Risposte AI TEST Chiuse Esame Filologia Della Letteratura Italiana PDF

Title Risposte AI TEST Chiuse Esame Filologia Della Letteratura Italiana
Author cristina baldini
Course Filologia Della Letteratura Italiana
Institution Università telematica e-Campus
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RISPOSTE AI TEST ESAME FILOLOGIA DELLA LETTERATURA ITALIANA (DOMANDE CHIUSE) Docente: Bertolini Lucia

Lezion Lezione e 002 01. Qual è la differenza fra filologia d'autore e critica delle varianti? Sebbene la definizione di filologia d'autore possa in senso generale, designare l'intero procedimento filologico relativo alla variantistica d'autore (valutazione diacronico-redazionale, edizione del testo e preparazione dell'apparato, valutazione critico-letteraria delle varianti), in senso più tecnico si riserva l'etichetta di "filologia d'autore" alle prime due operazioni (valutazione diacronico-redazionale, edizione del testo e preparazione dell'apparato), l'etichetta di "critica delle varianti" all'ultima operazione (valutazione critico-letteraria) 02. Qual è il significato di originale nella tradizione filologica lachmannian lachmanniana? a? E' il testo immaginato dall'autore, assolutamente indenne da errori e sviste 03. In che senso il significato di originale della tradizione filo filologica logica lachmanniana va rivisitato alla luce della variantistica d'autore? L'originale (che non necessariamente è privo di sviste o di errori d'autore) non risulta necessariamente unico e fisso nei suoi contenuti e nella sua formulazione 04. In che senso il significato di archetipo della tradizione filologica lachmanniana va rivisitato alla luce della variantistica d'autore? Il concetto di archetipo, come oggetto filologico, distinto dall'originale e al quale attribuire gli errori di tutta la tradizione, è (tendenzialmente) inconciliabile con la presenza di varianti d'autore 05. Qual è il significato di errore e variante nella tradizione filologica lac lacmanniana? manniana? Posto che ogni divergenza dall'originale costituisce per il filologo un errore, il metodo del Lachmann stabilisce una gerarchia fra errore (che deturpa il senso o la forma del testo) e variante (in cui l'innovazione non risulta palesemente irricevibile); all'errore, quando significativo, il metodo del Lachmann attribuisce la capacità di contribuire a costruire lo stemma, mentre la scelta fra varianti (adiafore) è demandata al funzionamento dello stemma 06. In che senso il significato di errore e variante della tradizi tradizione one filologica lachmanniana va rivisitato alla luce della variantistica d'autore? Nella variantistica d'autore la gerarchia fra errore e variante, propria del metodo lachmanniano, viene ribaltata; la variante adiafora può infatti essere testimonianza di ripensamenti dell'autore e attestare dunque differenti redazioni dell'opera 07. L'originale è un concetto diversamente inteso nella filologia lachmanniana e nella filologia d'autore; nel primo caso si intende un testo ideale unico e indenne per sua natura da errori, nel secondo una realtà concreta, mobile nella storia e eventualmente portatrie essa stessa di errori 08. Il concetto di archetipo è un concetto univoco? No; per archetipo si può intendere, dal punto di vista strettamente filologico, un testimone perduto portatore di uno o pi ù errori monogenetici, che egli ha trasmesso a tutta la tradizione residua, oppure, dal punto di vista storico, un esemplare di diffusione tramite il quale l'autore ha 'pubblicato' la propria opera, o anche l'unico testimone superstite di una tradizione precedente da cui deriva quella successiva 09. Quale delle seguenti descrizioni dello stemma è corretta?

Lo stemma illustra come la nostra nozione di archetipo sia fortemente condizionata dalla moria di testimoni; se dall'archetipo X sono discesi cinque rami della tradizione, di cui solo uno sopravvissuto, per il filologo l'archetipo cui si può risalire è X1 e non X 10. Qual è il significato di archetipo nella tradizione filologica lachmannian lachmanniana? a? Nel significato strettamente filologico per archetipo si intende un codice perduto macchiato da almeno un errore monogenetico passato poi a tutto il resto della tradizione; dal punto di vista storico l'archetipo pu ò corrispondere ad un esemplare di diffusione del testo o ad un esemplare dell'opera al quale si è ridotta la tradizione

