Risposte prova tributario PDF

Title Risposte prova tributario
Course Diritto tributario
Institution Università Telematica Pegaso
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Summary

Le teorie volontaristiche: Adottano un approccio individualista secondo il quale alla base del fenomeno economico vi sono le scelte dei singoli.Secondo la teoria della finanza neutrale:Lo Stato deve intervenire il meno possibile nell'economia.L'attività parafiscale consiste: Nel prelievo di tributi ...


Description

Le teorie volontaristiche: Adottano un approccio individualista secondo il quale alla base del fenomeno economico vi sono le scelte dei singoli. Secondo la teoria della finanza neutrale: Lo Stato deve intervenire il meno possibile nell'economia. L'attività parafiscale consiste: Nel prelievo di tributi e contributi da destinare a specifici scopi assistenziali e mutualistici. La fiscalizzazione degli oneri sociali consiste: In una serie di interventi con cui una parte dei contributi previdenziali posti a carico delle imprese viene finanziata dallo Stato. La scienza delle finanze studia: Gli interventi pubblici (quindi realizzati da soggetti come lo Stato, il governo, la pubblica amministrazione) nell'allocazione delle risorse e redistribuzione delle ricchezze. Il diritto finanziario studia: La gestione del bilancio e del patrimonio dello Stato. I tributi si distinguono in: Imposte, tasse e contributi. Il tributo è: Un prelievo coattivo di ricchezza operato dallo Stato, da un ente pubblico o da un'altra pubblica amministrazione. I monopoli fiscali: Sono funzionali a procacciare una entrata tributaria. Il diritto processuale tributario: È lo strumento di articolazione della tutela giudiziaria che viene messa a disposizione del contribuente tutte le volte in cui egli ritenga lesi i suoi diritti. La potestà legislativa dello Stato in campo tributario: È esclusiva per quanto riguardo il sistema tributario ed i principi fondamentali in materia fiscale Il principio di riserva di legge: significa che la legge deve indicare sempre il presupposto di fatto,i soggetti passivi,i principi di determinazione delle aliquote e le sanzioni. Il principio della generalità del tributo: significa che tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. La capacità contributiva: si fonda sulla effettiva capacità economica. La progressività del sistema nel campo delle imposte dirette è attualmente assicurata, principalmente: dalla progressività per scaglioni. Uno dei principali criteri comunitari è quello della: non discriminazione fiscale. Il principio di tassazione nel paese di origine: si applica nell'UE per le imposte dirette. Il principio di non discriminazione fiscale vieta: di imporre tributi che possano danneggiare o avvantaggiare un singolo Paese.

Le regioni a statuto ordinario: hanno competenza legislativa concorrente per i c.d. tributi regionali propri. I regolamenti comunali in materia tributaria: non possono modificare gli elementi essenziali della prestazione impositiva. Per principio di liminitazione dell'onere della prova nello Statuto del contribuente si intende che: E' nulla ogni norma che obbliga il contribuente a tenere prova dei pagamenti per un periodo superiore a dieci anni); l'amministrazione tributaria non può chiedere al cittadino di produrre documenti o informazioni di cui sono già in possesso altri organi della pubblica amministrazione; deve concedere almeno 30 giorni per produrre qualsiasi documentazione. Il Garante del contribuente: È un organo monocratico di garanzia del contribuente. Il Garante del contribuente: È dotato di poteri sollecitatori e di verifica verso l'Amministrazione finanziaria. L'interpretazione analogica: Non può applicarsi alle norme penali tributarie, a quelle agevolative ed a quelle relative a tributi aventi carattere eccezionale. Si considerano elusive: Le operazioni prive di sostanza economica, i fatti, gli atti e i contratti, anche tra loro collegati, inidonei a produrre effetti significativi diversi dai vantaggi fiscali. Costituiscono vantaggi indebiti: I benefici, anche non immediati, realizzati in contrasto con le finalità delle norme fiscali o con i principi dell'ordinamento tributario. L'adempimento collaborativo: È un regime particolare fra l'Agenzia delle entrate e i contribuenti dotati di un sistema di rilevazione, misurazione, gestione e controllo del rischio fiscale, inteso quale rischio di operare in violazione di norme di natura tributaria ovvero in contrasto con i principi o con le finalità dell'ordinamento tributario. L'interpello ordinario: Consente a ogni contribuente di chiedere un parere in ordine alla applicazione delle disposizioni tributarie di incerta interpretazione riguardo un caso concreto e personale nonché di chiedere chiarimenti in ordine alla corretta qualificazione di fattispecie sempre che ricorra obiettiva incertezza. L'interpello disapplicativo: Consente di ottenere la disapplicazione di norme che, allo scopo di contrastare comportamenti elusivi, limitano deduzioni, detrazioni, crediti di imposta se viene fornita la dimostrazione che detti effetti elusivi non potevano verificarsi. Le norme tributarie: Da un punto di vista spaziale rispettano una combinazione del criterio soggettivo con quello oggettivo. Le entrate correnti sono costituite: principalmente dai tributi prelevati coattivamente ai cittadini e dai proventi delle imprese pubbliche.

