Saggio \"Professione Youtuber\"- Prova di management dei media PDF

Title Saggio \"Professione Youtuber\"- Prova di management dei media
Course Economia E Management Dei Media
Institution Università Commerciale Luigi Bocconi
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prova di management dei media...


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Professione Youtuber Da trampolino di lancio a professione: i trucchi e i segreti del nuovo mestiere.

El cartel Youtube è una piattaforma web nata nel 2005 in America che permette di condividere video con gli altri utenti della rete. L’enorme successo riscosso dal passaparola ha portato Google ad acquistarla nel 2006. Attualmente è il secondo sito più visitato al mondo, dopo Google. Questa piattaforma ha oltre un miliardo di utenti, quasi un terzo di tutti gli utenti di internet. Youtube è un sito web ad accesso gratuito con un modello di affari basato sulla pubblicità. Ad oggi è anche l’unica piattaforma social che può rappresentare una fonte di guadagno per gli utenti che caricano materiale originale. Infatti per aprire un nuovo canale Youtube non servono soldi ma idee. La parola chiave è ‘Originalità’. Gli utenti che producono video su questa piattaforma vengono chiamati Youtuber. La popolarità degli Youtuber è ormai altissima. Alcuni vengono ingaggiati da aziende per pubblicizzare i loro prodotti, per tour o merchandising. I filoni più redditizi sono il gaming (lezioni e recensioni di videogiochi), il fashion (tutorial su come vestirsi e truccarsi) e l’entertainment (contenuti comici). Il mercato italiano è molto più circoscritto a causa del digital divide e della barriera linguistica. Nonostante ciò anche in Italia si sono sviluppati youtubers con milioni di iscritti, come Frank Matano, Favij, Willwoosh, CutiePieMarzia, Ipantellas Yotobi e molti altri. COME GUADAGNARE CON YOUTUBE Il mezzo principale per guadagnare su Youtube sono le pubblicità e di conseguenza più visualizzazioni si hanno maggiori saranno i ricavi. Ogni 1000 visualizzazioni si ha una ricompensa monetaria che è variabile nel tempo e da Paese in Paese. Per diverse ragioni non tutte le visualizzazioni sono però monetizzabili perché vengono considerate tali solo se rispettano degli standard imposti da youtube (per esempio tempo effettivo di visione). Inoltre esistono programmi che consentono di non visualizzare le pubblicità e

quindi non permettono di monetizzare la visualizzazione. COME GUADAGNANO GLI YOUTUBERS Sembrerà strano ma il guadagno degli youtubers dipende solo in una piccola parte dalle visualizzazioni. La restante, e più consistente, deriva infatti dalla loro popolarità. Di fatto gli Youtubers sono considerate delle vere e proprie star del web. Per questo motivo vengono spesso remunerate per la partecipazione ad eventi o fiere. Un’altra fonte di guadagno è rappresentata dalla promozione di prodotti o applicazioni; sempre più aziende invitano gli Youtubers a usare i loro prodotti e a sponsorizzarli nei loro video. Le offerte che vengono proposte possono riguardare sia ricompense monetarie che regali di prodotti o codici sconto. I codici sconto divengono per gli youtubers la percentuale di guadagno sui prodotti acquistati dai loro utenti.

Anche Casadei, manager dei più famosi Youtubers italiani come Favij, ritiene che di web si può vivere solo se ai proventi che si raccolgono dai diritti dei propri video vengono affiancati ricavi di attività indotte, provenienti per esempio da attività di marketing, partnership con aziende e partecipazioni ad eventi. Casadei, in una sua intervista a ‘Il Sole 24 Ore’, aggiunge che non tutti riescono ad approdare in tv o in libreria o in radio, ma le collaborazioni con le aziende rappresentano un ottima opportunità per valorizzarsi. COME AUMENTARE LE VISUALIZZAZIONI SU YOUTUBE Innanzitutto è molto importante che il canale abbia un Home Page ben strutturata, con una copertina adeguata che fornisca tutte le informazioni sull’attività e i link di contatto. Per attirare l’attenzione del pubblico bisogna proporre contenuti che interessano i visitatori e coerenti con i propri obiettivi. 1