Lezion Lezione e 003 01. Cosa si intende per 'pubblicazione'? La pubblicazione di un testo significa la sua messa in circolazione per volontà dell'autore, ma a seconda dei periodi essa può rappresentare un taglio meno netto (con la circolazione manoscritta) o più netto e definitivo (con l'introduzione della stampa) fra l'autore e la propria opera

02. Cosa si intende per ultima volontà dell'autore? La formula indica, in filologia, la fase ultima dell'elaborazione di un testo a cui, di solito, si ricorre ai fini restitutivi; la filologia d'autore relativizza però questo criterio, sia sospettando la possibilità di più 'ultime' volontà d'autore, sia rammentando che il criterio (condizionato dalla nostra moderna esperienza sulle modalit à di pubblicazione tramite la stampa) va modulato sulla base della cronologia dell'opera e sui metodi antichi di diffusione 03. Qual è il significato dell'ultima volontà dell'autore?

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Per ultima volontà dell'autore s'intende la forma (redazione) del testo corrispondente alla forma attestata come ultima 04. Quale delle seguenti descrizioni si attaglia al seguente stemm stemma? a?

L'opera è stata elaborata in più fasi (O, O1, O2, O3) dall'autore, ma la diffusione è avvenuta solo una volta a partire da O e la tradizione che ne discende è caratterizzata da almeno un errore congiuntivo 05. Cosa si intende per originale in movimento? un testo, comunque trasmesso (autografo, idiografo, conservati o meno), sul quale l'autore ha depositato varianti redazionali diverse in corrispondenza di momenti diversi dell'elaborazione

Lezion Lezione e 004 01. Giorgio Pasquali propose questo stemma a proposito della trasm trasmissione issione di un testo tardo antico.

Chi ne era l'autore? Tertulliano 02 02. . Indicate quale delle seguenti risposte è corretta Giorgio Pasquali ricorda come la variantistica d'autore sia presente anche nella tradizione classica, ricordando il caso di Cicerone che, accortosi di aver commesso errori nella redazione della Pro Ligario e dell'Orator, chiese all'amico Attico di correggere le copie che già circolavano 03. Nella recensione alla Textkritik di Paul Maas Giorgio Pasquali apprezzava il tentativo di razionalizzazione operato dal filologo tedesco, ma metteva in guardia dalla algebrizzazione del metodo che andava sempre coniugato con la conoscenza della storia della tradizione 04. Indica la sola risposta giusta Giorgio Pasquali valorizzò la storia della tradizione di fronte al pericolo di eccessiva algebrizzazione rappresentato dalla stemmatica di Paul Maas 05. Quale fu il principale contributo di Giorgio Pasquali alla mat maturazione urazione del metodo filologico? Filologo classico, ma attento a quanto nei suoi stessi anni avveniva nella filologia italiana, seppe riconoscere (basandosi anche sull'esperienza variantistica di autori italiani quali Boccaccio e Petrarca) varianti d'autore nella tradizione classica e post-classica 06. Quale fu il contributo di Paul Maas all'elaborazione del metod metodo o filologico? Perfezionò il concetto di errore, formalizzando la categoria di errori significativi (o errori guida) ulteriormente distinguendo questi ultimi in errore separativo e errore congiuntivo

Lezion Lezione e 005 01. Qual è la tipologia delle varianti d'autore più ricorrente nella tradizione trobadorica? Pur potendosi verificare anche secondo altre tipologie, le varianti d'autore si addensano di preferenza nella strofe finale nella quale si concentravano i dati storici e storico-geografici contingenti quali l'appello finale al destinatario. 02. Individuate quale fra le seguenti tradizioni di testi non pres presenta enta in maniera pressoch é sistematica redazioni differenti e/o varianti d'autore I testi della Scuola Poetica Siciliana 03. A quante fasi redazionali riconduce la tradizione della canzone "Al prim comens de l'invernaill" di Marcabru, secondo quanto ricostruito da d'Arco Silvio Avalle? A due fasi redazionali: la prima contenente una sola tornata in cui il poeta annuncia la sua prossima partenza per la Spagna, la seconda in cui la tornata precedente è stata profondamente modificata e le è stata aggiunta una seconda tornata in cui il poeta annuncia di essere nuovamente in partenza, questa volta per la Guascogna 04. Quale studioso si è occupato in modo particolare della tradizione manoscritta di Bernart de Ventadorn, verificando la presenza di varianti d'autore nella tornada di una sua canzone ( Ges de chantar no m pren talans)? D'Arco Silvio Avalle 05. Illustrate questo stemma relativo alla canzone Al prim comens de l’ivernaill di Marcabru .