Le entrate originarie: sono quelle provenienti dai beni che appartengono allo Stato o ad altro ente pubblico a titolo di proprietà privata oppure dall'esercizio di imprese industriali o commerciali . I prezzi privati: sono costituiti dai proventi che l'ente pubblico ricava da cessione di beni e servizi in regime di libero mercato. I tributi svolgono le seguenti funzioni: acquisitiva, distributiva e promozionale. La tassa: È un corrispettivo pagato dal privato per un servizio a lui prestato dalla P.A. Elementi costitutivi dell'imposta sono: il presupposto, la base imponibile e l'aliquota. Le imposte indirette: sono correlate alla ricchezza nel momento in cui viene trasferita (es. la vendita di un bene) o viene consumata (es. fruizione di un servizio o di una prestazione). Le imposte si definiscono proporzionali: quando l'aliquota è costante, ovvero l'imposta è direttamente proporzionale all'imponibile. L'imposta si definisce reale: quanto si applica su di un singolo reddito o patrimonio. I monopoli fiscali sono: quei proventi che l'ente realizza attraverso limitazioni dell'attività privata e la vendita (di diritto privato) dei prodotti o dei servizi di monopolio ai singoli, lucrando della differenza tra costi e ricavi. La potestà di imposizione astratta: Compete agli organi legislativi e consiste nella facolta' di istituire le imposte. Oltre che allo stato, tale potestà spetta in misura diversa agli enti autarchici territoriali. Le strutture che, in concreto, esercitano la potestà tributaria sono: Agenzia delle Entrate, Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. I CAF: Sono organismi che assolvono la funzione di assistenza fiscale per lavoratori dipendenti, pensionati, imprese individuali, imprese familiari, società di persone e di capitale, cooperative e consorzi. Per soggetti passivi: In linea di massima si intendono tutti coloro che vengono sottoposti alla potestà tributaria della P.A. e che, quindi, pagano il tributo o, in caso di inadempimento, subiscono l'esecuzione forzata. Per atto impositivo si intende: Quell'atto che esprime una pretesa tributaria definita nell'an e nel quantum. L'obbligo di motivazione: Dell'atto impositivo persegue il fine di porre il contribuente in condizione di conoscere la pretesa impositiva in misura tale da consentirgli sia di valutare l'opportunità di esperire l'impugnazione giudiziale, sia, in caso positivo, di contestare efficacemente l'an e il quantum debeatur.

