Semiotica appunti Bellucci Francesco PDF

Title Semiotica appunti Bellucci Francesco
Course Semiotica 1
Institution Università di Bologna
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Appunti lezioni semiotica Bellucci, esame complessivo valutazione 30...


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martedì 4 febbraio 2020

SEMIOTICA Prof. Francesco Bellucci - francesco.bellucci4unibo.it!

COMUNICARE E SIGNIFICARE Comunicare implica un emittente ed un destinatario, con un significato e l’attribuzione di significati diversi a quell’atto. Per capire il significato di una parola vediamo l’uso di tale parola. Per capire cosa significano “ comunicare “ e “significare” bisogna vedere come le si usano .! La bandiera rossa “significa” il comunismo. ! La bandiera rossa “ comunica” il comunismo. È un uso meno adatto, è molto meglio il primo.! Alcuni oggetti o eventi possono avere significato, ma non necessariamente lo comunicano : non “ vogliono “ o “intendono” dire qualcosa, eventualmente li si usa per dire qualcosa! Altri oggetti o eventi invece sono fatti apposta per dire qualcosa vogliono o intendono dirla.! Un cielo nuvoloso comunica ?! Un cielo nuvoloso SIGNIFICA che pioverà, non comunica che pioverà. C’è una relazione di significazione. ! Al contrario nella dimensione in cui prendiamo come significante non l’evento atmosferico in sé, ma prendendo come significante uno stato d’animo dire che un cielo nuvoloso comunica tristezza è già molto più appropriato.! Un’impronta comunica ?! La presenza dell’orma SIGNIFICA che di lì è passato un cinghiale. ! In un certo senso la relazione tra cielo nuvoloso e pioggia ed orma di un cinghiale e cinghiale sono simili in quanto l’uno SIGNIFICA la presenza dell’altro.! Un termometro comunica ?! Si parla di FATTI, il FATTO che c’è un cielo nuvoloso potrebbe significare pioggia non il cielo nuvoloso in sé.! Tendiamo a personalizzare gli oggetti, il poeta attribuisce una capacità comunicativa al cielo nuvoloso cosa che il meteorologo non fa. Personifica il cielo nuvoloso e lo rende capace di comunicare . ! 1

martedì 4 febbraio 2020 Una mascherina respiratoria comunica ?! L’aver indossato una mascherina mi comunica qualcosa sempre sulla base di quella SIGNIFICAZIONE . Non è la mascherina che comunica, sono io che utilizzo qualcosa che di per sé già significa ai fini comunicativi.! Un abito comunica ?! Vestendomi in un modo o in un altro io comunico e non l’abito, perché già di per sé l’abito significa qualcosa , appartiene a dei codici e sistemi di significazione .! Una lettera comunica ?! La lettera è il messaggio che un emittente ha prodotto a fini comunicativi . Il sarto in qualche modo ha prodotto l’abito a fini comunicativi, l’abito in un certo senso è a cavallo. Ma la lettera è testimone di un’intenzione comunicativa . Un quotidiano comunica ?! L’editore produce il messaggio a fini comunicativi.! Quindi :! La comunicazione è un atto intenzionale. C’è comunicazione dove si vuole comunicare, dove c’è un’intenzione di comunicare. Il cinghiale passando di lì non ci voleva dire niente.! La comunicazione presuppone che qualcosa significhi già : significare quindi viene prima di comunicare. Il parlante ha un’intenzione comunicativa, non la parola. Perché ci sia comunicazione c’è bisogno di qualcosa che abbia prima un significativo, a quel punto posso usare la parola a fini comunicativi. Non è vero il contrario , non è vero che ai fini della significazione c’è bisogno della comunicazione. La comunicazione è un atto intenzionale da parte di un soggetto che usa termini significativi. Il cielo nuvoloso non ha un obbiettivo comunicativo, il pittore vuole attribuire a un quadro con un cielo nuvoloso l’obbiettivo comunicativo.! L’elemento discriminante è dunque l’intenzionalità! Comunicare vuol dire servirsi di qualcosa ( che di per sé già significa ) per raggiungere qualche scopo.! La semiotica è la scienza della significazione e dei modi in cui la significazione viene usata a fini comunicativi.! Quali sono gli obbiettivi comunicativi ?! Mostrare, indicare, informare, documentare , persuadere, convincere , far credere, prendere in giro, ingannare, insultare, offendere, tormentare, ferire, etc…! 2

