani. La fruizione dei mass media e dei nuovi mezzi t...


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