Lo stemma dimostra come la trasmissione manoscritta delle due tornade della canzone Al prim comens de l’ivernaill risalga a due originali distinti 06. Qual è la storia del testo della canzone "Be.m pac d'iver e d'estiu" di Pe Peire ire Vidal secondo quanto ricostruito da d'Arco Silvio Avalle? Composta fra il 1174 e il 1180 di cinque strofe, una strofa tornata e una tornata, fu a due riprese aumentata, prima con l'inserimento di un'altra tornata anteposta a quella già scritta (intorno al 1184), poi con l'inserimento ulteriore di una sesta strofa (intorno al 1187)

Lezion Lezione e 006 2

01. Nella costruzione di un canzoniere e dunque di un macrotesto, quale tipologia di varianti d'autore è maggiormente prevedibile? Le varianti strutturali 02. A quale di questi autori non possiamo attribuire l'elaborazion l'elaborazione e variantistica di un macrotesto? Giuseppe Ungaretti 03. Qual è la storia della parola "canzoniere"? Nel Duecento e nel Trecento "canzoniere" indica 'chi compone canzoni' e ha significato spregiativo; nel Quattrocento indica un manoscritto in cui vengono raccolti componimenti poetici di vari autori (di solito ponendo in apertura della raccolta delle canzoni); con l'introduzione della stampa il nome di "canzoniere" viene dato ai Rerum Vulgarium fragmenta di Petrarca ma solo nel tardo Ottocento la parola designa (sul modello di Petrarca) un macrotesto di poesie di un medesimo autore e da lui stesso organizzato in sequenza

Lezion Lezione e 007 01. A quante fasi redazionali riconduce la tradizione della raccol raccolta ta poetica di Charles d'Orl éans, secondo quanto ricostruito da Alberto Vàrvaro? In almeno sei fasi redazionali (da Oa a Of) in una sequenza non sempre lineare, che vede l'accrescimento (o talvolta la selezione) del macrotesto, a più riprese messo inbella copia e fatto circolare anche in fasi intermedie 02. In che cosa differiscono, dal punto di vista narrativo, i "due cominciamenti" del sonetto dantesco "Era venuta nella mente mia"? Il secondo cominciamento è maggiormente aderente alla vicenda storica che aveva determinato la nascita del sonetto secondo quanto narrato da Dante nella prosa che precede, il primo cominciamento è invece corrispondente ad una istanza lirica, sganciata dalla cronaca biografica 03. I "due cominciamenti" del sonetto "Era venuta nella mente mia" si configurano come varianti alternative (o non realizzate) 04. Cosa si intende per variante sostituita? Una variante precedente cassata per far posto ad una successiva 05. In che cosa differiscono, dal punto di vista semantico e forma formale, le, i "due cominciamenti" del sonetto dantesco "Era venuta nella mente mia"? Con il primo cominciamento il tema della 'angelicazione' di Beatrice risulta centrale (e coerente con l'evoluzione narrativa del prosimetro) perché la consolazione religiosa di Beatrice salita in cielo si colloca all'inizio e alla fine del componimento; con il secondo cominciamento invece predomina nel sonetto la sofferenza tutta terrena del poeta, che solo in fine intravede la consolazione religiosa 06. Come sono trasmessi nella tradizione manoscritta i due cominci cominciamenti amenti di "Era venuta nella mente mia"? Entrambi sono trasmessi dalla tradizione organica (e inorganica) della Vita nova, solo il secondo anche dalla tradizione extravagante 07. Indicate la corretta interpretazione dei due cominciamenti di "Era venuta nella mente mia":

Il primo comnciamento esalta il processo di 'angelicazione' di Beatrice, il secondo mostra più stretti contatti con il contesto nel quale Dante elaborò il sonetto, secondo quanto ci è raccontato nella prosa della Vita nova 08. Cosa si intende con variante alternativa e rispettivamente variante sostitutiva? La variante alternativa è una variante che l'autore propone in alternativa ad un'altra senza che quest'ultima venga cassata (è sinonimo di 'non realizzata'); con variante sostitutiva si intende la variante che, proposta come alternativa ad altra concorrente, la sostituisce effettivamente (è sinonimo di 'variante realizzata')

