Title | 10 Scelta DEL Lavoro E Socializzazione Organizzativa |
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Course | Psicologia del lavoro e dell'organizzazione |
Institution | Università Cattolica del Sacro Cuore |
Pages | 6 |
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Appunto capitolo 10 libro . ...
SCELTA DEL LAVORO E SOCIALIZZAZIONE ORGANIZZATIVA LA SCELTA DEL LAVORO In psicologia del lavoro esiste una copiosa letteratura che studia le variabili che influenzano la scelta del lavoro: Bisogni individuali Ricerca di equilibrio persona-ambiente Convinzioni di autoefficacia personale Essendo l’individuo considerato nel suo contesto, la scelta del lavoro può essere considerata come: CONSEGUENZA DELLA RELAZIONE CHE LA SINGOLA PERSONA E’ RIUSCITA A COSTRUIRE CON I SUOI CONTESTI DI VITA E CON IL MERCATO DEL LAVORO COSA ACCOMUNA QUESTE PERSONE? • SARA 25 ANNI Il mese prossimo si laureerà in biologia • MARCO 35 ANNI Lavora in banca fin da dopo il diploma. La distanza da casa e la staticità del suo lavoro iniziano però a starle stretti. Nonostante abbia cercato di parlarne con il suo responsabile questo gli ha detto chiaramente che non ci sono possibilità di cambiamento • CLAUDIO 48 ANNI Operaio, l’azienda in cui lavora da quasi 30 anni è stata colpita dalla crisi. Dopo un 6 mesi di cassa integrazione al 50% è arrivata comunicazione che l’azienda chiuderà. DARSI UN OBIETTIVO Processi di socializzazione pre-lavorativa Storia complessiva delle esperienze di relazione persona-contesto contribuiscono a definire la prospettiva temporale futura di un individuo e la sua capacità di elaborare un progetto REALISTICO e SOSTENIBILE Lo spazio temporale a venire che influenza il comportamento presente» (Kurt Lewin, 1939) ATTIVARSI PER RICERCARE LAVORO NEL CONCRETO Pianificazione della ricerca del lavoro Messa a punto del Curriculum Vitae Aiuto di persone più esperte che affianchino e guidino aiutando a ripercorrere esperienza fatta (e reinterpretare fallimenti) e a costruire il proprio futuro Controllo degli stati emotivi L’INGRESSO NEL MONDO DEL LAVORO Presuppone processo di selezione e un contratto. IL CONTRATTO PSICOLOGICO Argyris (1960): è l’accordo non scritto tra lavoratore e datore di lavoro, tra individuo e organizzazione Schein (1980): scambi e aspettative reciproche che caratterizzano l’interazione tra individuo e Organizzazione Rousseau (1995): insieme di credenze individuali, modellate dall’organizzazione, che si riferiscono ai termini e alle condizioni dell’accordo di scambio e alle reciproche obbligazioni tra individuo e organizzazione
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CONTRATTO IN DIVENIRE Il CONTRATTO PSICOLOGICO, a differenza del CONTRATTO GIURIDICO ha una natura molto più fluida si evolve nel tempo in relazione ai cambiamenti sociali e culturali. Il contratto psicologico influisce sull’impegno della risorsa (commitment) e sulla sua identificazione con l’azienda I TEMI • SVILUPPO DELLE CAPACITÀ E DELLE CONOSCENZE INDIVIDUALI • LA MOTIVAZIONE PROFESSIONALE determina spinta all’azione della persona. • LA QUALITÀ DELLE RELAZIONI CON I SUPERIORI E I SUBORDINATI • IL RUOLO ASSEGNATO IN AZIENDA • IL CODICE ETICO AZIENDALE • LA PERCEZIONE DI EQUITÀ • IL SUPPORTO E LE ASPETTATIVE CHE IL LAVORATORE SI ATTENDE DALL'AZIENDA E VICEVERSA QUANDO VIENE “SOTTOSCRITTO” IL CONTRATTO PSICOLOGICO? I termini del contratto psicologico vengono : “NEGOZIATI” durante la fase di ricerca e selezione (soprattutto con i colloqui) “ DEFINITI” con l’ultima fase del processo: l’inserimento. Sia l'azienda che il lavoratore iniziano a negoziare aspetti riguardanti il contratto psicologico sin dal primo colloquio:
Valuta quali siano le probabilità che la persona sia adatta al ruolo
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Ha la prima opportunità di valutare se possa sentirsi a suo agio in quel contesto organizzativo