L’autotutela: Consiste, in un riesame del provvedimento di primo grado volto all'annullamento del medesimo, dovendo ricorrere anche il presupposto dell'interesse pubblico specifico, ulteriore condizione indefettibile dell'autotutela nel diritto amministrativo. Per solidarietà passiva dipendente si intende che: È considerato obbligato un soggetto che non ha realizzato il presupposto di imposta ma che è collegato all'obbligato principale sul quale potrà rivalersi. Per sostituto d'imposta si intende: Un soggetto (pubblico o privato) che per legge sostituisce in tutto o in parte il contribuente (cioè il cd. sostituito, ovvero chi pone in essere il presupposto d'imposta) nei rapporti con l'amministrazione finanziaria, trattenendo le imposte dovute dai compensi, salari, pensioni o altri redditi erogati e successivamente versandole allo Stato o ad una pubblica amministrazione. Per responsabile d'imposta si intende: Un soggetto che è tenuto, per legge, al pagamento di un tributo insieme ad altri, per fatti e situazioni riferibili a questi ultimi, ed ha diritto di rivalsa. L'obbligazione tributaria: È un'obbligazione a fonte legale. Secondo la teoria dichiarativa: L'obbligazione tributaria sorge ex lege col solo verificarsi del presupposto, prescindendo dalla presentazione della dichiarazione dei redditi. I presupposti di imposta: Sono fatti o circostanze al cui verificarsi scatta il congegno di applicazione del tributo. Per accertamento di imposta si intende: L'atto con il quale si deve definire giuridicamente l'evento ed individuare il soggetto passivo, per determinare se, e a che titolo, si deve l'imposta (an debeatur) e misurare l'evento economico, la sua entità e applicare l'aliquota (quantum debeatur). Per accertamento analitico si intende quell'accertamento che: Punta ad adeguare il reddito dichiarato al reddito effettivo, ricostruendo interamente la base imponibile del singolo contribuente attraverso la verifica analitica (e l'eventuale rettifica) delle varie fonti di reddito che la compongono. L'accertamento sintetico: E' fondato sulle spese (tenore di vita) effettuate dal contribuente e sul redditometro. L'accertamento induttivo: È un metodo che riguarda esclusivamente i soggetti obbligati alla tenuta delle scritture contabili ed è applicabile nei soli casi tassativamente indicati dalla legge, come quando tali scritture risultano inattendibili a causa di gravi omissioni o false indicazioni. L'accertamento con adesione: È uno strumento che permette al contribuente di prevenire le vertenze con il fisco o di chiuderle dopo che sono iniziate.

La partecipazione dei comuni all'accertamento delle imposte erariali è fondato sulle: C.d. segnalazioni qualificate, sulla individuazione di specifici ambiti di intervento rilevanti per le attività istituzionali dei Comuni e per quelle di controllo fiscale dell'Agenzia delle Entrate,sul riconoscimento a favore dei Comuni di un incentivo finanziario e sulla possibilità di accesso per gli enti locali alle informazioni contenute nell'anagrafe tributaria e nelle banche dati dell'Agenzia delle Entrate e dell'Agenzia del Territorio. L'estinzione del debito di imposta può avvenire: Presso l'agente della riscossione, presso le banche e presso gli sportelli delle Poste Italiane s.p.a. Gli attuali sistemi di riscossione prevedono: Ritenuta diretta, versamenti diretti ed iscrizione a ruolo. La ritenuto diretta: Consiste in un prelievo alla fonte (a titolo di imposta o di acconto) che si realizza, ai sensi dell'art. 29, D.P.R. n. 600/1973, mediante il meccanismo della sostituzione d'imposta. Tra i soggetti che effettuano la ritenuta diretta ci sono: Camera dei Deputati e Corte Costituzionale. Nel sistema del versamento diretto i versamenti vanno effettuati: Presso banche convenzionate, che poi riverseranno le somme alla Tesoreria dello Stato. L'iscrizione a ruolo: Si sostanzia in un sistema di riscossione residuale ed estremo in quanto implica un inadempimento del contribuente. I ruoli si distinguono in: Ordinari e straordinari. Tra gli elementi del ruolo non è necessario che ci sia: La data di approvazione del ruolo. I Ruoli a titolo definitivo: Presuppongono l'esistenza di un rapporto d'imposta consolidato. La cartella di pagamento: È l'atto che l'Agente della riscossione invia ai contribuenti per la riscossione dei crediti vantati dagli enti creditori. Il Fermo amministrativo: Consiste in una misura cautelare attivata dall'Agente della riscossione attraverso l'iscrizione del fermo del bene mobile registrato (per esempio, un'automobile) nel Pubblico registro automobilistico. Per la sanzione amministrativa tributaria: In caso di lacune normative si può fare riferimento anche alla regolamentazione della sanzione amministrativa generale.

