Scelta intertemporale PDF

Title Scelta intertemporale
Author Alessia Lepre
Course Microeconomia
Institution Università degli Studi di Trieste
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LO SCAMBIO INTERTEMPORALE Un nuovo mercato: lo scambio tra oggi e domani Dare e prendere a prestito Possiamo immaginare che le decisioni di consumo siano, come abbiamo fatto fino finora, legate al vincolo di bilancio di ogni periodo. In ogni periodo percio abbiamo immaginato di spendere esattamente il reddito a disposizione. Tuttavia, nelle economie moderne esiste la possibilita attraverso una molteplicita di strumenti di trasportare il potere d’acquisto dal presente al futuro (e viceversa). Esiste cioe la possibilita «commerciare» tra il presente e il futuro di attuare cioe uno scambio intertemporale. Scelta intertemporale: • Ci saranno percio due beni: • Il consumo nel periodo 1 (che indichiamo con C1) e il consumo nel periodo 2 (C2). • Come nel modello standard supponiamo che le preferenze del consumatore sull’insieme di tutti i panieri (C1,C2) possano essere descritte da una mappa di curve di indifferenza • In questo caso particolare, le preferenze descrivono le preferenze intertemporali del consumatore. Scelta intertemporale costruire il vincolo di bilancio: • Il consumatore ha una dotazione di reddito in ogni periodo. Il reddito nel periodo 1 e I1 mentre il reddito nel periodo 2 e indicato da I2. • Il consumatore puo scegliere di consumare in ogni periodo esattamente un ammontare pari al suo reddito in quel periodo. • Percio, il paniere (C1,C2) = (I1,I2) e sicuramente un paniere ammissibile per il nostro consumatore. Quali nuovi elementi entrano in gioco nello scambio • Ipotizziamo che gli agenti vivano due periodi e che abbiano a disposizione un reddito complessivo dato, suddiviso tra i due periodi in vari possibili modi. • Il reddito complessivo a disposizione sara dato da • I= I 1 +I 2dove le sottoscritte indicano i due periodi • E' possibile prendere e dare a prestito risorse da un periodo all’altro dietro pagamento di somma definita in percentuale sulle risorse date prese o date a prestito -il tasso di interesse• r e il tasso d'interesse reale • • Il pagamento e dovuto perche il prestatore perde l’opportunita di usare i fondi a vantaggio del mutuatario (rinuncia al consumo presente)

Il vincolo di bilancio

Questa possibilita amplia le possibilita di scelta dell’individuo. Il vincolo di bilancio contemplera la possibilita che io spenda tutto il mio reddito (I 1 +I 2) indebitandomi, oppure che io lo spenda tutto domani dando a prestito tutta la dotazione di reddito al tempo 1. Come sempre il prezzo dello scambio,il tasso di interesse, e dato dal mercato (mercato dei fondi mutuabili» dove si incontrano coloro che offrono denaro in prestito « i risparmiatori « e coloro che desiderano prendere a prestito)

Vincolo.. Se risparmiassi tutto il mio reddito oggi, il reddito disponibile per il consumo domani sarebbe pari a I2+ I1(1+r) - se invece volessi consumare tutto il mio reddito oggi sarebbe pari a: I1+ I2/(1+r) Il valore del reddito nel tempo Indebitarsi==> Reddito totale sara uguale a I1+ I2/(1+r) Risparmiare==> Reddito totale sara uguale a I1+ I2*(1+r) Se ipotizziamo che il tasso di interesse sia il 10% • Un euro risparmiato oggi, varra domani 1,1 • Un euro preso a prestito dal reddito di domani, varra oggi 0,90 euro

L’utilita del consumatore U=(C1,C2) • Curve di indifferenza • Essendo il consumo in ciascun periodo un bene, le curve di indifferenza saranno negativamente inclinate e, come di consueto, convesse

Il vincolo di bilancio

I1+ I2/(1+r)= C1+C2/(1+r) Valore attuale del reddito = valore attuale del consumo Esplicitiamo C1=-C2/(1+r)+ I1+ I2/(1+r)

Intercette C1=0 C2/(1+r)= I1+ I2/(1+r) Intercetta orizz. C2= I1 (1+r) + I2 Intercetta ver. C2=0 C1=I1+ I2/(1+r) Inclinazione del vincolo di bilancio 1/1+r Il punto di dotazione iniziale e dato dal reddito inizialmente attribuito ai due periodi I1e I2

La scelta del consumatore su due periodi di tempo

scambio intertemprale: RISPARMIO

scambio intertemprale: INDEBITAMENTO

Una variazione nella dotazione iniziale Una variazione nella dotazione inziale puo essere dovuta a: • Variazione nel reddito presente • Variazione nel reddito futuro •In tutti e due i casi si determinera uno spostamento della retta di bilancio verso l’esterno o l’interno.