Per scoprire cosa interessa basta visualizzare le statistiche pubbliche di Google e YouTube presenti su internet. Dopo aver scelto l’argomento, bisogna cercare titoli accattivanti e tag ottimizzati che corrispondono alle parole più cercate nel web. Questo permette di essere più rintracciabili nelle ricerche di google o sullo stesso youtube. Passo successivo, prima della pubblicazione del video, è inserire una descrizione relativa al contenuto del video stesso e le annotazioni (fumetti che invitano ad iscriversi al canale, commentare, fare donazioni ecc.). Può essere utile far riferimento anche ai filmati caricati precedentemente sul canale e invitare i visitatori ad iscriversi allo stesso e mettere “mi piace” al video. STORIE DI SUCCESSO NEL MONDO YOUTUBE

Willwoosh è un esempio di Youtuber che ha usato questa piattaforma web come trampolino di lancio. Nel 2011 il suo canale risultava essere quello con più iscritti e il più visualizzato in Italia. La notorietà ottenuta sul web gli ha permesso di passare alla tv recitando in diverse serie televisive (come ‘Baciato dal Sole) o pellicole cinematografiche (come ‘Una canzone per te’ o ‘Matrimonio a Parigi’). Oltre al successo televisivo il famoso Youtuber è apparso anche in radio conducendo una trasmissione radiofonica su Radio Deejay (‘A tu per tu’). I The Show (Alessio Stigliano e Alessandro Tenace), famosi Youtuber nel campo degli esperimenti sociali, considerano ormai la loro attività come una vera professione. Per questi ragazzi, studenti di ingegneria e architettura, infatti, non importa quanti esami mancano alla laurea ma il loro vero obiettivo era arrivare ad un milione di iscritti nel loro canale. I ragazzi ritengono però che il loro percorso di studi abbia, sotto un certo punto di vista, a che fare con la produzione dei loro video. Infatti per crearne uno è necessaria la capacità progettuale di un ingegnere e la creatività di un architetto. Nei loro primi video lo scopo principale era quello di puntare sulla reazione delle persone. Inizialmente i video erano semplici e alcuni anche senza parole. La comicità stava 2

appunto nella reazione delle persone, ma era anche un modo per capire come la gente reagiva quando veniva minacciata la loro privacy. Con il passare del tempo si sono evoluti, ora puntano sull’azione che devono compiere e non più sulla reazione degli altri. Questi due ragazzi hanno iniziato con delle candid comiche e dopo aver visto che i follower aumentavano hanno pensato di usare il loro canale anche per trasmettere un messaggio educativo. I loro video partono da una tematica, un luogo o un oggetto e da li costruiscono la trama. Le scene vengono scritte tutte prima, ma si tratta di linee guida, poi a seconda della situazione i The Show improvvisano. Gli Youtubers, in generale, nei loro video sono attori, registi, autori e montatori. Questi ragazzi hanno iniziato con tecnologie semplici per poi evolversi piano piano. Sono partiti con esperienza zero in fatto di editing e riprese e poi hanno imparato sul campo, costruendo il tutto da soli. I The Jackal sono i nuovi fenomeni del web, napoletani che giocano con ironia con gli stereotipi italiani. Le visualizzazioni del loro canale continuano ad aumentare (quasi 50 milioni) e negli ultimi anni hanno ricevuto anche importanti riconoscimenti, come il Gran Galà del Cinema e il Giffoni Film Festival. I The Jackal, però, non vogliono essere chiamati Youtuber perché per loro questa è solo una piattaforma come un'altra per far circolare i loro video. Molti, infatti, sono i clienti che oggi li contattano per realizzare spot e cortometraggi. Esempio di grande successo è la loro collaborazione con Carrefour per la realizzazione di spot pubblicitari divertenti ed originali.. A differenza di altri Youtuber hanno creato una struttura solida che lavora su progetti molto diversi ma sempre con il fine di dare vita ad autoproduzioni di qualità. I The Jackal hanno provato a lanciarsi anche in tv girando ‘Spin Doctor’ per il programma