martedì 4 febbraio 2020 Quali sono invece i mezzi comunicativi ?! Immagini : foto, dipinti, film , segnali stradali, logotipi ( logo ) …! Parole : libri, giornali, riviste, insegne, marchi , slogan …! Oggetti : sigarette, vestiti, manichini, statue …! Eventi : spettacoli teatrali, conferenze, concerti, manifestazioni, fiere …! La comunicazione è quell’attività intenzionale che un soggetto compie utilizzando qualcosa che già di per sé significa . Le cose possono significare, e noi comunichiamo attraverso le cose. ! Linguaggio = sistema di significazione. Un linguaggio ha regole grammaticali, di combinazioni e di uso, più o meno precise ( parole, ma anche immagini o eventi ) …! Testo = processo di comunicazione . Un testo è il prodotto dell’uso di un linguaggio. Un testo è un particolare utilizzo di alcuni elementi di un linguaggio. Quando io parlo, produco enunciati linguistici che dal punto di vista sono testi. Questi testi sono formati da una serie di elementi presi da un sistema di significazione . Per studiare un testo è necessario studiare il linguaggio che lo rende possibile .! Per studiare un testo ( comunicazione ) è necessario studiare il linguaggio (significazione ) che lo rende possibile.! Dietro ogni atto comunicativo c’è sempre un oggetto che significa all’interno di un sistema. ! Pensando all’abito, avere o non avere una cravatta, un colore serio contro uno sgargiante, pantaloni stretti e a campana, giacca abbottonata o sbottonata. Il sistema della moda è appunto un sistema , un sistema di significazione seppur non linguistico. Il colore rosa con il quale io vado a ballare, significa in opposizione al colore nero dell’abito con il quale vado al colloquio di lavoro . Ognuno di quei due elementi significa in quel rapporto perché si oppone all’altro. Comunico qualcosa che si basa su un sistema di significazione, che ha le sue regole di combinazione e regole di uso. La volontà comunicativa, si comunica a partire da qualcosa che già significa. Ciò che significa è tipicamente qualcosa che è in relazione ad altro che significa , quindi esiste un sistema di cose che significano, m un sistema di segni o di elementi significanti che si può chiamare anche linguaggio.! Il linguaggio è ciò che sta alla base di un processo comunicativo.!

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martedì 4 febbraio 2020

Funzioni della comunicazione! Dal punto di vista teorico un linguista russo ha parlato di funzioni della comunicazione e ha definito le funzioni della comunicazione, che non sono gli scopi della comunicazione, ma sono i vari tipi di comunicazione, le classi di comunicazione che lui chiama funzioni perché ognuna di queste funzioni è associata a un elemento o fattore della comunicazione. Modello postale della comunicazione .!

Un’informazione viene codificata, ovvero trasformata in un messaggio attraverso un codice. Questo messaggio viene fatto passare attraverso un canale e dall’altro lato viene ricevuto e poi decodificato dalla destinazione, dal destinatario. Questo modello spiega molto bene i processi meccanici della comunicazione . Basti pensare al telegrafo, c’era una sorgente che elaborava il messaggio in base ad un codice ( come il codice morse) ed il mittente codificava il messaggio attraverso il codice morse, il canale telegrafico faceva passare il messaggio. Lettere, trasformate in impulsi elettrici viene fatto passare attraverso il canale, viene decodificato, ovvero gli impulsi elettrici diventano di nuovo lettere.! 4

martedì 4 febbraio 2020 Se pensiamo che la comunicazione umana, e quella più in generale, funzioni così avremmo dei problemi a spiegare fenomeni comunicativi. ! Pensare che la comunicazione sia meccanica :! 1 Significa pensare che il linguaggio funzioni come un condotto, un grande cilindro nel quale la comunicazione passa da una persona all’altra.! 2 Significa pensare che nel parlare i pensieri e le sensazioni vengono inseriti nelle parole. ! 3 Significa pensare che le parole sono dei tramiti attraverso i quali i pensieri e le sensazioni vengono trasportati agli altri .! 4 Significa pensare che sia nella lettura che nell’ascolto la gente estrae i pensieri e le sensazioni dalle parole .!

