st. Architettura 1 - Architettura longobarda PDF

Title st. Architettura 1 - Architettura longobarda
Author Alice Ubiali
Course Storia dell'architettura 1
Institution Politecnico di Milano
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Summary

appunti lezione del prof. Damiano Iacobone...


Description

ARCHITETTURA LONGOBARDA Nel 568 Alboino, re dei Longobardi, invade l’Italia, che risulta divisa in due parti: il Regno Longobardo, con capitale Pavia (Langobardia Maior: Lombardia, Piemonte e Toscana e Langobardia Minor: capitale Benevento, fino all’Umbria) e Province Bizantine (zone costiere, esarcato e pentapoli, con capitale Ravenna). Si parla di Langobardia perché la maggior fonte della conoscenza sui Longobardi è dovuta a Paolo Diacono con “Historia Langobardorum”. Non vi è una grande presenza di costruzione portate a termini dai longobardi per due motivi:

- Il primo è che essendo un regno barbarico che procede per conquiste e non ha una stabilità e sedentarietà, non ha la volontà di portare a termine dei cantieri complessi, non vi è nemmeno il tempo per farlo.

- In secondo luogo, la colonizzazione di questo popolo dura circa solo un secolo e viene poi occupato da regni molto più potenti che trasformeranno le opere successive o addirittura vengono inglobate in edifici successivi (quindi viene quasi cancellata la traccia architettonica longobarda). Pavia Capitale della Langobardia Maior tra il 625-774. La maggiorate degli edifici sono stati persi o trasformati. Chiesa di santa Maria alle pertiche (677, distrutta). Rimangono solo delle tracce storiche, siccome è andato distrutto tra la fine del 500 e l’inizio del 600 (vi sono anche dei disegni di Leonardo da Vinci). La chiesa sorgeva su un terreno prevalentemente paludoso, e quindi era necessaria la struttura palificata in legno (ecco il perché il termine “pertiche”). Pianta circolare con deambulatorio (simile alla struttura a doppio involucro), delimitato da sei colonne, con un corpo centrale molto slanciato (elemento nuovo rispetto al passato, rappresenta uno degli apporti più originali della storia longobarda). I 6 pilastroni davano una sorta di configurazione esterna chiusa. Rispetto alle piante centrali precedenti, in questo caso abbiamo un corpo centrale superiore molto slanciato rispetto alla parte di contorno interna. ! viene configurato come uno degli elementi caratteristici della cultura longobarda.

Chiesa di S. Eusebio (VII secolo), importate è la cripta ancora visibile oggi. Colonne ridotte al minimo con una struttura dei capitelli particolare. ! È una delle prime espressioni originale di cultura longobarda che rappresenta un distaccamento rispetto a tutto ciò che era stato proposto prima di allora. Gli storici che si occuparono di questo periodo individuando una sola di autonomia e anti-classicità nella forma di questi capitelli che sono comunque riconducibili alla forma classica dei precedenti capitelli. (ha una sua precisa fisionomia e autonomia) i capitelli sono rivestiti di pasta vitrea che da un senso di brillantezza (dava una configurazione originale) e ciò era collegato alla prestigiosa oreficeria longobarda. Monza Capitale della residenza estiva della regina Teodolinda, vi fece realizzare un palazzo reale con una Cappella Palatina (trasformata successivamente in una Basilica autonoma). Questi edifici sono stati demoliti tra il XIII e il XIV sec per la realizzazione dell’attuale duomo.

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Castelseprio (Varese) con il complesso di S.Maria Foris Portas è uno dei contribuiti della fase longobarda che si è maggiormente conservato sia a livello di planimetria, ma anche per gli affreschi interni.

- Ha una navata unica, ma parte terminale del transetto ha una forma a trifoglio (con tre esedre). Questa pianta viene riprodotta in altre strutture di stampo longobardo. Chiesa di S. Salvatore a Brescia. (complesso di Santa Giulia, del 753 volute da Desiderio) Complesso che ha diverse cronologie in base alle occupazioni dell’area (ha delle parti anche romane)

- Articolazione con tre navate con tantissime fasi di restauro, con colonne e capitelli di spoglio (fatti con materiale di altri edifici precedenti e distrutti)

- Doveva avere un transetto avere un transetto a 3 absidi Tempietto longobardo di Cividale del Friuli metà del VIII sec. Ci rimane solo una parte.