La persona e l’organizzazione si valutano reciprocamente. L’IMPRINTING Il primo contratto psicologico è la base per i contratti psicologici che la persona elaborerà con colleghi, superiori, fornitori e clienti durante l’inserimento. La responsabilità è condivisa tra il selezionatore e il responsabile dell’inserimento in azienda. Implicazioni Anche una risorsa molto qualificata per una posizione può, a causa di un inserimento errato, diventare una potenzialità inespressa. Quando le persone investono molto nel contratto relazionale, la sua rottura implica dei costi molto più elevati. Se dopo la rottura del contratto psicologico gli attori coinvolti rimangono in azienda, la loro produttività potrebbe ridursi drasticamente. La rottura del contratto psicologico Rinnegamento osservazione della violazione del contratto indipendentemente da fattori oggettivi. Incongruenza tra ciò che il lavoratore pensava fossero impegni reciproci e la realtà Insoddisfazione, mobbing, demotivazione , comportamenti devianti. INSODDISFAZIONE, DEMOTIVAZIONE, COMPORTAMENTI DEVIANTI, MOBBING, ASSENTEISMO L’INGRESSO NEL MONDO DEL LAVORO DAL PUNTO DI VISTA DELLE PERSONE Il ciclo transizionale di Nicholson (1987) A ,ie r.d o FE 3 p 4 C TA D ESn s B Is M etLgsvalm cf
Ciclo che si attiva ogni volta che si cambia ruolo, nuovo lavoro, passaggio da tirocinio in sevizi alla persona al diventare professionisti abilitanti. Incontro Momenti incontro aspettative /reale LA SOCIALIZZAZIONE ORGANIZZATIVA Processo grazie al quale gli individui diventano parte delle attività di un’organizzazione 3
PROCESSI INDIVIDUALI NELL’INGRESSO LAVORATIVO
TATTICHE DI SOCIALIZZAZIONE ORGANIZZATIVA
PROCESSI INDIVIDUALI 1. CONOSCENZA DELLE CARATTERISTICHE DEL CONTESTO ORGANIZZATIVO ogni organizzazione è un sistema culturale, entro cui si collocano specifiche culture professionali, mercati di riferimento, clienti o utenti. Cercare di capire il sistema culturale di un’organizzazione. 2. ACQUISIZIONE E SVILUPPO DI COMPETENZE PER RISPONDERE ALLE RICHIESTE DELL’ORGANIZZAZIONE conoscere le procedure organizzative, impadronirsi del linguaggio specifico, misurarsi con i tempi e le scadenze. 3. ASSUNZIONE E PRESA IN CARICO DI UN RUOLO LAVORATIVO la prestazione professionale non è mai una prestazione meramente tecnica ma una prestazione di ruolo!! 4. INSERIMENTO E PARTECIPAZIONE EFFICACE AD UN GRUPPO DI LAVORO necessità di acquisire expertise a stare con altri, organizzare e suddividere il lavoro, discutere e decidere insieme, entrare in conflitto e trovare accordi 5. GESTIONE DELLE EMOZIONI soddisfazione, gioia, dolore, dubbio, speranza, gelosia, invidia 6. PROATTIVITÀ E AUTOREGOLAZIONE gli individui non sono recipienti passivi della socializzazione, ma si esprimono anche attraverso un’assimilazione all’ambiente. TATTICHE ORGANIZZATIVE Le tattiche di socializzazione sono le azioni finalizzate a realizzare la migliore integrazione e il più efficace inserimento dei nuovi assunti acquisizione e padronanza dei compiti da svolgere efficacia della prestazione, capacità di leggere i contesti e situazioni e decidere come agire (livelli di impegno e soddisfazione) Alcuni esempi: PROGRAMMI DI INDUCTION introduzione nell’organizzazione. TOJ - Training On The Job metodologia molto strutturata. Prima c’è un tutor. Te le fa vedere, te le fa fare con lui a fianco e poi da solo. Tutoring, mentoring
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PROGRAMMI DI WELCOME E INDUCTION: UN ESEMPIO
ESITI DEI PROCESSI DI SOCIALIZZAZIONE OCCUPAZIONALE Interazione persona-organizzazione Interazioni sociali Capacità di prestazione Impegno e continuità negli apprendimenti Percorsi di carriera (forme/caratteristiche) Benessere psicologico Identità personale e sociale Il committment 5
Costrutto psicologico che spiega il rapporto tra individuo e organizzazione. È la forza che stabilizza, obbliga e orienta i comportamenti. Si esprime secondo 3 aspetti Componente affettiva focus su relazioni, clima (desiderio). Componente normativa esigenza di dover stare per lealtà (sentirsi obbligati) Componente di continuità necessità di rimanere nell’organizzazione (sentire il bisogno). L’intensità del committment Adesione : considerazione reciproca utilità in termini di guadagni e benefici. Identificazione accetto i valori anche se non condivisi totalmente Interiorizzazione legame basato su una vera condivisione dei valori e degli obiettivi organizzativi. I PROFILI DEL COMMITMENT
UNCOMMITTED: relazioni persona-organizzazione disimpegnate COMMITMENT LOCALE: si sviluppa nei confronti dei responsabili più prossimi e del gruppo di lavoro al quale si appartiene COMMITMENT GLOBALE: verso il top management e l’organizzazione nel suo complessso COMMITMENT INTENSO: verso i responsabili, il gruppo di lavoro, il top management e in generale verso l’organizzazione
ESITI DEI PROCESSI DI SOCIALIZZAZIONE OCCUPAZIONALE Interazione persona-organizzazione Interazioni sociali Capacità di prestazione Impegno e continuità negli apprendimenti Percorsi di carriera (forme/caratteristiche) Benessere psicologico Identità personale e sociale
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