Critiche e limiti del modello! Questo modello ha dei limiti e ci sono delle critiche, principalmente 4. Ci sono fenomeni comunicativi che il modello postale della comunicazione non spiega. Perché non funziona il modello postale della comunicazione? Perché è meccanico e non pragmatico. 1 È meccanico ed unidirezionale. Secondo il modello postale non si richiederebbe un’interpretazione, perché tutto quello che il destinatario deve fare è ascoltare un contenuto al segnale sulla base del codice.! Esempio : “ Verresti al cinema con me stasera?” “Sono stanca” ! Questa risposta significa non vengo, non ho voglia di venire al cinema con te. Come è possibile che quelle parole significhino un no? Il modello postale dice solo che a dei pensieri corrispondo delle parole e dalle parole dall’altro lato rispondono i pensieri . Il modello non mi dice come interpreto le parole in pensieri e viceversa. 2 Ha sempre successo. ( a meno di interruzioni o rumori sul canale )! Esempio : “Puoi passarmi il sale? “ se il commensale è spiritoso può rispondere “ si che posso”. Letteralmente mi sto informando sulle capacità fisiche del commensale se è in grado di mettere le mani sulla saliera e passarmi il sale. La risposta è del tutto pertinente , ma in sé stesso è un atto comunicativo che non funziona. L’atto comunicativo che ha successo è quello che raggiunge lo scopo, escludendo il caso dell’ironia, il sale non viene passato. Dal punto di vista della comunicazione funziona, è del tutto pertinente. Anche in questo caso c’è un 5

martedì 4 febbraio 2020 problema di pragmatica, mascheriamo, ai fini della cortesia, il linguaggio. Queste eccezioni pragmatiche non sono prese dal modello postale della comunicazione.! 3 È astratto . Non considera la dipendenza del contenuto del messaggio dal contesto e dalle circostanze di emissione .! Esempio : “Domani verranno qui”. Ma domani quando? Chi sono ? Qui dove? Questo enunciato funziona solo in un contesto , in quanto contiene elementi indicali, che indicano, si riferiscono ad un contesto e ad una circostanza di emissione. La sua interpretazione dipende dal contesto.! “La regina è femmina” Cosa significa regina? Si intende la regina d’Inghilterra? O la regina delle api? Solo il contesto può disambiguare questa parola. Ma il contesto nel modello postale della comunicazione non c’è, È astratto , non considera la dipendenza del contenuto dei messaggi dal contesto e dalle circostanze di emissione. 4 Non ammette la possibilità di mentire . Umberto Eco ha definito la semiotica come la scienza di tutto ciò che può essere usato per mentire. Secondo ill modello postale c’è un flusso diretto ed interrotto che non ammette la possibilità di falsità.

Roman Jakobson ! Secondo Jakobson in un atto di comunicazione ci sono fattori o elementi, e poi ci sono delle funzioni. ! La funzione di un atto comunicativo dipende da quale fattore è predominante. Fattori costitutivi di ogni atto di comunicazione! Funzioni della comunicazione , dipendono da quale fattore è prevalente! “ La diversità dei messaggi non si fonda sul monopolio dell’una o dell’altra funzione , ma sul diverso ordine gerarchico di esse”!

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martedì 4 febbraio 2020 Quali sono i fattori comunicativi e le funzioni comunicative che dipendono dal fattore comunicante?! Questi sulla destra sono i fattori della comunicazione. In ogni atto di comunicazione questi elementi o fattori della comunicazione sono presenti. Tuttavia a volte uno di questi fattori predomina sugli altri, è più enfatizzato. La comunicazione, il tipo di comunicazione che viene fatta dipende da dove è posto l’accento tra questi sei fattori. Nomi delle funzioni :! 1. Funzione emotiva per il mittente! 2. Funzione conativa per il destinatario! 3. Funzione estetica per il messaggio! 4. Funzione metalinguistica per il codice! 5. Funzione fàtica per il canale 6. Funzione referenziale per il contesto.! Sono sei macro scopi comunicativi che contengono al proprio interno i vari specifici ed empirici scopi comunicativi dei comunicatori.! 1. La funzione emotiva per il mittente, “ mira ad un’espressione diretta dell’atteggiamento del soggetto riguardo a quello di cui parla “ (Jakobson)! Esempio : Le interiezioni ! “ Ahi!”