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Capella palatina che doveva avere un accesso secondario laterale. Cella quadrata con presbiterio sotto porticato a 3 campate voltate a botte. Fregio con decorazioni antropomorfe Presenza di elementi propriamente longobardi

Benevento Capitale della Langobardia Minor dal 774. Siccome nella parte nord si ha una conquista successiva, nella parte sud c’è una presenza maggiore del regno longobardo e quindi c’è un maggior presenza di edifici che ancora oggi sono visibili Chiesa Di Santa Sofia voluta da Arechi II nel 760

- Pianta centrale con nicchie a forme di stella (complessità perché vi sono una doppia serie di colonne centrali con un perimetro esagonale interno e e un perimetro decagonale esterno. Creazione di una complessità con una percezione vedo-non vedo dovuta alla costruzione di queste colonne alternate.)

Chiesa di S.Salvatore di Spoleto

- Struttura preesistente paleocristiana che viene inglobata nel VIII sec. - Struttura a 3 navate con presbiterio tripartito (pianta a trifoglio ripresa da S. Maria foris portas) - Vengono impiegati materiali di altri edifici ! edificio a spoglio (capitelli e colonne) IULIA CONCORDIA (Concordia Sagittaria, Friuli-Venezia Giulia) Cittadina fondata in età Romana nel 42 a.C. ha una rilevanza strategica importante, perché era l’incrocio di due vie consolari importanti: via Annia (lungo la costa veneta collegando Adria con Aquileia) e via Postumia (che collega Genova con Aquileia). Come in tutte le altre città romana è stata costruita con il sistema degli assi: Decumano e Cardo massimo con Foro centrale. Dalla fase romana rimangono ancora dei resti delle terme e una parte del Decumano Massimo. *Esiste una tavola Peutingeriana che mostra come era situata la città ai tempi dei romani. Questo centro romano viene coinvolto dalla conversione al cristiano, ma rispetto alle prime forme di liturgia avvengono prima dell’editto di Costantino, quindi all’inizio del IV sec. Avvengono ancora le persecuzioni dei cristiani (con Diocleziano e Massimiano) portando la formazione di numerosi martiri. → Quindi viene istituita un edificio nella meta del IV sec. per costudire le reliquie, chiamata Trichora Martyrum. Basilica longitudinale con terminazione a forma di trifoglio, con una croce al centro del luogo liturgico (parte di conservazione delle reliquie dei martiri), detto loculo cruciforme.

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Affianco a questa Trichora viene realizzata una Basilica Apostolarum, consacrata nel 389, dedicata alle reliquie degli apostoli Andrea, Tommaso e Luca e di San Giovanni Battista. Articolata con tre navate, di ampiezza 40x20m, con abside e pavimentazione a mosaico. La basilica è conservata sotto l’attualmente cattedrale e resa visitabile. → la cattedrale superiore è stata tagliata creando un collegamento che permette il conservamento dei resti paleocristiani. Ci rimangono pochi resti della precedente basilica perché nel 589 d.C venne allagata in seguito all’alluvione del fiume vicino. Questo edificio si allarga con il battistero costruito tra il 1089-1105. Realizzato con un vano a croce greca in un quadrato e terminazione a trichora (a trifoglio). Sul vano quadrato, vi sono 4 archi e pennacchi che reggono il tamburo circolare della cupola. → il battistero non assume la forma tradizionale del periodo cristiano, ma assume la forma tradizionale del IV sec. → compresenza di vari temi e periodi storici. Articolo sulla cultura longobarda recente: “Longobardi in Italia: i luoghi del potere” Vengono definiti i luoghi longobardi con una sorta di continuità e coerenza tra loro e inseriti come patrimonio universale dell’UNESCO:

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- Spoleto - Santa sofia - Monte Sant’Angelo

Tempietto di Cividale del Friuli Brescia S. Salvatore Castelseprio con il complesso di Santa Giulia Campello sul Clitunno (Perugia) #

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