Risparmio e consumo non dipendono piu dal reddito corrente ma sono influenzate anche dai guadagni attesi futuri ( dal tasso di interesse). Un guadagno atteso futuro elevato indurra a trasferire reddito dal futuro al presente e viceversa.

Variazione del reddito e scelta intertemporale

Effetti di un aumento del tasso di interesse • • •

un aumento del tasso d’interesse ha effetti opposti sulla ‘ricchezza’ di risparmiatori e debitori. I risparmiatori diventano piu ricchi e i debitori piu poveri Questo fatto ha implicazioni importanti su come cambia il risparmio del consumatore al variare del tasso d’interesse

Caso del debitore Variazione del consumo nel periodo 1 ( e quindi del risparmio) • L’aumento del tasso d’interesse determina un effetto sostituzione e un effetto reddito. Come sempre l’effetto sostituzione va nella direzione opposta della variazione del prezzo, che in questo e il tasso d’interesse. • Un aumento del tasso d’interesse implica una perdita di ricchezza per un consumatore che originariamente chiedeva a prestito. • Quindi, se il bene ’consumo oggi’ `e un bene normale anche l'effetto reddito di un aumento del tasso d’interesse deve essere negativo. • Nel caso di un debitore, entrambi gli effetti di una variazione del prezzo sulla domanda del «bene normale» consumo nel presente vanno nella stessa direzione. • Conseguentemente, la curva di domanda per questo bene e decrescente. In seguito a un aumento del tasso di interesse il consumatore chiede meno prestiti. Caso del risparmiatore • Anche nel caso di un risparmiatore l’effetto di sostituzione di un aumento del tasso di interesse sul consumo presente e negativo. • ma poiche la ricchezza di un individuo che sta risparmiando aumenta in seguito a un aumento del tasso d’interesse positivo e la domanda per il bene ‘consumo nel periodo 1’ aumenta. aumenta l’effetto di reddito e • l’effetto complessivo dipende da quel effetto prevalga, se l’effetto reddito o sostituzione. In sintesi • Nel caso di un risparmiatore i due effetti di una variazione del tasso d’interesse sulla domanda del bene normale ‘consumo nel periodo 1’ vanno in direzioni opposte. • Per cui il segno dell’effetto totale dipende da quale dei due effetti parziali `e dominante. • Se l’effetto dominante e quello di sostituzione allora la curva di domanda per il consumo nel presente e decrescente. • Se prevale l’effetto reddito allora la domanda per il consumo nel presente aumenta all’aumentare del tasso d’interesse.

Scelte di risparmio e intervento dello Stato • La scelta tra consumo oggi e consumo domani coinvolge aspetti particolarmente importanti quando guardiamo al risparmio oggi come un accantonamento realizzato nel corso della vita lavorativa finalizzato a garantire un adeguato livello di consumo dopo il pensionamento. • Su questa scelta, che ha possibili evidenti ricadute anche sul piano sociale, gli Stati moderni sono intervenuti con diversi strumenti per vincolare le scelte dei singoli e/o con sistemi previdenziali pubblici e prelievo obbligatorio di contributi durante la vita attiva. • Il risparmio pensionistico e una delle componenti piu importanti del risparmio complessivo. Effetti della previdenza sociale sul comportamento economico • Qualcuno sostiene che i sistemi di previdenza sociale distorcono il comportamento degli individui e riducono l’efficienza dell’economia. • L’introduzione di sistemi pensionistici pubblici (obbligatori) altera le scelte di risparmio, attivando piu effetti tra cui «l’effetto di sostituzione della ricchezza». • Secondo l’effetto di sostituzione della ricchezza, la previdenza sociale (risparmio forzato pubblico) tende a “spiazzare” il risparmio privato. • Tuttavia il ruolo che il sistema previdenziale svolge e piu delicato e complesso perche ha un impatto importante sugli equilibri della societa e coinvolge diverse dimensioni.