‘Gli Sgommati’, ma ciò è completamente diverso dal loro mondo. La filosofia di questi ragazzi, a differenza di molti altri, non è puntata sul raggiungere molte visualizzazioni, ma sul migliorare sempre più. Favij, youtuber diciannovenne, diplomato in perito informatico, ha oggi più di un milione di iscritti al suo canale Youtube. E’ lo youtuber più famoso ed influente d’Italia. Favij inizia la sua carriera a 14 anni con degli amici, ma a 16 anni decide di crearsi un canale tutto suo dove parlare di videogiochi in particolare e del mondo dell’informatica e del web. Favij pubblica un video al giorno e ciò richiede circa 5 ore di tempo per registrarlo e montarlo ma in questo modo tutti i suoi fans possono trovare sempre un contenuto nuovo e diverso e il suo pubblico cresce in modo esponenziale. YOUTUBE E I MEDIA TRADIZIONALI Molti Youtubers sono passati dalla piattaforma web alla televisione come ad esempio Frank Matano che dai semplici scherzi telefonici è diventato prima inviato speciale per ‘Le Iene’ e poi giudice di “Italia’s got Talent”. Un altro esempio è offerto da Sky che ne ha coinvolti alcuni nella creazione di un programma televisivo, “Social Face”. I nuovi divi del “tubo” sono approdati anche nel mondo del cinema realizzando pellicole che hanno riscosso un risultato positivo al botteghino come ad esempio “Game Therapy” con Favij. Vengono addirittura prodotte delle serie televisive destinate solamente a Youtube come “freaks the series” con Willwoosh . Da ultima si ricorda la partecipazione del duo “the show” al programma televisivo “Pechino express” che li ha visti vincitori del programma e ciò ha consentito di estendere la loro popolarità anche al fine di promuovere la vendita del loro primo libro YOUTUBE VS TV - ELEMENTI IN COMUNE Anche nel web è importante seguire determinate regole simili a quelle utilizzate nel settore televisivo come:  Targhetizzazione del pubblico

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Orario di pubblicazione dei video in base al proprio target di riferimento Presenza di una sigla iniziale Molti video vengono proposti con una cadenza periodica e sotto forma di episodi Vengono creati trailer per sponsorizzare l’uscita di un nuovo video

Lama Laggante, Youtuber Bocconiano nel settore gaming dal 2008 con più di 210 mila iscritti, ha chiarito alcune curiosità riguardo il mondo Youtube. ‘Nella tua ottica futura, vedi youtube più come una piattaforma di lancio per passare poi alla televisione o comunque su altri canali oppure come un mestiere a sé stante?’ ‘All’inizio, per alcuni può essere stata una piattaforma di lancio ma a differenza di cosa si può pensare al di fuori, lo youtuber è più che altro una professione a sé stante, anche se un po’ particolare. Professione particolare perché di youtube rimane ben poco. Una volta che una persona diventa famosa nel web, youtube è il mezzo che fa arricchire meno. I guadagni maggiori, infatti, si ricavano da altre attività, come eventi o product placement che ti permettono di guadagnare 10 volte di più rispetto alle semplici visualizzazioni.’ ‘E questa nuova professione, quanto tempo può occupare?’ ‘Nel campo del gaming, può richiedere fino a 8 ore al giorno in quanto bisogna cercare di far accadere qualcosa di veramente divertente nel gioco, non bisogna semplicemente stare davanti ad un computer. Inoltre bisogna guardare video di altri Youtubers da tutto il mondo per comprendere i nuovi trend e cercare di portare nel proprio canale qualcosa di unico e originale.’ ‘Entrando nello specifico, quali sono le principali fonti di guadagno oltre alle visualizzazioni?’ ‘Principale fonte di guadagno sono gli eventi, organizzati soprattutto in centri commerciali, dove le entrate si possono aggirare anche attorno ai 2/3 mila euro. Spesso noi Youtubers veniamo anche invitati a fiere dedicate esclusivamente alla 3