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Enunciati espressivi di stati soggettivi : ! “ Ho mal di testa”. ! “ Come sono felice !”! Quando esclamo ahi non mi rivolgo a nessuno, gli altri sono messi in ombra , sto esprimendo l’io e la condizione dell’io

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martedì 4 febbraio 2020 2. La funzione conativa per il destinatario. Da conari, lat. “costringere”.! Esempio : L’enunciato imperativo ! “ Fermati ! “ ! Nella funzione conativa l’enfasi è posta sul destinatario, dice di fare qualcosa A QUALCUNO, ordina , intima di compiere un’azione al destinatario. In latino il verbo conari vuol dire costringere. 3. La funzione referenziale per il contesto. Messaggi con funzione di riferimento al mondo entra-linguistico . Caso tipico ne è l’enunciato dichiarativo.! “ L’acqua bolle a 100°”.! C’è attenzione a ciò che si parla. Il linguaggio scientifico se ne serve molto, è un linguaggio oggettivo. “ il treno arriva alle 6”! 4. La funzione fatica per il canale. Jakobson chiama la funzione fatica, da fari,lat “parlare”. Esempio : Messaggi che hanno la funzione di tenere aperto il canale comunicativo.! “ Pronto mi senti?”! Implicitamente ci chiediamo se il canale della comunicazione sta funzionando. ! “Hm, Hm”! In sé non vuol dire niente, stiamo solo tenendo aperto il canale anche se non abbiamo niente da dire . ! “ Salve come va ? “! È un modo per non stare zitti, come parlare del tempo, e parlare per non stare zitti vuol dire tenere aperto il canale comunicativo. Questa sembra sia la prima funzione verbale acquisita dai bambini quando muovono i primi passi nel mondo della comunicazione.———— 5. La funzione metalinguistica per il codice. Il messaggio è rivolto al codice del messaggio stesso.! Esempio : sono le asserzioni linguistiche! “ La è un articolo femminile singolare “ ! “ Uomo è composta da 4 lettere” ! “ In latino fari significa parlare”. Si parla del linguaggio stesso. 8

martedì 4 febbraio 2020 6. La funzione poetica/estetica per il messaggio. Le figure retoriche di discorso, spostano l’attenzione dall’oggetto al messaggio stesso. De Andrè parla di un oggetto, un uomo morto tra i papaveri, ma lo fa in un certo modo, in un modo poetico, l’enfasi non è soltanto sull’oggetto ma sul modo in cui si parla dell’oggetto “ Dormi sepolto in un campo di grano / non è la rosa non è il tulipano / che ti fan veglia dall’ombra dei fossi / ma sono mille papaveri rossi ”.! La funzione comunicativa dipende da quale fattore comunicativo viene messo in evidenza. Quella di Jakobson è una teoria che spiega i vari tipi di comunicazione sulla base degli elementi che ogni tipo mette in evidenza a discapito di altri che invece lascia in ombra.!

Segno : definizioni Eco 1973! Il segno è l’entità più semplice poi viene il sistema dei segni e infine il linguaggio, in crescente complessità. Il segno è l’elemento di un rinvio, qualcosa che sta al posto di qualcos’altro . La comunicazione si basa sulla significazione e quindi sui segni.! 20 definizioni da Devoto-Oli, Zanichelli, Garzanti, raggruppate in tre classi! A! 1 Sintomo, indizio , accenno palese da cui si possono trarre deduzioni e simili riguardo a qualcosa di latente . Elemento caratteristico di una malattia riferito ad un malato.! 2 Imperfezioni fisiche, specie lievi, come nei o cicatrici etc. Dai quali sia reso più facile il riconoscimento di una persona e che vengono citati nei documenti di identità.! 3 Qualunque traccia e impronta visibile lasciata in un corpo su una superficie .! 4 Gesto, atto e simile che manifesta un certo modo di essere o di fare e simili, quale ad esempio dar segni di gioia etc.! B! 5 Gesto con cui si vuole comunicare o esprimere qualcosa, come un ordine, desiderio e simili. Un segno è qualcosa che usiamo a Fini comunicativi, e dove c’è un fine comunicativo c’è un’intenzione di comunicare.! 6 Contrassegno, elemento distintivo impresso su qualcuno o qualcosa per poterlo riconoscere! 9

