Diritto DEL Lavoro 03 PDF

Title Diritto DEL Lavoro 03
Course Giurisprudenza
Institution Università di Bologna
Pages 2
File Size 69.4 KB
File Type PDF
Total Downloads 32
Total Views 148

Summary

Download Diritto DEL Lavoro 03 PDF


Description

DIRITTO DEL LAVORO 25/09/19

Il lavoratore

A chi si applica il sistema di regole chiamato diritto del lavoro, qual è la fattispecie giuridica di riferimento? L’individuazione del lavoratore subordinato serve per delimitare gli ambiti a cui si applica il diritto del lavoro. Il concetto cardine è la nozione giuridica di subordinazione (nessuna definizione), frutto di un’astrazione concettuale basata su alcune norme del cc (artt. 2094 descrizione del lavoratore subordinato, 2222 che delinea il lavoratore autonomo). Norme scritte e dettate in un periodo in cui c’era poco interesse ad entrare nei dettagli del lavoratore subordinato. Nell’articolo non è presente nemmeno il termine di subordinazione ma quello di collaborazione sotto le dipendenze del datore di lavoro. Collaborazione = condizione di lavoro paritaria-> nella norma risalente al periodo corporativo è presente una mistificazione giuridica. Art.2222. Lavoratore autonomo -> colui che lavora senza alcun vincolo di subordinazione Chi è subordinato fruisce dei diritti e delle tutele del diritto del lavoro. Chi sta fuori avrà altre forme di garanzie. La tutela a cui i lavoratori subordinati tengono di più è quella contro la risoluzione del contratto. Il lavoratore subordinato non si distingue sulla base dell’oggetto della prestazione che viene erogata. La subordinazione si attiene al come viene erogata la prestazione e alla libertà che la persona può esercitare nell’ambito della relazione contrattuale, che nel caso di lavoro subordinato subisce una forte restrizione. IL CONTRATTO DI LAVORO NON GENERA SEMPLICEMENTE UNA RELAZIONE DI TIPO OBBLIGATORIO (DEBITO/CREDITO) MA ANCHE UNA RELAZIONE DI POTERE. L’esercizio dei poteri in questa relazione prescinde dal consenso delle parti dopo l’accettazione del posto di lavoro (se si inizia a lavorare per qualcuno il consenso è implicitamente dato, dunque più che di contratto si può parlare di rapporto di lavoro). Mentre il lavoratore non ha dei poteri giuridici da esercitare nei confronti del datore, ma semmai dei diritti, il datore ha nei confronti del lavoratore un potere giuridico rafforzato. La dottrina giuslavoristica del ‘900 si è interrogata su quale fosse la giustificazione di questa posizione di potere che normalmente non si può esaurire in una relazione contrattuale, ma si esaurisce nel fatto che il datore possiede la proprietà dei mezzi di lavoro, il capitale. Il diritto del lavoro cerca di arginare dunque questo potere che altrimenti non avrebbe limiti. Il provvedimento che ha avuto il compito di porre gli argini è statuto dei diritti del lavoratore del 20/03/1970 n.300. Quando i cc deve descrivere il potere del datore di lavoro nel dare gli ordini di servizio, guarda la posizione del lavoratore affermando che è il lavoratore a doversi comportare in maniera diligente e ottemperante al potere direttivo del datore e non afferma esplicitamente la preminenza del potere di quest’ultimo. Non cita nemmeno il potere disciplinare del datore ma all’art.2106 cita le sanzioni disciplinari del datore senza affermare quali siano le sanzioni e soprattutto sulla base di quali comportamenti e sulla base di quale gravità in proporzione al comportamento esse siano utilizzabili (questo articolo è rimasto vigente fino al suddetto ingresso dello statuto del 1970).

I civilisti scrivevano che l’impresa appartenente al datore lo investe della possibilità di controllare il lavoratore, controllo che spesso sconfinava anche nella vita extra-lavorativa e privata dei suoi lavoratori. La modalità di controllo preferita era quella di servirsi delle guardie giurate per controllare i lavoratori.

Siccome non esiste una definizione di subordinazione la giurisprudenza ha ricavato un catalogo degli elementi indiziari per poter andare ad accertare in concreto l’esistenza o meno della subordinazione, che non si può cogliere dall’oggetto del contratto di lavoro. Questi indici della subordinazione sono:  La sottoposizione del lavoratore al potere direttivo, disciplinare e di controllo del datore  Vincoli di carattere organizzativo, di orario  Le modalità di erogazione della retribuzione  L’inserimento nell’organizzazione produttiva altrui  Nomen iuris, etichetta che le parti hanno dato al contratto che qualifica la natura del rapporto di lavoro (questo è l’indice meno rilevante per la giurisprudenza, perché la volontà del lavoratore subordinato non si esercita in piena libertà ad esempio in caso di volontà da parte del lavoratore di modificare parti o addirittura l’intero contratto). Il problema di distinguere il lavoratore subordinato da quello autonomo impegna una buona fetta della giurisprudenza del lavoro, soprattutto in caso di contenzioso (che supera di gran lunga qualsiasi altro tipo di contenzioso civile). La corte d’appello di Bari, riformando una sentenza di primo grado che si era pronunciata per la natura autonoma del rapporto di lavoro, ha qualificato come subordinato il rapporto di lavoro svoltosi tra un avvocato e il suo assistente, condannando il primo ad un risarcimento di 52000 euro più relativi interessi verso il secondo. L’assistente lavorava seguendo le direttive del suo dominus, osservava un orario di lavoro, e svolgeva supporto di lavoro sotto l’osservanza dell’avvocato. I motivi di impugnazione della sentenza sono la violazione e la falsa applicazione dell’art.2094 cc, quindi una illegittima qualificazione del rapporto di lavoro… Quando non è particolarmente apprezzabile la subordinazione di un lavoratore al suo datore, come nel caso di prestazioni di tipo intellettuale, è necessario tenere conto di altri fattori sintomatici come la proprietà dei mezzi di lavoro, il rispetto e l’osservanza di direttive e orari prestabiliti dal datore, la continuità nel tempo della prestazione lavorativa… da ciò, nel caso precedente descritto il giudice ricava una presunzione di subordinazione dell’assistente nei confronti dell’avvocato, perché l’art.2094 è una norma inderogabile, altrimenti il diritto del lavoro non esisterebbe nemmeno (inderogabilità del tipo normativo o legale). La subordinazione è dunque sia un fatto privato che pubblico....


Similar Free PDFs