tecnologia e al game e naturalmente il guadagno varia in base alla propria popolarità e alla popolarità degli altri youtubers presenti. Spesso si viene anche contattati da aziende per sponsorizzare loro prodotti o loro app. In questo caso il guadagno è più alto, circa 5000 euro, ma i contenuti devono essere coerenti con i propri video. Se uno non rimane coerente rischia di perdere visualizzazioni. E’ tutto basato sulla reputazione che uno si crea durante gli anni, bisogna stare attenti ad un sacco di cose.’ ‘Riguardo ai contenuti dei tuoi canali, tu fai una scelta comunicativa mirata, eviti di usare certe parole?’ ‘Partendo dal presupposto che il 70% dei miei iscritti è compreso in una fascia di età tra i 17 e i 24 anni ho sempre cercato di mantenere youtube come inizialmente l’avevo pensato, rivolto a tutti. Ho sempre tenuto al fatto che un ragazzino che guarda i miei video non venga “sgridato” dai genitori a causa di un linguaggio volgare utilizzato. Certamente dire parolacce o bestemmie in Italia è un modo per fare molte più visualizzazioni e molti più iscritti. E’ una legge non scritta di Youtube. Io ho sempre cercato di mantenere lo stesso stile che avevo otto anni fa.’ ‘Riguardo invece alle informazioni che voi Youtubers riuscite a ricavare dai vostri followers, quali utilizzi maggiormente?’ ‘Uno dei dati principali è l’orario in cui i followers guardano maggiormente i tuoi video. Negli ultimi anni l’orario di punta è cambiato, forse a causa della diffusione dei dispositivi mobile. Il mio orario di punta, ad esempio, è alle 13:30 (14:30 fino a pochi anni fa), quando i ragazzi escono da scuola e tornando a casa si guardano i miei video dal cellulare. Quando arrivo a pubblicare due video al giorno, il secondo lo metto in rete verso le 17, quando di solito il ragazzo finisce di giocare o studiare e ritorna a navigare nel web. Altre informazioni che abbiamo è la durata media di visualizzazione, la città da dove viene visto e l’età media. Queste informazioni sono meno rilevanti per la pubblicazione del video, ma possono tornare utile nell’organizzazione di eventi.’

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Sitografia F. Prisco, Professione youtuber: chi sono, da dove vengono e quanto guadagnano le star del «Tubo», in http://www.ilsole24ore.com/art/cultura/2014-09-27/professione-youtuber-chi-sonodove-vengono-e-quanto-guadagnano-star-tubo-140400.shtml?uuid=ABjOjmxB (ultima consultazione il 30/11/16) Guida Youtube, Introduzione al Programma partner di YouTube, https://support.google.com/youtube/topic/14965?hl=it&ref_topic=2676320 (ultima consultazione il 30/11/16) F. Prisco, «Di Youtube si può vivere (se ci sai fare con il marketing)». Parola di guru, in http://mobile.ilsole24ore.com/solemobile/main/art/tecnologie/2015-06-19/di-youtube-si-puovivere-se-ci-sai-fare-il-marketing-parola-guru--191051.shtml?uuid=ACmYwjD&refresh_ce=1 (ultima consultazione il 30/11/16) Fastweb, web e digital, https://www.google.it/amp/www.fastweb.it/amp/web-e-digital/chi-e-favijil-re-degli-youtuber-italiani/?client=safari (ultima consultazione il 30/11/16) F. Menichella, theShow, esperimenti sociali, scherzi e youtube, in http://www.gqitalia.it/news/2015/07/20/theshow-esperimenti-sociali-scherzi-e-youtube/ (ultima consultazione il 30/11/16) S. Fumarola, Fenomeno Willwoosh: "Da YouTube a RaiUno rappresento i giovani”, in http://www.repubblica.it/spettacoli/tvradio/2016/02/06/news/fenomeno_willwoosh_da_youtube_a_raiuno_rappresento_i_giovani_132846225/ (ultima consultazione il 30/11/16) E. Barberis, Dentro la tana del fenomeno The Jackal: «Non chiamateci youtuber», in http://www.rollingstone.it/cinema/news-cinema/dentro-la-tana-del-fenomeno-the-jackal-nonchiamateci-youtuber/2014-10-14/ (ultima consultazione il 30/11/16)

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