Lezion Lezione e 008 01. Quale differenza possiamo riscontrare fra i casi di Dante (del sonetto dei "due cominciamenti") e di Pontano (nell'"Actius") e quello di Petrarca, riguardo alla riflessione sul proprio personale lavor lavorìo o variantistico? Nei due casi studiati Dante e Pontano espongono le proprie riflessioni sul movimento variantistico in un'opera diffusa e dunque destinata ad un pubblico; Petrarca non fa altrettanto, perché le sue postille a margine di suoi autografi sono destinate, quali promemoria, solo a se stesso 02. A quale scopo nel corso è stato utilizzato un brano dell'"Actius"? Nell'"Actius" il Pontano esemplifica, con due casi tratti dall'"Urania " e dalle "Meteore", il proprio procedimento variantistico, consistente nel caso specifico nei fenomeni dell'inversione, della sostituzione e dell'aggiunta 03. A quale dei seguenti eventi è strettamente collegato il cambio di significato della 'pubblicazio 'pubblicazione' ne' di un test o? L'invenzione della stampa a caratteri mobili (1454) e la sua rapida diffusione in Europa (anni Settanta del XV secolo) 04. Che cosa è l'"Actius"? Indicate la risposta giusta E' un dialogo latino di Giovanni Gioviano Pontano, intitolato al nome accademico del Sannazaro, in cui si discute di grammatica, di poesia e di storiografia 05. La riflessione d'autore sull'elaborazione come illustrata tram tramite ite i due cominciamenti di "Era venuta nella mente mia" e lle e varianti dell' Actius di Pontano ci fanno sospettare che in entrambi i casi si tratti di varianti 'fittizie' ed esemplari create ad hoc 06. Chi è Giovanni Gioviano Pontano? Indicate la risposta errata. Giovanni Gioviano Pontano è un intellettuale napoletano della seconda metà del Cinquecento, autore dell'"Urania"

Lezion Lezione e 009 01. Individuate la risposta giusta

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Nell'analisi che Pietro Bembo fa del lavorio petrarchesco che conduce alla lezione finale "Voi ch'ascoltate in rime sparse il suono / di quei sospiri ond'io nutriva il core", l'autore delle "Prose della volgar lingua" dispone cronologicamente le fasi redazionali individuando nella prima stesura del testo motivi concreti di insoddisfazione che avevano mosso Petrarca a correggersi 02. Nelle "Prose della volgar lingua" il personaggio di Giuliano de' Medici dice di aver preso visione di alcune pagine autografe di Petrarca e commenta il lavorio correttorio dei versi 1-2 del sonetto incipitario dei Rerum vulgarium fragmenta 03. Chi fu nel Cinquecento il proprietario del Vat. Lat. 3195, idiografo e in parte autografo dei Rerum Vulgarium Fragmenta? Pietro Bembo 04. Nelle Prose della volgar lingua Pietro Bembo interpreta il passaggio, registrato su carte petrarch petrarche e sche autografe oggi nutriva va il core a perdute, da Voi, ch'ascoltate in rime sparse il suono / di quei sospir, de' quai nutri Voi, ch'ascoltate in rime sparse il suono / di quei sospir di ch'io nutriva il core e infine a

Voi, ch'ascoltate in rime sparse il suono / di quei sospiri on ond'io d'io nutriva il core sia sul piano del significato (esplicitazione di io ora contrapposto al Voi iniziale) sia su quello del significante (eliminazione della ripetizione fonica di quei ... de' quai) 05. Cosa è un incunabolo? Un'edizione a stampa uscita fra l'invenzione della stampa e il 1500 compreso 06. Indicate la risposta errata La copia in pulito dei Rerum vulgarium fragmenta di Petrarca (Vat. Lat. 3196) fu acquistata da Pietro Bembo nel 1560

