Title | Storia - Da Depretis a Crispi |
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Author | Felipe Feitosa |
Course | Storia - Anno 5 - Tecnico commerciale |
Institution | Liceo (Italia) |
Pages | 1 |
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Riassunto di storia del 5 anno liceo scientifico....
Da Depretis a Crispi (Sintesi) Il programma politico e sociale della Sinistra Storica 1876 Il re affida il governo a Depretis (esponente della Sinistra Storica) Ottiene appoggio dei deputati della Destra e viene eletto a novembre La Sinistra rimane al potere fino al 1887 con alcune riforme importanti: 1) Obbligo scolastico fino a tre anni; 2) Allargamento del suffragio universale; 3) Istituzione della Cassa nazionale per gli infortuni del lavoro e la riforma fiscale.
Il trasformismo parlamentare Per garantire sostegno Depretis pratica il “trasformismo” Riunisce nella sua maggioranza i centristi di entrambi gli schieramenti e inizia una politica moderata Come conseguenza vi sono la corruzione, il clientelismo e la “dittatura parlamentare”. Principali obbiettivi della Sinistra Industrializzazione del Paese: ha inizio con l’espansione strozzata Incentrata soprattutto sull’edilizia e favorevole all’ampliamento del sistema bancario e creditizio Lo sviluppo si completa alla fina della “Grande Depressione” (concentrato nelle regioni del nord). Ultimi decenni del secolo Forte incremento demografico, con crescita anche dell’emigrazione .
La politica estera e la Triplice Alleanza L’Italia non riesce ad entrare in un’alleanza europea Stipula la Triplice Alleanza (1882) con la Germania e l’Austria Rinuncia momentaneamente al completamento dell’Unità. Grazie ai capitali tedeschi, l’Italia avvia la politica colonialista dell’Abissinia, ma il contingente italiano viene sconfitto a Dogali.
1885, inizia la penetrazione
Prime Tappe del Colonialismo Italiano: politica coloniale avviata per sentimento nazionalista e come risposta alla disoccupazione grazie a capitali tedeschi acquisto baia di Assab (1882) e penetrazione in Abissinia (1885), ma italiani sconfitti a Dogali (1887).
Il Primo Governo Crispi: Crispi, ex garibaldino passato ad idee nazionaliste, succede a Depretis (morto nel 1887) e punta a rafforzare i poteri dell’esecutivo e a favorire il decentramento amministrativo approvato nuovo codice penale e inizio politica autoritaria (ripresa politica coloniale in Africa) Menelik riconosce possedimenti italiani in Eritrea e protettorato sull’Etiopia.
Il Secondo Governo Crispi e la Sconfitta Coloniale: Crispi si dimette (1891) per polemiche sui costi dell’impresa coloniale e gli succede Giolitti, liberale 1891: enciclica Rerum Novarum di Leone XIII, prende vita la “democrazia cristiana” e nel 1892 viene fondato il Partito dei lavoratori italiani. Stabilità interna minacciata da rivolta dei Fasci siciliani e da scandalo Banca romana Giolitti, accusato da inchiesta parlamentare, si dimette (1893) Crispi reprime le proteste in Sicilia, scioglie il Partito dei lavoratori e riduce il corpo elettorale, provocando la protesta delle opposizioni (1895) nuova campagna militare in Etiopia, ma le truppe italiane subiscono numerose sconfitte fino alla disfatta di Adua (1 Marzo 1896) fine politica coloniale di Crispi (all’Italia rimane solo l’Eritrea).
Crisi di Fine Secolo, 1897-1900: Crispi si dimette dopo il fallimento dell’impresa coloniale svolta autoritaria e reazionaria nel Paese, tensioni sociali sfociano in disordini popolari repressi duramente: a Milano il generale Bava Beccaris (6 Maggio 1898) ordina di sparare sulla folla in seguito il re chiama Pelloux al governo, che vara serie di “leggi eccezionali “ (Febbraio 1899) volte a limitare diritto di sciopero e associazione, poi respinte dall’ostruzionismo parlamentare. 29 Luglio 1900: Umberto I assassinato da Gaetano Bresci (anarchico) a Monza Vittorio Emanuele III avvia politica di pacificazione e chiama Zanardelli al governo.
Socialismo Italiano e Movimento Operaio: dopo “società di muto soccorso” e diffusione dell’anarchismo negli anni Settana, Costa fonda il Partito socialista rivoluzionario di Ravenna (1881) e il Partito operaio italiano nasce nel 1882 prime associazioni sindacali e “federazioni di mestiere” 1891: a Milano si costituisce la prima Camera del lavoro, leghe di resistenza a tutela di agrari e contadini. 1892: nasce il Partito dei lavoratori italiani che diventa Partito Socialista Italiano (1885) Labriola e Turati (leader corrente riformista che si scontrò con massimalisti che auspicavano rivoluzione violenta dei lavoratori) membri di spicco....