Le funzioni del sistema previdenziale Funzione assicurativa (income smoothing): il sistema pensionistico trasferisce reddito lungo l’arco di vita dell’individuo dal periodo di attivita a quello di vecchiaia – assicurazione contro la caduta di reddito associata alla cessazione dell’attivita lavorativa; – associa il trattamento pensionistico ai contributi versati; – affianca il meccanismo individuale del risparmio/investimento.

Le funzioni del sistema previdenziale pubblico Funzione previdenziale: il sistema pensionistico garantisce all'individuo il mantenimento di un tenore di vita simile a quello raggiunto nella fase terminale della vita lavorativa (purche abbia adeguatamente contribuito al finanziamento del sistema) Funzione assistenziale: il sistema attribuisce a tutti i cittadini un reddito adeguato ad una esistenza dignitosa Richiede una dissociazione tra contributi versati e pensioni percepite in modo da sostenere i redditi bassi.

OFFERTA DI LAVORO La scelta di lavorare: l’offerta di lavoro:beni e mali Il lavoro e un bene o un male? Procura disutilita? Se il lavoro procura disutilita, allora la scelta dovrebbe essere immediata: dedicare tutte le ore disponibili al tempo libero e non a lavorare. In realta l’aspetto omesso dal ragionamento e il ruolo strumentale del lavoro, volto ad ottenere un reddito che permette di raggiungere un determinato livello di consumo.

Rappresentare la scelta Per adattare il modello di scelta del consumatore al nostro contesto e necessario rappresentare adeguatamente l’aspetto strumentale dell’offerta di lavoro identificando anzitutto i beni oggetto di scelta: • Consumo C • Tempo libero H Data una dotazione totale di tempo (T), la scelta delle ore di tempo libero definisce contemporaneamente il numero di ore di lavoro.

La scelta del lavoratore fra reddito e tempo libero Possiamo scrivere il problema del lavoratore nel modo seguente: U= U(C,H) Vincolo L + H =T C= L*w

T=24

Ponendo i prezzi del bene composito,C,P=1 possiamo scrivere

C=w(24-H)

C+wH =24w Reddito pieno (Full income)

Scelta ottima Per massimizzare l’utilita, dato il salario reale, il lavoratore sceglie nel punto di ottimo in cui: il SMS e uguale al rapporto tra i prezzi dove cioe, il rapporto tra l’utilita marginale del tempo libero e l’utilita marginale dei beni di consumo e uguale al salario. (Il prezzo de beni di consumo e uguale a 1)

SMS=∂U/∂H/∂U/∂C =w

La scelta del numero di ore di tempo libero determina, per differenza, il numero di ore di lavoro scelto dal lavoratore.

Analisi grafica La scelta ottima si analizza graficamente ponendo sull’asse delle ordinate l’ insieme di beni di consumo (C) e su quella delle ascisse il tempo libero e indicando sullo stesso asse la quantita totale di ore a disposizione ( T= T max) Sull’asse delle ascisse si leggono, da sinistra a destra, le ore di tempo libero (H); le ore di lavoro sono date dalla differenza tra Tmax e le ore di tempo libero scelte (H*); le di lavoro si leggono da destra a sinistra.

La scelta fra reddito e tempo libero del lavoratore

Nel grafico proposto il reddito corrisponde al valore dei beni di consumo (C). Il numero massimo di ore di lavoro disponibili alla settimana a 168. L e il tempo di lavoro.

L'offerta di ore di lavoro I lavoratori lavoreranno di piu a un salario piu alto? • L'effetto sostituzione di un salario piu alto incoraggia il lavoratore a offrire piu ore di lavoro poiche il tempo libero e diventato piu costoso in termini di reddito perduto. Il lavoratore e incoraggiato a sostituire il tempo libero con il reddito, vale a dire a lavorare di piu • L’effetto reddito ha un risultato opposto sullo sforzo di lavoro rispetto all'effetto sostituzione: un piu alto reddito reale tende a tradursi nell'aumento del consumo di tutti i beni normali, e il tempo libero per la maggior parte delle persone e un bene normale. L'effetto reddito di un aumento del saggio di salario incoraggia, quindi, il consumo di tempo libero e porta il lavoratore a lavorare di meno.