Le sanzioni amministrative tributarie e penali: Sono cumulabili con le misure risarcitorie (interessi moratori), ma non possono invece essere applicate congiuntamente. Nel diritto tributario: Il criterio formalmente prescelto per definire la risposta punitiva applicabile al caso concreto è quello relativo al principio di specialità.

Principio fondamentale per la disciplina sanzionatoria tributaria: È quello secondo il quale nessuno può essere punito se non in forza di una legge entrata in vigore prima del fatto commesso, con il quale si prevede la riserva di legge assoluta per le previsioni sanzionatorie amministrative. Strettamente legati alla riserva di legge: La realizzazione del fatto tipico, l'elemento soggettivo, l'assenza di cause di esclusione della punibilità. L'obiettiva incertezza: Determina il venir meno della punibilità del trasgressore in presenza di una previsione normativa oggettivamente oscura, in quanto si riscontra una carenza strutturale dell'ordinamento giuridico valutabile obiettivamente. L'ignoranza della legge tributaria è considerata inevitabile e, pertanto, esclude la punibilità: Ogni qual volta il contribuente abbia assolto, con il criterio dell'ordinaria diligenza, al cosiddetto "dovere di informazione", attraverso l'espletamento di qualsiasi utile accertamento, per conseguire la conoscenza della legislazione vigente in materia. Per autore mediato si intende: Chiunque, con violenza o minaccia, o inducendo altri in errore incolpevole ovvero avvalendosi di persona incapace, anche in via transitoria, di intendere e di volere, determina la commissione di una violazione. Il procedimento del tipo contastazione/irrogazione: Prevede la partecipazione difensiva del contribuente e separa la fase dell'accertamento da quella sanzionatoria, avendo, però, una funzione meramente residuale nel sistema. Le linee ispiratrici dell'IRPEF sono: Personalità, onnicomprensività e progressività, concepiti come mezzi per l'adeguamento del prelievo al principio di capacità contributiva di cui all'art. 53 Cost. Il reddito misura: L'aumento di ricchezza del soggetto in un determinato lasso di tempo. I proventi conseguiti in sostituzione di redditi: E le indennità conseguite, anche a titolo di risarcimento di danni consistenti nella perdita di redditi, esclusi quelli da invalidità permanente o da morte, costituiscono redditi della stessa categoria di quelli sostituiti o perduti. Gli interessi moratori e gli interessi per dilazione di pagamento costituiscono: Redditi della stessa categoria di quelli da cui derivano i crediti su cui tali interessi sono maturati. I redditi provenienti da attività illecita: Sono tassabili se rientanti nella categorie generali individuate dal legislatore, qualora si tratti di proventi derivanti da fatti, atti o attività qualificabili come illecito civile, penale o amministrativo se non già sottoposti a sequestro o confisca penale. I relativi redditi sono determinati secondo le disposizioni riguardanti ciascuna categoria. Per possesso, ai fini della tassazione del reddito, si intende: La relazione giuridica tra oggetto e soggetto della tassazione, identificandosi, quindi, nella titolarità giuridica della fonte, (cioè del cespite o dell'attività da cui il reddito scaturisce) e, quindi, nel potere di disposizione della medesima.