martedì 4 febbraio 2020 7 Linea, figura o simili che si traccia per contrassegnare il punto a cui si è arrivati ; punto di riferimento; direzione o posizione voluta! 8 Qualunque espressione grafica, punto, linea, retta curva e simili convenzionalmente assunta a rappresentare un oggetto astratto. Qualunque attività grafica ugualmente intesa a rappresentare un oggetto astratto, per esempio numeri formule chimiche , espressioni algebriche, operatori logici etc.! 9 Qualunque procedimento visivo che riproduca oggetti concreti, come il disegno di un animale per comunicare l’oggetto o il concetto corrispondenti.! 10 ( in linguistica ) Processo per il quale un concetto ( o un oggetto ) è rappresentato da una immagine acustica ( come le parole e simili ). Talora, qualsiasi componente del processo precedente ( come una sillaba o un fonema ).! 11 Ogni singola parte di un procedimento visuale che rimanda a una emissione fonica, a un concerto , a un concetto, a una parola : quali le lettere dell’alfabeto ( o grafemi ), i simboli grafici sussidiari ( segni diacritici ), i segni della notazione musicale, dell’alfabeto Morse , Braille e simili.! 12 Simbolo, entità figurativa o oggettuale che rappresenta per convenzione o a causa di sue caratteristiche formali un valore, un evento, una meta e simili : come la Croce, la Falce e il Martello, il Teschio ( sovente usato come sinonimo di Emblema, anche araldico )! 13 Simbolo, entità figurativa o oggetto che rimanda, in modo oscuro e allusivo, a un valore, un evento, una meta non esattamente definiti ( talora usato in senso di parola poetica )! C! 14 (raro e letterario) Insegna, bandiera! 15 (obsoleto) Immagine scolpita o dipinta, statua effigie.! 16 (obsoleto) stella! 17 ( Configurazione astronomica, Segno zodiacale! 18 (obsoleto) Campione di urina da analizzare! 19 In per filo e per segno : minutamente e con ordine ! 20 Qualsiasi evento naturale assunto come manifestazione di una volontà occupata, intenzione divina, potenze magiche !

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martedì 4 febbraio 2020 TRE GRUPPI PRINCIPALI QUINDI! A Segni di eventi naturali, non prodotti intenzionalmente! B Segni prodotti intenzionalmente e convenzionalmente, è una convenzione che le due stanghette messe a croce ( + ) rappresentano in aritmetica il concetto di somma, non c’è nessun motivo, lo si fa per convenzione.! C Accezioni di “segno” cadute in disuso o di uso raro e letterario.! Noi ci interesseremo del gruppo A e del gruppo B, sono le due nozioni di segno che ci interessano maggiormente. Tutti i segni sono entità che si sostituiscono al posto di qualcos’altro ma si distinguono in due macro-classi : segni naturali senza intenzione e segni intenzionali o convenzionali.! A La varicella non vuole comunicare qualcosa, produce fisicamente delle macchie, c’è un rapporto naturale e fisico, non intenzionale o convenzionale , tra la malattia e l ‘individuo. Al contrario il segno + è frutto di una convenzione sociale che lo stabilisce come segno per indicare la somma in aritmetica. Anche Agostino distingueva i segni in naturali e convenzionali.!

Segno : definizioni Eco 1984, Semiotica e filosofia del linguaggio! 1. Segni o inferenze naturali. Cosa è un’inferenza? Il sintomo delle macchie rosse della varicella conferisce una deduzione della patologia soggiacente. I segni naturali tipicamente sono segni di inferenza, ovvero di deduzioni. Vedo l’orma del cinghiale e inferisco il passaggio dell’animale, ne deduco il passaggio. Se macchie rosse allora varicella, se cielo nuvoloso allora pioggia, se orma allora cinghiale.! 2. Segni convenzionali.! 3. Diagrammi. La rappresentazione geometrica di un triangolo e la rappresentazione schematica, diagrammatica, della metropolitana di Berlino sono diagrammi. I diagrammi rappresentano alcune proprietà dell’oggetto, fanno una selezione di proprietà dell’oggetto e le evidenziano a discapito di altre.! 4. Disegni. Segno che rappresenta un oggetto nelle sue caratteristiche percettive. Può anche rappresentare qualcosa che non esiste a differenza di una fotografia.! 5. Emblemi. Falce e martello come emblema del comunismo. Croce per la cristianità.!

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