La reazione del lavoratore a una variazione del salario

Effetti di una crescita del salario Si identifica come di consueto l’effetto reddito e l’effetto sostituzione. L’effetto sostituzione si misura individuando un vincolo di bilancio fittizio con un inclinazione pari al valore del nuovo salario reale e tangente alla curva di indifferenza iniziale;( spostamento da E a E 1) l’effetto reddito con lo spostamento da E 1 E’.

Effetto reddito e sostituzione e curva di offerta di lavoro Dalla massimizzazione dell’utilita possiamo derivare la curva di offerta di lavoro che mostra la relazione tra salario e quantita di lavoro offerta. Se predomina l’effetto sostituzione la curva di offerta di lavoro avra la pendenza positiva; Se predomina l’effetto reddito la curva diofferta avra pendenza negativa.

L'offerta individuale di ore settimanali di lavoro

E possibile una curva di offerta di lavoro piegata all'indietro? Da osservare che questo fatto non dipende da un insieme insolito di condizioni, come avviene nel caso della curva di domanda con pendenza positiva, ma richiede solo che il normale effetto reddito di un piu alto salario ecceda l'effetto di sostituzione. Tuttavia si pensa che l’effetto reddito possa eccedere l’effetto sostituzione al di sopra di un certo livello salariale. Altre obiezioni di fondo Un’altra obiezione a l modello e che non rappresenti bene le scelte sull’ offerta di lavoro che in realta appaiono piuttosto vincolata dalla necessita e dall’organizzazione aziendale; l’offerta di lavoro a livello aggregato sembra inoltre piuttosto anelastica. Il modello sembra spiegare invece piuttosto bene la crescita dell’offerta di lavoro in termini di aumento della partecipazione ( al mercato del lavoro), in particolare delle donne.

Da dove viene il salario: il mercato del lavoro Offerta di lavoro • Ls= F(w) • LD = F(w) • La domanda di lavoro si deriva dalla funzione di produzione dell’impresa: «domanda derivata «

• Per le condizioni di massimizzazione del profitto prossimo scrivere • P*PMaL = w • Prodotto marginale in valore = salario Memo Massimizzazione del profitto dell’impresa In termini formali Max π = RT-CT π = pq -(wL(q)+r?) dπ dq=p-w*dL/dq=0 Costo marginale= ricavo marginale = P Massimizzazione del profitto rispetto a L: Max π = RT-TC L π = pq(L) -(wL+r?) dπ/dL=p*dq/dL-w=0 PPMa=w Prodotto marginale in valore = W oppure Pma= w/P Prodotto marginale = salario reale. La curva di domanda di lavoro e anche la curva di prodotto marginale dell’impresa. Un modo semplice di introdurre nei grafici esaminati la scelta se lavorare per il mercato o no e prevedere che esista un reddito non da lavoro, cioe una certa quantita di beni di cui l’individuo (o la famiglia) puo disporre anche in assenza di redditi da lavoro per il mercato( per es. prodotti dal lavoro domestico.

Offerta di lavoro in presenza di redditi non da lavoro

L’aumento del salario induce un individuo che al salario w0 non lavorava per il mercato a entrare nel mercato del lavoro offrendo un numero positivo di ore di lavoro

Un approccio alternativo L’approccio delle attivita (G. Becker) L’utilita deriva non dal tempo libero e dal consumo ma dalle «attivita» , per esempio pranzare, andare al cinema, dormire.. che prevedono l’uso congiunto di tempo libero e beni Il problema si potrebbe scrivere cosi: • U= f(ai) dove ai= attivita • ai= F( C(Lm), Ln) • dove Lm e il Lavoro per il mercato; L n Lavoro non di mercato) • Lavoro per il mercato e lavoro non di mercato sono input nella funzione di produzione delle attivita • Cambiamento delle produttivita relative nel lavoro domestico e in quello per il mercato determinano l’ottima allocazione delle risorse....


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