I soggetti passivi ai fini irpef sono: Le persone fisiche, residenti e non residenti nel territorio dello Stato. I redditi oggetto della comunione legale di cui agli artt. 177 ss. del codice civile sono imputati: A ciascun coniuge per metà del loro ammontare o per la diversa quota stabilita nelle eventuali convenzioni modificative, ad eccezione dei proventi derivanti dall'attività di ciascuno di essi che sono in ogni caso imputati separatamente per l'intero ammontare. I soggetti residenti nel territorio dello Stato: Sono tassati per tutti i redditi posseduti, quale sia il luogo di produzione (il cosiddetto principio di tassazione del reddito mondiale o morldwide income taxation), nei confronti dei non residenti l'imposta è applicabile limitatamente ai redditi prodotti nel territorio dello Stato (il cosiddetto principio della territorialità). I redditi diversi sono assoggettati a tassazione: Se ritratti da attività svolte nel territorio dello Stato e da beni che si trovano nel territorio stesso, nonché le plusvalenze derivanti dalla cessione a titolo oneroso di partecipazioni in società residenti (salve alcune esclusioni). Il periodo d'imposta: Costituisce l'arco temporale rispetto al quale misurare l'entità del reddito. L'ultima fase della determinazione dell'imposta è: L'individuazione dell'imposta netta. Il calcolo del reddito complessivo: Si effettua sommando i redditi delle singole categorie che concorrono a formarlo e sottraendo le eventuali perdite di impresa o di lavoro autonomo. Non sono inclusi nella base imponibile: I redditi esenti dall'imposta e quelli soggetti a ritenuta alla fonte a titolo di imposta o ad imposta sostitutiva. Gli oneri deducibili: Rappresentano i costi sostenuti per fare fronte a particolare doveri ed obblighi personali e, in quanto riconosciuti in via legislativa, possono essere dedotti dal reddito complessivo. Le spese mediche rientrano nella categoria delle: Spese necessarie alla vita. Tra le spese socialmente utili si possono includere: Le oblazioni in favore delle organizzazioni non governative. L'applicazione delle aliquote d'imposta all'imponibile netto determina: L'imposta lorda, dalla quale occorre scomputare le detrazioni di imposta per ottenere l'imposta netta. Dall'imposta netta, per stabilire quella da versare, vanno detratti/e: Gli acconti di imposta versati. I redditi soggetti a tassazione separata: Sebbene erogati in un'unica soluzione e tassabili secondo il principio di cassa, ossia al momento della percezione da parte del soggetto passivo, si collegano ad attività svolte in un lungo periodo di tempo.

Un reddito è fondiario: Se deriva da un immobile che presenta contemporaneamente due caratteristiche: è iscritto, o iscrivibile, nel catasto (che si distingue in catasto dei terreni e catasto edilizio urbano) ed è situato nel territorio dello Stato. I redditi fondiari si suddividono in: Redditi dominicali dei terreni; redditi agrari e redditi dei fabbricati. Il reddito fondiario è imputato: Ai possessori degli immobili a titolo di proprietà, enfiteusi, usufrutto o altro diritto reale per il periodo di imposta in cui si è verificato il possesso. Il reddito dominicale: È quello che deriva dal semplice possesso dell'immobile ed è imputato al possessore del fondo a titolo di proprietà o altro diritto reale. Sono qualificate attività agricole: La manipolazione, conservazione, trasformazione, commercializzazione e valorizzazione dei prodotti del fondo, anche se non svolte sul terreno, quando abbiano ad oggetto prodotti ottenuti prevalentemente dalla coltivazione del fondo o dall’allevamento di animali. Il reddito dei fabbricati: È costituito dal reddito medio ordinario ritraibile da ciascuna unità immobiliare urbana, determinato secondo le tariffe d’estimo del catasto, che distinguono le unità immobiliari in categorie e classi.

Titolare del reddito dei fabbricati è: Il proprietario dell’immobile, l’usufruttuario e colui che ha il diritto di uso dell’abitazione. Sono considerati redditi di capitali: Quelli che derivano dal capitale investito o conferito, in cui lo stesso è utilizzato in una struttura produttiva organizzata alla quale il soggetto titolare del capitale partecipa e la cui partecipazione è rappresentata da un titolo (azione, quota o simili).. La partecipazione ad una società è considerata qualificata quando: Rappresenta una percentuale dei diritti di voto esercitabili in assemblea superiore al 2 (se società quotata in mercati regolamentati) o al 20 per cento (non quotata) ovvero una partecipazione al capitale o patrimonio superiore al 5 (quotate) o al 25 (non quotate) per cento. Gli interessi sui mutui: Si presumono percepiti alla scadenza e nella misura pattuite; se le scadenze non sono pattuite, gli interessi si presumono percepiti nell’ammontare maturato nel periodo di imposta. Se la misura non è determinata per iscritto, gli interessi si computano al saggio legale.


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