Lezion Lezione e 010 01. Indica qual è l'affermazione errata Nel 1501, a differenza di quanto avverrà nella successiva edizione de "Le cose volgari" del Petrarca, Aldo Manuzio pubblic ò oltre alla redazione definitiva, anche la prima redazione rifiutata del primo capitolo del "Triumphus Fame" già edite nel 1501, Aldo Manuzio 02. Nel 1514, ristampando Le cose volgari del Petrarca gi esprimeva l'imbarazzo di pubblicare, contro la volont à dell'autore, una redazione rifiutata del Triumphus Fame , ma giustificava la scelta come capace di illustrare per contrasto l'obiettivo a cui Petrarca mirava 03. L'interpretazione di Bernardino Daniello delle varianti petrarchesche è teleologicamente orientata, non ponendosi il problema di che cosa muova Petrarca ad autocorreggersi, e invece limitandosi ad affermare l'eccellenza della redazione finale rispetto a quelle precedenti 04. Il sonetto dantesco "Era venuta nella mente mia", incluso nell nella a Vita nova, ha, come dice Dante stesso "due cominciamenti". Le varianti proposte da Dante come possono essere definite? alternative 05. Indicate l'affermazione errata L'edizione a cura di Bernardino Daniello delle opere volgari di Petrarca (1550) non era corredata di commento

Lezion Lezione e 011 01. Quando furono composti i Cinque Canti? Fra il 1519 e il 1521, mentre Ariosto stava progettando la seconda edizione dell'"Orlando furioso" 02. Quali sono le date delle edizioni a stampa dell'"Orlando furio furioso? so? A: Ferrara, Giovanni Mazzocco, 1516; B: Ferrara, Giovan Battista della Pigna, 1521; C: Ferrara, Francesco Rosso, 1532 03. Quando e da chi furono pubblicati per la prima volta i cosiddetti Cinque Canti" di Ariosto? Dal figlio Virginio, presso gli eredi di Aldo Manuzio, nel 1545 04. Giovan Battista Pigna e Girolamo Ruscelli interpretarono i Cinque Canti di Ariosto il primo come l'inizio di un nuovo poema, il secondo come continuazione del Furioso allo scopo, poi fallito, di raggiungere nel poema il numero tondo di cinquanta canti 05. Quali sono i testimoni dei Cinque Canti? Dei Cinque Canti possediamo la princeps, l'edizione Giolito del 1548 e un codice trascritto dal fratello di Ludovico, Gabriele Ariosto 06. Indicate quale di queste associazioni fra l'autore e il letter letterato ato cinquecentesco che ne ha studiato gli autografi è errata Bernardino Daniello su Ariosto

Lezio Lezione ne 012 01. Quali sono i giudizi sulla natura dei Cinque Canti di Giovan BBattista attista Pigna e di Girolamo Ruscelli? Giovan Battista Pigna riteneva che i Cinque Canti fossero il nucleo di un nuovo poema, mentre il Ruscelli sosteneva che essi avrebbero contribuito, una volta entrati nel "Furioso" a far raggiungere al poema il numero tondo di cinquanta canti 02. Di chi sono gli "Scontri de' luoghi, i quali M. Ludovico Arios Ariosto to mut ò"? "? Di Giovan Battista Pigna 03. Dall'analisi di quel che Pigna dice sulle modifiche introdotte da Ariosto nella prima ottava del poema possiamo riconoscere in lui un precursore della cosiddetta "critica delle varianti", disposto com' è, non solo a descrivere la variante, ma anche a cercare le ragioni che hanno indotto Ariosto a perseguirla 04. Complessivamente la lettura di Giovan Battista Pigna delle var varianti ianti ariostesche della prima ottava dell'"Orlando furioso" mette in evidenza elementi di raffinamento formale (introduzione di un chiasmo), introduzione di elementi di richiamo intertestuale con i classici dell'epica latina, ma talvolta cerca di spiegare i movimenti variantistici creando passaggi non documentati 05. Nell'interpretazione delle varianti che intercorrono fra le ed edizioni izioni AB e l'edizione C dell' Orlando Furioso, riguardo al verso incipitario del poema, cioè a proposito del passaggio da Di donne e cavallier (g)li antiqui amori a Le donne, i cavallier, l'arme e gli amori Giovan Battista Pigna mescola annotazioni preziose a sovrainterpretazioni inaccettabili per il moderno metodo filologico della critica delle varianti 06. Cosa sono gli Scontri de' luoghi, i quali M. Lodovico Ar...


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